Un Progetto della Regione Veneto con San Stino, Ceggia e Torre di Mosto
24 ottobre 2014(Per combattare la Crisi e… la Grande Distribuzione !)
Comuni di
San Stino di Livenza
Ceggia
Torre di Mosto
Confcommercio Portogruaro
Vegal – Gal della Venezia Orientale
COMUNICATO STAMPA
AI BLOCCHI DI PARTENZA3X1: PER RISCOPRIRE
IL PIACERE DI FARE ACQUISTI NEI PICCOLI CENTRI.
Un progetto per il commercio nei Centri storici
di San Stino di Livenza, Torre di Mosto e Ceggia.
Saranno San Stino di Livenza (sabato 25 ) e Torre di Mosto (domenica 26) – a cui a dicembre si unirà Ceggia – a dare il là all’iniziativa “3×1” che, usufruendo dei finanziamenti del bando “PROGETTO STRATEGICO REGIONALE PER LA RIVITALIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI E URBANI E LA RIQUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI”
ha l’ambizioso obiettivo di riportare l’attenzione dei consumatori sui buoni negozi di vicinato dei piccoli centri urbani.
I tre centri, posti nel cuore della Venezia Orientale, al centro dei suoi flussi di traffico, si sono messi insieme per iniziare un processo di sviluppo di quello che potrebbe diventare il primo “centro commerciale diffuso”.
E’ un mettersi insieme che sintetizzato la sua strategia nella formula “città 3×1”, ovvero l’attenzione congiunta di tre centri urbani e dei loro commerci alle esigenze del consumatore (“Tre” per “uno”) a cui si propone un nuovo modo di fare acquisti, sia quelli importanti, sia quelli più semplici, quelli quotidiani, della spesa o delle cose necessarie, oltre la distribuzione moderna ,riscoprendo il gusto dell’entrare in negozio e trovare un interlocutore, il commerciante, serio, cortese e competente che consiglia, assiste e accompagna nelle scelte.
La prima tesi del Clue train manifesto, magna carta del Web 2.0, recita: “I mercati sono conversazioni”. Cosa corrisponde meglio a questa formula del negozio tradizionale del piccolo centro?
Questi negozi non sono infatti semplicemente dei luoghi dove si trovano oggetti a seconda della merceologia.
Sono la storia stessa di quel Centro e la garanzia della sua vitalità.
Entrandovi non troviamo mai soltanto “prodotti”,
ma persone, biografie, relazioni.
Spesso il negozio racchiude le vicende di più generazioni arricchendo così l’esperienza e il valore della spesa. Generazioni che nel tempo hanno seguito l’evoluzione dei consumi, della vita della comunità, del cliente. Cliente visto e accolto sempre come persona di cui capire e saper offrireciò che cerca. “Saper offrire” che è fatto di conoscenza dei prodotti e di conoscenza del cliente. Mai un semplice scambio di cose. Il negoziante orienta e consiglia il cliente. Ascolta, comprende, seleziona e propone. E’ lì con il clientecon cortesia e professionalità; parola magari un po’ fredda, ma che per il negoziante dei nostri piccoli centri si scalda subito di significati come: esperienza, relazione, disponibilità, competenza. E’ questo calore che si può ritrovare ogni volta che si entra in un negozio tradizionale dove ad accoglierci non sono anonimi e confusi scaffali, ma il volto ed i gesti di persone pronte a mettersi a disposizione per capire e soddisfare le nostre esigenze e desideri di shopping.
E’ questa una ricchezza da tutta da riscoprire: tornare in centro, per discutere, conversare, acquistare, vivere la comunità insomma, ritrovarla.
“Cominciamo sabato 25 a San Stino di Livenza il pomeriggio con il centro che si anima per presentare i suoi negozi, i suoi bar e la grande iniziativa “Segui il 10” “ – afferma l’assessore Wally Caneo, e prosegue:
“Sarà possibile fare la conoscenza con il commercio del nostro piccolo centro, fare acquisti, scoprire le occasioni di shopping che offre: le eccellenze insieme al consumo di buon vicinato.”
Alla iniziativa hanno aderito 18 negozianti tra gioiellerie, negozi di abbigliamento, alimentari, erboristerie, negozi di ottica, cartolibrerie, acconciatori, negozi di frutta e verdura, biciclette, calzature e bar.
Un pomeriggio da dedicare a se stessi curiosando tra i prodotti, fare acquisti, allietati, grazie alla collaborazione di alcuni ristoratori locali, dell’assaggio di cicchetti e piccoli piatti e degustando il buon vino delle cantine locali.
All’esterno esposizioni d’auto e di biciclette.
Domenica 26 sarà la volta di Torre di Mosto all’interno della Fiera di San Martino, occasione importante per incontrare e sensibilizzare le persone che accorreranno per la scadenza.
“A Torre i negozianti accoglieranno i consumatori in uno spazio esterno appositamente allestito – ci dice il sindaco Camillo Paludetto –dove si ritroveranno insieme per presentarsi, farsi conoscere e far conoscere le loro proposte con abbinamenti curiosi tra i prodotti, suggerimenti, idee e opportunità per le spese”. 15 sono i negozianti torresani che partecipano al progetto: negozi di frutta, macellerie, panifici, alimentari di qualità, trattorie, articoli da regalo, fotografia e acconciatori. Anche a Torre partirà l’iniziativa “Segui il 10%”.
“E a dicembre poi arriveremo noi – conclude l’Assessore Katiuscia Nadalon – con i nostri negozi a completare l’offerta dei centri “3×1” Siamo in fase di programmazione. Stiamo lavorando all’evento che caratterizzerà Ceggia nel periodo natalizio.
Veneto e Friuli Venezia Giulia a confronto, molta la strada ancora da fare…
30 Novembre 2013 (Ultimo aggiornamento il 13.12.2013 alle ore 0,10 – 2 Video 6 Pdf)
MOLTI BUONI PROPOSITI E POCHE CERTEZZE !
In attesa dei video di alcuni significativi interventi di rappresentanti istituzionali e di funzionari del settore della logistica (2-3 parte), trovate più in sotto l’intervento introduttivo dell’Ass. Paolo Bellotto…
Presente nella 1 parte (io non c’ero) anche Mauro Gobbato dei NO TAV di Portogruaro, che durante l’intervento della delegata di Nomisma, ha manifestato il suo disappunto, poi riportato in rete… (clicca qui)
(Assente Debora Serracchiani, presente il suo Assessore di riferimento)
PS.
Così la stampa locale su questo incontro/confronto (clicca qui)…
Mentre TPN Veneto (?!) ha mandato in onda solo il Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti (vedi video a fondo pagina)…
G.B.
