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La Politica

EX CONSIGLIERI REGIONALI VENETI: COSTANO 11,2 MILIONI DI VITALIZI !

La Casta quanto ci costa: “Pensione politica” per Galan, Zanonato, Cacciari…

23 Agosto 2014 (LA CASTA VENETA COSTA 20 MILIONI DI EURO OGNI ANNO! clicca qui)


Premessa del 27.02 2021LA CASTA QUANTO CI COSTA…ANCORA!!

Oggi sulla stampa locale hanno pubblicato la lista aggiornata dei VITALIZI degli ex Consiglieri della Regione Veneto, che poi commenterò nel mio sito “La voce del cittadino”, ma intanto andiamo a “rinfrescarci” la memoria su questo “dissanguamento” economico ma legale… alla faccia di coloro che per andare in pensione (spesso da fame) devono “sputare sangue”!

 


 

 Regione Veneto

LA VERITA’ CHE FA MALE…

Scandalosi vitalizi della Casta

Gli ex Consiglieri ci costano 11,2 milioni l’anno,

contro 9,1 dei Consiglieri in carica, assurdo!

E hanno pure una Associazione dentro la Regione,

e il presidente Aldo Bottin ha un vitalizio politico

di oltre 4.100 euro al mese!

 

Ma non andranno mai via? 

 

Sono a “libro paga” dei Cittadini con i vitalizi anche politici ancora in attività come Giancarlo Galan (3.749), Flavio Zanonato (1.934), Ivo Rossi (3.512), Achille Variati (3.720), Gianfranco Bettin (3.300), Ugo Bergamo (2.870), nella lista dei pensionati pure Massimo Cacciari (1.835) e Gian Paolo Gobbo (3.600), soltanto per citarne alcuni… (Lista completa, clicca qui)

 

SURREALE- Come ha detto qualcuno (clicca qui),

con un passato che costa più del presente,

non c’è futuro!

Parole sante e drammaticamente vere, anche se bisogna dire che dal prossimo mandato (2015) questi vitalizi non ci saranno più, ma è stato vergognosamente scandaloso erogarli fino adesso, ed erano pure reversibili e cumulativi con altre pensioni…

Gli ex Consiglieri Regionali del Veneto, nel 2013 ci sono costati 11,2 milioni di euro, contro 9,1 milioni di euro che costeranno gli attuali Consiglieri in carica, tanto per farvi capire la citazione sopra riportata, quel che non mi è chiaro è se i “vecchi” Consiglieri delle legislature precedenti continueremo a pagarli…

Dico questo perchè in una recente denuncia la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, afferma che i vitalizi non sono assimilabili alle pensioni, e quindi non vantano diritti acquisiti, che tradotto vuol dire che possono essere tagliati o addirittura cancellati !

Come si dice: volere è potere !

Ma sono convinto che continueremo a pagare perchè di fatto gli ex Consiglieri non se ne sono mai andati dalla Regione Veneto, sono presenti all’interno dello storico Palazzo Ferro Fini con una loro “Associazione dei Consiglieri Regionali del Veneto” (clicca qui), di cui è presidente Aldo Bottin (vitalizio di 4.107 ero al mese!), che fu anche presidente della Regione per un anno (1994/95), quello prima dell’avvento di Galan, dunque persona politica di grande esperienza, che a Venezia sa “ben navigare”…

Mi sono chiesto cosa ci faccia questa Associazione di ex Consiglieri a Palazzo, e allora per capire sono andato a leggermi lo Statuto (clicca qui), e sono arrivato alla conclusione che non serve a niente, se non a loro stessi, e mi viene il dubbio che questa dichiarata “Associazione senza fini di lucro”, qualcosa ci costi in termini di contributi o rimborsi spese per la loro preziosa collaborazione di consultazione e promozione delle autonomie locali…

Concludo con una “perla” del presidente Bottin, riportandovi la parte finale del suo discorso durante un incontro / seminario dal Titolo: Quale futuro per l’autonomia istituzionale, operativa e finanziaria della Regione Veneto? 

Tralascio le considerazioni personali sulla contraddizione del titolo con il ruolo stesso dell’Associazione e vi riporto il testo conclusivo:

La riduzione della democrazia con la cosiddetta tecnica, ha prodotto crisi e disastri sul piano economico e sociale a partire dalla disoccupazione, dall’impoverimento delle imprese, alla demotivazione della gente. Riteniamo che dalla crisi si può uscire, al contrario, rafforzando la politica, la responsabilità rapportata dai detentori del consenso democratico, con l’ammodernamento dello Stato in tutti i suoi livelli, motivando le energie del Paese, rafforzando le autonomie, l’autogoverno, la responsabilità, in una parola con più democrazia. (Testo intero intervento, clicca qui)

Dopo concetti cosi alti e profondi, sapientemente analizzati in estrema sintesi, urge quanto prima  un “trasloco” a Roma in locali più adeguati, “liberandoci così le nostre stanze”… 

 

G.B.

 


 

Regione, ecco le pensioni d’oro dei politici
Hanno il vitalizio anche Galan e Zanonato
 

I nomi dei 226 titolari degli assegni:

c’è chi supera i 4000 euro netti al mese 

Il Sottosegretario Zanetti

“Surreale: Un Paese con un passato che costa più del presente, non ha futuro”

