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PORTOGRUARO CON LE DONNE… MONDO LAVORO, TESTIMONIANZE.

Con Gigliola Arreghini, Noemi Simonini, Marina Moro e Soroptimist …

2 Giugno 2014  (PAGINA NON ANCORA COMPLETATA…)


LE TESTIMONIANZE DI GIGLIOLA E NOEMI,

LE FATICHE DI DUE DONNE MANAGER…

Ma anche esperienze, auspici e “suggerimenti”, con una visione di persone che il loro posto se lo sono meritatamente conquistato! 

 

Niente viene dato senza un prezzo da pagare,

almeno così si dice, e così sembra…

Molto c’è ancora da fare, soprattutto a livello politico…

 


Portogruaro con le Donne… Marina Caltabiano Presidente Associazione Soroptimis

https://www.youtube.com/watch?v=U9SBWfCuAdE

Portogruaro con le Donne… Maria Teresa Ret Assessore Pari Opportunità…

https://www.youtube.com/watch?v=fng6Pj_8fC4

Testimonianza di Noemi Simonini Direttore Confcommercio Portogruaro…

https://www.youtube.com/watch?v=9ubWyvWOXzI

Testimonianza di Gigliola Arreghini Presidente CAP Spa e in Confindustria… 1P

https://www.youtube.com/watch?v=QV1yp-YIYpQ

Testimonianza di Gigliola Arreghini Presidente CAP Spa e in Confindustria… 2P

https://www.youtube.com/watch?v=4ki2XkdInEk

Marina Moro Presidente Consultorio Familiare Fondaco di Portogruaro

https://www.youtube.com/watch?v=8YiFnWvTTRk
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#-BRING-BACK-OUR-GIRLS-OK! ANCHE A PORTOGRUARO !!

Contro la Violenza di genere si manifesta in Piazza della Repubblica…

1 Giugno 2014


Portogruaro c’è !

#BringBackOurGirls

 


 

 

BringBackOurGirls – Portogruaro per le Donne…

https://www.youtube.com/watch?v=y1lNoXprRoo

Portogruaro per le donne…
Anche l’Amministrazione Comunale di Portogruaro con l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità Maria Teresa Ret, ha deciso di appoggiare la Campagna mondiale #BRINGBACKOURGIRLS per la liberazione delle oltre 250 liceali rapite a metà aprile 2014 dagli estremisti islamici di Boko Haram nel nord della Nigeria.

Portogruaro con le Donne… Maria Teresa Ret Assessore Pari Opportunità…

https://www.youtube.com/watch?v=fng6Pj_8fC4

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PORTOGRUARO SABATO 24 A PIEDI TRA PORTICI E TORRI

Liceo XXV Aprile organizza Manifestazione podistica a passo libero…

20 Maggio 2014


 

 A PIEDI TRA PORTICI E TORRI:

il Liceo XXV Aprile corre per le vie di Portogruaro

 

Da sempre il Liceo Classico e Scientifico “XXV Aprile” di Portogruaro è attento alla valorizzazione dello sport e della capacità di aggregazione che esso esprime.

La partecipazione alle attività sportive aiuta i giovani a migliorare il rapporto non solo con se stessi, ma anche con gli altri promuovendo la collaborazione, stimolando l’incontro, abbattendo barriere e pregiudizi.

A questo scopo, l’Istituto organizza una manifestazione podistica, non competitiva, a passo libero, per il giorno sabato 24 maggio.

L’iniziativa, dal titolo significativo “A piedi tra portici e torri”, che ha avuto il patrocinio del Comune di Portogruaro,  vedrà partecipare docenti, attuali ed studenti ex, genitori, amici, simpatizzanti, cittadini e tutti coloro, insomma, che sentono la scuola come una piccola comunità inserita in una comunità più grande e vogliono anche così dimostrare il loro senso di appartenenza. Il percorso si snoderà per 4 km ripetibili attraverso le vie del centro storico e dell’immediata periferia della città, con partenza alle ore 20.00 da piazza della Repubblica.

 

Le iscrizioni verranno effettuate a partire dalle ore 18.00 presso il plesso Nievo B

del Liceo XXV Aprile (Piazza Marconi),

oppure, nei giorni precedenti,  presso la sede dell’Istituto.


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INIZIATO IL CORSO PER VOLONTARI A SOSTEGNO VITTIME DI VIOLENZA

Serata piena con folta presenza della Croce Rossa… Appello Assessore Ret

16 Maggio 2014


IL PRIMO INCONTRO…

 

Questo Corso di formazione per Volontari a sostegno delle donne vittime di violenza, aperto anche ai cittadini, era stato annunciato venerdì 11 aprile in Municipio a Portogruaro, in una Conferenza stampa, subito dopo l’incontro per la firma di un  Protocollo d’Intesa, che in seguito documenterò… (*)

Nel sito ufficiale del Comune si riporta che il documento rappresenta la formalizzazione di un percorso lungo e importante che ha coinvolto i Comuni dell’area portogruarese, le Forze dell’Ordine, l’Azienda Ulss 10, la Camera degli Avvocati di Portogruaro e la Cooperativa sociale l’Arco.

In questo primo incontro i Relatori sono stati la dottoressa Elisa Nadalon, Assistente sociale dei Comune di Portogruaro, la dottoressa Anna Rita Colloredo, Assistente sociale del Consultorio familiare dell’ ULSS 10, la dottoressa Alessandra Fava, Psicologa della Cooperativa sociale l’Arco e coordinatrice del Centro d’ascolto, sempre di Portogruaro.