Intervento di Paolo Bellotto al Focus
“ Vie di comunicazione, infrastrutture, logistica-intermodalità “
Si chiude stasera con questo convegno un anno di verifica sul ruolo che Portogruaro Interporto , una infrastrutture gestita in collaborazione pubblico-privato e due interamente private: il centro logisticoEastgate Park, 180 ettari urbanizzati a cavallo tra Portogruaro e Fossalta,e l’autoparcoSAVOgestito da un consorzio che raggruppa le 150 piccole imprese del trasporto stradale merci in zona industriale,potranno avere nello sviluppo di quest’area che è il Veneto Orientale. ( senza dimenticare la presenza di unaSezione Doganale con uffici e superfici destinate a magazzino doganale e fiscale )
Sono successe molte cose in quest’anno
che probabilmente sarà la coda velenosa di un quadriennio di crisi profonda.
I nostri due Comuni di Portogruaro e Fossalta di Portogruaro hanno discusso e adottato il loro nuovo PAT (piano di assetto del territorio) che sostituirà i rispettivi piani regolatori. I nuovi PAT sono strumenti di programmazione alta, puntano ad uno sviluppo equilibrato che non consumi il beni territorio e ambiente, che rispetti l’uomo e favorisca il lavoro nelle forme compatibili.
La Provincia di Venezia ha svolto un ruolo positivo nel raccordare i due PAT che presto saranno esecutivi e che entrambi prevedono la riconferma delle infrastrutture logistico-terminalistiche esistenti, il loro coordinamento funzionale e la loro apertura alla programmazione di livello superiore.
La Regione Veneto, da parte sua, ha adottato una variante al suo PTRC del 2009, piano territoriale regionale di coordinamento, con attribuzione di valenza paesaggistica. La variante affronta il tema della logistica e del trasporto nelle sue molte modalità. Soprattutto introduce il concetto di hub logistico, quale nuovo ambito territoriale di sviluppo economico, cui finalizzare le più opportune e modalità di trasporto ecocompatibili. E tra le modalità ecosostenibili c’è innanzitutto l’acqua (abbiamo 3.000 km di coste in Italia ed una ventina di porti di varia grandezza) e poi il ferro.
Il portogruarese da oltre 15 anni ha cominciato ad attrezzarsi per rispondere alla necessità di offrire una alternativa al trasporto merci su strada. Portogruaro Interporto è la nostra infrastruttura pensata per questo obiettivo. Quasi una decina di milioni investiti in rotaie, piazzali, una palazzina per logistica e da anni svolge un servizio di trasporto merci su rotaia. Migliaia di tonnellate di merci spostate dalla gomma al ferro. La crisi economico-finanziaria che dal 2008 si è abbattuta su tutte le economie d’ Europa ha sicuramente inciso sulla riduzione deitraffici nel nostro territorio, ma soprattutto ha fatto ripensare al modello di sviluppo ed al sistema delle infrastrutture. Ora si parla il linguaggio della ottimizzazione delle risorse, del risparmio di territorio, di sviluppo sostenibile, di nuovo ambiti di sviluppo che travalicano i confini regionali e nazionali.
Giusto un anno fa ci siamo posti il problema della verifica della necessità di un polo logistico e intermodale nel Veneto Orientale che utilizzasse le nostre tre infrastrutture, interporto, centro logistico ed autoparco.
La verifica è stata fatta con molto scrupolo incrociando e recependo quanto stava contemporaneamente succedendo attorno a noi,
·in Regione Veneto con il dibattito sul PTRC,
·in Italia con la discussione della nuova legge sui distretti logistici e sugli interporti, approvato questa settimana dalla Camera ed ora all’esame definitivo del Senato
·a livello europeo dove si stanno ridisegnando i grandi corridoi e si pensa al programma di interventi 2014-2020
Di tutto questo lo studio ha tenuto conto e parallelamente ne ha tenuto conto la politica che intorno all’utilizzo ed alla valenza delle nostre tre infrastrutture si è confrontata anche a livello di consigli comunali oltre che di dibattito nel mondo delle imprese e del lavoro.
La Regione Veneto da parte sua non ha smesso di lavorare alle infrastrutture ritenute indispensabili, l’A28, il passante di Mestre e la Pedemontana.
Il Comune di Portogruaro conta di inaugurare con Anas entro primavera 2014 lanuova tangenzialeche vediamo rapidamente completarsi e che libereràla nostra Città dal traffico di transito, sia merci che passeggeri.
Il disegno europeo dei nuovi corridoi vedrà due dei quattro corridoi che interessano l’Italia incrociarsi negli assi N-S (Baltico-Adriatico) ed E-O (Spagna-Slovenia, per ora) proprio nel nostro territorio.
Affermare la strategicità del nostro territorio non è localismo, è lettura di fatti e di scelte già operate.
In termini di infrastrutture possiamo dirci ben messi, ci mancano solo la elettrificazione della Casarsa-Portogruaro e il Casello di Alvisopoli.
Altri investimenti, che pur ci interessano, quali la terza corsia o l’alta capacità/velocità NON riguardano direttamente il tema del futuro delle nostre infrastrutture logistico-intermodali, ma dinamiche economiche di sviluppo a livello nazionale ed europeo.
Cosa ha risposto lo studio Nomisma-Polins-Munari allaverifica di un futuro per le nostre infrastrutture?
In termini assolutamente positivi anche se cambiano i riferimenti del contesto ed alcune vocazioni specifiche per le singole infrastrutture. Il contesto non è più il Veneto Orientale, ma il Veneto tout court, anzi il Veneto + Friuli, anzi il Veneto+Firuli+Carinzia+Slovenia, quale parte importante del più vasto bacino del ADB (area tra Danubio, Mar Nero ed Adriatico) entro cui ci colloca la programmazione europea.
Cambia il contesto,
cambiano i ruoli e i compiti delle infrastrutture logistico-intermodali.
I poli logisticidovranno rispondere a funzioni di retroportualità e logistica del freddo,favorire l’incontro tra spedizionieri ecorrieri, pensare alla logistica della distribuzione con mezzi ecologici verso grandi centri di consumo quali un agglomerato urbano o un polo turistico,( ricordiamo che a 30 Km da noi ci sono spiagge che attraggono 20 milioni di presenze turistichel’anno ), e ancorautilizzare le proprie vaste aree o grandi superfici coperte per catturare l’energia solare.
Le infrastrutture intermodalidovranno gerarchizzarsi in grandi interporti (forse una dozzina in tutta Italia) capaci di organizzare almeno 14 coppie di treni blocco la settimana ed altre infrastrutture di contorno per i restanti segmenti dell’intermodalità ferro-gomma.