 

di Ada Vanzan

Una pacchia, aver fatto in tempi remoti il consigliere regionale del Veneto: bastava avere 55 anni ed essere stato seduto sugli scranni per almeno una legislatura, un quinquennio, ed ecco che scattava la pensione. E che pensione. C’è gente che per essere stata a Palazzo Ferro Fini per tre legislature ha maturato 3.500 euro al mese. Netti, mica al lordo delle tasse. E che li ha presi anche appena superata la soglia dei 55 anni di età, magari cumulando altri redditi da lavoro o altre pensioni. Tutto in regola, sia chiaro: è la legge sul vitalizio. Dalla prossima legislatura, cioè dal 2015, questi vitalizi scompariranno, aboliti del tutto. Ma fa una certa impressione vedere, messi in ordine alfabetico, i 226 nomi di chi ha maturato e percepisce ogni mese la pensione “politica”. Fino a ieri su tutta questa partita vigeva il segreto più assoluto, nel nome di una improbabile privacy si tacevano pensionati e pensioni, l’unico dato reso noto era l’importo totale dei vitalizi. Anche questo tabù è caduto: il consiglio regionale ha reso noti i nomi dei politici pensionati – alcuni quasi baby – e gli importi dei vitalizi.
TRASPARENZA – Era stato il presidente Clodovaldo Ruffato a porre il 30 luglio scorso la questione ai quattro colleghi dell’Ufficio di presidenza. Continuare a celare i vitalizi, del resto, era sempre più difficile dopo l’entrata in vigore, più di un anno fa, del decreto legislativo 33/2013 sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Tant’è che altre Regioni, come la Toscana e il Piemonte, avevano già pubblicato sui rispettivi siti Internet tutti i dati, mentre in Veneto le opposizioni insistevano: Gennaro Marotta e Antonino Pipitone dell’Idv sono stati i primi a puntare i piedi annunciano pure una proposta di legge per far scattare addirittura dei “prelievi di solidarietà”. Presa anche a Venezia la decisione politica di assicurare la massima trasparenza, bisognava però superare gli ostacoli burocratici. A Palazzo raccontano che Ruffato, spazientito dei ritardi, abbia battuto i pugni sul tavolo: «Voglio che i dati siano pubblici». Da ieri pomeriggio è tutto on-line sul sito del consiglio veneto.
I NUMERI – Sono 226 i titolari e aventi diritto al vitalizio. Per la precisione: 181 vitalizi e 45 reversibilità. Per un costo totale per il 2014 di 11,2 milioni di euro (9,7 milioni di vitalizi e quasi 1,5 milioni di reversibilità) contro i 9,1 milioni degli stipendi dei consiglieri in carica. «Situazione surreale», ha commentato Enrico Zanetti, deputato di Scelta civica e sottosegretario all’Economia, che, apprezzando il monito dell’Idv veneta, ha ricordato di aver già proposto il taglio dei vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali nella forma di disegno di legge costituzionale: «Perché non basta tagliarli pro futuro, bisogna intaccare anche quelli già maturati. Battaglia difficile, ma a dir poco importante, perché un Paese con un passato che costa più del presente non ha futuro».
I NOMI – Chi prende il vitalizio? Non solo effettivi pensionati che si dedicano a piantare pomodori e patate, ma anche politici tuttora in attività. Ad esempio, nel 2013 hanno avuto il vitalizio di Palazzo Ferro Fini il deputato ed ex governatore Giancarlo Galan (circa 3.750 euro netti al mese), l’allora ministro Flavio Zanonato (quasi 2mila euro netti al mese), il sindaco reggente di Padova Ivo Rossi (3.512), il sindaco di Vicenza Achille Variati (3.720), gli assessori di Venezia Ugo Bergamo (2.870) e Gianfranco Bettin (3.300), ma anche l’allora consigliere comunale del capoluogo lagunare Pierantonio Belcaro (4.164 euro netti). Occhio: molti di questi non avevano ancora sessant’anni. Nell’elenco dei pensionati della Regione anche il filosofo Massimo Cacciari (1.935 euro), l’ex deputato Cesare Campa (quasi 4mila euro), l’ex coordinatore di Forza Italia Giorgio Carollo (4.125)e l’ex segretario della Lega Gian Paolo Gobbo (3.600).

Tutta gente che è passata per Palazzo Ferro Fini e c’è rimasta almeno cinque anni. Due dei 226 pensionati superano i cinquanta mila euro l’anno: in testa il feltrino Guido Trento con 51.858 euro, che ha staccato per 200 euro il polesano Renzo Marangon, assessore fino alla scorsa legislatura.

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia – 09.08.2014)

 


 

 

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ECCO IL VENETO VERGOGNOSO : QUELLO CHE NON VOGLIAMO !
14/06/2013 – La Politica

ECCO IL VENETO VERGOGNOSO : QUELLO CHE NON VOGLIAMO !

REGIONE: tutti a rimempirsi la pancia, affamati di solo soldi…

 

 


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Ambiente

ANNONE VENETO: L’OPPOSIZIONE CHIEDE DIMISSIONI RESPONSABILI !

Il “mistero” del Parco inquinato fa venire a galla aspetti inquietanti…

 

NOTA- Lo avevo detto nel precedente articolo su Annone (clicca qui) che ci sarebbero stati degli sviluppi inattesi che avrebbero fatto discutere su questa vicenda del “Parco inquinato”, un mistero che adesso tanto mistero non è più, ci sono Documenti, come la Richiesta del Contributo Regionale (clicca qui), che parlano chiaro, e la cosa adesso è arrivata anche in Consiglio Regionale Veneto con una Interrogazione a risposta scritta della Zottis (prima firmataria) che vi riporterò domani, intanto il Gruppo consiliare di Opposizione con un Comunicato stampa molto “tagliente” (clicca qui) chiede le DIMISSIONI di qualcuno...

 

G.B.

 


 

COMUNE DI ANNONE VENETO


COMUNICATO STAMPA

 

 

Annone Veneto, 25.02.2021

 

Sito INQUINATO in Via Bittolo

Sindaco, Vice-sindaco e Assessore all’Ambiente

dicano LA VERITA’ !

 

Dov’era il Sindaco durante la riunione di Consiglio Comunale del 5 dicembre 2019 quando il suo vice ha dichiarato per ben 3 volte che non si tratta di inquinamento ma di messa in sicurezza “perché quando piove si formano delle pozze d’acqua”?

Forse il Sindaco si era dimenticato che 2 mesi prima aveva firmato una domanda di contributo per la bonifica di quell’area (clicca qui), affermando di suo pugno, consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni non veritiere o di formazioni di atti falsi, che era stata ripetutamente oggetto di abbandono di rifiuti edili nel corso degli anni, in particolare di frammentate lastre di cemento amianto. Dopo appena 20 giorni da quel Consiglio Comunale, viene affidata ad una ditta la messa in sicurezza dell’area che prevede non solo la rimozione di terreno contaminato da cemento amianto, ma anche di svariati rifiuti quali vernici ed emulsioni.