Questi gli argomenti trattati:

Le forme di violenza di genere,

Le condizioni della donna che ha subito violenza,

L’approccio della prima accoglienza della donna. 

Devo dire che è stata una serata molto utile e interessante, a cui  consiglio di partecipare nei rimanenti tre appuntamenti in Villa Comunale, anche a coloro che non intendono prestare servizio di Volontariato, perchè indubbiamente arricchiscono la cultura e conoscenza individuale, e aiutano a capire e affrontare meglio le problematiche che la vita ci mette spesso davanti…

Essere in grado di comprendere o aiutare qualcuno in caso di necessità, non fa mai male, e farlo con delle conoscenze adeguate è ancora meglio, e chissà, magari può anche farci sentire meglio…

G.B.

 


CORSO PER VOLONTARI A SOSTEGNO DONNE VITTIME DI VIOLENZA: 1° INCONTRO

https://www.youtube.com/watch?v=336B0fjB9vE

La dottoressa Alessandra Fava della Cooperativa l’Arco , operatrice e psicologa del Centro d’ascolto di Portogruaro, ha l’onore (per usare le sue parole) di aprire questa serata di questo 1° dei 4 appuntamenti previsti sul tema della violenza di genere…

Prima dell’intervento della dottoressa Fava c’è una breve e doverosa presentazione di Davide Furlanis della Croce Rossa di Portogruaro, partner di questo importante Progetto.

Questo video vi mostra solo l’inizio del Corso, ma ritengo sufficiente per “incuriosirvi”…

VIVA: VOLONTARI A SOSTEGNO VITTIME VIOLENZA – APPELLO ASSESSORE RET

https://www.youtube.com/watch?v=oVLmgtyasfI

L’assessore del Comune di Portogruaro Maria Teresa Ret, porta i saluti  della Amministrazione e spiega l’importanza di questo ciclo di incontri per informare , contrastare e aiutare le donne vittime di violenza…

L’assessore Ret lancia anche un appello per una campagna di solidarietà verso le oltre 200 giovani liceali rapite in Nigeria dai Boko Haram, un gruppo di terroristi islamici che non approvano il loro modo di vivere all’occidentale…

La Ret ci informa e invita a divulgare che è previsto per il 29 maggio un Sit-in di protesta in piazza, sperando però che le ragazze siano liberate prima…

BringBackOurGirls – Portogruaro per le Donne…

https://www.youtube.com/watch?v=y1lNoXprRoo

Portogruaro per le donne…
Anche l’Amministrazione Comunale di Portogruaro con l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità Maria Teresa Ret, ha deciso di appoggiare la Campagna mondiale #BRINGBACKOURGIRLS per la liberazione delle oltre 250 liceali rapite a metà aprile 2014 dagli estremisti islamici di Boko Haram nel nord della Nigeria.

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ATLANTIS: ALLA RICERCA NUOVA REALTA’ DEL MONDO DEL LAVORO

Le storie di Rosa operaia e di Margherita imprenditrice, un “viaggio” che…

9 Maggio 2014


 

LA NUOVA REALTA’ DEL MONDO DEL LAVORO

UN VIAGGIO DA SCOPRIRE… ATLANTIS !

 

Il documentario racconta la storia di due donne molto speciali che reagiscono in modo virtuoso e non convenzionale alla crisi economica e morale che stiamo vivendo. La prima è Rosa, un’operaia della fabbrica “Tacconi Sud” di Latina, che conduce 28 sue colleghe ad una resistenza attiva e civile, occupando per 550 giorni la fabbrica in cui lavoravano da più di 20 anni. La loro lotta nasce dopo aver ricevuto delle raccomandate di licenziamento alla vigilia di natale del 2010, senza nessuno preavviso da parte della proprietà e senza la liquidazione di tutte le loro spettanze. Abbiamo seguito la vita di queste donne all’interno dello stabilimento, documentato il loro modo davvero civile e originale di combattere questa battaglia, all’interno di una fabbrica tenuta in vita dopo l’abbandono dei proprietari. Rosa ha tenuto un diario di questa occupazione su Facebook, un diario ricco di riflessioni e pensieri, che è diventato una sorta di diario di bordo pubblico della nostra crisi, dalla cabina occupata del Titanic in cui sembra di vivere nel corso di questi ultimi anni. Mi chiamo Rosa Giancola, sono un’operaia della Tacconi Sud. Questa è la seconda notte di presidio all’interno della fabbrica. La prima è passata in bianco, con lo sguardo sempre verso il cancello per paura di uno sgombero con la forza. Insieme a me le colleghe, qualcuna parla con il figlio più piccolo, e solo come una mamma sa fare spiega a quest’ultimo perché “la mamma non dorme a casa stanotte”. Si salutano dandosi il bacio della buonanotte per telefono. Non avevamo mai ascoltato la nostra fabbrica di notte: un silenzio irreale avvolge il luogo dove ogni giorno per 19 anni abbiamo lavorato e condiviso le nostre vite. Siamo qui nella speranza che questo gesto pieghi l’incuranza e la strafottenza del nostro datore di lavoro ai suoi doveri di persona per bene! Siamo qui nella speranza di non essere dimenticate(…)penso se riusciremo a resistere, se e per quanto tempo, e se non sarà stato inutile tutto questo. Affido queste righe a facebook, e le dedico sopratutto alle mie colleghe. Dedicato a tutte le donne coraggiose. Rosa Emilia Giancola, operaia Tacconi Sud (20 Gennaio 2011) Con queste parole dritte al cuore e poi con una serie di riflessioni e racconti quasi quotidianamente Rosa ha documentato e dato senso alla sua esperienza, balzando agli onori della cronaca anche grazie all’attenzione della televisione italiana, nelle cui trasmissioni di approfondimento è stata più volte ospite per raccontare la sua esperienza e la sua idea in merito al periodo che stiamo vivendo. L’altra donna davvero speciale protagonista del nostro documentario è Margherita, imprenditrice e titolare della Fabbrica Dogliani di Carrara, che ha deciso di seguire un diverso modello imprenditoriale, basato su un rapporto civile con i propri dipendenti, a cui viene anche data la possibilità di partecipare a laboratori culturali e di partecipare all’organizzazione di un festival che si svolge nel parcheggio della fabbrica ormai da 6 anni. “Questa fabbrica sforna dolci e produce pensiero” recita lo slogan scritto all’ingresso della fabbrica, uno slogan che riassume in modo chiaro il pensiero e l’obiettivo di Margherita. Queste due donne si incontrano, dapprima su Facebook (dove Margherita legge ed apprezza il diario di Rosa) e poi ognuna visita la fabbrica dell’altra con conseguenti riflessioni e sensazioni. Un viaggio alla ricerca della nuova realtà del mondo del lavoro, alla ricerca di esempi e di speranze. Un viaggio per scoprire… ATLANTIS!

