Intervento da 1 milone di euro per il tratto che va da Pozzi a San Mauro…
COMUNE DI
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
COMUNICATO STAMPA DEL 28.05.2021
NUOVA PISTA CICLOPEDONALE DA POZZI A SAN MAURO,
INTERVENTO DA1 MILIONE DI EURO:
ARRIVATO DECRETO DELLA CITTA’ METROPOLITANA
IL SINDACO PASQUALINO CODOGNOTTO:
“UN ALTRO PASSO IN AVANTI
PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO.
PREVALGONO DIALOGO E CONFRONTO CON GLI ENTI ”
E’ arrivato oggi il decreto della Città Metropolitana riguardante l’ “Approvazione dello schema di accordo di programma dell’intervento denominato ‘realizzazione di un tratto di percorso ciclopedonale lungo la Sp75 – Via Pordenone in località Pozzi nel Comune di San Michele al T.”.
Prosegue l’iter relativo alla realizzazione della nuova pista ciclopedonale sulla Sp75 che collegherà Pozzi a San Maurocon anche la completa installazione della nuova pubblica illuminazione. Il percorso in questione è di circa un chilometro, e metterà in piena sicurezza un tratto di strada pericoloso.
“Andremo a risolvere un problema che riguarda una zona importante del nostro territorio e che darà risposte concretealle richieste dei cittadini”,ha precisato il sindaco di San Michele/ Bibione Pasqualino Codognotto.
La somma investita è di 1 milione di euro, dei quali 500 mila arrivano dalla Città Metropolitana di Venezia, proprietaria della strada, e 500 mila dal Comune di San Michele al Tagliamento
“È un’opera che vedrà presto la luce grazie all’ottimo rapporto con la stessa Città Metropolitana – continua il primo cittadino – difatti i due Enti hanno messo disposizione nei rispettivi bilanci le risorse necessarie. Investire sulla sicurezza stradale è un tema centrale che ha sempre caratterizzato l’azione di questa amministrazione comunale e questo intervento ne rappresenta l’ennesimo sviluppo”.
Sono oltre 90 i chilometri di piste ciclabili che interessano il territorio sanmichelino sia in ambito urbano che extraurbano. Tale dato è rilevante sia sotto il profilo della sicurezza della categoria debole degli utenti della strada quali ciclisti e pedoni ma anche perchéviene offerta l’opportunità di muoversi con mezzi ecologici,non inquinanti, che permettono il distanziamento sociale senza rinunciare al viaggio in tempi di Covid 19 (ad esempio) ed infine per permettere l’attività fisica sempre più importante per il benessere generale del corpo umano.
“Credo che – conclude il Sindaco– quando si metteranno in relazione tra loro tutte le frazioni del nostro lungo territorio comunale con adeguate piste ciclabili avremmo anche soddisfatto in pieno l’esigenza di aumentare le relazioni sociali che, appunto, grazie alla mobilità lenta si rafforzeranno inevitabilmente. Si pensi,solo per fare degli esempi,ai giovani che raggiungeranno la spiaggia in bici, ai ragazzi che andranno ascuola a piedi o con piccoli mezzi elettrici, agli anziani a fare la spesa in sicurezza o allefamiglie che si godranno lunghe passeggiate o pedalate senza timori di incidenti”.
Altra Opera della serie “INCOMPIUTA” che i cittadini vorrebbero finita…
PARTITO DEMOCRATICO
Circolo di Portogruaro
Comunicato Stampa del 03.06.2021
400mila euro per NON collegare
Portogruaro e Summaga !
Un “Percorso ciclopedonale di collegamento tra il capoluogo di Portogruaro e la frazione di Summaga”, come si legge nel progetto esecutivo appaltato dall’Amministrazione Comunale nel 2020, che non collega affatto Portogruaro a Summaga. La pista, infatti, si interrompe nella prossimità della ferrovia. Per attraversarla occorrerebbe usare il tunnel sotto i binari, che però è praticamente inutilizzabile.
Un progetto da 400 mila eurofinanziati con contributo regionale di 200.000 euro, con contributo PRASTAVO circa 161.500 euro (161.424,82 Euro), e avanzo di parte corrente del comune di circa 38.500 euro (38.575,18 Euro), realizzato su un progetto affidato all’esterno per un importo di circa 15.800 euro (15.796,66 Euro).
“Innanzitutto definire pista ciclabile il “moncherino” di 300 metri dalla parte di Summaga è fuori luogo. Poi, non sappiamo chi ha percorso ultimamente la pista: dalla parte di Summaga per accedere al tunnel occorre scendere una scarpata ripida e scivolosa, con erba alta, con rifiuti, il tunnel non è visibile perché gli arbusti lo hanno invaso completamente. La zona è insicura sia dal punto di vista della percorribilità sia dell’igiene.
Dalla parte di Portogruaro in viale Cadorna la situazione non è migliore: il tunnel è raggiungibile scendendo una discesa non curata né per la pulizia né per il verde.
Quando piove sia il tunnel sia la zona arginale dal lato di Summaga per raggiungerlo sono invasidall’acqua.
Inoltre, parliamo della situazione dell’area che precede i 300 metri di pista a Summaga: i residentilamentanoincuria soprattutto per non aver previsto una sistemazione con asfaltatura tra la pista e il sottopasso che li porta alla strada principale.
Dalla parte di viale Cadorna si vede che dal lato pista ci sono i pozzetti per la posa dei punti luce, ma sono vuoti perché i punti luce sono stati messi dalla parte opposta della strada.
Questo non è un modo serio di spendere 400 mila euro: per un progetto che non realizza gli obiettivi per cui è stato appaltato, cioè il collegamento di Portogruaro e Summaga.