A novembre 2020, al termine della realizzazione della recinzione, spunta un bancale di lastre di cemento amianto, fatto poi smaltire su richiesta del Comune per tramite la ditta affidataria dei lavori; ma solo dopo la nostra segnalazione del 11 di gennaio 2021 il Sindaco sporge denuncia contro ignoti per abbandono rifiuti. Nel frattempo viene richiesta la liquidazione del contributo alla Regione Veneto pari ad € 23.400 con tanto di fattura emessa dalla ditta.

Nel corso del precedente mandato amministrativo, in particolare nel periodo di riferimento che va dai 2 ai 5 anni precedenti la domanda, non sono mai pervenute segnalazioni circa l’abbandono di cemento amianto; in ogni caso l’eventuale rimozione non poteva essere eseguita senza applicare le procedure di sicurezza previste. Segnalazioni e procedure che l’ex vice Comandante della Polizia Locale, ora Assessore all’Ambiente, dovrebbe ricordarsi se effettivamente ci sono state; ma anche lui ha taciuto durante il Consiglio Comunale del 5 dicembre 2019.

Ci spieghino, inoltre, perché mai a relazionare durante quella riunione di Consiglio fu il Vice-sindaco e non gli Assessori competenti. Ma, con ogni probabilità, a gestire politicamente l’intera operazione fu proprio il Vice-sindaco, la quale pur dichiarando la verità sulla non presenza di rifiuti, affermò che il bando prevedeva la messa in sicurezza a prescindere dalla presenza o meno di inquinanti; affermazione che cozza con le dichiarazioni del Sindaco in sede di domanda (clicca qui) e quanto poi successo con preventivi, rimozione di lastre di cemento amianto, fattura e richiesta di liquidazione del contributo.

Come Opposizione avevamo da subito segnalato l’incongruenza di tali affermazioni rispetto al bando; successivamente in più occasioni avevamo poi evidenziato che quell’area fosse un bacino di prima pioggia prescritto in sede di approvazione della lottizzazione, eppure tutti hanno taciuto. La nostra impressione è che ora si vogliano scaricare le responsabilità sugli Uffici comunali, dimenticandosi delle responsabilità politiche.

Qualcuno dovrebbe invece trarne le dovute conseguenze, ad iniziare dalle DIMISSIONI.        

 

                                         Il Gruppo consiliare “Insieme per il Paese” 

 


 

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20/02/2021 – Ambiente

“GIALLO” AD ANNONE VENETO: IL MISTERO DEL PARCO INQUINATO !

La Minoranza consiliare vuole chiarezza su contributo di MISE ottenuto…

       


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La Viabilità

SAN STINO – SICUREZZA STRADALE: INSTALLATO VELOCAR RED-SPEED !

Come deterrente sulla SS14 all’incrocio semaforico prima del Ponte Tezze…

Sulla Strada Statale SS14

OCCHIO ALLE MULTE:

Installato come deterrente VELOCAR RED-SPEED !

(Chissà se qualcuno avrà qualcosa da ridire*… G.B.)

 

 


Comune di San Stino di Livenza

COMUNICATO STAMPA DEL 23.01.2021

 

Sono stati ultimati i lavori di sostituzione dell’impianto semaforico posto all’intersezione tra la SS14 e le vie Zoccat e Ponte Tezze, comunemente conosciuto come “Ponte Provincia”, realizzati dall’Amministrazione comunale, che hanno portato alla modernizzazione dell’impianto stesso. In questi giorni, inoltre, sono state effettuate le operazioni di installazione di un nuovo dispositivo per la rilevazione delle violazioni semaforiche.

La nuova apparecchiatura “Velocar Red&Speed mod. VRS EVO” (*), installata lungo la SS14 “Triestina” nella direttrice Trieste/Venezia, si aggiunge a quella già presente in via Zoccat ed operante dal 2018.

La decisione di provvedere all’installazione di questa tipologia di dispositivi nasce dalla necessità di mettere in sicurezza un’intersezione teatro in passato di numerosi incidenti stradali, alcuni dei quali con esito mortale.

Non mancano, inoltre, segnalazioni da parte dei cittadini di numerosi automobilisti che attraversano l’incrocio con luce rossa lungo la strada statale.

L’apparecchiatura si è rivelata essere un ottimo strumento di prevenzione, tant’è vero che si è passati da una media di oltre TRENTA passaggi con luce rossa al mese nel primo anno, dimezzati in quello successivo e quasi azzerati nell’ultimo periodo.

Il dispositivo entrerà in funzione dalle ore 00.00 del 01.03.2021 perché fino alla fine del mese verranno effettuate le dovute operazioni di verifica e collaudo.


                                                                                Il Sindaco

                                                                         Matteo Cappelletto

 

 


 

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MOVIMENTO 5 STELLE SAN STINO: POLEMICHE RIPRISTINO AUTOVELOX
11/10/2018 – La Viabilità

MOVIMENTO 5 STELLE SAN STINO: POLEMICHE RIPRISTINO AUTOVELOX

Esprimono perplessità i Pentastellati su questa decisione “strumentale”…

 


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Primo piano e Cronaca

BIBIONE: SMANTELLATO CANALE DI APPROVVIGIONAMENTO DROGA !

Padre e figlio 17enne di Codroipo (Friuli) denunciati con dei minorenni…


BRILLANTE OPERAZIONE BEN COORDINATA

CONTRO LO SPACCIO DI DROGA!

   

  Distretto POLIZIA LOCALE        Corpo Polizia Locale del Medio Friuli

                       Veneto Est                                   CITTA’ DI CODROIPO

Comuni di San Michele al Tagliamento                

     Fossalta di Portogruaro (VE) 


COMUNICATO STAMPA

 

COLTIVAVA LO STUPEFACENTE IN CASA A CODROIPO

E SPACCIAVA A BIBIONE

 

IL SINDACO CODOGNOTTO:

“OTTIMO RISULTATO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI TUTTI”

 

Un diciasettenne ed il padre di Codroipo sono finiti nella rete della Polizia Locale. Smantellato un canale di approvvigionamento

 

L’indagine parte a ferragosto 2020 quando gli Agenti della Polizia Locale del Distretto Veneto Est impegnati in alcuni specifici controlli, intensificati in quel periodo per l’aumento di turisti, ferma a Bibione due soggetti minorenni dal cui controllo vengono rinvenuti 20 grammi di marijuana. Il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria si attiva immediatamente per risalire alla provenienza dello stupefacente e nel settembre successivo le indagini portano a denunciare due ragazzi, anch’essi minorenni, residenti a Codroipo, per spaccio di stupefacente ed al sequestro di altri 15 grammi di marijuana. 