CREDITS
Atlantis (67 min.) Prodotto da MaGa Production in collaborazione con Thalia Group Regia: Massimo Ferrari Soggetto: Mara De Longis – Federica Miraglia Sceneggiatura: Massimo Ferrari, Gaia Capurso, Maurizio Di Loreti Direttore della fotografia: Maurizio Di Loreti Montaggio: Gustavo Alfano Musiche originali: Francesco Ruggiero

ATLANTIS ha vinto: — il Primo Premio nel Concorso “Obiettivi sul lavoro – Storie dal mondo della conoscenza 2014” alla Casa del Cinema di Roma il 27 Febbraio 2014 — Premio Speciale della Giuria alla Festa del Documentario “Hai Visto Mai” 2013 di Cortona — La versione internazionale di Atlantis, dal titolo “The Women Workers’ War”, ha vinto il 20 maggio 2013 il Workers Unite Film Festival di New York come miglior documentario. È stato selezionato all’Utopia Film Festival di Washington e al Human Rights Film Festival di Napoli. È stato selezionato e rappresenta la produzione documentaristica italiana al Italian Film Festival Usa in 9 città degli Stati Uniti. L’epilogo della storia di questo documentario è davvero straordinario: venendo a conoscenza di questa storia, Nicola Zingaretti ha voluto Rosa Giancola nel suo listino bloccato alle elezioni Regionali 2013. Così, oggi, la protagonista di Atlantis siede in consiglio Regionale.

 


 

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PROCESSO A BABBO NATALE ! CHIARO IL GIUDIZIO DEI BAMBINI…

Avidus De Money condannato. Questa e’ la Giustizia che funziona!

22 Dicembre 2013 (Per “sbirciare” anche l’edizione dello scorso anno, clicca qui)


LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI

UNA BELLA FAVOLA… 


 

PORTOGRUARO: PRESENTAZIONE PROCESSO A BABBO NATALE !

https://www.youtube.com/watch?v=-AkKSjLM0Mw

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 1 parte

https://www.youtube.com/watch?v=H8wEbf2DKWk

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 2 parte

https://www.youtube.com/watch?v=Qg4zohdEjFY

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 3 parte

https://www.youtube.com/watch?v=ROUSzaKXB2M

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 4 parte

https://www.youtube.com/watch?v=ZwrNoyEO9DA

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 5 parte

https://www.youtube.com/watch?v=Jep2XmgmIxc

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE… 6 parte

https://www.youtube.com/watch?v=pFkkEuol56Q

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE – IL GIUDIZIO DEI BAMBINI !

https://www.youtube.com/watch?v=3i6_t1jBooY

PORTOGRUARO: PROCESSO A BABBO NATALE – IL VERDETTO DELLA GIURIA !

https://www.youtube.com/watch?v=4fMtpoR3Oxk

IL_PROCESSO_A_BABBO_NATALE_2013_UDIENZA_AL_RUSSOLO_.pdf

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LA DOTTORESSA E IL DOTTORE: FESTA DI LAUREA “CANTATA”!

Giovani laureati da un “dolce e colorito coro” accompagnati…

19 Dicembre 2013


FESTA DI LAUREA !

Ieri uscendo dal Municipio di Portogruaro, dove si era svolta  una Conferenza stampa sull’Ambiente, con la presentazione di un documento di sintesi dei dati raccolti nel nostro territorio, mi sono imbattuto in un piacevole “fuori programma”…

In Piazza della Repubblica un bel gruppetto allegro  di giovani stava festeggiando una neo laureata, ora Dottoressa Chiara, accompagnata da un “rassicurante” coro di incoraggiamento per l’ambito risultato ottenuto !