Certo la pista dal lato di Portogruaro è utilizzata da molti cittadini, che però poi tornano indietro e non proseguono il percorso fino a Summaga.
Così si sono valorizzate le Frazioni, con progetti pressapochisti realizzati durante la Campagna elettorale?
Chiediamo che sia subito reso utile questo investimento: per rendere funzionale la pista l’unica possibilità è quello di concordareconRFI un nuovo sottopasso per il passaggio ciclopedonale, che non è previsto nel progetto e che potrebbe costare non meno di 1 milione di euro.”
Costata un patrimonio,di continuo esposta a un super traffico non idoneo…
LA ROTONDA
CHE NON QUADRA !
(Ed è costata un patrimonio)
Troppo fragile
per il super traffico che deve
continuamente sopportare…
Sarà un costo continuo
in “delicate” manutenzioni ?
Già il titolo sopra riportato dice tutto, abbiamo una Rotonda, o se volete, una Rotatoria che è costata un patrimonio alla comunità, più del doppio della spesa inizialmente prevista, che era sotto i 250mila euro, superando abbondantemente i500mila euro a lavori finiti, ma nonostante le belle parole di elogio dell’opera da parte dell’Amministrazione Senatore alla Inaugurazione del 18 Maggio 2019 (clicca qui), il manufatto si è dimostrato troppo fragile per il traffico stradale che giornalmente deve subire, e la pavimentazione composta da mattonelle di porfido di varie misure “salta” continuamente, obbligando il Comune a continui e costosi interventi di manutenzione, che altro non sono che dei “rattoppi” destinati a durare ben poco.
Ecco la cronaca di quello che ho visto uscendo da casa (io ci abito vicino), giusto per farvi capire la situazione, Venerdì 28 Maggio scorso c’era della segnaletica stradale che avvertiva tutti gli automobilisti in transito del pericolo di pavimentazione sconnessa ai margini della rotonda (clicca qui), il giorno dopo, Sabato 29 (di pomeriggio), c’è stato l’intervento degli operai per mettere tutto a posto, con non pochi disagi per il traffico che ha avuto momenti di intasamento (clicca qui), e Lunedi 31 ho scattato delle foto (clicca qui) per documentare l’esito dell’intervento, che non mi ha fatto una buona impressione, sia estetica che di futura tenuta, sono convinto che presto saremo punto e a capo, basta vedere i mezzi pesanti immortalati (Tir stracarico con rimorchio, Autobus, Suv) come già alcune mattonelle che erano a bordo strada (clicca qui) testimoniavano.
Per completezza, vi riporto anche i due punti di vista politici (Csx e Cdx) sulla Rotatoria/Rotonda della discordia, perché il PD locale a suo tempo uscì con un Manifesto (clicca qui) piuttosto esplicito sull’argomento, ecco un passaggio del loro Comunicato stampa (clicca qui):“Per aprire il Centro storico – afferma il Segretario del PD di Portogruaro, Roberto Zanin – la Senatore ha pensato bene di fare una rotatoria “per sempre”, non transitoria, non soggetta a verifiche in base al raggiungimento degli obiettivi o all’evolversi della situazione viaria. La scelta è stata quella di realizzare un “Tumulo” a futura memoria. Un’opera assurda. Un monumento alla mancanza di buon senso. La Giunta Senatore ha voluto sprecare risorse per un’opera inutile, che non risolve i problemi di viabilità del Centro storico, né tanto meno della città, ma che al contrario la peggiora.”
Di ben altro tenore il giudizio di chi invece ha fortemente voluto questa onerosa opera, ecco uno stralcio tratto dal sito ufficiale (clicca qui) del Comune di Portogruaro:
La rotatoria, del diametro di 25 metri, sorge all’ingresso del Centro storico, e vede confluire i quattro rami stradali di via Manin, via Fondaco, via Bon e la via di accesso a Borgo San Giovanni. I primi tre rami di confluenza sono caratterizzati da un flusso di accesso ed uno di uscita, mentre il ramo di Borgo San Giovanni non ha flussi di accesso, ma il solo flusso in entrata verso il Centro storico.
L’opera è caratterizzata da un’isola centrale in porfido, scelta dettata dalla volontà di dare una “continuità della lettura complessiva delle superfici della zona storica, mantenendo la non valicabilità dell’elemento centrale, che ha la stessa funzione dell’aiuola centrale”,ha raccontato il Sindaco della Città Maria Teresa Senatore.
“Gli spazi di contorno migliorano la sicurezza e la fruibilità delle aree anche per le “utenze deboli”, salvaguardando sempre la continuità percettiva dell’isola centrale.La nuova rotatoria è il fiore all’occhiello del nostro mandato che, mantenendo nella sua struttura la “storicità” del borgo, auspichiamo possa risolvere i problemi di accesso al centro storico e della viabilità nella zona di Borgo San Giovanni non solo per le autovetture, ma anche per pedoni e biciclette. Uno degli obiettivi checi eravamo prefissati all’inizio del mandato era proprio quello di dare un nuovo vigore alla città, ad esempio incentivando le operazioni a beneficio delle attività del centro storico. La realizzazione della rotatoria va proprio in questa direzione: vuole rappresentare la storicità e la memoria del luogo e dare un’immagine importante della nostra città a chi vi transita.”