Data l’età delle parti, il fascicolo passa alla Procura dei Minori di Trieste che coordina le indagini e delega la polizia giudiziaria ad effettuare ulteriori accertamenti specifici per risalire alla provenienza dello stupefacente nonché al fornitore. Lunedì scorso, al termine delle articolate indagini, personale del Nucleo di PG e della Squadra Cinofila della Polizia Locale di San Michele al Tagliamento – Bibione, unitamente al personale del Corpo di Polizia Locale del Medio Friuli – Codroipo, davano esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Trieste.

Il sindaco di San Michele al Tagliamento/Bibione Pasqualino Codognotto ha elogiato il personale per il lavoro svolto e l’ottimo risultato raggiunto: “Grazie alla collaborazione tra tutti a trarne vantaggi sono i nostri territori”. 

Le perquisizioni sono state eseguite in due distinte abitazioni a Codroipo dove vive il figlio minorenne ed i due genitori. All’interno delle case è stato rivenuto circa un etto di sostanza stupefacente tipo hashish e marijuana, in parte già divisa in dosi, nonché tre bilancini di precisione e tutto l’occorrente per il suo confezionamento, oltre a delle bottiglie con liquore autoprodotto a base alcoolica con all’interno foglie di marijuana.

Durante la perquisizione della prima abitazione sono emerse delle circostanze che hanno indirizzato il personale della Polizia Locale ad eseguire la perquisizione anche nell’abitazione del padre dove anche il figlio ne aveva la disponibilità. 

Grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga “Conan” l’attenzione del personale operante si spostava presso i locali della cantina; qui l’uomo che fino a poco prima era stato collaborativo con le forze dell’ordine, cambiava atteggiamento manifestando un insolito nervosismo non volendo aprire la porta. Dopo alcune insistenze all’uomo non rimaneva altro che collaborare ed una volta entrati nella stanza gli Agenti scoprivano che il luogo era destinato alla coltivazione di marijuana.  In tale contesto sono state trovate quattro piccole serre, alcune termo-lampade, degli impianti di irrigazione ed areazione, una cinquantina di semi di canapa pronti per la semina, nonché opuscoli per l’acquisto dei semi in base alle diverse tipologie di cannabis.

Il padre del minore, presente in tutte le fasi della perquisizione, si impossessava di un pacchetto nascosto all’interno del locale e cercava maldestramente di disfarsene.  Con l’aiuto del cane è stato prontamente recuperato e si trattava di un panetto di hashish.

Padre e figlio venivano accompagnati presso il Comando della Polizia Locale “Medio Friuli” di Codroipo dove venivano indagati per coltivazione e detenzione di stupefacente finalizzata allo spaccio rispettivamente alla Procura di Udine e di Trieste.

L’intera operazione si concludeva con quattro persone denunciate, cinque segnalazioni alla Prefettura per uso personale di stupefacente, un etto e mezzo di stupefacente sequestrato, nonché lo smantellamento delle serre destinate alla coltivazione.

L’ottimo risultato è stato raggiunto grazie alla professionalità degli Agenti della Polizia Locale del Distretto Veneto Est e del Corpo del Medio Friuli, coordinati dalla Procura.

 

San Michele al Tagliamento 19 febbraio 2021

 

 


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Sviluppo e Lavoro

PIENO SOSTEGNO A CODOGNOTTO ANCHE DA IMPRENDITORIA AGRICOLA!

Coldiretti Venezia e Condifesa Veneto vogliono chiarezza per il futuro…

SPIAGGE VENEZIANE,

LETTERA A MATTARELLA E DRAGHI:

IL MONDO DELL’IMPRENDITORIA AGRICOLA

SOSTIENE IL SINDACO CODOGNOTTO (G20)

 

NEL 2020 L’ENOGASTRONOMIA NEL LITORALE

PERDE CIRCA 50 MILIONI DI EURO 

 

Anche il mondo dell’agricoltura “sposa” in pieno la lettera del coordinatore G20 Spiagge e presidente dei Sindaci della Costa veneta Pasqualino Codognotto inviata ai presidenti della Repubblica Mattarella e del Consiglio Draghi.

A causa pandemia solo sulle spiagge veneziane nel 2020 si sono registrati mancati incassi del consumo di vino che vanno dai 15-18 milioni di euro e di perdite per quanto riguarda la gastronomia per bar, pub e ristoranti che si aggira sui 30 milioni di euro.

A sostenere Codognotto Valerio Nadal presidente Condifesa Veneto e Andrea Colla presidente Coldiretti Venezia, due realtà economiche che associano oltre 25mila imprese agricole, più di 10mila nel Veneziano.

Nadal: “Codognotto ha comunicato in modo chiaro al Governo la realtà che stiamo vivendo. La salute è la priorità e va salvaguardata. ma l’economia è fondamentale. Vogliamo chiarezza sul futuro, saperne di più sulle riaperture, il turismo legato alle spiagge per noi è vitale. Siamo pronti a rispettare le regole e le distanze ma ci servono certezze. Rappresento il mondo del vino e nel 2020 per certe aziende è stato un anno da dimenticare”.

Colla: “Bene ha fatto Codognotto a scrivere a Roma perchè il turismo è il cuore dell’economia veneziana. La mancanza dei turisti può essere deleteria per l’indotto collegato. Siamo pronti ad incontrarci con i Sindaci, gli operatori turistici e far sentire le nostre voci che sono quelle di un’imprenditoria che da un anno sta soffrendo troppo”.

 

 


 

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TURISMO: SINDACO CODOGNOTTO SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA!
10/02/2021 – Sviluppo e Lavoro

TURISMO: SINDACO CODOGNOTTO SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA!

