GRUPPO CONSILARE
"Per un'Altra Portogruaro"
Comunicato Stampa del 28.04.2025
Celebrazione dell’ 80° Anniversario
della Liberazione d’Italia
dal nazifascismo:
"Per un’Altra Portogruaro"
presenta una domanda di attualità (*)
Non si può più stare in silenzio
dopo le provocazioni di questi giorni:
che il Sindaco spieghi formalmente le sue scelte
“Il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale - afferma il Capogruppo di Per un’Altra Portogruaro, Silvia Arreghini - si sono nascosti dietro la parola sobrietà per sminuire di fatto la cerimonia istituzionale dell’Ottantesimo Anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo: vogliamo che rispondano formalmente delle loro scelte.
Prima hanno bocciato l’ordine del giorno che abbiamo proposto come opposizioni affinché ci fosse un coordinamento sulla ricorrenza; approfittando anche in maniera poco rispettosa del lutto nazionale proclamato in memoria di Papa Francesco, hanno poi proibito ai ragazzi del XXV Aprile la lettura dei nomi dei partigiani uccisi durante la cerimonia del 25 aprile in Piazza della Repubblica.
Tuttavia nonostante il lutto proclamato dal Consiglio dei Ministri, il Sindaco e l’Amministrazione non si sono posti nessun problema a tenere sabato 26 un raduno di Ferrari nella stessa Piazza.
Perché il Sindaco, che ne ha facoltà in presenza di un lutto nazionale, non ha annullato e rinviato l’evento anche se di iniziativa privata?
Lo ha fatto anche il CONI
con le manifestazioni sportive del weekend scorso.
Un raduno, al quale hanno partecipato in sfilata consiglieri e assessori che non si erano presentati alla cerimonia del 25 Aprile e che inoltre, nel rispetto del lutto nazionale, dovrebbero partecipare solo a manifestazioni non festose, era un evento sobrio da mantenere il giorno dei funerali del santo padre per cui il consiglio dei ministri ha voluto il lutto nazionale?
Due pesi e due misure.
Premesso che non capiamo come si possa non essere sobri e rispettosi durante una cerimonia istituzionale che ricorda le vittime di una guerra, ma quali sono i motivi reali del diniego della lettura dei nomi dei partigiani, peraltro avvenuta in cerimonie di altri comuni amministrati anche dal centrodestra?
Perchè non è stato fatto un tavolo con associazioni e scuole come si fa di prassi per le cerimonie ricorrenti di ogni anno per definire protocollo da seguire e iniziative da svolgere?
Un tavolo lo avevamo chiesto anche nel nostro ordine del giorno dedicato alle celebrazioni dell’ottantesimo e visto come sono andate le cose in questi giorni, guarda caso, oggi AMVO, ANPI, Centro Aldo Mori e UTE chiedono (clicca qui) giustamente la costituzione di un comitato per le cerimonie inerenti all’ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo, del Primo Maggio, del 4 Novembre e del 2 Giugno: il Sindaco avrà il coraggio di negare anche questa richiesta?
Non possiamo più credere che ci sia solo scollamento dalla realtà e incompetenza amministrativa, ora le cose cominciano a essere gravi, specie se si pensa alle dichiarazioni di un ex sindaco sull’eleganza del rosso Ferrari in piazza e del vergognoso rosso presente il 25 aprile.
Non ci sono più giustificazioni sono scelte: chi non vuole festeggiare la Liberazione e rendere atto alla storia che afferma - da anni ormai - che la resistenza, simboleggiata dal fazzoletto rosso, è stato quel movimento popolare che ha liberato il paese, al quale hanno aderito donne e uomini di varie età, estrazioni sociali e sensibilità politiche perché hanno lottato per la libertà e la democrazia negata dal fascismo e dal nazismo, basta dirlo chiaramente e con onestà e senza infingimenti. Prenderemo atto che siamo governati da persone che non credono nella democrazia, nella libertà e nei diritti.
L’unica cosa a questo punto che tutti possiamo fare oggi e domani è aprire gli occhi e scendere nelle piazze e ripartecipare alla vita civica della nostra città perché è nel silenzio che i rigurgiti del passato attecchiscono.”
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