Stessa identica scena si stava svolgendo parallelamente a qualche metro più in là, ma del neo Dottore nulla so,  a parte “la seriosa eleganza esibita”, attendo eventualmente lumi e indicazioni…

Complimenti a questi due ragazzi per il completamento di anni di studio che sicuramente sono costati fatica e sudore, giusto festeggiare in maniera “goliardica” e cantare felici, perchè a breve si dovranno confrontare con il mondo del Lavoro, dove mi auguro possano esprimere tutte le loro capacità e potenzialità, e portare quel contributo di idee e rinnovamento, di cui questa nostra Società ha un disperato e urgente bisogno…

G.B.

PS.

Un po’ di buon umore non fa mai male, ma l’articolo per chi sa capirlo, è serio, anche se non serioso…

 

 


LA DOTTORESSA E IL DOTTORE “FANNO FESTA” IN PIAZZA A PORTOGRUARO

https://www.youtube.com/watch?v=cLAsn-jA6bk

Festa di Laurea in Piazza della Repubblica a Portogruaro…
Due neo dottori vengono dagli amici in coro, simpaticamente “incoraggiati”…

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“DOPO DI NOI”: DOPPIO CONVEGNO A PORTOGRUARO E SAN DONA’

L112 – Protezione e assistenza delle persone con disabilità grave..

 

Dalla Relazione introduttiva dell’Avv. Ilaria Giraldo alla Seconda Sessione del 

📌 Convegno “La tutela della vita oltre la vita. La Legge 22 giugno 2016, n. 112 sul Dopo di noi. Protezione e assistenza delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Aspetti giuridici, patrimoniali, socio-sanitari”

📍14 dicembre 2019, S. Donà di Piave (VE)

 

✒️ […] Ringrazio naturalmente i relatori tutti per aver accolto l’invito degli organizzatori a portare un prezioso contributo alla discussione su un tema importante e difficile.

Difficile e drammatico.

Sì perché la cronaca, anche recentissima, purtroppo, registra fatti devastanti: che un genitore uccida un figlio perché il figlio è disabile, è devastante.

E che questo gesto venga compiuto con l’intenzione di compiere un atto d’amore ci fa veramente “tremar le vene e i polsi”.

Eppure accade. Ed è accaduto non più tardi di qualche giorno fa a Orbassano, in provincia di Torino, dove una donna, una madre di 85 anni, ha ucciso a martellate la figlia disabile, fisica e psichica, di poco più di quarant’anni.

Non possiamo naturalmente fare azzardate deduzioni, anche se alcune testate giornalistiche hanno riferito che l’anziana madre, dopo l’omicidio, avrebbe cercato di togliersi la vita autosomministrandosi dei farmaci in quantità potenzialmente letale, lasciando un biglietto, indirizzato alla figlia, in cui avrebbe scritto: “hai finito di soffrire”. Ma di una cosa siamo certi: il gesto di questa madre non è un gesto che possiamo definire tout court come folle o lucidamente folle; è un gesto lucido, forse addirittura un atto premeditato, un atto di volizione che trova con ogni probabilità la sua ragione nella profonda disperazione di un genitore, molto anziano, logorato nell’animo dalla prospettiva di lasciare sola e abbandonata una figlia non autosufficiente che forse avrebbe potuto, e certamente avrebbe dovuto essere tutelata da una legge di cui molto si è parlato, e su cui molto c’è ancora da dire.

Perché, purtroppo, spesso i provvedimenti legislativi, se non adeguati o se non adeguatamente applicati per le ragioni più svariate, rimangono dei manifesti vuoti che polemicamente vengono poi percepiti non per il loro intrinseco valore ma come coperte corte della politica.

La legge del Dopo di noi, purtroppo, non fa eccezione, anzi.

Siamo qui oggi per porci questa precisa, scomoda serie di domande: perché una donna di 85 anni ha a totale carico suo e del marito, ancora più anziano, una figlia di 45 anni non autosufficiente? Perché una donna di 85 anni arriva a un gesto di disperazione così estremo e così agghiacciante e cruento come ucciderla a colpi di martello? Perché una madre e un padre, in un paese civile, devono vivere con l’angoscia che un figlio, che da solo non ce la fa a gestire, a indirizzare, ad amministrare la propria vita, debba sopravvivere loro? Perché è così terribile che ciò accada, al di là del raccapriccio mediatico, in sostanza nell’indifferenza generale? Perché gli imprescindibili aiuti sono demandati ai parenti più o meno prossimi, alla disponibilità e alla generosità delle persone che sono accidentali compagne di viaggio in una rete precaria e quantomai incerta (i vicini di casa come nel caso di cronaca), al supporto delle associazioni di categoria che, pur guidate da persone volenterose e meritevoli, hanno a disposizione risorse estremamente limitate e una capillarità che, per quanto diffusa e articolata, non riesce a raggiungere ogni situazione e certamente non può farlo di propria iniziativa, abbattendo ogni ostacolo e ogni barriera in ogni contesto sociale, anche quelli in cui la barriera della vergogna è ancora uno degli ostacoli più importanti e più difficilmente superabili.

Perché dobbiamo chiamare le cose con il proprio nome: nella nostra società troppo spesso manca la cultura della disabilità.

Manca il concetto della disabilità come risorsa, e questo -dobbiamo riconoscerlo- è il triste retaggio di parte delle nostre radici culturali.

Nell’antichità classica, in Grecia, il rifiuto della malformazione fisica congenita (ad eccezione della cecità, che aveva una valenza diversa) portava addirittura all’eliminazione fisica del neonato, in conformità al culto del kalòs kai agathòs (ciò che è bello e anche buono); la bellezza e l’integrità fisica e psichica erano considerate espressioni della grazia divina, mentre bruttezza, deformità e deficit psichici erano considerati una punizione soprannaturale. Era accettata e suscitava compassione solo la disabilità generata da malattie, incidenti, dalla guerra e dal fisiologico deterioramento del corpo dovuto all’età.

A Roma le cose non erano molto diverse, anzi forse sarebbero andate anche peggio se è vero quello che un autorevole studio -che io ho rinvenuto in un interessantissimo saggio della professoressa Eva Cantarella- sostiene e cioè che lì addirittura, in epoca remota, non si sarebbero salvati neppure gli anziani ultrassessantenni, che sarebbero stati sistematicamente eliminati.

A tacere di quanto avvenuto nei campi di sterminio in tempi drammaticamente vicini. E l’eco è ancora molto, troppo forte.

È però altrettanto vero che presso altre popolazioni, geograficamente più lontane da noi, i riti di iniziazione all’età adulta o a uno stato sociale diverso passavano necessariamente attraverso una menomazione: dal taglio dei capelli, all’estrazione di un dente, all’autoamputazione di una falange di un dito. Certi riti, rigorosamente codificati, talora cruenti e inaccettabili per l’uomo moderno, devono tuttavia essere letti per quello che significavano: la presa di coscienza del dolore e della diversità, della disabilità è un passaggio essenziale, è l’opportunità di accedere a un livello di consapevolezza superiore attraverso una privazione.

Nella letteratura contemporanea per ragazzi si annovera il libro di una scrittrice statunitense, Sharon M. Draper, che si intitola “Melody”.

Nei giorni scorsi, tra una ricerca e l’altra, nella preparazione di questo mio intervento, mi sono imbattuta in rete in questa copertina, una bimba con la testa in una boccia di pesci, che aveva un che di familiare. E mi sono ricordata di averla vista nella libreria di mia figlia Maria Vittoria, di quindici anni. Le ho chiesto: “Me lo presti, vorrei leggerlo”. Mi ha risposto: “Leggilo, è un libro molto triste, ho pianto tanto, ma è molto bello, è tra quelli che mi sono piaciuti di più, fino ad oggi. Brava mamma”. Sì, mi ha detto proprio così: “Brava mamma”. Credo che in quel “brava” ci sia decisamente tutto quello che deve esserci: un’adolescente che dà per scontato che siamo noi adulti che dobbiamo maturare una presa di coscienza che in lei evidentemente è vissuta con profonda naturalezza. E io sono certa abbia ragione. Dobbiamo imparare dai nostri figli, dalla loro capacità di essere naturalmente inclusivi, molto spesso più di noi adulti, che invece diamo per scontato di fare abbastanza, ma non è così.

L’errore più grave è quello di credere che, essendo quello della disabilità in fin dei conti un problema privato, sia in fondo naturale lasciare un carico insostenibile alle famiglie in forza del legame affettivo.

Ora è vero che la famiglia è una risorsa incommensurabile.

Rimaniamo sul piano della letteratura, quella italiana, stavolta.

Probabilmente tutti abbiano letto (forse già a scuola) la novella “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga: qui, nella contrapposizione tra i due personaggi, entrambi emarginati dal contesto sociale, Rosso -a suo modo disabile perché diverso- e il piccolo deforme Ranocchio -apparentemente il più segnato, nel corpo, tra i due-, è proprio quest’ultimo quello più fortunato, perché a differenza dell’altro gode dell’affetto di una famiglia. Rosso Malpelo, che si avventura in un’impresa impossibile e non fa più ritorno, muore in definitiva di solitudine, mentre Ranocchio, nonostante la sua triste fine, è un personaggio che ha una sua positività, continua a guardare il cielo e a credere nel Paradiso, perché lui è consapevole che ha una famiglia che lo ama e che anche in una vita triste c’è del buono.

In effetti l’essenza di ogni relazione affettiva è il senso di protezione che ad essa è connaturato.

Ma non va persa di vista la tragicità della realtà, per quello che è: il confronto con la dimensione della disabilità non ha la leggerezza, la consistenza e la dolcezza dello zucchero filato. Oltre ogni ipocrisia, è amarezza, è un macigno, un supplizio quotidiano che l’amore per chi si ama non allevia. È un amore difficile, immenso, incomprensibile nella sua vastità da chi non si trova a doverlo vivere. È incomprensibile tanto nelle sue manifestazioni naturali quanto in quelle contro natura, come il gesto insano di una madre che pone volutamente termine all’esistenza della propria figlia per disperazione, un gesto davanti al quale non possiamo che rimanere interdetti, senza essere in grado, noi, di pronunciare né parole di condanna né di assoluzione che competono eventualmente alla giustizia divina, per chi vi confida, certamente a quella degli uomini a cui, in questi frangenti, sono demandate decisioni indescrivibilmente difficili.

In definitiva, è più che mai necessario che non venga meno l’attenzione sulla necessità che vi sia un intervento a un duplice livello: normativo, per portare a compimento il processo che la Legge 112 ha iniziato, ma non esaustivamente concluso; istituzionale, serio e rigoroso, per attuare in concreto quello che è il problema veramente atroce del “Dopo di noi”, ossia che molte, moltissime persone vivano ancora nell’angoscia costante e lancinante di quella che sarà la vita, dopo la propria vita, di un figlio.