In veste di coordinatore G20 Spiagge per chiedere sostegno e apertura…

 

APINDUSTRIA CON CODOGNOTTO SULL'ECONOMIA TURISTICA IN CRISI !
18/02/2021 – Sviluppo e Lavoro

APINDUSTRIA CON CODOGNOTTO SULL’ECONOMIA TURISTICA IN CRISI !

Dopo la lettera a Mattarella e Draghi, serve un incontro con tutti gli attori..

 

TURISMO BALNEARE: UNITI PER AFFRONTARE PROSSIMA STAGIONE !
13/02/2021 – Sviluppo e Lavoro

TURISMO BALNEARE: UNITI PER AFFRONTARE PROSSIMA STAGIONE !

Codognotto, Presidente Sindaci della Costa Veneta in video Conferenza…

 

 


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Ambiente

“GIALLO” AD ANNONE VENETO: IL MISTERO DEL PARCO INQUINATO !

La Minoranza consiliare vuole chiarezza su contributo di MISE ottenuto…

 

COMUNE DI ANNONE VENETO

 

IL MISTERO DEL “PARCO INQUINATO”…

 

Si ottiene un Contributo di MISE per la bonifica

di circa 23.400 euro, mentre 5.950 li mette il Comune…

Ma su questo Progetto “i conti non tornano”,

spunta un bancale di amianto, non si capisce da dove!

 

 

Il Gruppo di Minoranza “Insieme per il Paese” chiede di sospendere qualsiasi pagamento relativi ai lavori di MISE per la bonifica e la realizzazione di recinzione presso il Parco Candiotto, in attesa di fare chiarezza sulla vicenda.

Con una Lettera (*), accompagnata da una corposa documentazione, mettono in evidenza una serie di incongruenze, in particolare:

1)    In occasione del Consiglio Comunale del 5 dicembre 2019, su precisa richiesta dell’Opposizione circa il tipo di inquinanti, la vicesindaco Nicoletta Bondi dichiara che non si tratta di inquinanti;

2)    il 24 Dicembre 2019 viene presentato un Preventivo (clicca qui) dal quale risulta che nell’area sono presenti vari tipi di inquinanti e che il terreno contaminato da amianto dovrà essere rimosso e sostituito;

3)    nelle foto di dicembre 2019 e gennaio 2020 sicuramente in superficie non risultano materiali abbandonati (clicca qui);

4)    il 12 novembre 2020 iniziano i lavori di costruzione della recinzione e al completamento della stessa spunta un bancale con lastre di cemento amianto che secondo l’Opposizone, visto come si presentavano, non potevano essere rinvenute da scavo nel terreno.

 

Da quanto sopra, mi sembra di capire che forse il Contributo ottenuto dalla Regione possa essere contestato nella sua legittimità, come si deduce anche dallo stralcio della discussione/ dibattito avvenuta in Consiglio comunale del 5 dicembre 2019, che vi riporto di seguito:

“La Consigliera Sara Cuzzolin chiede delucidazioni sul sito interessato ad un intervento di bonifica perché sarebbe inquinato..

La risposta della Vicesindaco Nicoletta Bondi: La nostra è un’Amministrazione molto attenta ai bandi, controlliamo ogni giorno se ne escono di nuovi. Abbiamo partecipato al bando regionale per la bonifica di un sito inquinato giusto in tempo, infatti siamo riusciti a inviare la domanda l’ultimo giorno utile, mi pare intorno a fine settembre. L’intervento ha un costo complessivo di euro 29.300 circa e siamo risultati beneficiari di euro 23.400 circa; per un pelo siamo rientrati in graduatoria, siamo arrivati 15esimi su 15. Il comune deve contribuire alla spesa con 5.950 euro circa. L’intervento sarà fatto su un’area a destinazione verde di proprietà del comune che si trova nella lottizzazione di via Bittolo, e consisterà nella bonifica del terreno. Su quell’area verrà poi ricavato un parco giochi intitolato ad un bambino annonese venuto a mancare.

Il Consigliere e capogruppo Andrea De Carlo chiede cosa si intende per bonifica: Il Bando parla di bonifica di terreni inquinati, che tipo di sostanze inquinanti sono state rilevate?

Bondi: Non si tratta di inquinamento; se si legge il Bando si vede che si parla anche di messa in sicurezza. L’intervento consiste nel sistemare il terreno, perché adesso quando piove si creano delle “pozze” di acqua. Inoltre l’ambito si trova in un’area poco illuminata, frequentata da brutta gente, insomma pericolosa. Noi intendiamo rendere sicuro quello spazio.

De Carlo rileva che da una breve lettura della Delibera di Giunta Regionale, le norme di legge citate fanno riferimento a siti inquinati pertanto non è chiaro quanto appena detto dal Vicesindaco.

Bondi sottolinea quanto affermato prima.

De Carlo fa presente che quell’area risulta essere di proprietà del Comune dal 2011, quando vi è stato il passaggio di proprietà dai privati dopo la realizzazione della lottizzazione; pertanto si presume che l’area fosse già al momento della consegna sufficientemente adeguata e collaudata nel contesto dell’intero piano di lottizzazione. Chiede pertanto quali saranno gli ulteriori lavori che s’intendono realizzare per poter renderla utilizzabile.

Bondi ritiene che sia già adeguata ma che va messa in sicurezza.”


Su questa intricata vicenda vi terrò aggiornati, perchè ho l’impressione che la questione avrà sviluppi inattesi e che faranno molto discutere per come si è agito, e il sindaco Victor Luvison, insieme alla sua Giunta, avrà le sue belle “gatte da pelare” per far quadrare le cose.

 

G.B.

 


 

                        AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI ANNONE VENETO


                        AL RESPONSABILE DELL’UFFICIO FINANZIARIO

                        DEL COMUNE DI ANNONE VENETO

 

                        AL SEGRETARIO COMUNALE

                        DEL COMUNE DI ANNONE VENETO

 

                        AL DIRETTORE DELLA SEZIONE AMBIENTE

                        DELLA REGIONE VENETO

 

                        AL PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE DEL VENETO

                        ALL’ASS.RE ALL’AMBIENTE DELLA REGIONE VENETO

 

 

OGGETTO: Lavori di realizzazione recinzione di tale parco denominato “Candiotto” – D.G.C. n. 119 del 16.11.2020 – facenti parte del “Intervento di MISE presso lottizzazione residenziale e destinata a verde” cofinanziati dalla Regione Veneto ai sensi della L.R. 1/2009, Bando Regionale cui alla DGR 1234 del 20.08.2019 e successivi Decreti Direzione Ambiente n. 459-461 del 23.10.2019.