Fondamentale sarà il ruolo dei porti e del sistema dei porti dell’Alto Adriatico.
Ecco perché la mia valutazione è positiva.
Le condizioni di contesto sono chiare. Il nostro territorio vede riconfermata la propria strategicità.
Le nostre infrastrutture ci sono. ( così come è possibile razionalizzarle e metterle in rete in un ottica di mobilità sostenibile. Il dialogo con il Veneto e l’Europa è possibile.
Vorrei oggi non tanto chiudere un capitolo di studio ed analisi assolutamente necessario in questo mondo così cambiato nell’ultimo decennio ma aprire il nuovo capitolo di un portogruarese che dialoga di più con le RegioniVeneto e l Friuli e che accetta la sfida di un ruolo da definirsi e ritagliarsi nell’ambito europeo. Con la fortuna, grazie a chi ha lavorato con lungimiranza prima di noi, che le infrastrutture ci sono ed hanno solo bisogno di riposizionarsi e riqualificarsi per le nuove funzioni.
Grazie per l’attenzione
29 Novembre 2013
Paolo Bellotto
No Tav di Portogruaro, la protesta corre sul web Il Comitato ha riposto gli striscioni al convegno sull’intermodallità
La protesta dei No Tav non è stata plateale. Ma c’è stata, pur silenziosa, ieri sera, mentre era in corso nel municipio di Portogruaro la presentazione dello studio a supporto della fattibilità di una infrastruttura logistico intermodale nel Veneto orientale.
Uno dei leader della protesta, Mauro Gobbato, già tra i promotori della protesta che anni fa scongiurarono la costruzione della centrale Mirant grazie all’impegno nel comitato “Salvin la Roia”( “Salviamo la Roggia”), ha cominciato ad assistere silente alla presentazione dello studio.
«Non protestiamo in modo plateale», ha dichiarato prima che iniziasse il dibattito Mauro Gobbato, «non vogliamo fornire un assist a loro, a Nomisma e a Polins. Stiamo qui e assistiamo, in silenzio. Poi vediamo. Protestando platealmente avremmo fatto un favore a loro». Ma, poco dopo aver annunciato il silenzio, Mauro Gobbato, seduto in quarta fila con la madre e la fidanzata, ha cominciato a esternare i suoi pareri sulla presentazione dello studio in una fase delicata e importante del convegno. Stava infatti parlando Chiara Pelizzoni,di Nomisma, il cui intervento è seguito al saluto del sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello e del presidente dell’Interporto Antonio Favrin.
Pelizzoni ha sottolineato l’importanza della piattaforma intermodale di Portogruaro, sottolineando come le infrastrutture possano fungere da volano per il settore manifatturiero italiano, grazie soprattutto all’export.
Gobbato non ha resistito e su Facebook
ha esternato tutto il suo disappunto.
«L’esperta, così il leader dei No Tav ha definito Pelizzoni, afferma che la crisi è finita e siamo in ripresa. La nostra forza, il traino é l’export! …venite a prendermi, sono finito in un mondo alieno!».
Impassibile invece Paolo Bellotto, l’assessore all’innovazione del comune di Portogruaro, giudicato in settimana dai No Tav come esponente politico coinvolto in un conflitto di interessi per essere ancora oggi presidente del Cda di Polins, cioè l’organismo che ha collaborato assieme a Nomisma alla redazione dello studio di fattibilità dell’infrastruttura intermodale. Paolo Bellotto si è sempre difeso sostenendo che lo studio è stato redatto prima della sua nomina ad assessore, e che comunque la collaborazione di Polins è stato un “valore aggiunto” allo studio. Alla prima parte del convegno c’erano molti sindaci del Veneto orientale e dal Friuli il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti. Rosario Padovano
(Fonte: Nuova Veneza)
IL SINDACO CLAUDIO PEDROTTI SU LOGISTICA VENETO – FRIULI
https://www.youtube.com/watch?v=6ya-ZNR2cfI
Le perplessità del Sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti sulle infrastrutture per la logistica, sia in termini economici che politici…
SINDACO DI SAN VITO DI BISCEGLIE SU STUDIO LOGISTICA PORTOGRUARO
https://www.youtube.com/watch?v=JRTRmrcH-oY
Elettrificare la linea ferroviaria Portogruaro – Casarsa, su questo insiste ogni volta che ne ha occasione il sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie…
Obiettivo: Mettere in rete infrastrutture del Portogruarese. Forti polemiche…
27 Novembre 2013 (TUTTI INTERESSANTI E DA LEGGERE I PDF A FONDO PAGINA)
AMBIENTE – SVILUPPO – POLITICA
SCELTE DIFFICILI ?
PER MEGLIO CAPIRE…
ECCO I TANTO CONTESTATI STUDI (1 / 2) DI FATTIBILITA’
DI UNA RETE DI INFRASTRUTTURE LOGISTICO-INTERMODALE ,
PRESENTATI A BRUXELLES DALL’ASSESSORE PAOLO BELLOTTO,
E BOCCIATI DAL DEP.M5S ARIANNA SPESSOTTO (clicca qui)
COME PURE DAL GRUPPO NO TAV DI PORTOGRUARO (clicca qui)
(A fondo pagina la replica del Comune alle accuse)
Promotori degli studi:Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Portogruaro, Comune di Fossalta di Portogruaro, IDeA FIMIT – per conto di – Fondo Spazio Industriale, Portogruaro Interporto Spa, Consorzio SAVO,
Polo Innovazione Strategica Srl – POLINS.
PRESENTAZIONE
Le infrastrutture logistico-intermodali del Portogruarese a servizio della infrastruttura logistica territoriale del Nord Est
OBIETTIVO:
Razionalizzare e mettere in rete le infrastrutture esistenti
Per infrastruttura logistica territoriale, il disegno di legge – pdl – sugli interporti intende “Il complesso delle infrastrutture e dei servizi, presenti su un territorio interregionale, destinati a svolgere funzioni connettive di valore strategico per l’intero territorio nazionale”.
Per interporti il pdl intende il complesso organico di infrastrutture e di servizi integrati di rilevanza nazionale gestito da un soggetto imprenditoriale che opera al fine di favorire la mobilità delle merci tra diverse modalità di trasporto. Il pdl logistica e interporti prevede anche un secondo livello, le “infrastrutture intermodali” intese come “ogni infrastruttura, lineare o nodale, funzionale alla connettività della piattaforma logistica”.
Per “hub principali della logistica la Regione Veneto” intende “le aree circostanti le stazioni ferroviarie della rete metropolitana regionale e i caselli autostradali”.