Bene, non credo serva aggiungere altro, c’è quanto basta per farsi ognuno una propria opinione, al di là delle mie convinzioni personali sull’estetica e i materiali usati per la Rotonda di San Giovanni, che è cosa soggettiva, devo ammettere però che la Rotonda, rispetto a prima, è più scorrevole, inizialmente ero molto scettico, ma mi sono dovuto ricredere, specialmente uscendo da Via Fondaco, non si resta bloccati e tutto è più fluido, maquello che si è speso è comunque una esagerazione e forse, anzi senza forse, si poteva progettarla meglio, più adeguata agli automezzi (anche pesanti) che abbiamo visto transitarci sopra e sappiamo essere traffico “normale e quotidiano”, ormai lo sappiamo, indietro non si torna, allora si intervenga in maniera adeguata e definitiva, ammesso che si possa!
Consiglieri Morando,Teso, Tollon e Vizzon documentano con tanto di foto…
NOTA – In preparazione articolo sulle problematiche di Via Procione (Bibione) che mi sono state segnalate da un cittadino che qui ha la casa al mare per le vacanze… G.B.
Comune di San Michele al Tagliamento
COMUNICATO STAMPA del 29.04.2021
OGGETTO:Pista ciclabile di via Baseleghe (Bibione).
IERI, mercoledì 28 aprile 2021, la data prevista di fine lavori per la realizzazione di una pista ciclabile lungo via Baseleghe. (clicca qui)
OGGI, giovedì 29 aprile 2021, la realtà dello stato di avanzamento dei lavori documentato dalle fotografie allegate. (clicca qui)
Le caratteristiche principali dell’opera pubblica sono:
1) allocazione della pista ciclabile sul lato sbagliato (sud) di via Baseleghe che comporta l’attraversamento di n. 6 importanti incroci (via Egeria, via Andromeda, via Maya, via Cellina, via Stella, via Brenta);
2) compromissione della possibilità di ampliamento di via Baseleghe che rimane una strada stretta e priva di illuminazione;
3) dispersione del valore dell’area del tennis club.
Il sindaco Pasqualino Codognotto lo scorso sabato 24 aprile 2021 dichiarava sulla stampa (clicca qui) che “I lavori della terza corsia autostradale e del nuovo casello per il mare tardano e NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE!”.
In pratica il primo cittadino ha deciso di lamentarsi dei ritardi degli altrisalvo dimenticarsi dei propri !
I CONSIGLIERI COMUNALI
Elena MORANDO – Luca TOLLON – Emiliano TESO – Giorgio VIZZON
Con una Interpellanza il Consigliere espone la “situazione” ferroviaria…
NOTA – Da dire che di TAV nel nostro territorio se ne parla dal 2010, c’era anche un accordo di massima tra i governatori Luca Zaia (Veneto) e Renzo Tondo (Friuli) per un tracciato (clicca qui) che prevedeva anche una fermata a Portogruaro, di anni ne sono passati tanti, come i soldi spesi su una grande opera che al momento non vede luce… ma ora c’è la possibilità e l’invito dell’on. Roberto Caon (FI) di portarla nei Consigli comunali con un Ordine del Giorno*, nel portogruarese quanti lo hanno fatto? Mistero… G.B.
Comune di San Michele al Tagliamento
CITTA’ METROPOLITANA DI VENEZIA
AL SIGNOR SINDACO
SEDE
Oggetto:Linea Ferroviaria Alta Velocità tra Padova e Bologna
Interpellanza
Il sottoscritto consigliere Giampietro Bandolin espone.
Ha relazione con l’ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della “Linea Ferroviaria Alta Velocità tra Padova e Bologna” in data 08.03.2021*, e la lettera, pari oggetto, in data 23.03.2021* a firma dell’On. Roberto Caon, Camera dei Deputati Gruppo Parlamentare di Forza Italia
Con riferimento alla richiesta, reiterata, di interessamento alla realizzazione della tratta ferroviaria alta velocità Padova – Bologna, faccio presente di non essere a conoscenza né dell’effettiva utilità di questa infrastruttura, né le modalità con cui debba essere realizzata, né i tempi, né i costi.
Osservo che vi sono dubbi sul rapporto costi – benefici anche riguardo alle altre tratte Alta Velocità già progettate, prima fra tutti la Milano – Venezia di cui ancora, dopo decenni e miliardi di euro impiegati, non si vede l’ultimazione, e per quanto mi riguarda direttamente, la Venezia – Trieste di cui si ignora la sorte; e sarebbe opportuno occuparsi dapprima delle piccole cose, e solo in un secondo momento, semmai, delle grandi.
Quanto alle piccole cose, in materia ferroviaria, nei nostri territori:
.da Trieste in direzione Portogruaro, per tre ore (dalle 09:16 alle 12:16, partendo da Trieste) non partono treni, ad eccezione di un Intercity che parte da Trieste alle 11:39 e arriva a Latisana dopo un’ora (impiegando lo stesso tempo dei treni regionali, però dovendo pagare un supplemento): e ciò determina un enorme buco in fascia mattutina, costringendo i potenziali utenti a servirsi di mezzi propri, tanto per l’andata quanto per il ritorno. Ciò accade da anni, nel disinteresse generale;
.i collegamenti ferroviari da Latisana per Udine e per Pordenone, i due capoluoghi di provincia più vicini a San Michele, sono assolutamente inadeguati, per usare un gentile eufemismo;
.un intervento economicamente più corposo dovrebbe interessare la ipotizzata elettrificazione della linea Portogruaro – Casarsa, anche per scongiurarne la chiusura;
.ancora non si è capito quali siano i dettagli del ventilato progetto per la variante ferroviaria di Latisana, che impatterà in maniera importante sullo stesso Comune della Bassa Friulana e, seppure in misura ridotta, anche sul territorio sanmichelino;
.si dovrebbe pensare, finalmente, all’eliminazione dei passaggi a livello in territorio sanmichelino, costruendo sottopassi o sovrappassi.
Alta velocità tra Padova e Bologna?Ma se non si riescono neanche a raddoppiare i quaranta chilometri della linea “Adriatica” in Molise perché c’è l’uccello fratino che deve fare il nido… e in Sicilia ci sono le ferrovie nelle stesse condizioni di cinquant’anni anni fa se non peggio, a causa di frane mai rimosse (Palermo – Trapani via Milo, chiusa dal 2013) o ponti crollati (Caltagirone – Gela, chiusa dal 2011), e la linea “Jonica” Taranto – Reggio Calabria di oltre 450 km è quasi tutta a binario unico, e per metà del suo percorso è senza elettrificazione!
Ciò detto, gradirei sapere l’orientamento della S.V. in merito a quanto richiesto dall’Onorevole Roberto Caon.
San Michele al Tagliamento, 9 aprile 2021
Consigliere comunale
Giampietro Bandolin
On. Roberto Caon
Camera dei Deputati
Gruppo Parlamentare di Forza Italia
Ai Sindaci
Ai Presidenti dei Consigli Comunali
Agli Assessori Comunali
Ai Consiglieri Comunali
Oggetto:“Linea Ferroviaria Alta Velocità tra Padova e Bologna”– Aggiornamento
Egregio Sindaco, egregi Amministratori, anche se su alcuni organi di stampa sono state pubblicate notizie premature e fuorvianti riguardo la linea ad alta velocità Padova-Bologna, noi continuiamo ancora e più di prima a lavorare per il nostro progetto.
La nostra proposta è ambiziosa e a lungo termine, non si limita all’orizzonte del 2026 e non interessa l’asse ad alta velocità est-ovest, compreso nei progetti immediatamente cantierabili della prima tranche del Recovery Fund.
Non possiamo però nemmeno permettere che l’asse ad alta velocità nord-sud tagli lo snodo di Padova a favore di altri percorsi giudicati più convenienti (?), sacrificando l’intero comparto nordest, da Treviso a Venezia e al Friuli Venezia Giulia.
Per questo siamo nuovamente a chiedere agli Amministratori del territorio di manifestare il loro sostegno e far valere il loro peso, presentando in Consiglio Comunale l’ordine del giorno a favore della linea ad alta velocità Padova-Bologna.
Sul sito avnordest.com, appositamente predisposto, potrete trovare informazioni utili, scaricare la modulistica e comunicare l’avvenuta presentazione e/o approvazione dell’Ordine del giorno direttamente all’indirizzo https://avnordest.com/web/conferma-odg/.
Rimango a Vostra completa disposizione, nella speranza di un riscontro positivo.
Oggetto:Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della “Linea Ferroviaria Alta Velocità tra Padova e Bologna” – Conferma di avvenuta presentazione
Egregi Amministratori,
facendo seguito alla mia precedente lettera, vi informo che sul sito https://avnordest.com, appositamente predisposto, potrete trovare informazioni utili, la rassegna stampa riguardante l’iniziativa, scaricare la modulistica e comunicare l’avvenuta presentazione e/o approvazione dell’Ordine del giorno, anche direttamente all’indirizzo https://avnordest.com/web/conferma-odg/.
Avvicinandosi la scadenza per la presentazione del Recovery Plan, la nostra azione a supporto dell’Alta Velocità deve procedere spedita; vi invito quindi a presentare l’ODG in Consiglio Comunale quanto prima.
Come deterrente sulla SS14 all’incrocio semaforico prima del Ponte Tezze…
Sulla Strada Statale SS14
OCCHIO ALLE MULTE:
Installato come deterrente VELOCAR RED-SPEED !
(Chissà se qualcuno avrà qualcosa da ridire*… G.B.)
Comune di San Stino di Livenza
COMUNICATO STAMPA DEL 23.01.2021
Sono stati ultimati i lavori disostituzione dell’impianto semaforico posto all’intersezione tra la SS14 e le vie Zoccat e Ponte Tezze, comunemente conosciuto come “Ponte Provincia”, realizzati dall’Amministrazione comunale, che hanno portato alla modernizzazione dell’impianto stesso. In questi giorni, inoltre, sono state effettuate le operazioni di installazione di un nuovo dispositivo per la rilevazione delle violazioni semaforiche.
La nuova apparecchiatura “Velocar Red&Speed mod. VRS EVO” (*), installata lungo la SS14 “Triestina” nella direttrice Trieste/Venezia, si aggiunge a quella già presente in via Zoccat ed operante dal 2018.
La decisione di provvedere all’installazione di questa tipologia di dispositivi nasce dalla necessità di mettere in sicurezzaun’intersezione teatro in passato di numerosi incidenti stradali, alcuni dei quali con esito mortale.
Non mancano, inoltre, segnalazioni da parte dei cittadini di numerosi automobilisti che attraversano l’incrocio con luce rossa lungo la strada statale.
L’apparecchiatura si è rivelata essere un ottimo strumento di prevenzione, tant’è vero che si è passati da una media di oltre TRENTA passaggi con luce rossa al mese nel primo anno, dimezzati in quello successivo e quasi azzerati nell’ultimo periodo.
Il dispositivo entrerà in funzione dalle ore 00.00 del 01.03.2021perché fino alla fine del mese verranno effettuate le dovute operazioni di verifica e collaudo.
Ecco una vicenda (all’italiana?) che parte da lontano, la possiamo anche chiamare/definire una “storia infinita”, infatti se ne parla dal 1994, come dichiarato alla stampa (clicca qui) da Renato Stival nel 2012, allora come cittadino residente del posto, ma in precedenza se ne era occupato come Consigliere della Giunta Bertoncello, che ho anche all’epoca intervistato (clicca qui) e ora si ritrova Consigliere nella Giunta Favero, di mezzo la Giunta Senatore, ed entrambi gli ex Sindaci, che non possono chiamarsi fuori dalla vicenda, siedono attualmente in Consiglio comunale, e nella prossima seduta del 29 gennaio 2021, si dovrà dare risposta ad una Interrogazione (clicca qui) del Gruppo “Civici e Democratici”, seguito da un Comunicato stampa (clicca qui) sui due Sottopassi ferroviari della Frazione di Summaga, e sul perché non siano ancora transitabili.
Dunque una storia che negli anni vede il passaggio/conduzione di diverse Amministrazioni, con ancora (o nuovamente) presenti due ex Sindaci (Bertoncello e Senatore, ora consiglieri) e diversi Consiglieri comunali “storici”, per la Minoranza: Irina Drigo e Maria Teresa Ret (ex assessori, ora consigliere), Stefano Santandrea e Marco Terenzi, entrambi ex candidati sindaco, il primo anche Consigliere nella Giunta Bertoncello (2010), mentre per la Maggioranza: Gastone Mascarin, Riccardo Rodriquez, Pietro Rambuschi (ora assessore), Luigi Geronazzo (ex assessore), Bertilla Bravo (ex assessore), Renato Stival (in passato con Beroncello), Angelo Morsanuto (ex assessore ai lavori pubblici, in passato pure lui con Bertoncello), Leonardo Barbisan, Alessandra Zanutto, tutte persone queste, che saranno presenti nella seduta consiliare dove ci sarà la risposta verbale all’Interrogazione presentata dal GCD, credo per voce del Sindaco (ex consigliere nel 2009) che si è tenuta la Delega ai lavori pubblici, di sicuro tutte queste persone elencate hanno avuto un ruolo nella vicenda, in quanto presenti, da capire invece come ripartire le responsabilità, nel bene o nel male, visto che nel tempo ci sono state delle inversioni di ruolo e di comando, ma già mi immagino “accuse reciproche” o scaricabarile vari…
Se quanto elencato sopra può generare legittima confusione, provo a raccontavela in sintesi con altra cronologia più facila da capire, nel 2012 a Summaga una ambulanza resta bloccata tra i due passaggi a livelli entrambi chiusi, e una persona anziana colpita da infarto muore nell’attesa invana dei soccorsi (clicca qui), la problematica dei caselli ferroviari torna alla ribalta, la competenza è della Regione Veneto (Assessore Renato Chisso), dopo tanto parlare e promesse varie, il 24 luglio 2014 viene firmata una Convenzione e il 9 dicembre 2014 si apre il cantiere, come testimonia il cartello di RFI- ITALFERR (clicca qui), ma i lavori iniziano realmente solo un anno dopo, nel novembre 2015, come riportato e documentato da Paolo Gonella con un post su facebook (clicca qui), l’importo dei Lavori sfiora i9 milioni di euro (8.846.947,55), da eseguirsi in 1130 giorni (3 anni), in pratica se tutto fosse filato liscio come da contratto/programma, nell’estate 2017 tutto doveva essere finito, invece dopo una “rallentamento infinito”, saltiamo nel 2020,dove troviamo altri due post di Gonella, il primo a Agosto (clicca qui), dove si lamentava per lo stop dei lavori, e successivamente a Ottobre (clicca qui) dove annunciava contento la ripresa, e arriviamo ai giorni nostri, fine gennaio 2021, con ancora i due sottopassi ferroviari non transitabili, nell’Interrogazione il Gruppo Civici e Democratici (Csx) chiede lumi anche sulla pista ciclabile non ancora terminata, che dovrebbe collegare Summaga a Portogruaro, e anche su questo abbiamo la fortuna di un post di Gonella (clicca qui), che da buon cittadino e da residente, ha sempre seguito tutto…
Credo che quanto esposto possa bastare per farsi un quadro della situazione e pure della confusione o difficoltà di capire con chi come cittadini dobbiamo prendercela, ma trovare dei responsabili in Italia è quasi un’utopia, il “sistema” li difende sempre, troppa burocrazia e normative interpretabili, e soprattutto termini di scadenza quasi mai rispettati, tanto… la colpa non è mai di nessuno o al massimo, come già detto, c’è sempre lo scaricabarile!
G.B.
Gruppo consiliare “Civici e Democratici”
Comunicato Stampa del 21.01.2021
“Civici e Democratici” da voce alle istanze dei cittadini di Summaga residenti nelle aree di cantiere dei sottopassi per chiedere di risolvere i loro disagi
I residenti delle aree interessate dai cantieri di sottopassi di Summaga da troppo tempo stanno subendo diversi disagi che la precedente Amministrazione non ha risolto e che la nuova Amministrazione non ha ancora affrontato concretamente.
Per questo il Gruppo consiliare “Civici e Democratici”, dando voce alle richieste di chiarimento e di supporto di diversi residenti della Frazione, ha presentato un’Interrogazione (*) in Comune sul tema.
LA QUESTIONE
I lavori del sottopasso sulla linea Portogruaro-Treviso sono iniziati a settembre 2019 e il cantiere è inattivo da dicembre 2019; i lavori del sottopasso sulla linea ferroviaria Trieste-Venezia sono terminati ma non può essere utilizzato perché la viabilità di allaccio alla via Noiare attraversa il cantiere di deposito materiali. Questo comporta la chiusura di via Montecassino e la deviazione del traffico, sia veicolare che ciclopedonale, sulla S.R. 53 rendendo difficoltoso l’accesso al centro di Summaga per la presenza del semaforo all’intersezione con via Villa. Le quindici famiglie residenti di via Masata e via Montecassino (anziani e ragazzi), interessati dalla chiusura, sono, quindi, obbligati ad utilizzare la S.R. 53, anche solo per prendere il pane o recarsi in cimitero e/o andare a scuola, ad aggravare la situazione un tratto di via Montecassino – quello interessato ai lavori – non è illuminato. Inoltre, vi sono sedici famiglie in via Noiare e in via Gobesso, che sono “chiuse” quando transitano contemporaneamente i treni sulle due linee ferroviarie, fatto cheimpedisce anche il transito delle ambulanze.
“Il Comune è di fatto e in concreto l’Ente che, anche se interessato marginalmente dai lavori dei sottopassi, è chiamato ad interfacciarsi con i cittadini interessati per risolvere i problemi e non può escludere una propria responsabilità nel caso vi siano dei disagi. – afferma il Gruppo consiliare “Civici e Democratici” – Questo non è ancora avvenuto nei fatti. Quindi chiediamo risposte chiare rispetto al perché ancora non si è dato riscontro a questi problemi, quali sono le azioni che la nuova Amministrazione intende mettere in campo per risolvere le istanze dei cittadini, ma anche quali sono i motivi della sospensione del cantiere per oltre un anno e quali sono le tempistiche definitive per la chiusura dei lavori.”
GRUPPO CONSILIARE “CIVICI E DEMOCRATICI”
Al Sig. Presidente del
Consiglio Comunale di Portogruaro
Al Sig. Sindaco del
Comune di Portogruaro
Sede Municipale
Oggetto:Interrogazione sottopassi ferroviari in via Noiare di Summaga – risposta verbale
Premesso
• che nel 2017 sono iniziati i lavori di costruzione dei sottopassi in via Noiare sulle linee ferroviarie tratte Trieste-Venezia e Portogruaro-Treviso;
• che i lavori del sottopasso sulla linea ferroviaria Trieste-Venezia sono terminati ma non può essere utilizzato in quanto la viabilità di allaccio alla via Noiare attraversa il cantiere di deposito materiali;
• che i lavori del sottopasso sulla linea Portogruaro-Treviso sono iniziati a settembre 2019 e che il cantiere è inattivo da dicembre 2019;
• che i lavori del sottopasso hanno comportato la chiusura di via Montecassino nel tratto: intersezione con via Noiare – intersezione con via Masata;
• che detta chiusura ha comportato la deviazione del traffico veicolare e ciclopedonale nella trafficata S.R. 53 rendendo difficoltoso l’accesso al centro di Summaga per la presenza del Semaforo all’intersezione con via Villa che di fatto, nelle ore di punta, crea file di veicoli in uscita da Portogruaro lunghe oltre un chilometro che arrivano anche alla Rotonda degli Alpini.
• che i residenti anziani e ragazzi di via Masata e via Montecassino (15 famiglie) interessati dalla chiusura sono obbligati ad utilizzare la S.R. 53 anche solo per prendere il pane o recarsi in cimitero e/o andare a scuola;
• che la ipotetica pista ciclabile Summaga-Portogruaro di fatto si ferma al suddetto cantiere e che alcuni residenti per bypassare il cantiere non indugiano a scendere dall’argine, rischiando di infortunarsi, e utilizzare la golena dell’adiacente fiume Reghena;
• che il tratto di via Montecassino interessato dai lavori non è minimamente illuminato;
• che in più occasioni, residenti interessati, hanno evidenziato tali problemi sia alla precedente che all’attuale Amministrazione senza però avere un ben che minimo riscontro ancorché informativo.
• che vi sono 16 famiglie in via Noiare e in via Gobesso “chiuse” quando transitano contemporaneamente i treni sulle due linee ferroviarie suddette e che anche recentemente è stato impossibile il transito delle ambulanze con tutti gli annessi e connessi;
• che questa “chiusura”, fino a qualche anno fa un’eccezione, ora, con l’aumento dei convogli ferroviari sulle due linee, è diventata una normalità tale per cui non esiste quasi più transiti veicolari in via Noiare;
• che l’Ente comunale è di fatto e in concreto l’ente che, anche se interessato marginalmente dai lavori dei sottopassi, è chiamato ad interfacciarsi con i soggetti interessati per risolvere i problemi dei concittadini non escludendo una propria responsabilità nel caso che vi siano dei danni alle persone.
Tutto ciò premesso siamo con la presente a chiedere:
• perché i precedenti e attuali amministratori non si sono attivati per rispondere ai su esposti problemi?
• quali sono le azioni che l’attuale Amministrazione intende promuovere per dare seguito alle istanze più volte presentate dagli interessati?
• quale sarà il percorso dell’ipotetica pista ciclabile Summaga-Portogruaro nel tratto di via Montecassino interessato dal suddetto cantiere?
• quali sono i motivi che (non possono essere imputati al Covid) hanno comportato la sospensione dei lavori per più di un anno?
• quali sono i tempi di termine del/i cantieri per la costruzione dei suddetti sottopassi ferroviari?
Di chi la colpa dei sottopassi ancora non realizzati ?
AMBULANZA BLOCCATA, RENATO STIVAL : VIVIAMO IN CONTINUO PERICOLO
https://www.youtube.com/watch?v=36IOlQKdDsQ
Renato Stival, ex Consigliere comunale e residente in Via Gobbesso, a poche decine di metri dall’abitazione di Danilo Drigo, l’anziano pensionato colto da infarto e morto in attesa dell’Ambulanzaferma al passaggio a livello chiuso, ci spiega la grave situazione in cui si trovano quelle famiglie, come la sua, chiuse tra 2 caselli ferroviari…
Uno sito in Piazza Matteotti, anche per i non vedenti, l’altro a Sindacale…
NOTA– Vedi tutte le foto della viabilità in oggetto (clicca 1 e 2)… G.B.
COMUNE DI
CONCORDIA SAGITTARIA
COMUNICATO STAMPAdel 29.12.2020
SICUREZZA STRADALE:
Prevista l’installazione
di un impianto semaforico pedonale
per i non vedenti.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto di realizzazione di nuovo attraversamento pedonale semaforizzato adeguato alle esigenze dei non vedenti sulla Strada Provinciale 68 in Piazza Matteotti.
L’intervento prevede oltre alla realizzazione di un impianto semaforico anche di un percorso tattile. Con questo intervento l’Amministrazione Comunale intende migliorare la mobilità e nello specifico consentire l’attraversamento dell’incrocio in sicurezza.
Si tratta infatti di un’intersezione che risulta essere particolarmente pericolosa per le persone affette da disabilità visiva; oltre all’aspetto legato alla viabilità, si tratta di un obbligato percorso di collegamento con gli uffici pubblici, scolastici e sportivi, luoghi di utilità sociale, oltre a collegare le due piazze comunali, poste a destra e sinistra del fiume Lemene.
Questo è solo il primo di una serie di interventi, volti ad aumentare la sicurezza dei pedoni e che rientrano nell’adeguamento delle barriere architettoniche nel tratto compreso tra la Piazza Matteotti e il “Centro Carneo” in via Claudia, dove sono previsti il rifacimento e la messa in sicurezza di tutti gli attraversamenti pedonali.
Altro intervento che verrà realizzato è la messa in sicurezza del passaggio pedonale posto lungo la strada provinciale 42, in corrispondenza della Frazione di Sindacale,dove anche qui verrà installato un impianto semaforico analogo a quello di Piazza Matteotti.
Simone Ferron
Assessore alle Politiche Ambientali, Sicurezza e Protezione Civile
Prima o poi verrà giù, se si va avanti così. STOP al traffico in Centro…
NOTA– Ecco un’altra bella occasione per dire GRAZIE (si fa per dire), alla ex sindaca Senatore per aver modificato la viabilità del Centro Storico aprendo porta San Giovanni. Sotto una serie di link di articoli correlati, così giusto per ricordare… e voglio ricordare che favorevole a questa modifica era anche Pietro Rambuschi, ora Assessore al Turismo, chissà se ilcamion incastrato sotto la Torre dimostrando per l’ennesima volta l’errore commesso contro ogni logica di buon senso, non lo faccia riflettere su come far arrivare i turisti a Portogruaro…
PS.
Il Gruppo consiliare “Civici e Democratici” ha presentato il 03.12.2020 una Domanda di Attualità sulla Torre di San Giovanni… (clicca qui)
G.B.
COMUNICATO STAMPA DEL 29.11.20200
Un nuovo sfregio
alla Torre di San Giovanni
Sabato 28 novembre per l’ennesima volta è stata deturpata la Torre di San Giovanni da un mezzo pesante che è rimasto letteralmente incastrato sotto l’arco della torre, provocando danni alla struttura architettonica.
Dopo cinque anni in cui il circolo del PD di Portogruaro e il Gruppo consiliare di Centrosinistra hanno denunciato con forza la scelta di riaprire al traffico veicolare Borgo San Giovanni, voluta fortemente dalla Giunta Senatore,purtroppo si deve di nuovo registrare e commentare questo nuovo episodio, che non è dovuto al caso ma sta nell’alta probabilità che permettendo il transito dei veicoli accadano fatti così gravi.
Negli anni e sin da subito abbiamo fatto presente, in numerose circostanze e con diversi mezzi, che aprire il Centro Storico e soprattutto il Borgo avrebbe portato disagi per le persone (anziani, disabili, bambini, studenti), danni alla struttura storico-architettonica e alla pavimentazione, con tutti i problemi legati alla salute per quanto riguarda l’inquinamento dell’arie e acustico. Da sempre abbiamo fatto presente che il limite dei 10 km/h non sarebbe stato sufficiente a garantire la sicurezza dell’area, tanto più che non è mai rispettato e che a tal proposito non c’è stata mai un’azione di controllo.
Quotidianamente l’attraversamento della Torre è occasione di pericolosità per i pedoni e i ciclisti e anche per i beni strutturali.
Visto la nuova Amministrazione e un Sindaco che è anche architetto,riproponiamo la chiusura al traffico di Borgo San Giovanni e richiediamo quanto prima che la nuova Giunta riveda, come previsto per legge, il Piano Urbano del Traffico (PUT) subito, cosa che per cinque anni la scorsa Giunta non ha fatto non adempiendo alla legge, e ciò nonostante le scelte importanti e dannose che ha voluto per la viabilità (Rotonda di San Giovanni 500 mila euro, apertura del traffico).
Lista “Città del Lemene” e “SU.PRA.LI.MA.” incontrano vicepresidente Forcolin…
GLI INCROCI MALEDETTI…
DUE ROTONDE IN ARRIVO
PER MERITO DI CHI ?
Incrocio pericoloso SR 53
Località Pradipozzo
COMUNICATO STAMPA
del 26 Giugno 2020
Un po’ di cronistoria…
In data 13 dicembre 2019, a seguito di due incidenti mortali accaduti a distanza di qualche mese l’uno dall’altro, l’Associazione SU.PRA.LI.MA. inoltra alla Signora Sindaco Senatore e al Direttore Generale di Veneto Strade una Lettera (clicca qui)con oggetto “Strada Regionale 53 Postumia – Incrocio Pradipozzo”, unendo una Petizione con oltre 1000 firme.
Da quel dì, la Sindaco Senatore non ha MAI ritenuto necessario confrontarsi nemmeno con i cittadini portavoce della Petizione né ha MAI ritenuto doveroso condividere eventuali informazioni relative agli sviluppi sull’argomento.
Per contro, la Regione Veneto e Veneto Strade, già in data 10 gennaio 2020 e 3 febbraio 2020, hanno dato riscontro confermando l’alta attenzione al problema e impegnandosi ad attivarsi per una rapida soluzione.
In data 8 GIUGNO,l’Amministrazione comunale informa dell’installazione di dissuasori luminosi lungo la SR53, nei pressi di Via Fornace e Via Mezzatorre D’Alvea, attraverso un Comunicato Stampa. (clicca qui)
In data 15 giugno, presso l’Azienda Vinicola Corte Bacaro, si svolge (causa COVID, riservato a un numero ridotto di persone) un incontro fra il Vice Presidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin, il Coordinatore della Lista Civica Città del Lemene, Graziano Padovese, alcuni rappresentanti della Lista Civica “Città del Lemene” e una decina di persone tra residenti di Pradipozzo e rappresentanti della SU.PRA.LI.MA. (clicca qui)
Argomento di confronto e discussione:l’incrocio sulla SR53 Postumia.
Nell’occasione, il Vice Presidente Forcolin ha illustrato come la Regione, coinvolta anche da Veneto Strade, fosse a conoscenza del problema e che erano stati predisposti e finanziati una serie di interventi, fra cui pure una rotatoria nella Frazione di Pradipozzo all’incrocio con la SR53 Postumia, progetti che attendevano solo l’approvazione della Giunta Regionale (approvazione, come ampiamente comunicato, avvenuta alcuni giorni dopo l’incontro). Detti progetti saranno sicuramente oggetto di costante verifica e monitoraggio, grazie all’importante ruolo di interlocutore di Graziano Padovese.
Prima dei saluti finali, è stata portata all’attenzione del Vice Presidente Gianluca Forcolin tutta l’attività messa in atto per l’incrocio pericoloso sulla 5514,nella Frazione di Lison: raccolta firme, incontro dei componenti del Gruppo Misto del Comune di Portogruaro con ANAS, una Conferenza stampa, una Mozione del Consiglio Comunale sempre promossa dal Gruppo Misto.
Il Vice Presidente si è impegnato a un incontro con i residenti di Lison alla presenza anche di ANAS.
Visto il buon esito dell’intervento su Pradipozzo, siamo fiduciosi di poter ottenere buoni risultati anche per il prossimo, atteso incontro con il Vice Presidente Gianluca Forcolin, ANAS e gli abitanti di Lison.
Lista Civica “Città del Lemene”
SU.PRA.LI.MA (Onlus VE 0289)
Via Fornace 82
Pradipozzo di Portogruaro (VE)
Alla Sig.ra Sindaco di Portogruaro
AI Sig. Direttore Generale di Veneto Strade
P.C.: Sigg. Assessori e Consiglieri comunali
di Portogruaro
Sig. Governatore della Regione Veneto
Sig. Prefetto di Venezia
Portogruaro 13 novembre 2019
Oggetto: Strada regionale 53 Postumia tratto da Km 107,9 a 113. Incrocio di Pradipozzo
L’incidente mortale del 7 novembre u.s., avvenuto nell’incrocio fra La statale Postumia (SR 53) e le vie Fornace e Mezzatorre D’Alvea a Pradipozzo di Portogruaro solo dopo pochi mesi dal precedente ove un altro nostro concittadino ha perso la vita, ha scosso profondamente la nostra comunità. L’incrocio in questione è già stato teatro di numerosissimi e gravissimi incidenti anche negli anni scorsi: per la conta numerica basta consultare gli archivi delle Polizia Stradale, Polizia Locale e Carabinieri. Ormai troppe sono state le vittime.
L’iniziativa di questa Petizione nasce dal coro di indignazione, per l’insicurezza di questo tratto di strada, che si è levato fra tutti gli utenti stradali che quotidianamente e per più volte al giorno sono costretti ad attraversare la S.R. 53 in questo incrocio
La comunità di Pradipozzoe tutti i firmatari di questa Petizione, chiedono ai garanti della sicurezza stradale, locali e regionali, un interessamento particolare e tempestivo affinché vengano adottate urgentemente tutte le misure necessarie per potenziare efficacemente la sicurezza in questo tratto di strada.
Considerando che il tratto in oggetto, di circa 5 Km. è praticamente rettilineo e che adiacenti vi sono attività industriali-artigianali-agro-vinicole, nonchè privati con accesso diretto alla SR53, che non vengono quasi mal rispettati i limiti di velocità (70 Km/h) nonostante vi sia, seppur saltuariamente, controllo da parte della Polizia locale, che l’incrocio di Pradipozzo si trova circa a metà del tratto interessato e quindi i veicoli vi transitano a velocità sostenuta, si propone di:
a) Ripristinare ed incrementare la segnaletica verticale luminosa che indichi (in entrambi i sensi di marcia) la pericolosità dell’incrocio.
b) Installare dei misuratori di velocità fissi lungo il tratto (in entrambi i sensi di marcia) che inducano a ridurre la velocità dei veicoli in prossimità dell’incrocio.
c) Progettare in tempi rapidiuna rotatoria che andrà a sostituire l’attuale incrocio a raso.
Solo riducendo la velocità dei veicoli sarà possibile garantire adeguata sicurezza in quel tratto di strada.
Certi della vostra sensibilità e interessamento, porgiamo i nostri Saluti.