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

Andrea De Carlo, Ada Toffolon, Sara Cuzzolin e Luca Di Grazia

 

PREMESSO

– che in data 16.11.2020 con Delibera di Giunta n. 119 è stato approvato il Progetto Esecutivo per i “Lavori di realizzazione della recinzione di tale parco denominato Candiotto” (ALL. 1 clicca qui);

– che detti lavori rientrano nel “Intervento di MISE presso lottizzazione residenziale e destinata a verde” cofinanziati dalla Regione Veneto ai sensi della L.R 1/2009, Bando Regionale cui alla DGR 1234 del 20.08.2019 e successivi Decreti Direzione Ambiente n.ri 459 e 461 del 23.10.2019;

– che nel dispositivo della Delibera n. 119 del 16.11.2020 si evince come il progetto redatto dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico è datato 12.11.2020, mentre la validazione dello stesso è datata 26.10.2020, cioè in data antecedente;

– che in data 12.11.2020 sono stati avviati i lavori, come da “post” con foto tratto dal profilo Facebook del Comune di Annone Veneto (ALL. 2 clicca qui);

– che i lavori risultano inequivocabilmente iniziati prima dell’approvazione della Delibera, la quale consente l’adozione d’impegno di spesa in sede di aggiudicazione definitiva;

che durante la riunione di Consiglio Comunale del 05.12.2019, il Vice Sindaco, su esplicita richiesta del capogruppo di minoranza De Carlo, dichiarava giustamente che il sito NON ERA INQUINATO (ALL. 3 clicca qui);

– che in data 24.12.2019 veniva protocollato in comune un preventivo avente ad oggetto i lavori di bonifica area contaminata da amianto e realizzazione di recinzione (ALL. 4 clicca qui);

– che da verifiche fatte sull’area in oggetto a dicembre 2019 e gennaio 2020 (ALL. 5 clicca qui), non risultano presenti contaminanti;

– che in data 20.11.2020 viene richiesto ad una ditta di Villa del Conte (PD) l’intervento per lo smaltimento di amianto;

– che tra lunedì 23 novembre e martedì 24 novembre viene predisposto su bancale, un limitato quantitativo di lastre in cemento amianto (ALL. 5 clicca qui); dalle stesse si evince che non potevano essere state rinvenute a seguito scavo del terreno;

– che in data 28.11.2020 il bancale viene predisposto con apposita protezione per il trasporto a discarica;

– il bancale viene rimosso la prima settimana di dicembre;

– in data 22.12.2020 viene protocollata in Comune la fattura della ditta esecutrice i lavori;

– in pari data la consigliera Cuzzolin richiede copia, anche in formato digitale, degli allegati alla delibera n. 119 del 16.11.2020, non pubblicati ma facenti parte integrante della medesima;

– in data 28.12.2020 viene inviata in Comune dalla ditta esecutrice i lavori la documentazione relativa allo smaltimento dell’amianto;

– che in data 05.01.2021 la stessa consigliera Cuzzolin oltre a sollecitare la richiesta del 22.12.2020, ha richiesto copia della determina di affidamento dei lavori non ancora pubblicata;

fanno infine presente che l’area in oggetto funge da bacino di prima pioggia; si presume su prescrizione in sede di approvazione della Variante Urbanistica che ha reso edificabile l’area e del successivo Piano di Lottizzazione (ALL. 6 clicca qui). L’area non necessita di altre bonifiche rispetto a quanto sostenuto dal Vice Sindaco in Consiglio Comunale (ALL. 3 clicca qui) in quanto eventuali ristagni d’acqua rientrano nella normale funzione di un bacino di prima pioggia;

CIO’ PREMESSO

CHIEDONO

– che sia sospeso qualsiasi pagamento in ordine ai lavori eseguiti in attesa di chiarimenti circa gli atti adottati;

– la copia dell’ultimo preventivo inviato dalla ditta che ha realizzato l’intervento;

– copia della domanda di partecipazione al bando che vede il Comune beneficiario di contributo regionale;

– copia della documentazione richiesta dalla consigliera Cuzzolin con proprie mail del 22.12.2020 e 05.01.2021;

– copia della Determina n. 1047 del 28.12.2020 di liquidazione non ancora pubblicata.

Fanno presente che le foto allegate alla presente sono in formato PDF, mentre gli originali a nostra disposizione in JPG hanno la relativa data di acquisizione.

In attesa di sollecito riscontro, distintamente salutano

 

Annone Veneto, 11 gennaio 2021

 

 

Andrea De Carlo

Ada Toffolon

Sara Cuzzolin

Luca Di Grazia

 

 


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Sviluppo e Lavoro

APINDUSTRIA CON CODOGNOTTO SULL’ECONOMIA TURISTICA IN CRISI !

Dopo la lettera a Mattarella e Draghi, serve un incontro con tutti gli attori..

 

DAL CIN (APINDUSTRIA VENEZIA)

SU LETTERA DEL SINDACO CODOGNOTTO

A MATTARELLA E DRAGHI:

 

“HA TUTTO IL NOSTRO APPOGGIO,

L’ECONOMIA TURISTICA HA GIA’ PAGATO UN DAZIO PESANTE”

 

“Pieno sostegno al Coordinatore del G20 Spiagge e presidente dei Sindaci della Costa veneta Pasqualino Codognotto per la lettera inviata ai presidenti della Repubblica Sergio Mattarella e del Consiglio Mario Draghi nella quale viene chiesta la riapertura del turismo balneare”. Con queste parole Roberto Dal Cin vice presidente Apindustria Venezia con delega al Turismo è intervenuto in merito alla richiesta di Codognotto assieme ai Sindaci del G20 (che rappresentano oltre 60 milioni di turisti) a Mattarella e Draghi sull’avvio della stagione balneare. (clicca qui)

“Il 2020 ha rappresentato un’estate da dimenticare – ha proseguito Dal Cin – per la costa veneziana il turismo rappresenta un settore a dir poco vitale. Si sono registrate perdite occupazionali, mancati introiti per hotels e locali. E ciò ha pesantemente inciso sull’enogastronomia penalizzando prodotti tipici e quindi il settore dell’agricoltura”.