Gli hub logistici previsti dalla proposta di PTRC Veneto sembrano non coerenti con gli indirizzi europei e nazionali. Troppo numerosi e a servizio di bacini ridotti.
Una proposta, che parte dalla stessa Unità Logistica della Regione Veneto, molto sostenuta a livello di Veneto Orientale, prevede due grandi ambiti territoriali logistici: quello centro-orientale proiettato verso il Friuli VG e quello centro –occidentale proiettato verso il Trentino AA e la Provincia di Brescia.
Gli studi preliminari per una infrastruttura logistico intermodale nel Veneto Orientale (modesta porzione della Provincia di Venezia) hanno evidenziato che un bacino di utenza di appena 400.000 abitanti ed un tessuto produttivo più agricolo che industriale, seppure con ben 12 milioni di presenze turistiche delle spiagge, è un ambito produttivo e di consumo troppo ristretto per una infrastruttura logistica intesa come hub logistico (prevalentemente pluricentrico) od una “infrastruttura logistica territoriale (meglio se di ambito interregionale)”.
Quale potrebbe essere un ambito economico e geografico proponibile e sostenibile, coerente con gli indirizzi europei, nazionali e regionali?
Forse l’ambito da prendere in considerazione è il Veneto centro-orientale più il Friuli Venezia Giulia.
Trattasi di un ambito che conta quattro milioni di residenti/consumatori, dell’ambito produttivo più forte del Veneto che è ATTRAVERSATO da ben Due Corridoi europei:
il Mediterraneo: Algeciras, Lione, Torino, Venezia, Trieste, Divaca
e il Baltico-Adriatico: Helsinki/Ravenna.
L’ambito è dotato di un sistema stradale e ferroviario passeggeri-merci di livello primario, di due grandi porti di cui uno a livello europeo e del terzo aeroporto italiano.
Le presenze turistiche (Veneto + Friuli) salgono da 12 a 20 milioni e la domanda di distribuzione a livello di citylogistics si imporrebbe impetuosa.
La nuova pedemontana veneta chiuderà il cerchio di una rete viaria primaria di livello unico in Italia.
Mancano all’appello due sole opere: il Casello di Alvisopoli sull’A4 e la elettrificazione della linea ferroviaria Portogruaro-Casarsa.
Le strutture logistiche sono ben diffuse, quelle intermodali (l’interporto Padova per l’intermodalità marittima e quello di Verona per la stradale) necessitano solo di essere coordinate con la struttura di Portogruaro e con le strutture friulane di Cervignano, Pordenone e Fernetti. Il tutto richiede una regia programmatoria di livello nazionale o interregionale ed europeo.
In una programmazione di tale livello trovano posto ed utilità le infrastrutture logistico-intermodali del Portogruarese: l’interporto di Portogruaro, l’autoparco SAVO e la piattaforma logistica Eastgate Park.
Lo sforzo delle due Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia dovrebbe essere solo l’inizio di un percorso che avrebbe bisogno di una iniziativa di approfondimento e di condivisione con i livelli locali di gestione del territorio e di produzione e di rappresentanza produttiva e sociale, nonché con tutti gli stakeholders a livello di Veneto, di Triveneto e di regioni frontaliere (Carinzia e Slovenia), in coerenza con il nuovo piano nazionale delle piattaforme logistiche e degli interporti e del nuovo piano europeo per le Ten-T.
Il contesto dovrebbe essere quello europeo del progetto DAB Multiplatform(sistema di piattaforme multimodali tra il Danubio, l’Adriatico e il Mar Nero) già a metà del suo disegno e che dovrebbe essere sponsorizzato dalle due Regioni Veneto e Friuli che di detto Progetto DAB Multiplatform sono partner essenziali.
FOCUS SULLA LOGISTICA DEL 29 NOVEMBRE :
REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEI NO TAV
L’Amministrazione Comunale vista la nota del gruppo No Tav di Portogruaro ritiene necessario ritornare ancora una volta sui contenuti e sugli obiettivi che l’hanno spinta a promuovere il focus del prossimo 29 novembre sull’intermodalità e logistica.
Per un Comune che ospita un interporo attivo in località Noiari fin dal 2001 e sul quale sono stati investite risorse anche di provenienza comunitaria fin dagli anni 90, che con Fossalta di Portogruaro accoglie una delle più grandi aree industriali e logistiche della Provincia di Venezia e che sempre a Noiari vede da più decenni operare un Consorzio di autotrasportatori, è non solo opportuno, ma doveroso approfondire le tematiche legate alle potenzialità ed ai possibili sviluppi di queste strutture.
In particolare il Focus servirà a illustrare la situazione attuale e le attività svolte dalle società che operano in queste strutture, valutandone i punti di forza e debolezza in rapporto con le esigenze di un territorio che vuole fare della sostenibilità l’elemento fondamentale di un equilibrato processo di sviluppo.
Tutto a favore di un’attenzione verso il Territorio, lo studio mira a razionalizzare e mettere in rete le strutture già esistenti in un’ottica di mobilità sostenibile.
“Nessun interesse nascosto e particolare dunque è alla base dello studio – afferma l’Assessore allo sviluppo Paolo Bellotto – ma un doveroso momento di approfondimento, informazione e di ascolto di quelle che sono le politiche degli enti sovraordinati che sono invitati a partecipare al convegno. Proprio chi sui concetti della mobilità si spende da anni in posizioni anche critiche, dovrebbe avere tutto l’interesse di approfittare di queste occasioni per conoscere le cose come stanno. Lo studio d’altra parte era il primo obiettivo del protocollo d’intesa siglato nel 2012, studi per i quali ci sono anche specifiche misure di finanziamento con fondi regionali e comunitari tale la valenza pubblica che questi rivestono.”
AREA DI SVILUPPO: Eastgate Park e il Polo Intermodale di Portogruaro…
15 Novembre 2013 (SPERIAMO TUTTI CHE QUESTO SIA DI BUON AUSPICIO…)
Presentato ieri a Bruxelles, alla Commissione Europea,
lo studio per la realizzazione di una infrastruttura
logistico-intermodale a Portogruaro
(14.11. 2013)
L’assessore allo sviluppo del Comune di Portogruaro Paolo Bellotto ha presentato ierialla Commissione Europea a Bruxelles, nell’ambito della “Mid Term Conference” del progetto ADB Multiplatform,
(1)la sintesi dello studio di fattibilità
di una struttura logistico-intermodale nel Veneto Orientale.
La realizzazione dello studio èstata decisa un anno fa in un Protocollo di Intesa sottoscritto da tutti i soggetti promotori dell’iniziativa: Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comunidi Portogruaro e Fossalta di Portogruaro, Portogruaro Interporto Spa, IdeA Fimit Sgr per il Fondo Spazio Industriale, Consorzio Savo e Polo Innovazione Strategica srl-Polins.
L’obiettivo è evidenziare la localizzazione strategica delle infrastrutture già esistenti e disponibilia Portogruaro (Interporto, Autoparco Savo e Polo Logistico Eastgate Park) e studiare le azioni da intraprendere per metterli in rete.Una azione che permette di essere parte significativa di una rete multiplatform all’interno di un grade hub logistico che coinvolgeVenetoFriuli Venezia Giulia ma anche regioni contermini come Carinzia e Slovenia.
“Siamo soddisfatti per l’invito che abbiamo ricevuto a illustrare, in un contesto così importante il nostro studio, – afferma l’Assessore Bellotto – anche perchè nell’ultimo anno di lavoro sulla logistica e l’intermodalità, grazie anche alle strette collaborazioni con la Regione e i soggetti privati sottoscrittori del protocollo, stiamo facendo molto. I progetti che si stanno definendo stanno riscontrando apprezzamenti e questo invito ne è una prova.
A questo appuntamento intermedio del progetto di piattaforma multimodale dell’Adriatico-Danubio-Mar Nero (ADB multiplatform) la Regione Veneto ha chiesto anche la nostra presenza per illustrare ciò che in 10 mesi la nostra realtà territoriale ha studiato e verificato a proposito di logistica e intermodalità in un contesto regionale che programma “hub logistici pluricentrici”, in un contesto nazionale che programma “piattaforme logistiche interregionali” e nel contesto europeo del programma “network of multimodal hubs in the South East European area”, di cui il progetto “ADB multiplatform” è parte.
Rappresentiamo, come realtà territoriale, una parte del Veneto Orientale dove si incrociano ben due dei quattro corridoi che interessano l’Italia, il “Corridoio Baltico-Adriatico” ed il “Corridoio Mediterraneo”.Lo studio sarà presentato neldettaglio il prossimo 29 novembre a Portogruaro alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchianie dell’Assessore alla Mobilità e Infrastrutture della Regione Veneto Renato Chisso, nell’ambito di un convegno dedicato allo sviluppo futuro delle infrastrutture dell’area.
In estrema sintesi si è evidenziato che con modesti investimenti è possibile offrire con le infrastrutture già esistenti un insieme di servizi di logistica funzionali non solo al tessuto produttivo del Veneto Orientale ma anche alle “piattaforme logistiche interregionali” previste dalla programmazione in materia.
(1)Realizzare piattaforme high-tech intermodali per rendere efficiente il passaggio dal trasporto su acqua a quello su ferro e creare così una rete di trasporti competitiva e sostenibile nel sud est Europa. Sono gli obiettivi del progetto ADB (Adriatic – Danube – Black Sea) Multiplatform, discussi nella conferenza di medio termine che si è svolta ieri a Bruxelles,
Il progetto ADB coinvolge 42 partner dal sud est Europa, con una durata di 30 mesi e un budget di 5,5 milioni di euro.Tra i partner italiani, le Regioni Friuli Venezia Giulia (capofila del progetto), Veneto e Puglia. Tra gli stranieri, Ungheria, Slovenia, Grecia, Romania, Albania e Croazia, Serbia tutti interessati a creare un network di innovazione tecnologica nei trasporti tra Mar Nero, Danubio e Mare Adriatico
Una prima fase di studio sulle realtà esistenti e sugli sviluppi dell’immediato futuro del trasporto merci ha individuato come strategia per sconfiggere l’attuale crisi della grande industria la creazione di strutture logistiche che consentano entro il 2020 un risparmio del 10% rispetto ai costi attuali del trasporto merci.
Tra gli obiettivi specifici di lavoro del progetto ADB per il futuro, la conferenza di medio termine ha evidenziato la necessità di sviluppo concreto di standard di qualità comuni in tutta l’area nonché la creazione di un sistema multimodale che coinvolga tanto le merci quanto i passeggeri. I partner si concentreranno in particolare su quattro progetti pilota, ovvero la realizzazione di un asse di connessione tra il Mar Nero e il suo entroterra, di un asse di collegamento tra i porti del nord Adriatico e i rispettivi entroterra, di un collegamento tra i due versanti dell’Adriatico e infine dello sviluppo del trasporto fluviale lungo tutto l’asse del Danubio
Tra Comune, CNA e Confartigianato del Veneto Orientale…
28 Ottobre 2013 (Video e mio commento su questo Protocollo d’intesa in altro Articolo)
Città di Portogruaro
Provincia di Venezia
PRESENTAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA
PER LA TUTELA DEL LAVORO REGOLARE
Comunicato Stampa
Lunedì 28 ottobre fra Comune di Portogruaro CNA mandamentale e Confartigianato imprese del Veneto Orientale di Portogruaro è stato firmato un protocollo d’intesa per la tutela del lavoro regolare. Attraverso il coinvolgimento della Polizia Locale, che quotidianamente attua attività di presidio e di vigilanza del territorio comunale, questo accordo prevede di individuare ed eventualmente sanzionare lavoratori ed imprese non regolari.
“In questo periodo di difficoltà economica e finanziaria, tra le tante sfide quotidiane che si trovano ad affrontare le imprese, una delle più rilevante è quella legate alla tutela del lavoro e della libera concorrenza del mercato. -afferma il Presidente della CNA di Portogruaro, Giancarlo Zecchin – Appare oggi, ancor più che nel passato, la necessità del rispetto delle regole e delle leggi nell’esercizio di un’attività imprenditoriale, qualunque essa sia.”
“Purtroppo emergono, quotidianamente, situazioni di lavoratori e “imprese organizzate” non regolari che operano negli stessi mercati di riferimento delle imprese artigiane. -afferma il Presidente della Confartigianato, Siro Martin – Queste non essendo regolarmente iscritte ed essendo, quindi, completamente sconosciute al fisco possono permettersi di offrire ai consumatori servizi e prestazioni a prezzi molto più bassi e competitivi delle imprese regolari, grazie al fatto di non aver alcun adempimento burocratico -fiscale e di non pagare le tasse. Tale comportamento si configura chiaramente come concorrenza sleale.”
“È una situazione questa che si ritiene penalizzi non solo le imprese regolari, ma anche i consumatori finali che affidando lavori a ditte inesistenti e senza requisiti con l’impossibilità di avere garanzie o di rivalersi sui lavori non· eseguiti a regola d’arte, che in questi casi succede abitualmente. -afferma l’Assessore Bellotto -come amministrazione con questo protocollo intendiamo dare un segnale che promuova comportamenti regolari, sperando di far capire che svolgere la propria attività secondo le norme garantisca a tutti un maggior vantaggio”
Città di Portogruaro
Provincia di Venezia
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
Comune di Portogruaro
C.N.A. Mandamento di Portogruaro
Confartigianato del Veneto Orientale
Premesso che
•Il periodo di crisi economica generale colpisce anche le imprese del nostro territorio, senza alcuna eccezione di settore economico;
•Nonostante le crescenti difficoltà le imprese stanno facendo la loro parte, cercando in ogni modo di continuare la propria attività, avviando anche cambiamenti profondi nella gestione dell’azienda, garantendo così posti di lavoro e ricchezza per il territorio;
•Negli ultimi periodi sta emergendo sempre di più il problema da parte di lavoratori e/o imprese non in regola, molte volte completamente sconosciute al fisco, che mette in difficoltà le imprese regolari attraverso una concorrenza sleale in particolar modo sul fronte dei prezzi finali;
•Le Associazioni di Categoria nel ruolo di rappresentanza del mondo imprenditoriale intendono promuovere ogni azione possibile contro qualsiasi forma di concorrenza sleale, con l’obiettivo di tutelare le imprese regolari, visto la fondamentale funzione economica e sociale;
•L’Amministrazione Comunale di Portogruaro, sensibile alle istanze delle imprese e delle Associazioni di Categoria, svolge un ruolo di controllo e vigilanza nel territorio attraverso la Polizia Locale, anche sulla regolarità delle imprese che vi operano, nei limiti definiti dalla legge;
•È volontà delle parti aderenti al protocollo di avviare un’azione informativa di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini affinché nell’esecuzione dei lavori e servizi si affidino ad imprese regolari e di avviare una campagna mirata di controlli nel territorio per individuare le imprese non regolari, nei limiti e modi previsti dalla legge; .
•Il presente accordo non è esclusivo e allo stesso possono aderire in un momento successivo anche altri soggetti riconosciuti in rappresentanza del mondo imprenditoriale;
Le parti si impegnano a
1.Attuare un’adeguata campagna informativa volta a sensibilizzare i cittadini sulla necessità ed opportunità di affidare lavori o prestazioni di servizi ad imprese o lavoratori in regola con le normative vigenti in materia fiscale, del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
2.Definire le modalità, i tempi, i soggetti sottoposti all’attività di controllo da parte della Polizia Locale, con l’obiettivo di individuare lavoratori e/o imprese che prestano servizi di varia natura a privati (a titolo esemplificativo: n:anutenzioni e piccoli lavori edili, lavori di giardinaggio, e così via) non regolarmente iscritte presso l’Agenzia delle Entrate e/o i pubblici registri della Camera di Commercio I. A. A. di Venezia;
3.Entro 60 giorni dalla firma del protocollo e dopo aver definito quanto ai punti 1) e 2), avviare informativa nei confronti dei cittadini ed un’attività di controllo e vigilanza nel territorio del Comune di Portogruaro da parte della Polizia Locale;
4.Costituire un gruppo di lavoro formato da uno o più rappresentanti individuati tra i soggetti promotori del presente protocollo, finalizzato a monitoraggio semestrale sull’attività di controllo effettuata;
5.Informare i cittadini e le imprese, in una conferenza stampa e attraverso gli organi di stampa anche dell’Amministrazione Comunale e delle Associazioni di Categoria, dei contenuti del presente protocollo e sull’attività di monitoraggio del gruppo di lavoro di’cui al punto precedente.
FIRMATO:
Comune di Portogruaro
CNA Mandamento di Portogruaro
Confartigianato del Veneto Orientale
PORTOGRUARO, “LAVORO REGOLARE”: FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA
Nel piazzale un “parcheggio” per l’elicottero, per stare con i piedi per terra!
26 Settembre (Ultimo aggiornamento il 26.09.2013 alle ore 5,25 – Video e Pdf)
IL COMPLESSO DI SUPERIORITA’ !
Il Presidente Egidio Maschio:
“E’ LA GENTE MALATA CHE VA IN CRISI”
Il mio commento lo avevo annunciato, insieme alle molte perplessitàe qualche polemica raccolta su Facebook… ora integrata con la Rete.
Quando il punto di vista è “dall’alto verso il basso”, solo chi “vola” vede prospettive diverse, le “formichine” sotto… nemmeno esistono!
Ma come è bello sognare… sempre il LAVORO !Ma noi abbiamo Bertoncello, che un “renziano” ha detto che sorride troppo… (clicca qui)
Ma allora non ci resta che piangere ??Questo fino a ieri…
Dopo avere visto dei video su You Tube, riguardante la Maschio Gaspardo, mi rendo conto che il botta e rispostatra l’ex sindaco Luigino Moro, il quale chiedeva al quasi ex sindacoAntonio Bertoncello, chi era la persona seduta accanto a lui in Municipio (Zanonato!), sono solo delle piccole schermaglie politiche paesane,“robetta da poco”, anche se molto divertenti, e politicamente disarmanti…
Sicuramente più serie le osservazioni sollevate da Stefano Zanet e dal sottoscritto, per come il Sindaco ha gestito la visita a Portogruaro del Ministro Flavio Zanonato, una cosa per pochi scelti eletti, e la libera informazione tenuta rigorosamente fuori dalla porta, nonostante si insista di parlare di aperture ai Cittadini per una vicinanza politica trasparente e condivisa… (clicca qui)
Bertoncello su Facebook ha dato le sue spiegazioni a queste critiche, che fa solo intuire nel Comunicato comunale, respingendole al mittente, lui l’informazione l’aveva data al mattino sul suo Facebook (?!), mentre l’inaugurazione della Maschio Gaspardo,era organizzata da un privato:“che in casa propria ha scelto e deciso in maniera assolutamente e decisamente autonoma chi invitare. Il proprietario non mi pare tipo che accetta ingerenze o indicazioni da nessuno”.
Concordo su questa ultima affermazione di Bertoncello,ho visto alcuni video del Presidente Egidio Maschio, nel primo ospita nel suo Stabilimento di Campodarsego un Comizio di Berlusconi durante l’ultima Campagna elettorale, dimostrando grandi capacità “relazionali” dato che ora alza il braccio al Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, politicamente all’opposto, ma gli affari non guardano il colore dei Partiti…
Nel secondo video, una visita del Presidente Maschio in Romania nel 2012, ecco alcune sue affermazioni:
“Siamo venuti in Romania perchè è un paese italiano, non è romeno… noi siamo i numero 1 e vogliamo continuare ad esserlo”
Ma l’APOTEOSIlasi tocca con ” no, noi non abbiamo Crisi, per chi lavora bene non ha Crisi… un imprenditore deve sempre credere e andare avanti, non si deve mai fermare, quando si ferma va in Crisi, io non vado in Crisi,E‘ LA GENTE MALATA CHE VA IN CRISI…”
Adesso capisco perchè Egidio Maschio gira in elicottero, e ha invitato qualche centinaio di Vip, loro costruiscono Macchine Agricole che lavorano la terra, ma non sono certo “contadini”, il cittadino locale deve essere considerato un “peones”di cui non hanno molto bisogno, almeno adesso che non siamo in campagna elettorale come a Campodarsego, dove aveva invitato tutti gli operai con le famiglie, offrendo anche il pranzo (video), anche a Portogruaro ha offerto il pranzo, ma il contesto era diverso…
Sicuramente un grande Imprenditore … con il complesso di superiorità !Non è un peccato grave, fintanto che crea e da lavoro a tante persone, speriamo di qualità…
G.B.
Comune di Portogruaro
INAUGURAZIONE AZIENDA MASCHIO GASPARDO
VISITA DEL MINISTRO ALLO SVILUPPO ECONOMICO
FLAVIO ZANONATO
Martedì 24 settembre si è tenuta linaugurazione dellazienda Maschio Gaspardo, che ha aperto a Portogruaro uno dei suoi stabilimenti alluscita della tangenziale in viale Udine. Oltre alla presenza dellAmministrazione Comunale, alla cerimonia ha partecipato anche il Ministro allo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Per loccasione il Ministro ha dato la disponibilità a fare una visita al Palazzo Municipale dove è stato accolto dal Sindaco, dalla Giunta e dai rappresentanti del Consiglio Comunale.
La presenza del Ministro Zanonato qui, già di per sé è simbolo dellimportanza dellapertura di una ditta sana ed in fase di sviluppo. afferma il Sindaco – Infatti in questo momento è un caso eccezionale quello di questa azienda condotta a livello familiare, che ha già assunto una sessantina di persone ed in proiezione nei prossimi mesi ne assumerà pare altre 200 unità circa. Una soddisfazione avere unopportunità simile per il territorio, una grande risorsa che spero possa dare respiro alleconomia della zona. Unoccasione che il Ministro ha subito colto e a cui ha voluto dare rilievo.
A nome dellintera comunità, dellAmministrazione e mio personale ringrazio il dottor Zanonato della sua disponibilità a visitare anche la Città. I tempi non hanno consentito cerimonie istituzionali, ma sono contento che anche come ex Amministratore Locale, il Ministro abbia voluto fare uno scambio di battute con i presenti per affrontare in termini generali la situazione riferita agli Enti Locali, che conosce direttamente.
(Fonte: Comune di Portogruaro)
IL MINISTRO DEL LAVORO IN “VACANZA” A PORTOGRUARO…
https://www.youtube.com/watch?v=Pn-JWfF9_Sc
C’è poco da dire… esattamente come il LAVORO !!
Visita del Ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato a Portogruaro, in occasione della partecipazione all’inaugurazione dell’azienda Maschio Gaspardo di martedì 24 settembre 2013
LA RAI E IL MINISTRO DALLA MASCHIO GASPARDO A PORTOGRUARO VIP !
https://www.youtube.com/watch?v=PCsLmyCWLXk
Qualche centinaio di Vip invitati, pertanto il peones cittadino locale “fuori dalle balle”, certo si fanno macchine agricole che lavorano la terra, ma non sono “contadini”…
Nemmeno l’informazione alternativa e libera è stata invitata, sono altri peones di cui evidentemente non hanno bisogno, qui si vola alto… sempre più in alto!
Il Ministro Zanonato d’altronde è un amico di famiglia dei Maschio Gaspardo, e che sia venuto in Municipio a Portogruaro a fare “vetrina” è già tanto, e il sindaco Bertoncello sembra “gongolante”, ma io non ne capisco il motivo, o forse sì, e sulla presidente Zaccariotto “sorvolo”, troppo in alto per me !
UIL: LAVORO E CRISI INDUSTRIALE IN VENETO ANCORA GRAVE !
https://www.youtube.com/watch?v=HAAb9xDgqBc
Dal Sindacato le solite denuncie, ma niente cambia, se non in peggio, insomma, ancora niente di nuovo alla luce (macabra) del sole… Le soluzioni restano nell’ombra !
L’unico fuorviante “rinnovamento” sono i nomi dei Partiti, ma con i “vecchi” di prima…
CRISI IN VENETO : LAVORA A PIENO SOLO SPORTELLO ANTI-SUICIDI…
https://www.youtube.com/watch?v=kyxjc9WuWQE
Dati allarmanti, ma i Politici sono sempre sorridenti e rassicuranti, chissà poi perchè, forse se avessero anche loro lo stipendio in forse, riderebbero meno, FORSE !
MINISTRO ZANONATO SI BECCA DEL “MALEDUCATO” DAL GIORNALISTA !
https://www.youtube.com/watch?v=ZUCCsj5Ar3w
Rosario Padovano, il giornalista della Redazione del Veneto di Telepordenone, chiede all’ospite in studio cosa ne pensa sulla Crisi del Lavoro, al di là delle dichiarazioni di ottimismo del ministro Zanonato, che vanno a pari passo con la sua educazione !
Un modo molto o poco elegante di dargli del maleducato, l’ospite rimane senza parole, poi si riprende, e “dribbla” la provocazione, ma noi ci chiediamo cosa mai abbia fatto o non fatto al Giornalista il Ministro, ieri entrambi alla Maschio Gaspardo…
Oltretutto la domanda sull’ ottimismo l’aveva posta al Ministro Flavio Zanonato, proprio il Giornalista di TPN nel felice contesto della inaugurazione, il mistero rimane…
MASCHIO GASPARDO IN ROMANIA – 2012 “L’UMILTA’ IN PERSONA” !
https://www.youtube.com/watch?v=-qwo9WHicjA
Egidio Maschio, intervistato, risponde “siamo venuti in Romania perchè è un paese italiano, non è romeno… noi siamo i numero 1e vogliamo continuare ad esserlo”,
Ma l’APOTEOSI lasi tocca con ” no, noi non abbiamo Crisi, per chi lavora bene non ha Crisi… un imprenditore deve sempre credere e andare avanti, non si deve mai fermare, quando si ferma va in Crisi, io non vado in Crisi, E‘ LA GENTE MALATA CHE VA IN CRISI…”
Sicuramente un grande imprenditore… con il complesso di superiorità !
BERLUSCONI IN VENETO IN COMIZIO ALLA MASCHIO GASPARDO
https://www.youtube.com/watch?v=w4v_ge_sh8k
Pubblicato in data 09/feb/2013 da Antenna 3
Una giornata che come detto era iniziata a Campodarsego nel padovano, dove Berlusconi è tornato, fra l’altro a riparlare dell’IMU da ridare ai contrubuenti.
“Chicca” politica di RENATO BRUNETTA (Popolo della Libertà) – Servizio di Chiara Gaiani, riprese di Mirco Longhi, montaggio di Andrea Basso
Subito 100 posti di lavoro, altrettanti sono previsti per il prossimo anno
13 Agosto 2013
Per adesso la vera e unica speranza di nuovi posti di lavoro a Portogruaro
«L’alta tecnologia nascerà qui»
A settembre aprirà il nuovo Stabilimento
della Maschio Gaspardo Unigreen
di Maurizio Marcon 11.08.2013
PORTOGRUARO.Uscendo dal casello dell’A4 da qualche giorno balza all’occhio la scritta“Maschio Gaspardo Unigreen”. Una scritta comparsa sulla facciata di quello che era stato il capannone grande dell’Acco Costruzioni, fiore all’occhiello e orgoglio dell’imprenditoria portogruarese. Ma se Acco da qualche anno ha cessato l’attività, lasciando una spina nel cuore di tanti amministratori pubblici diventati orfani dell’azienda leader nel territorio per i lavori pubblici, questo sito, sfuggito chissà come ai programmi d’insediamento dell’Ikea, sembra di nuovo essere stato baciato dalla fortuna.
Il maxicapannone è entrato dalla porta principale nei programmi di sviluppo del Gruppo Maschio Gaspardo, multinazionale leader nella produzione di attrezzature agricole. Azienda che punta sul Veneto Orientale, Portogruaro in particolare, ma anche su altri siti come San Stino, per una politica di investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico. Nei prossimi 5 anni, complessivamente, ha programmato investimenti per 100 milioni di euro, in un quadro che vede la riscoperta del Nordest come luogo di qualità del lavoro e dell’innovazione, con Portogruaro come “testa di ponte produttiva” verso l’Est e la grande Russia, granaio d’Europa.
Giusto per capire stiamo parlando di un’azienda con 1.600 dipendenti, presente in 100 Paesi del mondo, che nel 2012 ha fatturato 235 milioni di euro, producendo più di 500 modelli in dieci stabilimenti di cui uno in Romania, uno in Cina e uno in India. La Maschio Gaspardo dopo aver sfondato anche in Germania, dove è la numero uno del settore – non da poco se si considera la qualità della meccanica e della tecnologia tedesca – ora punta ad un ulteriore salto di qualità.
«Stiamo lavorando 24 ore su 24, in pieno agosto, perché entro settembre dobbiamo assolutamente entrare in produzione con il marchio Unigreen, anche nello stabilimento di Portogruaro, dovendo soddisfare una massa di ordini e contratti – dice Egidio Maschio, presidente del gruppo -. Quest’anno partiamo assumendo 100 persone alle quali se ne aggiungeranno altre 100 il prossimo anno. Nel capannone grande da novemila metri lavoreremo con quattro linee produttive per realizzare macchine per il diserbo e macchine di nuova concezione per concimare il mais. Si tratta di una meccanica in grado di interrare microgranuli di un nuovo tipo di fertilizzante innovativo ricavato dagli scarti del “digestato” del biogas». Un sistema di concimazione biologica che, oltre ai benefici effetti ambientali, permette di mantenere livelli ottimali di sostanza organica dei terreni, migliorandone la fertilità in quanto tende a ridurre o azzerare la necessità di concimazioni minerali.
«Si tratta di macchine del valore di oltre 300 mila euro cadauna – spiega Maschio -, destinate al mercato russo e americano e che richiedono un lavoro di alta tecnologia e qualità. L’esperienza insegna che questo tipo di produzione mal si concilia in Romania o in Cina, dove pure funziona la produzione di macchine di largo consumo. Diversamente in questo caso sono richieste la scienza e la qualità lavorativa della nostra gente del Nordest. Nel capannone più piccolo, quello di seimila metri, creeremo uno studio di progettazione e ricerca, oltre alla base di assistenza a distanza delle nostre macchine che opererà 24 ore su 24. Da qui infatti saremo in grado di fare la diagnosi ed intervenire per un eventuale guasto che dovesse accadere in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora, a livello nazionale».
Una grande opportunita’ di impiego per il nostro Territorio…
25 Giugno 2013 (Ultimo aggiornamento il 26.06.2013 alle ore 16,45 – Pdf)
APRE LA “GASPARDO” 200 ASSUNZIONI
ESPANSIONE NEI PAESI EMERGENTI Macchine e attrezzature agricole d’avanguardia
La Gaspardo produce macchine per la lavorazione dei terreni e l’agricoltura:
a Portogruaro verranno costruite seminatrici e mezzi operativi
per il mercato statunitense e per la Russia
di Marco Corazza
La “Gaspardo” apre uno stabilimento a Portogruaro e annuncia duecento assunzioni.
Lo ha ribadito lo stesso Egidio Gaspardo, presidente dell’azienda, ospite dell’agriturismo “Le tre rose” di Cinto Caomaggiore (dove è arrivato con l’elicottero). L’imprenditore ha affermato tra lo stupore di tutti i presenti che l’azienda aprirà un proprio stabilimento in riva al Lemene.
«Sono felice di dare un buona notizia tra le meraviglie di questo agriturismo – ha esordito Egidio Gaspardo – A settembre sbarcheremo a Portogruaro con un grande stabilimento per le nostre macchine agricole.
Produrremo macchine agricole con grandi seminatrici e altri mezzi operativi per il mercato statunitense e russo. Siamo fortunati perchè la nostra azienda non conosce crisi, tanto che ci stiamo espandendo.
Proprio Portogruaro sarà la sede del nostro stabilimento: penso che in un momento come questo, con la crisi internazionale che ancora morde, per questo territorio si tratti di una grande opportunità.
Per settembre assumeremo le prime 100 persone, per la fine dell’anno andremo a regime e ne prenderemo altre 100. Vengo dall’agricoltura, che amo e per la quale ho sempre creduto, facendo il giro del mondo, con la nostra presenza in 150 Paesi.
Vogliamo allargarci con dei nuovi mezzi che produrremo proprio a Portogruaro, ma non vogliamo fermarci. Il segreto è sempre lo stesso, lavorare tanto e guadagnare poco ma sempre, chi invece voleva guadagnare tanto e lavorare poco ora è in difficoltà».
L’inaugurazione è in programma per il 1 settembre nella zona commerciale di viale Pordenone, nell’area a ridosso dello svincolo autostradale A 28/A4, che un tempo era della azienda Acco.