E questo sì che è veramente contro natura.

 

✒️ Avv. Ilaria Giraldo

 

 


 

 

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CICLO LEZIONI DI TRENO A SCUOLA A PORTOGRUARO E CONCORDIA

Progetto scuola ferroviaria, la sua storia e l’evoluzione tecnologica…

8 Ottobre 2013 (Su segnalazione del Presidente del DLF Luciano Gradini, che ringrazio)


PROGETTO SCUOLA FERROVIARIA

IL TRENO ENTRA NELLE AULE SCOLASTICHE

Cari ragazzi, benvenuti nel meraviglioso mondo ferroviario!

Il treno, che magari fino a poco tempo fa lo avete usato come giocattolo,

ora lo potete toccare con mano!

La storia, le ultime ricerche tecnologiche,

il reale funzionamento del treno e l’uso dello stesso,

 E’ ora accessibile a tutti voi!


 

Saluto del Sindaco di Portogruaro

 

Ferrovia e territorio / Ferrovia e storia / Ferrovia e ambiente. Sono concetti che non devono trarre in inganno o essere fuorvianti: il mondo della ferrovia è si legato agli aspetti sociali della nostra storia, della storia della nostra gente, dei nostri paesi e delle nostre terre, ai cambiamenti socio-economici che nel corso del tempo sono avvenuti.

Ma la ferrovia non è solo questo, è qualcosa di più e di molto più ampio. Ha significato, e ancor di più oggi significa libertà dei movimenti delle cose e delle persone, maggiori possibilità di contatti, di scambi, maggiori occasioni di conoscenza reciproca e conseguente crescita individuale e collettiva.

Per lunghi decenni abbiamo assistito quasi ad una dicotomia tra trasporto su gomma, rotaie, essenzialmente pubblico e collettivo, e trasporto su gomma, principalmente privato ed individuale.

E ancora: il ritenere il trasporto su gomma coincidente con il concetto di “velocità” relegando a quello di “lentezza” il trasporto su treno.

Non è così, non è più così. Fattori economici e tecnici hanno profondamente modificato questa situazione e ancora di più la modificheranno in futuro.

L’ammodernamento e la razionalizzazione della rete ferroviaria, l’esigenza di un maggior rispetto ambientale, la maggiore funzionalità rispetto al passato del “mezzotreno” portano in questa direzione.

Avvicinare il mondo della scuola a quello della ferrovia ha quindi anche questo senso: conoscere e far conoscere il treno nei suoi molteplici aspetti e sfaccettature, approfondendo i molto aspetti correlati al suo utilizzo, contribuendo e farne comprendere la modernità.

 

                                                                  Antonio Bertoncello

                                                             


Saluto del Sindaco di Concordia Sagittaria

 

Muoversi in treno, per le giovani generazioni, forse può rappresentare soltanto il ricordo di una gita scolastica o la partenza per le ferie con la famiglia, in realtà, è stato protagonista di una profonda trasformazione del tessuto economico e sociale, e il mezzo che ha permesso la mobilità di grandi masse di popolazione.

Ancora oggi l’uso del treno nel trasporto di merci e passeggeri è una risorsa insostituibile e alternativa al traffico congestionato delle nostre strade.

Il Progetto del Dopolavoro Ferroviario è una iniziativa originale per far conoscere la storia del treno nella nostra realtà territoriale; quanto ha contribuito a modificare il paesaggio e il modo di vivere; a cambiare le nostre abitudini e il nostro modo di pensare le distanze e la velocità.

La ferrovia è un universo antropologico che appartiene ormai a ciascuno di noi; riviverlo all’interno della scuola contribuisce a rendere consapevoli gli studenti della nostra storia recente in un contesto di ricerca e partecipazione attiva.

Un plauso e un incoraggiamento al Dopolavoro Ferroviario perchè iniziative del genere possano avere continuità con il sostegno di tutti.

 

                                                                    Marco Geromin

 


 

Saluto del Presidente del DLF di Portogruaro

 

L’iniziativa scuola/ferrovia avviata nel 2008 per iniziativa dell’Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario in collaborazione ed intesa con le Ferrovie dello Stato, ci ha visti allora partecipare, quale sezione territoriale di Portogruaro, con entusiasmo al progetto perchè siamo convinti che solo attraverso il dialogo con i giovani il complesso sistema dei trasporti ferroviari ed il suo valore strategico per il paese possa essere compreso e diventare patrimonio comune per tutti i cittadini.

Ora accogliamo quindi con piacere questa nuova edizione del progetto per il quale il Consiglio Direttivo del D.L.F. di Portogruaro ha deliberato un proprio impegno economico ed organizzativo per la sua migliore riuscita.

Per noi, il cui mandato elettorale è in scadenza nel 2014, questo progetto rappresenta uno degli appuntamenti più importanti e qualificanti della nostra attività.

Peraltro la validità dell’iniziativa è oggi certificata ulteriormente dal fatto che questa edizione di scuola/ferrovia è stata inserita dalla Provincia di Venezia all’interno del progetto regionale “Reteventi” che promuove e sostiene nel territorio le iniziative più qualificanti ed interessanti per i cittadini e le Amministrazioni locali.

Avere al nostro fianco Regione del Veneto, Provincia di Venezia e Comuni di Portogruaro e di Concordia Sagittaria ci farà lavorare meglio per i nostri ragazzi/studenti e costituisce anche un riconoscimento al valore della nostra attività istituzionale, alla professionalità dei ferrovieri ed ex dipendenti delle F.S. che con grande spirito di servizio partecipano alla realizzazione del progetto.

I ragazzi si confronteranno con notizie storiche, con risultati delle più recenti ricerche tecnologiche, con la visione del miglioramento del servizio pubblico e della sua potenzialità di ulteriori sviluppi; attraverso gli incontri con i nostri collaboratori i ragazzi, oggi impegnati nello studio e domani nel lavoro, potranno essere proiettati in un futuro in cui sentirsi oggetto reale dell’attenzione delle F.S. sono convinto che tutto quello che abbiamo preparato per questi incontri sarà distribuito, accolto ed utilizzato con interesse dei nostri ragazzi.

 

                                                                        Luciano Gradini


 

 CALENDARIO DELLE LEZIONI

 

7 ottobre 2013

COLLEGIO MARCONI

Portogruaro – Via Seminario, 34

Tel. 0421.281111

14 ottobre 2013

Istituto Statale Istruzione Superiore

“L. DA VINCI” presso “IPSIA”

Portogruaro – Via G. Galilei, 1

Tel. 0421.284811

21 ottobre 2013

Istituto Comprensivo Statale “G. PASCOLI”

Portogruaro – Via Camillo Valle, 15

Tel. 0421.71203

28 ottobre 2013

Istituto Comprensivo Statale di Scuola Secondaria di 1 grado

 “RUFFINO TURRANIO”

Concordia Sagittaria – Piazzale Matteotti, 55 Tel. 0421.270998

 


PROGRAMMA DELLE LEZIONI

ore 8.45 Distribuzione materiale

ore 9.00 Saluto del Presidente

del DLF Portogruaro MdL LUCIANO GRADINI

 

ore 9.30 ITALO FLABOREA

Storia della ferrovia e sviluppo

ferrovie nel Veneto. Innovazioni tecnologiche.

 

ore 10.00 SILVANO TRAVAIN

il macchinista: dalla locomotiva a vapore ai moderni elettrotreni.

La tranquillità nella marcia dei treni da parte del macchinista.

 

ore 10.30 FABRIZIO CUDIN

Il treno sul binario viaggia in sicurezza: come?

 

ore 11.00 ERIKA GROFNAUER

Uso dell’orario F.S. –

Nozioni sul sistema elettronico per l’assegnazione di posti e cuccette.

Il biglietto di viaggio dove si acquista e sue caratteristiche

 – Prezzi – Riduzioni – Abbonamenti – Internazionali

 

ore 11.30 CONSEGNA PREMI


LOCANDINA_LEZIONE_DI_TRENO_A_SCUOLA_2013_DLF_PORTOGRUARO_.pdf

LEZIONI_DI_TRENO_IL_SALUTO_SINDACI_PORTOGRUARO_CONCORDIA_.pdf

LEZIONI_DI_TRENO_PROGETTO_SCUOLA_PORTOGRUARO_CONCORDIA_.pdf

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Succede in città / Eventi

PORTOGRUARO SEMPRE CENTRO ? ECCOVI DUE BELLE CRITICHE…

Riccardo Rodriquez e Boris Brollo, cosi’ la pensano e raccomandano

24 Luglio 2013

“COMPITINI” PER LE VACANZE PER BERTONCELLO…

Cosa pensava il nostro amato Sindaco, di partire per le ferie

 senza le “esternazioni” dei suoi concittadini ? Certo che no!

Ecco di seguito cosa hanno da dire Boris Brollo e Riccardo Rodriquez.

Immediata la risposta  a Boris da parte del Presidente Francesco Fratto della Pro Loco di Portogruaro… che trovate più sotto.


 

LETTERA APERTA

24.07.2013

 

Cari Commercianti  (Scrivo ai 4/5 amici che ho ancora fra Voi)

stiamo andando verso la fine del rito: acquisto -compulsivo -obbligatorio del Mercoledì e debbo dire che la gente ha partecipato allegramente grazie anche alla pedonabilità del Centro finalmente senza auto al di fuori di quelle in mostra per vendere.

In fondo un risultato comune lo abbiamo ottenuto: quando il Centro è chiuso la gente passeggia. Resta aperto il problema dell’animazione del Centro che grazie ai Notturni Diversi al Cinema all’Aperto e fra poco al Festival della Musica potrà ancora essere invaso da masse festanti.

Ciò nonostante il Vostro “ tutto” mi è parso in fondo in fondo un po’ povero.

Molto democratico per partecipazione, ma poco elegante.

Se posso aggiungere un mio contributo ideale per le prossime edizioni direi che potreste TEMATIZZARE le serate, cioè mettendo un tema a sera, ad esempio: una sera tutto rock, un’altra sera jazz, un’altra classica, una ancora musical poetica, una cinematica ( che avrebbero un pubblico maggiore e garantito) così via.

Questo darebbe la possibilità a Voi di cooperare con l’Assessorato alla Cultura e di rendere le serate a tema più acculturate e meno “improvvisate”. Addirittura piccoli oggetti sul tema potrebbero nella vostre vetrine annunciare la serata successiva, come già avviene per il Festival della Musica.

Ad Maiora.

                                                                                             Boris Brollo

 


RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA…

24.07.2013

Caro Boris, è sempre un piacere

poter condividere considerazioni e critiche. 

Primo perché sono l’espressione di una partecipazione “viva ed esterna” a qualcosa su cui abbiamo profuso risorse ed energie a livello personale.

Secondo, perché c’è sempre la possibilità che dalle riflessioni “comuni” nascano idee e stimoli.

Quando con l’attuale consiglio della Pro Loco abbiamo cominciato a lavorare sui Mercoledì Musicali, seppur nel poco tempo che avevamo a disposizione data la situazione contingente del passaggio di consegne tra nuovo e vecchio direttivo, abbiamo cercato di valutare quali potessero essere eventuali correttivi per ottimizzare una manifestazione di per sé già ampiamente collaudata e di successo.

Nel novero delle proposte, abbiamo preso in considerazione anche la possibilità da te suggerita di proporre un “tema” specifico per ogni serata.

Tuttavia, rispetto alla “certezza dogmatica” con cui sostieni che le serate a “tema” avrebbero avuto un “successo maggiore”, il direttivo Pro Loco ha avuto un atteggiamento più dubbioso a tal proposito e ha preferito invece valutare con molta attenzione quale impatto “concreto” avrebbe avuto la “tematizzazione” dei Mercoledì Musicali sul gradimento della manifestazione.

Vista la nostra ancora breve esperienza in merito, abbiamo preferito affrontare la questione, affidandoci ad un confronto con le associazioni musicali con le quali avevamo ed abbiamo un rapporto costante e costruttivo, come ad esempio, il Porto del Jazz, la Fondazione Musicale e il Woodstock Music Village, per citare i più noti.

Da quei colloqui informali, abbiamo percepito che la possibilità di una specificità di genere per ogni serata, fatta in modo repentino e poco graduale, potesse invece limitare il pubblico ai soli interessati o appassionati del genere, incidendo in modo determinante sulla buona riuscita della manifestazione.

Allo stesso modo, ci è stato fatto notare che modificare in modo improvviso e poco graduale una manifestazione “storica” e già rodata come Città Viva, avrebbe potuto creare una certa perplessità in tutte quelle persone che si sentono rassicurate dalla possibilità di trovare qualcosa di più familiare e abituale.

Non solo.

Per affrontare delle serate a tema, si presentavano inoltre delle maggiori difficoltà organizzative, dato che, come facilmente intuibile, è molto più complesso riuscire ad avere la disponibilità per una determinata data di 5-6 gruppi dello stesso genere e con una certa qualità rispetto alla possibilità di coordinare delle band dalle sonorità più eterogenee, nel rispetto dello standard qualitativo che ci eravamo prefissi.

Sentite queste considerazione, abbiamo quindi deciso (almeno per questa edizione) di non percorrere questa strada dato che avevamo pochissimo tempo a disposizione per organizzare l’evento nel modo migliore, avendo compreso che una manifestazione che si svolga su sei serate a “tema” avesse la necessità di una pianificazione dell’evento molto dettagliata e molto accurata, con tempi decisamente più lunghi di quelli che avevamo a disposizione

Il tuo suggerimento resta, in ogni caso, uno stimolo interessante e costruttivo su cui rifletteremo attentamente per provare ad ottimizzare ulteriormente questa bella manifestazione, sperando di rendere sempre più accattivante e attraente la proposta di eventi e manifestazioni a Portogruaro.

Cordialmente,

                                                                       Francesco Fratto
                                                            Presidente Pro Loco Portogruaro

 

 


 

25.07.2013

Caro Boris, le persone oneste e spontanee come te,

hanno più amici di quanto pensi.

Cari saluti.

Pietro Rambuschi

 


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COMUNICATO STAMPA 
 21.07.2013
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A.A.A. Il Sindaco Bertoncello prima delle meritate ferie
faccia un’Ordinanza a salvaguardia del decoro
in alcune zone del Centro Storico.
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Mi riferisco in modo particolare a Borgo San Giovanni, a Via Rastrello e al nuovo Liston, peraltro in fase di completamento.
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A questo proposito stiamo a vedere se martedì 23 luglio riprenderanno i lavori della Ditta che ha vinto l’appalto dal momento che la stessa sembra avere delle pendenze giudiziarie e dunque gli eventuali pagamenti da parte dell’ Amministrazione Com. verrebbero pignorati per sanare alcuni debiti.
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Ovviamente se così fosse l’Amministrazione dovrebbe procedere ad un nuovo appalto. Tornando all’Ordinanza rispetto ai luoghi segnalati riguarderebbero il divieto assoluto di gettare a terra, sigarette e gomme da masticare che finiscono con lo sporcare e rovinare la pavimentazione prevedendo multe se colti nel fatto o su segnalazione da parte dei cittadini.
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Da segnale, da ultimo un aspetto tecnico sarebbe opportuno attorno alle botole dei tombini provvedere a mettere della gomma al fine di evitare quel fastidioso dondolamento e dunque rumore se, casualmente, camminando ci si mette un piede sopra o si passa in bicicletta !
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Ritengo siano scelte di assoluto buon senso per preservare il giusto e doveroso decoro di alcune delle parti più belle di Portogruaro. Sono convinto che un’Ordinanza in tal senso sarebbe sicuramente apprezzata da chi ama veramente il nostro Centro Storico.
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                                                                             Riccardo Rodriquez
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