Dal Cin ha concluso: “Vogliamo organizzare un incontro con Codognotto, le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni sindacali per far sentire una volta di più le nostre istanze al nuovo Governo affinchè in questo nuovo anno, con il rispetto delle norme in materia sanitaria, le attività economiche possano ripartire”. 

 

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

TURISMO: SINDACO CODOGNOTTO SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA!
10/02/2021 – Sviluppo e Lavoro

TURISMO: SINDACO CODOGNOTTO SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA!

In veste di coordinatore G20 Spiagge per chiedere sostegno e apertura…

 


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Sviluppo e Lavoro

ACCORDO PER SUPERBONUS 110% TRA BANCA E CONFARTIGIANATO !

L’Istituo di credito Prealpi SanBiagio operante anche nel Portogruarese…

 

FIRMATO L’ACCORDO…

 

SUPERBONUS 110% :

BANCA PREALPI SANBIAGIO

E CONFARTIGIANATO


A FIANCO DI FAMIGLIE E IMPRESE

PER LA RISTRUTTURAZIONE

DEL PATRIMONIO EDILIZIO LOCALE

 

L’Istituto di credito di Tarzo

anticipa il credito d’imposta fino a

un massimale di 10 milioni di euro.

L’iniziativa disponibile in tutto il territorio

della Marca Trevigiana e nel Portogruarese.

 

 

Tarzo (TV) / Portogruaro (VE), 16 febbraio 2021 

Banca Prealpi SanBiagio e Confartigianato hanno siglato un accordo volto a rendere più facile l’accesso al Superbonus 110% – l’incentivo messo a punto dal Governo per favorire l’efficientamento e la ristrutturazione del patrimonio edilizio – grazie alla cessione del credito, fino a un massimale di 10 milioni di euro, di cui la Banca si farà carico.

Nello specifico, l’intesa è stata sottoscritta dallo storico Istituto di credito cooperativo di Tarzo e da Confartigianato Servizi Oderzo Motta Srl – società strumentale di Confartigianato Imprese Oderzo-Motta a cui fanno capo tutti i Mandamenti Confartigianato della provincia di Treviso e di Portogruaro.

Il progetto nasce dalla rete di relazioni che negli anni Confartigianato ha tessuto con i principali soggetti, pubblici e privati, del territorio. L’accordo con Banca Prealpi Sanbiagio è un ulteriore passo che conferma la capacità dei due enti di creare sinergie che portano concreti vantaggi al territorio, in un’ottica di sviluppo integrale locale.

A livello di iter procedurale, a Confartigianato Servizi Oderzo-Motta Srl – in qualità di general contractor – compete innanzitutto il progetto tecnico fiscale, l’affidamento dei lavori in subappalto alle imprese artigiane associate selezionate, l’avvio e la gestione del processo burocratico per maturare il credito d’imposta. A questo punto, Confartigianato Servizi Oderzo-Motta Srl acquista il credito d’imposta da Banca Prealpi SanBiagio (fino a un massimale di 10 milioni di euro) come primo cessionario e salda direttamente le imprese, quindi supervisiona e assicura il buon esito dell’intero progetto e cede, infine, il credito alla stessa Banca Prealpi SanBiagio. 

Una sinergia di grande valore per il territorio che permette a famiglie e imprese di accedere all’incentivo a costo zero, portando a compimento lavori che incrementano la qualità del patrimonio edilizio. Attraverso la funzione di general contractor, Confartigianato facilita e coordina l’intervento delle aziende socie, selezionate sul territorio, che operano nel sistema casa: costruttori, impiantisti idraulici ed elettrici, pittori edili, specialisti in domotica e in sistemi di sicurezza. Dalla parte dei clienti, il servizio copre tutti i passaggi amministrativi e operativi, consentendo di raggiungere con facilità e risparmio, il risultato finale auspicato.

«Si tratta di un’iniziativa importante per sostenere concretamente la ripartenza del comparto dell’edilizia, essenziale per il rilancio economico del territorio in ottica post-Covid – ha dichiarato Carlo Antiga, Presidente di Banca Prealpi SanBiagioQuali interpreti delle istanze più genuine che provengono dal territorio, abbiamo ritenuto essenziale scendere in campo per aiutare le comunità ad “aiutarsi da sé”, riattivando quel circolo virtuoso fatto di vendita e acquisto di beni e servizi che aveva subito un brusco freno a causa della pandemia. Grazie al nostro intervento, aiuteremo a rimettere in circolo ottimismo ed energie positive tra gli operatori economici, traducendo in ricchezza e sviluppo del territorio quel “credito” che non è solo un astratto concetto finanziario, ma è autentica fiducia nelle capacità dei singoli e del sistema tutto di crescere in maniera armonica e condivisa».

«Grazie al superbonus possiamo efficientare e mettere in sicurezza le nostre abitazioni contribuendo così alla riqualificazione ambientale dell’Italia – ha commentato Siro Martin, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto OrientalePer la sua corretta applicazione però servono iniziative come questa che mette in sinergia imprese, associazioni di categoria, istituti bancari del territorio e famiglie. Va sottolineato che il Veneto, con 380 interventi partiti alla data dell’8 febbraio su circa 3.000 interventi totali, è al primo posto in Italia. Di questi l’80% è realizzato su edifici unifamiliari con una spesa media di circa 80.000 euro. L’incremento esponenziale degli interventi è significativo, si pensi che al 31 dicembre erano solo 537».


In allegato la foto (clicca qui) del momento della firma:
da sinistra:
Carlo Antiga, Presidente di Banca Prealpi SanBiagio,
Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana,
Antonio Tolotto, Presidente Confartigianato Servizi Oderzo Motta srl


e la foto (clicca qui) dei partner dell’intesa
da sinistra:
Antonio Tolotto, Presidente Confartigianato Servizi Oderzo Motta srl
Siro Martin, presidente Confartigianato Imprese Veneto Orientale,
Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana,
Carlo Antiga, Presidente di Banca Prealpi SanBiagio,
Enrico Maset
, Presidente Confartigianato Imprese Vittorio Veneto

 


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Comune e Territorio

BIBIONE: AL VIA RISTRUTTURAZIONE DELLA CASERMA DEI CARABINIERI !

L’Amministrazione di San Michele con una spesa di circa 1,9 milioni…

 

Comune di San Michele al Tagliamento

 

COMUNICATO STAMPA DEL 15.02.2021

 

CASERMA CARABINIERI  DI BIBIONE:

INTERVENTI PER 1,9 MILIONI DI EURO

 

IL SINDACO CODOGNOTTO:

 “Sempre attenti alle richieste del territorio

 

Con circa 1,9 milioni di euro verranno effettuati interventi di ristrutturazione e adeguamento antisismico nella Caserma dei Carabinieri di Bibione. In merito la Giunta comunale presieduta dal sindaco Pasqualino Codognotto ha approvato due Delibere disteinte.

Codognotto ha sottolineato: “E’ importante dare il via a questi interventi negli immobili dove sono operative le Forze dell’Ordine che svolgono un ruolo fondamentale nel territorio. Auspichiamo che queste richieste possano essere soddisfatte in tempi celeri per poter intervenire come abbiamo sempre fatto negli immobili di nostra competenza”.

Per quanto riguarda l’intervento sismico il cui investimento è di 1 milione e 130mila euro, il Comune di San Michele al Tagliamento/Bibione ha fatto istanza di finanziamento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendo l’inserimento della caserma di Bibione nella linea di finanziamento riservata alla categoria “Calamità naturali”.

Per la ristrutturazione, dove è previsto un intervento di circa 745mila euro, il Comune di San Michele al Tagliamento/Bibione usufruisce dei contributi destinati alle “macroaree” alle quali appartiene il Friuli V.G. e riguardanti la voce “progettazione e realizzazione di interventi infrastrutturali”.

 

 


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Sviluppo e Lavoro

CONFCOMMERCIO PORTOGRUARESE: CALO FATTURATI DI UN TERZO !

Questo il risultato dell’analisi riferita al 2020 eseguita dal Centro Studi…

 

NOTA – Nella mia copertina un bel “spaccato” di ieri e di oggi… G.B.

 


 

COMUNICATO STAMPA DEL 09.02.2021

 

PERDITE MEDIE

PARI AD UN TERZO DEL FATTURATO

NEL PORTOGRUARESE

SECONDO I DATI RACCOLTI DAL CENTRO STUDI

CONFCOMMERCIO PORTOGRUARO – BIBIONE – CAORLE

 

Nel 2020 i fatturati delle imprese del commercio, della ristorazione e del ricettivo nel Portogruarese sono calati mediamente di circa un terzo rispetto al 2019.

E’ questo il risultato dell’analisi eseguita dal Centro Studi di Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle che ha esaminato i primi dati contabili forniti dalle imprese del mandamento a consuntivo dell’attività svolta nel corso dell’anno da poco concluso. Un “annus horribilis”, purtroppo, per le aziende del terziario, messe in ginocchio dall’emergenza Covid-19 e dalle conseguenti chiusure forzate e restrizioni imposte dall’Autorità di Governo per arginare i contagi.

Secondo i dati raccolti da Confcommercio su un campione di alcune centinaia di aziende con sede legale nei Comuni del Portogruarese, è possibile stimare la riduzione di fatturato rispetto al 2019 del settore terziario nel mandamento in circa il 31%. Va ovviamente ricordato che questo calo nei fatturati ha avuto una significativa ripercussione sul reddito e sul patrimonio delle aziende, visto che in diversi casi il guadagno effettivo si è pressochè azzerato, per non parlare delle numerose attività che già nel 2019 facevano fatica a far quadrare i conti e che nel 2020 hanno registrato solamente perdite.

Andando ad analizzare i dati relativi alle imprese site nel Comune di Portogruaro e nei Comuni limitrofi alla città del Lemene, il calo dei fatturati si è attestato attorno al 30% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Leggermente più alta, pari a circa il 33% sono le riduzioni del fatturato accertate nel 2020 per le aziende con sede legale nel Comune di Caorle.

Quanto al Comune di San Michele al Tagliamento, ed in particolare alle attività con sede nella frazione turistica di Bibione, il calo nel fatturato è stato pari a circa il 31,5%.

Altro Comune in cui è stata eseguita un’analisi dettagliata da parte del Centro Studi di Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle è quello di San Stino di Livenza, dove il calo di fatturato delle aziende del settore terziario ha raggiunto la misura del 30%. 

“Questi dati purtroppo non ci sorprendono e confermano le difficoltà delle nostre imprese, messe in ginocchio dagli effetti economici della pandemia – è il commento del presidente di Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle, Manrico PedrinaA soffrire sono tutti i settori, dalla ristorazione, colpita dalle chiusure forzate e nelle località turistiche dal minor afflusso di turisti registrato la scorsa estate, al commercio tradizionale che, oltre ad aver pagato le conseguenze del lockdown, patisce ora la scarsa propensione alla spesa dei consumatori, sempre dovuta agli effetti depressivi legati alla pandemia. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, i tanti posti di lavoro stagionali che si sono persi nel corso del 2020 e che hanno inciso sul portafoglio delle famiglie che vivono grazie ai flussi turistici in arrivo a Caorle e Bibione. Il 2021 si è aperto con la speranza del vaccino, ma la battaglia contro il virus durerà ancora a lungo. Mai come oggi urge la creazione di una rete sinergica tra imprese, associazioni di categoria, sistema bancario ed amministrazioni pubbliche, a partire dai Comuni e poi a salire fino al nuovo Governo Draghi, oggi in via di formazione, che speriamo sappia ben investire i fondi del Recovery Plan, sostenendo in particolare le attività del nostro comparto, tra i più colpiti da questa imprevedibile crisi economica”.

 

Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle