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RAGAZZINA IN COMA ETILICO: GENITORI VANNO DALL’AVVOCATO !

La 40^ Fiera di Santo Stefano (un successo), vede una spiacevole coda…

 

 

CONCORDIA SAGITTARIA

 

RAGAZZINA IN COMA ETILICO: 

GENITORI SI RIVOLGONO ALL’AVVOCATO…

 

La Famiglia della ragazzina finita in coma etilico nell’ultima giornata della 40^ Fiera di Santo Stefano a Concordia Sagittaria, si è rivolta allo Studio Legale Liut & Partners degli avvocati Gianluca Liut e Ilaria Giraldo, VOGLIONO CHIAREZZA in quanto contestano le dichiarazioni apparse sulla stampa locale (clicca qui) dove gli Organizzatori hanno dato la loro versione dei fatti precisando che i Soccorsi sono stati immediati e nei Chioschi la vendita degli alcolici ai minori è proibita e vengono fatti accurati controlli sull’età anagrafica prima di servire loro le bevande.

Sembrava la cosa fosse finita lì, la ragazzina aveva anche chiesto scusa tramite Social per il suo comportamento, e la Fiera a parte questo episodio, si può considerare una edizione di Successo che ha visto decine di migliaia di visitatori che come ormai da tradizione la frequentano ogni anno sempre più numerosi, molte anche le personalità istituzionali e politiche che vi hanno presenziato, ma qualcosa può sempre sfuggire e questo va poi analizzato per prendere i giusti correttivi.

Evidentemente i genitori della ragazzina la pensano in maniera diversa, dato che hanno chiesto tutela legale, questo quanto dichiarato dai loro avvocati

«Abbiamo già acquisito numerosi elementi di prova -commenta l’avvocato Gianluca Liut- quanto al fatto che durante la Fiera si sono verificati episodi di vendita e somministrazione di alcolici a minori. Al prezzo di 8 euro è risultato possibile acquistare 10 “shottini”, che nel linguaggio dei giovani sono i drink ad alto contenuto alcolico serviti in un bicchierino, da bersi tutto d’un fiato. Dalle informazioni che abbiamo acquisito risulta che gli avventori si davano il cambio senza sosta ai tavoli davanti ai chioschi e molti di questi erano giovanissimi infradiciottenni. La nostra assistita ha raggiunto la Fiera insieme ad alcuni coetanei, del tutto sobria. Si è sentita male quasi subito dopo aver acquistato e consumato, insieme agli amici, degli “shottini” presumibilmente di vodka alla fragola, acquistati ad uno dei chioschi della Fiera. Risultava sufficiente provare di essere diciassettenni, esibendo una carta di identità recante il 2002 quale anno di nascita. La legge è stata violata. E’ bene ricordare che se la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16 costituisce reato, punito dall’articolo 689 del codice penale, per i minori di anni 18 il divieto è in vigore dal 20 febbraio 2017: le violazioni sono punite con sanzioni amministrative pecuniarie, fino a 2.000 euro; nei casi più gravi è prevista la sospensione dell’attività per tre mesi».

«Da mamma di due adolescenti -commenta l’avvocato Ilaria Giraldo- non intendo minimizzare la gravità della condotta dei giovani che oggi consumano alcool con eccessiva leggerezza. Ma siamo noi adulti che non dobbiamo dimenticare che il senso della misura non appartiene alla loro età: come genitori, ci spetta il difficilissimo compito di dosare la giusta severità, soprattutto affinché comprendano che l’alcool è un nemico insidioso, e che non vale la pena di mettere a repentaglio la propria incolumità per una bravata. Chi non merita comprensione sono coloro che lucrano dalla vendita di alcolici ai minorenni. Da mamma sono allibita, da professionista sono profondamente indignata. Sarebbe necessario un controllo più severo da parte delle forze dell’ordine e, in nessun caso e in nessuna circostanza, le violazioni possono essere tollerate o gestite con indulgenza».

«Chi ha sbagliato si assumerà le proprie responsabilità, affinché in futuro non si ripetano più episodi simili, o che addirittura non si abbiano a verificare conseguenze anche più gravi» concludono i legali.

Adesso non resta che attendere gli sviluppi di questa spiacevole vicenda, certamente gli interrogativi da porsi non sono pochi, è sempre difficile stabilire le responsabilità di certi comportamenti dei giovani d’oggi, dove l’educazione svolge un ruolo primario e la Società viene chiamata spesso a risponderne, una materia dove sociologi e psicologi cercano di dare risposte, qualcuno direbbe ci sguazzano, ma certamente quando si finisce “per mano di avvocati” è una SCONFITTA PER TUTTI. 

 

G.B.

———————

 

Aggiornamento del 12.08.2019


Gli avv. Liut e Giraldo mi hanno mandato una nota specificando che la loro assistita non è mai stata in coma etilico poiché si tratta di una errata informazione diffusa dalla stampa. La diagnosi è stata di esotossicosi alcolica, in altri termini di una intossicazione da alcool. La ragazza è stata dimessa dal Pronto Soccorso di Portogruaro dopo circa tre ore dall’accettazione, e non è mai stata in pericolo di vita.

 

 


 

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POSTO IL SEQUESTRO DEI BENI DEI COLLABORATORI DI GAIATTO !

Accolta l’Istanza degli avv. Liut e Giraldo per 150.000 euro circa…

 

 

ORA SONO SOTTO SEQUESTRO CONSERVATIVO

I BENI DEI 13 COLLABORATORI

E COIMPUTATI DI GAIATTO !

 

 

Gli avvocati Gianluca Liut e Ilaria Giraldo dello Studio legale Liut & Partners, hanno ricevuto stamattina 6 agosto 2019, la notifica di accoglimento da parte del GIP Eugenio Pergola del Tribunale di Pordenone dell’Istanza di sequestro conservativo presentata a tutela e interesse dei loro 9 assistiti nei confronti dei 13 collaboratori e coimputati di Gaiatto, il cui Processo è previsto a Ottobre, per un valore da loro investito che supera i 150mila euro (più spese legali), a cui andrà a sommarsi il 30% di risarcimento stabilito dai Giudici, questo ovviamente se saranno condannati per i reati a loro addebitati per il concorso nella Mega Truffa del “Caso Gaiatto”. 

Oltre a Liut e Giraldo, a marzo scorso anche gli avvocati Luca Pavanetto di San Donà e Antonio Malattia di Pordenone hanno presentato Istanza di sequestro conservativo, tutte accolte dal GIP Pergola, Pavanetto  assiste ben 310 truffati per un valore di circa  8 milioni di euro (più il 30% di risarcimento) e Malattia 36 per un valore di oltre 600mila euro (più risarcimento).

Da questo momento i destinatari del Sequestro conservativo non potranno più disporre dei loro beni mobili e immobili fino al termine del Processo a loro carico, sono esclusi coloro che hanno patteggiato la pena, ossia Najima Romani (compagna di Gaiatto), BARONI Massimo di Piario (BG) e SINCOVICH Ubaldo di Muggia (TS).

Di seguito chi si è visto congelare i beni dal Giudice:

1) RADE Marija di Capodistria (Slovenia) – PRESTANOME (Direttore VENICE INVESTMENT GROUP LTD, Direttore VENICE, INVESTMENT HOLDING LTD, Direttore VENICE INVESTMENT GROUP D.O.O.) 

 

2) MINIGHINI MASSIMO di Fossalta di Portogruaro – REALIZZATORE del Sito internet e gestore dello stesso che provvedeva a costanti aggiornamenti e che riceveva 600.000 euro per detta attività. 

 

3) TREVISAN Claudia di Fossalta di Portogruaro – IMPIEGATA & PROMOTORE; 

154 clienti (da cui venivano raccolti 2.579.731,67 euro)

 

4) BENVENUTI Giulio di Arzignano (VI) – PROMOTORE; 

140 clienti (da cui venivano raccolti 3.113.900,00 euro)

 

5) VIGNADUZZO Massimiliano di San Michele al Tagliamento – PROMOTORE; 

168 clienti indicati (da cui venivano raccolti 2.795.117,70 euro)

 

6) ZUSSINO Marco di Basiliano (UD) – PROMOTORE; 

65 clienti indicati (da cui venivano raccolti 1.504.729,73 euro)

 

7) GASPAROTTO Luca di Cordovado (UD) – PROMOTORE; 

64 clienti indicati (da cui venivano raccolti 1.213.799,32 euro)

 

8) ZAGGIA Andrea di Saccolongo (PD) – PROMOTORE; 

24 clienti indicati (da cui venivano raccolti 429.750,00 euro)

 

9) SACCON Daniele di Mareno di Piave (TV) – PROMOTORE; 

14 clienti indicati (da cui venivano raccolti 407.654,38 euro)

 

10) OSSO Massimo di Palmanova (UD) – PROMOTORE; 

18 clienti indicati (da cui venivano raccolti 393.100,00 euro)

 

11) NICODEMO Flavio di Teglio Veneto – PROMOTORE; 

27 clienti indicati (da cui venivano raccolti 370.800 euro)

 

12) FRANZIN Massimiliano di Oderzo (TV) – PROMOTORE; 

19 clienti indicati (da cui venivano raccolti 322.062,06 euro)

 

13) VALLERIN Moreno di Due Carrare (PD) – PROMOTORE; 

17 clienti indicati (da cui venivano raccolti 301.500,00 euro)

 

Se condannati, le persone sopra citate perderanno tutti i loro averi, in quanto la cifra da coprire per il danno cagionato è enorme e non si riuscirà lo stesso a risarcire tutto, rimane l’incognita di dove sono spariti i milioni mancanti all’appello e di cui Gaiatto ha dato indicazioni di cercare all’estero, ma difficilmente si troveranno, io auguro a tutti di provare la loro innocenza, ma se giudicati colpevoli, è giusto che vengano chiamati a rifondere il danno procurato, a cui andrà a sommarsi la richiesta di danno d’immagine inoltrata dal Comune di Portogruaro…

 

PS.

Nota degli avv. Liut e Giraldo su sequestro cautelativo beni… (clicca qui) 

Poi non è detto che altri avvocati non possano presentare a loro volta Istanza di sequestro cautelativo… (sempre corredate di visure catastali)

 

 

G.B.

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

IL SINDACO DI PORTOGRUARO SU AZIONE LEGALE
05/07/2019 – Primo piano e Cronaca

IL SINDACO DI PORTOGRUARO SU AZIONE LEGALE “CASO GAIATTO” !

La Senatore e l’avv. Giacomel in una Conferenza stampa informativa…

 

AZIONI E CONSEGUENZE
20/02/2019 – Primo piano e Cronaca

AZIONI E CONSEGUENZE “CASO” GAIATTO: RISPONDE AVV. MIOR !

Dubbi ammissibilità iniziative legali Comune Portogruaro, e altro ancora…

 

IL CRIMINOSO
06/02/2019 – Primo piano e Cronaca

IL CRIMINOSO “CASO” GAIATTO: RISPONDONO GLI AVV. LIUT E MIOR

Tre le domande poste: La prima se si poteva evitare questa Mega Truffa…

 


 

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CAORLE: MINACCE A ROSANNA CONTE TRAMITE BUSTA ANONIMA !

All’interno tre fogli, uno con foto proiettile, Miollo deluso in Consiglio…

NOTA Molti i messaggi di solidarietà arrivati a Rosanna Conte, come quello dei parlamentari veneti (clicca qui), ma possiamo dire sono stati bipartisan, intanto il sindaco Luciano Striuli tende a minimizzare… (clicca 1 e 2) Bella la risposta alla Mafia della Conte...(clicca qui) G.B.

 

NEWS DA CAORLE 

 

MINACCIA DI STAMPO MAFIOSO

NEI CONFRONTI

DELL’EUROPARLAMENTARE

ROSANNA CONTE

 

Minaccia di stampo mafioso nei confronti dell’Europarlamentare della Lega Rosanna Conte che riveste attualmente il ruolo di consigliere comunale di minoranza a Caorle (Venezia). L’esponente leghista ha ricevuto presso l’indirizzo della sua abitazione una busta, con il timbro postale di Padova (anche se presumibilmente imbucata altrove, forse anche a Caorle), contenente all’interno il ritaglio dell’articolo pubblicato il 21 luglio ne La Nuova Venezia dal titolo “La mafia nel Veneto – Striuli riferisca sulle infiltrazioni a Caorle” (clicca qui) in cui vi è anche la sua foto, nonché un volantino in cui è scritto “Striuli merita rispetto – C’è chi rinuncia a vivere – messaggio ricevuto – scivola e sbatte la testa – Tutti in fila per lo show” (clicca qui), e, inoltre, una foto con il palmo di una mano in cui c’è una pallottola (cicca qui). La busta è arrivata un paio di giorni fa ma solo stamane l’Europarlamentare l’ha aperta per verificare e il contenuto, pensando in un primo momento che si trattasse di materiale pubblicitario inerente la sua attività di albergatrice, rimanendo invece sbigottita di fronte all’amara sorpresa.

L’onorevole Conte ha immediatamente denunciato l’accaduto presso la stazione dei Carabinieri di Caorle che a loro volta hanno poi allertato sia la Compagnia di Portogruaro che la Procura di Venezia per far sì che venissero sin da subito iniziate le indagini relative oltre che fosse garantita la sicurezza necessaria alla stessa parlamentare europea.

Quanto avvenuto è strettamente collegato all’interrogazione (*) che Rosanna Conte, unitamente al suo capogruppo Carlo Miollo e al consigliere Luca Antelmo della Lista Miollo Sindaco, hanno presentato successivamente alla recente visita a Venezia della Commissione Parlamentare Antimafia che ha palesemente denunciato la presenza di infiltrazioni e radicalizzazioni di esponenti mafiosi in buona parte del litorale veneto, compreso anche il Comune di Caorle.

Interrogazione posta all’ordine del consiglio comunale di oggi, lunedì 29 luglio, convocato per le ore 18, che si è aperto con l’intervento dell’onorevole Conte la quale ha presentato fotocopia del materiale ricevuto al Sindaco Luciano Striuli e al Presidente del Consiglio Comunale nonché al Capogruppo della maggioranza dichiarando quanto segue: 

“Volevo portare a conoscenza il Sindaco, la Giunta e tutto il Consiglio Comunale che mi è pervenuta in busta chiusa e in forma anonima questo materiale fotografico di cui vi ho fatto avere copia che è riconducibile ad una chiara minaccia di stampo mafioso nei miei confronti. Premesso che è una minaccia per la quale ho già provveduto a presentare denuncia, è un atto intimidatorio che mi preoccupa unicamente per la mia famiglia e per chi mi sta vicino, ma dico già subito stasera in questa sede che se si voleva da parte di qualcuno mettere un bavaglio per far sì non si dica che anche a Caorle potrebbe esserci la mafia, con tutte le sue ramificazioni, con me ha sbagliato indirizzo. Anzi, da oggi in poi sarò ancora più decisa e più determinata al riguardo in quanto non sono minacce come queste che possono fermare chi, come me, crede nella legalità e nella giustizia. Purtroppo anche a Caorle vi è da tempo un clima fatto di sospetti e di situazioni poco chiare, a volte anche omertose, con troppi silenzi che di certo non aiutano una comunità come quella di Caorle, laboriosa e rispettabile, che deve essere tutelata anche se si tratta, a volte, solo di voci o indiscrezioni giornalistiche. Quello accaduto a me, mi auguro trovi anche in questa sede non solo solidarietà ma l’appoggio morale e istituzionale per dare delle risposte chiare e precise non tanto all’autore (o agli autori) di questo gesto ma anche e soprattutto a coloro che pensano che Caorle possa essere terra di conquista per la mafia e per quei soggetti criminali che pare essersi ormai insediati nel nostro litorale e nella nostra regione. Vi ringrazio e chiedo al sindaco che faccia sentire finalmente la sua voce perché il silenzio non giova alla verità.” 

A Consiglio comunale concluso, saranno da valutare le reazioni del Sindaco, peraltro chiamato in causa anche nella interrogazione, e dei consiglieri rispetto ad un fatto grave, mai accaduto a Caorle.

 

Caorle, 29 luglio 2019 – h. 18.22

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Conte)

 

 


 

 

CONSIGLIERE E CAPOGRUPPO CARLO MIOLLO:

“IL SINDACO SULLE PRESUNTE INFILTRAZIONI MAFIOSE A CAORLE CONTINUA A RIMANERE INSPIEGABILMENTE INERTE “

 

“Risposte evasive ed elusive, al limite del disinteresse”: così Carlo Miollo, capogruppo a Caorle della Lista civica Miollo Sindaco, definisce le risposte che il Sindaco Luciano Striuli ha dato in consiglio comunale all’interrogazione (clicca qui) presentata dallo stesso Miollo unitamente ai due componenti del suo gruppo, Luca Antelmo e Rosanna Conte, quest’ultima europarlamentare della Lega e oggetto di una intimidazione di stampo mafioso essendole pervenuta una busta con all’interno un volantino in cui si dice “Striuli merita rispetto”, con una successiva eloquente minaccia (clicca qui), e la foto di un proiettile sul palmo di una mano (clicca qui)

L’interrogazione aveva proprio come oggetto le recenti dichiarazioni della Commissione parlamentare Antimafia che, nel corso di una visita a Venezia a seguito di quanto avvenuto nei mesi scorsi ad Eraclea con gli arresti di numerose persone legate al Clan dei Casalesi, ha fatto il nome anche del Comune di Caorle, con riferimento a possibili radicalizzazioni di esponenti mafiosi, richiamando pure al riguardo l’operazione delle Terme, della quale, a dire il vero, non si sa più alcunchè.

Dopo una premessa lunga e articolata, in cui si è messo in evidenza da parte dei tre consiglieri, tra l’altro, come sempre più spesso la stampa collega il nome di Caorle a possibili presenze mafiose, al Sindaco sono state poste una serie di domande, soprattutto al fine di capire “quali sono le posizioni del Sindaco Luciano Striuli e della sua maggioranza rispetto a  quanto riportato dalla stampa, relativamente soprattutto alle dichiarazioni dei suoi componenti riguardanti il Comune di Caorle” nonché se il Sindaco ha avuto modo di rapportarsi al Prefetto di Venezia “ in relazione appunto al fatto che è emerso il Comune di Caorle come possibile “estensione” dell’indagine contro il Clan dei Casalesi effettuata nel vicino comune di Eraclea” e, da ultimo, “cosa intendono fare il Sindaco Luciano Striuli e la sua maggioranza per verificare fino in fondo la fondatezza di quanto reso noto, tramite la stampa, dalla Commissione Antimafia riguardante il Comune di Caorle”. 

“Devo dire – commenta Carlo Miollo – che ancora una volta, con nostro dispiacere, abbiamo riscontrato che questa amministrazione ha deciso, attraverso le risposte date dal Sindaco che ha in qualche modo dato tutte le responsabilità alla stampa e, di risulta, alla stessa Commissione Antimafia, di rimanere inerte, in uno stato di totale afasia di fronte ad una situazione allarmante descritta dalla Commissione antimafia, da un suo autorevole componente qual è il deputato veneziano Nicola Pellicani (Pd) e riportata ampiamente da tutti i giornali. 

Spiace che questi temi, come è apparso fin troppo evidente dalle dichiarazioni del Sindaco, vengano del tutto banalizzati da Striuli e dalla sua giunta considerandoli, come affermato ‘notizie di mera fonte giornalistica’.

Non voler attivare – aggiunge il capogruppo della Lista Miollo Sindaco – alcuna azione a tutela dell’immagine di Caorle rivela non solo un atteggiamento timido, quasi imbarazzato, ma anche una scarsa responsabilità civica nel non capire che – conclude Carlo Miollo – restare inerti significa alimentare ulteriormente quel clima di omertà che è il terreno più fertile per alimentare la ‘non cultura’ della mafia”.

Miollo, nell’illustrare l’interrogazione, ha pure presentato una “corposa” rassegna stampa riferita ai vari articoli riguardanti le presunte infiltrazioni mafiose a Caorle, chiedendo al Sindaco azioni di tutela dell’immagine di Caorle e della sua comunità, richiesta che “inspiegabilmente – sottolinea Miollo – il Sindaco ha ritenuto di non accogliere, evidentemente perchè non ha alcuna intenzione di farla”.

 

Caorle, 30 luglio 2019

 

(Fonte: Ufficio stampa Miollo)

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

GRANDE ALLARME MAFIA A CAORLE: E LA MINORANZA INTERROGA !
22/07/2019 – Comune e Territorio (aggiornato)

GRANDE ALLARME MAFIA A CAORLE: E LA MINORANZA INTERROGA !

A firma dei Consiglieri Miollo, Conte e Antelmo, si chiede lumi a Striuli…

 


 

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CONFCOMMERCIO PORTOGRUARO AUSPICA RITORNO DEL TRIBUNALE !

Lo afferma sorprendentemente il presidente Manrico Pedrina, un abbaglio?

 

 

IL PRESIDENTE CONFCOMMERCIO  MANRICO PEDRINA 

AUSPICA UN RITORNO DEL TRIBUNALE NEL VENETO ORIENTALE !

 

MA SI E’ SCORDATO DELLE BATTAGLIE FATTE A SUO TEMPO,

UN RISULTATO FORTEMENTE VOLUTO DA TUTTI… VERSO PORDENONE.

 

IN PRIMIS COMUNE DI PORTOGRUARO

E CAMERA DEGLI AVVOCATI !!

 

E NESSUNO DICE NIENTE…

 

 

Premesso che qui nessuno vuole offendere o sminuire l’importante  figura del Presidente di ASCOM / Confcommercio di Portogruaro-Bibione-Caorle, una delle più importanti Associazioni di Categoria del territorio, ma quando si fanno delle dichiarazioni tramite Comunicato stampa (clicca qui)  e queste contengono dei messaggi che si prestano ad interpretazioni sbagliate e fuorvianti, non si può far finta di niente, e l’argomento fa affrontato a viso aperto, senza timore alcuno, come in questo caso di un auspicato ritorno del Tribunale nel Veneto Orientale, il che vorrebbe dire a San Dona! (clicca qui)

Io non so se questa è una posizione personale del presidente Manrico Pedrina o di ASCOM, di certo so che non è prevista nessuna modifica di riforma della geografia giudiziaria che contempli Portogruaro, e  affermare che “Paradossalmente Portogruaro rappresenta un caso più unico che raro, in quanto storicamente e geograficamente parte della regione veneto, ma ora sottoposto alla giurisdizione del tribunale di Pordenone e della corte di appello di Trieste”, dandogli una veste fortemente negativa, vuol dire non conoscere la storia e le battaglie che il Comune di Portogruaro con sindaco Antonio Bertoncello e la Camera Avvocati Portogruaro a presidenza Alvise Cecchinato, hanno a suo tempo fatto mettendo in atto tutte quelle azioni politico/amministrative necessarie per cercare in un primo tempo di mantenere la Sede distaccata del Tribunale di Venezia a Portogruaro, sfumata la quale, in seconda battuta, ottenere di andare a far parte dei territori di competenza del Tribunale di Pordenone, cosa non facile e nemmeno scontata, che tanti sforzi ha richiesto e che alla fine è stata salutata come un grande vittoria delle Istituzioni locali in sinergia con le varie Associazioni, come “dai monti al mare” (Movimento per la provincia Pordenone Portogruaro) che con Gianluca Falcomer, attuale sindaco di Cinto Caomaggiore, scrisse una lunga e articolata Lettera aperta a Cecchinato sul “Tavolo Giustizia” (clicca qui), e in fase d’opera di aggregazione al Tribunale di Pordenone ebbe modo di dichiarare: “Tale soluzione rappresenta un sicuro vantaggio per l’utenza portogruarese che si ritroverebbe un tribunale ordinario con piene competenze nelle vicinanze rispetto ad una sezione del tribunale di Venezia limitata non solo nelle risorse, ma soprattutto nella competenze, obbligando utenti professionali e cittadini a recarsi nella città lagunare…  che lascerebbe in una situazione di disagio e di svantaggio i portogruaresi rispetto alla soluzione pordenonese: semplice e pratica.” ! (clicca qui)

Anche l’allora presidente Cecchinato salutò con soddisfazione il passaggio del Tribunale a Pordenone (clicca qui), soluzione difesa di forza a Venezia scontrandosi contro chi non ne voleva sapere di questa “innovazione”, rifacendosi ad una ideologia veneta conservativa, e qui mi riallaccio ancora a Falcomer che disse: “Una cosa è certa: Roma sembra molto meno miope dei rappresentati locali. In questo caso. Appare ovvio per il Ministero della Giustizia che la vicinanza geografica del Portogruarese con Pordenone rappresenta un dato di fatto su cui basare l’ordinamento amministrativo della Repubblica, diversamente dai rappresentanti locali legati a logiche di spartizione e di sopravvivenza della loro posizione politica in netto contrasto con le esigenze della popolazione”.

Mi sembra ovvio che alla luce di quanto sopra, le dichiarazioni del presidente Pedrina non tengano per niente conto degli eventi passati, e di conseguenza nemmeno in considerazione il risultato allora ottenuto e di riflesso neppure coloro che si sono adoperati in questo, credo che Pedrina sia stato molto frettoloso e abbia preso un forte abbaglio, o come si dice un granchio, ci potrei fare pure dell’ironia visto che su Facebook ha postato dopo la scritta CONFCOMMERCIO INFORMA (?!) una faccina sorridente che fa l’occhiolino (clicca qui), ma evito, vista la serietà dell’argomento, e mi meraviglio che nessuno di coloro sopra nominati sia intervenuto sull’argomento, vuoi per convenienza, vuoi per amicizia, vuoi per “quieto vivere” o altro ancora, poco importa, il tipo di condizionamento passa in secondo piano, la cosa grave è avere lasciato passare nei media locali (*) un messaggio che possiamo considerare sbagliato e disinformativo, così si disorienta e illude il cittadino, il Comune di Portogruaro e la Camera Avvocati Portogruaro dovrebbero intervenire e chiarire la loro posizione sull’argomento, visto anche i risultati e buoni rapporti collaborativi  con il Tribunale di Pordenone con cui recentemente si è firmato un Accordo per l’istituzione e gestione sperimentale telematica dello Sportello per l’Amministrazione di sostegno (clicca qui), adesso che la macchina  è oliata e funziona si vuole forse rottamarla? Che senso ha…

 

PS.

Sotto trovate i link di tutti gli Articoli in archivio che raccontano e testimoniano l’applicazione delle Legge Severino sulla nuova geografia giudiziaria che ha soppresso 220 Sedi distaccate di Tribunale, tra cui Portogruaro, una sorta di utile cronostoria per sapere come è stata vissuta e affrontata nel portogruarese, una visione e lettura che consiglio…

 

Se qualcuno volesse replicare a quanto sopra esposto e documentato, sono a completa disposizione…

 

G.B.

 

 


 

 

CONFCOMMERCIO

Portogruaro-Bibione-Caorle

 

COMUNICATO STAMPA del 18.06.2019

 

 Apprendiamo dalla stampa degli ultimi giorni di un possibile ritorno di un Tribunale nel Veneto Orientale – dichiara Il Presidente di Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle Manrico Pedrina. Il nostro territorio è orfano di una giustizia di prossimità, vicina anche fisicamente a cittadini ed imprese.

Paradossalmente Portogruaro rappresenta un caso più unico che raro, in quanto storicamente e geograficamente parte della regione veneto, ma ora sottoposto alla giurisdizione del tribunale di Pordenone e della corte di appello di Trieste.

Quest’area, dal peso specifico non indifferente, ha un ricco tessuto socio-connettivo fatto di imprese del mondo commercio, turismo, servizi e di un bacino demografico importante contornato da due importanti località balneari che generano milioni di presenze ogni anno: Caorle e Bibione. 

Lasciarlo sguarnito crea sicuramente un grosso impasse; l’auspicio è che i nostri rappresentanti proseguano su questa strada e perseguano questo obiettivo per garantire prossimità all’intero territorio, quindi vicinanza delle Istituzioni e di conseguenza maggior celerità nei tempi giudiziari.

Non ne facciamo una questione campanilistica, ma tutto il Veneto Orientale necessiterebbe di questo presidio.

 

Fonte: Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle

 

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

 

IL TRIBUNALE DI PORTOGRUARO VA CON PORDENONE !
14/09/2012 – Comune e Territorio

IL TRIBUNALE DI PORTOGRUARO VA CON PORDENONE !

Adesso è Legge, che la leggano tutti…


TRIBUNALE TRIBOLATO - PDL SHOW: SI DICE NO MA A ROMA VOTANO SI !
12/08/2012 – La Politica

TRIBUNALE TRIBOLATO – PDL SHOW: SI DICE NO MA A ROMA VOTANO SI !

Parole “stonate”come “scarpate”, visto che appoggiano il Governo Monti…


TRIBUNALE ADDIO ! ELIMINATE TUTTE LE 220 SEDI DISTACCATE
10/08/2012 – La Politica

TRIBUNALE ADDIO ! ELIMINATE TUTTE LE 220 SEDI DISTACCATE

Portogruaro non si salva, ora da vedere se si va a Pordenone…


IL COMUNE DI PORTOGRUARO SCRIVE AL MINISTRO SEVERINO...
09/08/2012 – La Politica

IL COMUNE DI PORTOGRUARO SCRIVE AL MINISTRO SEVERINO…

Oggetto: Il mantenimento della Sede del Tribunale di Portogruaro


CAORLE: OPPOSIZIONE CONTESTA TRIBUNALE DI PORTOGRUARO !
24/07/2012 – Comune e Territorio

CAORLE: OPPOSIZIONE CONTESTA TRIBUNALE DI PORTOGRUARO !

Consiglio Comunale: Anche il sindaco Antonio Bertocello chiamato in causa…


LA DIFESA DEL NOSTRO TRIBUNALE UNA CAUSA GIA' PERSA ?
12/07/2012 – La Politica

LA DIFESA DEL NOSTRO TRIBUNALE UNA CAUSA GIA’ PERSA ?

Pareri discordanti e politici distanti !

 


 

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO: SPORTELLO APERTO !
23/05/2012 – Comune e Territorio

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO: SPORTELLO APERTO !

Una figura d’aiuto per i più deboli…

 


 

 

TRIBUNALE A PORTOGRUARO, QUALE DESTINO PER IL FUTURO ?
15/04/2012 – Comune e Territorio

TRIBUNALE A PORTOGRUARO, QUALE DESTINO PER IL FUTURO ?

Cari Politici, adesso vediamo se “contiamo” qualcosa…

 


 

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IL SINDACO DI PORTOGRUARO SU AZIONE LEGALE “CASO GAIATTO” !

La Senatore e l’avv. Giacomel in una Conferenza stampa informativa…

 

LE AZIONI LEGALI DEL COMUNE

E DEL SINDACO SENATORE 

A TUTELA DELL’IMMAGINE DELLA CITTA’ DI PORTOGRUARO…

 

MA ALLA FINE CHI CI GUADAGNA ?

CON QUALI SOLDI I RISARCIMENTI ?

 

La foto di copertina è tratta dal profilo FB del Comune di Portogruaro dove sotto c’era scritto: NEWS – CONFERENZA STAMPA Si sta svolgendo in questo momento presso la Sala Russolo del Palazzo Municipale la conferenza stampa in cui il Sindaco Maria Teresa Senatore e l’avvocato Giacomel danno informazioni riguardo i dettagli dell’azione legale intrapresa dal Comune di Portogruaro nel “Caso Gaiatto”.

Poi nel Sito web del Comune è stato pubblicato un Comunicato Stampa (clicca qui) dal Titolo: Processo Gaiatto: riconosciuto il diritto del Comune di Portogruaro del risarcimento del danno alla propria immagine.

Queste le due azioni informative del Comune ai cittadini dopo la sentenza di condanna a 15 anni e 4 mesi a Fabio Gaiatto per la Mega Truffa legata alle Società della Venice che ha messo in ginocchio migliaia di investitori e centinaia di famiglie in difficoltà, sicuramente una pena commisurata alla gravità dei fatti, c’è solo il problema dei soldi, quelli non si trovano e penso nemmeno si troveranno, i risarcimenti decisi dai Giudici del Tribunale di Pordenone rischiano di restare sulla carta, benchè a Gaiatto siano stati confiscati tutti i beni mobili e immobili, che si terrà lo Stato Italiano, a tutti i truffati non resta che sperare nel “miracolo”…

Di circa 67 milioni di euro soltanto 28 sono tornati indietro, il resto non si trova, Gaiatto dice di avere dato indicazioni agli inquirenti per rintracciarli, e ha pure detto che tanti portogruaresi ci hanno guadagnato con lui, raddoppiando o triplicando quanto investito (clicca qui), pertanto non capisce l’azione legale del Comune di Portogruaro contro di lui, ma prontamente il sindaco Maria Teresa Senatore ha replicato dicendo che non era vero (clicca qui), fatto sta che ora nella stampa (clicca 1234) si legge che  alcuni avvocati pongono il problema di coloro che inizialmente ci hanno guadagnato e se ora devono restituire tali somme, e si legge anche di qualcuno che ipotizza ci fossero degli accordi con il Gaiatto, pertanto sono aspetti che andranno verificati attentamente…

Dunque ora abbiamo le sorti giudiziarie dei due maggiori artefici di questa Mega Truffa ben definite, la Najima Romani ha patteggiato 4 anni e 2 mesi, Fabio Gaiatto con il rito abbreviato si è preso 15 anni e 4 mesi, un destino di coppia che non è esaltante, il miraggio dei soldi facili ha rovinato le loro vite, e la tristezza ci assale a pensare ai loro due figli.

Tornando a noi, e rifacendoci al Comunicato stampa del Comune e a quanto si è sentito nelle interviste nei media locali, mi sembra ci sia poco da stare soddisfatti per questi 50.000 euro ottenuti a fronte di una richiesta di addirittura 500.000 mila euro, soldi che come detto sopra difficilmente si vedranno, mentre le spese dell’avvocato, quelle sì, sono certe, a me tutto questo è sembrato solo una mossa politica per far vedere che l’Amministrazione comunale esiste, se sia poi vero lo giudicheranno i cittadini analizzando i fatti, io però voglio porre l’attenzione su una dimenticanza non da poco della Senatore  e dell’avv. Serenella Giacomel, perchè esiste anche una Determina (clicca qui) dove si parla di un Esposto a un Blogger per danno d’Immagine al Comune e all’Amministrazione comunale, che fine ha fatto, si è forse trasformata in qualcos’altro ? Ecco, visto che si parlava di andare sui dettagli relativi al “Caso Gaiatto”, sarebbe stata l’occasione giusta per fare sapere ai cittadini che c’è la possibilità di avere altre entrate per danno d’immagine, oltre a quelle che si formalizzeranno verso gli altri coimputati del “Processo Gaiatto” che inizierà in ottobre nel Palazzo di Giustizia di Pordenone…

Conclusione, il “Caso Gaiatto” rimarrà e verrà ricordato come una delle più brutte vicende di cronaca che la Città di Portogruaro abbia visto, e purtroppo ne sentiremo parlare ancora molto, ed avere ottenuto il riconoscimento al danno d’immagine alla città, sbandierato come una “grande vittoria” non so cosa attenui o porti ai cittadini, non credo si possa considerare una sorta di medaglia, quel che resta sono tanti punti interrogativi e tante questioni ancora aperte…

 

G.B.

 

 


 

Comune di Portogruaro

 

Comunicato Stampa

 

Processo Gaiatto:

Riconosciuto il diritto del Comune di Portogruaro

al risarcimento del danno alla propria immagine

 

All’udienza del 3.7.2019, dopo aver sentito le repliche della Pubblica Accusa, della difese delle parti civili e della difesa del signor Gaiatto, il Giudice dott. Eugenio Pergola ha pronunciato la sentenza, condannando l’imputato per tutti i fatti di reato contestati alla pena detentiva finale di anni 15 e 4 mesi e alla multa di € 36.000, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici; inoltre ha riconosciuto il diritto della parti civili al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, modulandolo a seconda delle singole posizioni, liquidando anche le spese legali e confermando la confisca dei beni in giudiziale sequestro.

Al Comune di Portogruaro è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno ed è stata assegnata una provvisionale, provvisoriamente esecutiva, nella misura di € 50.000, con rinvio al giudice civile per la quantificazione complessiva del danno.

Ricordiamo che con la costituzione di parte civile, depositata all’udienza del 16 febbraio scorso, l’Amministrazione aveva richiesto il risarcimento del danno che la vicenda Gaiatto aveva causato all’immagine della Città, alla sua economia e turismo, oltre che per la violazione delle norme dello Statuto comunale, segnatamente dell’articolo 2.

La richiesta di costituzione di parte civile è stata ammessa dal Giudice, che ne aveva ritenuto sussistenti tutti i presupposti.

Per dimostrare la fondatezza della domanda risarcitoria, la difesa del Comune, nella persona dell’avvocato Serenella Giacomel, ha depositato all’udienza del 19.06.2019 una memoria difensiva nella quale ha individuato le singole voci di danno, allegando tutta la serie degli articoli che erano comparsi nell’arco di un anno (dal marzo 2018 al marzo 2019) nella stampa locale, ma anche nella stampa di altri quotidiani del Nord Italia e di alcuni quotidiani di tiratura nazionale, che si erano occupati della vicenda, sottolinenando come il binomio Portogruaro-Gaiatto restituiva un’immagine della Città che era offuscata irrimediabilmente, come di un luogo nel quale si consumavano i reati odiosi, in netto contrasto con la vera essenza di Portogruaro, che è città d’arte, città della cultura, città della legalità e non territorio dove prosperano organizzazioni criminali legate alla criminalità camorristica.

Anche in ambito sportivo, attraverso la sponsorizzazione della locale squadra di calcio, il binomio Portogruaro/Gaiatto ha tenuto banco per un certo periodo.

L’avvocato Giacomel ha inoltre sottolineato come l’azione criminosa di Gaiatto e dei suoi associati, che hanno rovinato economicamente e moralmente diverse famiglie del portogruarese, avrà effetti e conseguenze negative anche sul piano dell’economia locale, in quanto i querelanti che hanno documentato alla Procura di aver perso tutti o quasi tutti i loro risparmi, non avranno, per lungo tempo, alcuna propensione a spendere e a fare investimenti nel territorio, in quanto saranno occupati e preoccupati di far fronte alle quotidiane esigenze di vita. 

Passerà, quindi, del tempo prima che vi sia una disponibilità economica rivolta al territorio del portogruarese.

Inoltre l’azione di Gaiatto ha chiaramente leso i valori dello Statuto della Città, che sono improntati alla promozione dello sviluppo civile, sociale ed economico: i reati contestati, violando proprio i beni economici e patrimoniali delle persone, si pongono in netta contrapposizione con il valore della tutela e dello sviluppo economico e sono perciò lesivi di beni giuridici primari individuati come obiettivi primari del Comune.

Il Comune di Portogruaro, inoltre, promuove come fondamentali della città lo sviluppo civile, lo sviluppo della persona nell’ambito della famiglia, della società per una migliore qualità della vita: che qualità della vita ci può mai essere se il cittadino ha perso tutto; che qualità della vita, sviluppo sociale, civile ed economico ci potranno mia essere laddove vive e prospera un’organizzazione criminale?

Ecco perché era doveroso intervenire con la costituzione di parte civile.

Il difensore del Comune avvocato Giacomel ha ritenuto doveroso replicare all’udienza del 3.7.2019 anche alle contestazioni che Gaiatto ha mosso all’iniziativa processuale del Comune, in quanto, a suo dire, i primi investitori portogruaresi, con lui, si erano arricchiti, recuperando il denaro investito anche due o tre volte: qui l’avvocato Giacomel, sulla base dei dati forniti dalla piattaforma IG Markets, ha dimostrato che i risultati degli investimenti nel forex per il periodo in cui Gaiatto vi ha operato (da febbraio 2016 a luglio 2017) erano stati fallimentari in quanto il sedicente trader aveva perso tutto il capitale investito. L’eventuale guadagno di alcuni portogruaresi non era certo derivato dalle sue abilità di investitore ma semplicemente dal fatto che egli pagava i rendimenti ai primi investitori usando il denaro dei nuovi investitori, a miglior conferma dello schema Ponzi.

Peraltro, la ricostruzione delle singole fattispecie dei reati contestati a Gaiatto come contenuta nelle memorie difensive depositate dall’avvocato Giacomel è stata particolarmente apprezzata dalla Procura, che ha espresso davanti al Giudice, agli avvocati e alle parti presenti un elogio alla difesa tecnica del Comune per il lavoro svolto e la cosa non può che fare piacere in quanto è il riconoscimento dell’impegno professionale profuso.

In merito al danno e alla sua quantificazione, va detto che il Comune non poteva che richiedere il riconoscimento di un danno di natura non patrimoniale (non avendo effettuato alcun affidamento di denaro), la cui valutazione si basa su nozioni di comune esperienza, su presunzioni, sull’equità del Giudice, per cui per il riconoscimento della provvisionale, la difesa del Comune ha ritenuto di affidarsi al prudente apprezzamento del Giudice.

Come detto, è stata riconosciuta una provvisionale, provvisoriamente esecutiva, di € 50.000, oltre al rimborso delle spese processuali.

 

(Fonte: Sito Comune di Portogruaro)

 


 

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“IL CASO”: CATERINA PINELLI DENUNCIA TRE PERSONE PER STALKING !

Una volta erano amiche, ora davanti al Giudice solo accuse e contraccuse…

 

LA SCENA DEL CRIMINE SU FACEBOOK,

MA NON SOLO… E CATERINA PINELLI

  E’ ANDATA DALL’AVVOCATO...

 

TRE PERSONE DENUNCIATE

PER STALKING !

 

Ecco una vicenda che dovrebbe fare riflettere una volta di più sull’uso, o meglio, sul cattivo uso dei Social (clicca qui), se ne parla sempre più spesso e si fanno dibattitti a tutti i livelli, dove il denominatore comune è l’invito alla prudenza, non si può scrivere quello che si vuole, ormai la Legge è chiara su questo punto, e le DENUNCE fioccano a iosa, senza parlare poi dei pericoli di altra natura, come l’adescamento, le truffe on line, L’ISTIGAZIONE ALL’ODIO, che può essere di varia natura, come quello razziale o politico, ma in questo articolo mi limito a parlare di DIFFAMAZIONE  E STALKING, tutte cose che in una Società civile o presunta tale, non dovrebbero esistere… e ci cascano persone di tutte le età ed estrazioni sociali, evidentemente la tentazione o il bisogno di “”sfogarsi” è più forte di ogni logica di buon senso e il cervello tenuto a riposo, salvo poi fare “mea culpa”, quando viene “riacceso”…

A dire la verità, volevo affrontare questo tema ancora qualche tempo fa, quando sulla Nuova Venezia del 13 Aprile 2019 (clicca qui) era apparso un Articolo dal titolo: “Tua moglie ti tradisce” E lei sporge Querela.

Dopo averlo letto ho postato su Facebook questo trafiletto:

PORTOGRUARO…”BOCCACCESCO” !                                                      “Tua moglie ti tradisce” E lei sporge Querela. (*)                                       Questo nei titoli della Nuova Venezia di oggi. Mondo della Scuole e mondo Politico tra le trame di questa avvilente vicenda… per il momento niente nomi pubblicati, ma sono in molti a sapere chi sono… come andrà a finire?

Beh, come andrà a finire eventualmente lo deciderà il Giudice, ma io ho parlato con la diretta interessata, destinataria di queste accuse, la quale mi ha riferito di non avere ricevuto ancora nessuna notifica di Querela, ma come sappiamo ci sono 90 giorni di tempo per formalizzarle, certo è, che se fossero provate le accuse di queste telefonate anonime, il rischio di una condanna per DIFFAMAZIONE è concreto.

Da dire anche che alcune delle persone coinvolte hanno postato dei commenti nel mio profilo Facebook, facendo così capire molte cose… poi cancellati, forse anche su consiglio dei rispettivi avvocati, ma si sa, in rete nulla sparisce definitivamente, e anch’io ne ho copia, ma preferisco per ovvie ragioni non pubblicarla… stupisce poi il fatto che tutti i soggetti in questione una volta erano amici, e ora si ritrovano davanti a un Giudice con accuse e contraccuse…

Fatto questo passaggio introduttivo, veniamo invece a una DENUNCIA DEPOSITATA, a farla è Caterina Pinelli, e l’accusa è di STALKING verso tre persone nei suoi confronti, la cosa mi è stata confermata dalla stessa Pinelli, che ho chiamato dopo che mi era giunta voce di questa cosa, e ci sarà una UDIENZA valutativa a Dicembre a Pordenone, dopo che il Pubblico Ministero del Tribunale di Pordenone aveva presentato al Giudice per le indagini preliminari richiesta di Archiviazione, alla quale nei termini di Legge la Pinelli ha presentato opposizione, e ora dovrà dimostrare le ragioni del suo dissenso, pena l’inammissibilità della richiesta.

La Pinelli si lamenta di avere avuto, per questi continui attacchi alla sua persona, dei problemi sia in ambito lavorativo, sia in ambito familiare, uno stress continuo che le ha tolto serenità e creato qualche problema di salute. 

Conoscendo pure i nomi delle persone della controparte, ho avuto da una di esse conferma di questa DENUNCIA nei loro confronti, che però si è detta tranquilla e serena per queste, a suo parere, infondate accuse, comunque si sono affidate per la difesa a un noto Studio legale di Portogruaro, che a dicembre le rappresenterà in UDIENZA nel Palazzo di Giustizia a Pordenone, come già riportato sopra, aggiungendo che sono pronti a controquerelare per diffamazione e calunnia.

Per concludere, siamo in presenza di gravi accuse di DIFFAMAZIONE e STALKING su almeno due situazioni di cui si è venuti a conoscenza, e le persone coinvolte ricoprono ruoli importanti nel mondo della Scuola, della Politica e dell’Informazione, e questo ci lascia un po’ perplessi e impone a tutti una seria riflessione, lungi da me dire chi ha torto o ragione, e se inizialmente si poteva ironizzare sulla classica storia di “corna all’italiana”, vera o presunta che sia, adesso mi sembra le cose siano diventate maledettamente serie, visto che si entrerà nelle stanze di un TRIBUNALE, e ritorniamo a quanto detto sopra sui pericoli e l’uso non corretto dei Social, serve una “cultura digitale” adeguata e mi sembra siamo ancora lontani a questo traguardo, semmai lo raggiungeremo…

 

P.S.

Caterina Pinelli è insegnate di sostegno di Scuola Primaria, attualmente  Coordinatrice locale di Forza Italia, sono note le sue posizioni di dissenso verso la sindaco Senatore e per questo anche con i forzisti che la sostengono (Geronazzo e Zanco, clicca qui), molto frequentato è il suo profilo Facebook, dove conta quasi 4.000 amici e 2832 follower.

 

G.B.

 


 

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SI E’ SPENTA PAOLA LONGATO, VINTA DALLA MALATTIA A 53 ANNI

“Ci lasci un vuoto immenso, ma nulla cancellerà il sorriso dei tuoi occhi”

 

“Ci lasci un vuoto immenso,

ma nulla cancellerà il sorriso dei tuoi occhi”

 

Oggi alle ore 16 i Funerali nella Chiesa Parrocchiale Beata Maria Vergine Regina, Paola Longato era una dipendente del Carrefour di Portogruaro, una mia ex collega per tanti anni, sposata con Mirco Drigo, anche lui dipendente per tanto tempo nello stesso Ipermercato, Paola lavorava in altri reparti, non la conoscevo bene, ma me la ricordo come persona molto riservata, di lei le sue colleghe mi hanno detto: ” E’ sempre stata una persona discreta, sempre sorridente e molto educata. Mai fuori dalle righe, mai un eccesso”.

Poche righe per ricordare una ex collega, che purtroppo assieme ad altre prima di lei, ci ha lasciato e non c’è più, piange sempre il cuore quando vedi una vita ancora giovane spegnersi, Paola aveva 53 anni, adesso come si dice riposa in pace, chi resta rimane con il dolore, immenso per i suoi familiari, ma una sofferenza anche per coloro che la conoscevano e le erano amici, il tempo non cancellerà il suo ricordo e il suo sorriso… Le mie più sentite e sincere Condoglianze al marito Mirco e ai suoi familiari.

 

G.B.

 

 


 

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LEGA ISLAMICA VENETA: CONDOGLIANZE AI FAMIGLIARI VITTIME

Nuova Zelanda: 49 morti in due Moschee nel momento della preghiera…

LEGA ISLAMICA VENETA

COMUNICATO

 

Oggi nella giornata benedetta del venerdì le mie preghiere e le mie più sincere condoglianze vanno al popolo neozelandese, al premier Jacinta Arden e ai famigliari delle 49 vittime uccise nell’attacco terroristico alle due Moschee di Christchurch durante la preghiera del venerdì, che Allah accolga le loro pure anime nella Sua immensa Misericordia.

Ritengo che diffondere una vera cultura dell’incontro, del Dialogo, della Pace e della fratellanza umana è l’unica via per contrastare la fobia, l’estremismi e la violenza crescente che sta colpendo l’umanità.

Preghiamo affinché l’amore e la pace nel mondo prevalgono sull’odio e sulla violenza.

Il terrorismo non ha fede, non guarda in faccia nessuno e tutti siamo vittime di questi atti d’odio.

Solamente restando uniti riusciremo a combatterlo

 

15.03.2019

 

Tanji Bouchaib

Presidente Lega Islamica Veneta

 


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Primo piano e Cronaca

PROCESSO GAIATTO: ECCO PRIME SENTENZE, CARCERE PER NAJIMA !

Quattro anni e due mesi, più tutti i beni confiscati, più spese legali…

 

 

IL GIORNO DEI PATTEGGIAMENTI…

 

PROCESSO GAIATTO

ECCO LE PRIME SENTENZE 

Najima Romani in carcere

per 4 anni e 2 mesi,

più la confisca di tutti i beni…

 

Ubaldo Sincovich,

1 anno  e 5 mesi

più ammenda e pena sospesa

 

Massimo Baroni,

1 anno e 6 mesi

più ammenda e pena sospesa

 

Oggi a Cordenons, dove si stanno svolgendo le Udienze preliminari del “PROCESSO GAIATTO”, il giudice Monica Biasutti ha emesso tre Sentenze di patteggiamento per tre imputati che ne avevano fatto richiesta, partiamo da Najima Romani, compagna di Fabio Gaiatto, “la mente” di questa mega truffa finanziaria /milionaria, per lei il carcere per 4 anni e 2 mesi, più una ammenda di 10.000 euro, più la confisca di tutti i beni, più l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, più pagamento spese legali/ processuali…

Patteggiamenti sentenziati anche per Ubaldo Sincovich, 1 anno e 5 mesi, più ammenda e pena sospesa,  e Massimo Baroni, 1 anno e 6 mesi, più ammenda e pena sospesa, mentre per gli altri imputati del processo si va verso il rinvio a giudizio.

Calendarizzato il Rito abbreviato per Gaiatto: prima udienza il 29 maggio, la seconda il 19 giugno e la terza il 3 luglio (Sentenza), non più a Cordenons, ma nelle aule del Tribunale di Pordenone.

A quanto sopra seguiranno notizie più dettagliate, da dire anche che è stato rifiutato il patteggiamento per Massimiliano Vignaduzzo di San Michele al Tagliamento e si è ancora in trattativa per Marija Rade (ex direttrice slovena), altre istanze di sequestro sono state presentate oggi, e poi c’è stato un lungo intervento del pm Monica Carraturo, giudicato molto interessante…

 

 

AGGIORNAMENTO del 15.03.2019

Marija Rade, sì al Pattegiamento… (clicca 1 e 2)

 

 

G.B.

 


 

AL PROCESSO GAIATTO LA SINDACO SI COSTITUISCE PARTE CIVILE !
08/03/2019 – Comune e Territorio

AL PROCESSO GAIATTO LA SINDACO SI COSTITUISCE PARTE CIVILE !

C’è anche il Comune di Portogruaro assieme agli oltre 1100 truffati…



PROCESSO GAIATTO: ATTENZIONE ALLA
01/03/2019 – Primo piano e Cronaca

PROCESSO GAIATTO: ATTENZIONE ALLA “TRUFFA NELLA TRUFFA” !

Diffidate dai Paladini della giustizia e Associazioni che non conoscete…

 


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Primo piano e Cronaca

PROCESSO GAIATTO: ATTENZIONE ALLA “TRUFFA NELLA TRUFFA” !

Diffidate dai Paladini della giustizia e Associazioni che non conoscete…

 

PROCESSO “GAIATTO”:  AVVISO AI TRUFFATI…

 

ATTENZIONE AL SUBDOLO PERICOLO

DELLA “TRUFFA NELLA TRUFFA” !

 

Ma il “sistema” Giustizia funziona ?

 

GUERRA TRA ASSOCIAZIONI

ADUC CONTRO AFUE

(Presidente ex broker radiato dalla Consob)

 

Attenzione ai “paladini” anti truffa…

 

 

Incredibile quello che sta succedendo sulla scia del “Processo Gaiatto”, ci troviamo di fronte a migliaia di truffati, molti dei quali hanno perso tutto quanto hanno investito con la Venice Investment di Fabio Gaiatto, coadiuvato dalla compagna Najima Romani che raccoglieva soldi in contanti anche in pieno Centro Storico a Portogruaro, come dichiarato alla Stampa  dall’avv. Gianluca Liut (clicca qui), da cui ho avuto conferma, decine sono i milioni di euro di cui non si trova più traccia, e in questo contesto di ricerca del frutto criminoso e delle conseguenti azioni legali dei Truffati per cercare di recuperare il recuperabile, si inseriscono i “paladini dell’anti truffa”, ossia coloro che sentendo odore di business, si inventano o improvvisano a dare gratuitamente dei servizi che servizi poi non sono, e neppure gratis.

Ma andiamo al dunque, al nodo della questione, perché sulla stampa di qualche giorno fa  (clicca qui) l’Associazione AFUE (vittime truffe finanziarie) ha lanciato un preoccupante allarme denunciando un Sito on line che prometteva dietro compenso, il recupero delle somme versate nella Venice di Gaiatto, paventando tutta una serie di reati o comportamenti scorretti “che vanno dalla raccolta abusiva di denaro alla tentata truffa continuata, dalla divulgazione di fake news al millantato credito”, insomma secondo loro una “truffa nella truffa”, e nell’articolo si legge che “Oltre 120 associati nel solo mese di gennaio hanno ottenuto il rimborso degli importi sottratti dalle banche Depositarie”, dunque non “cosucce”…

Ma chi è questa AFUE, mi sono chiesto, che stando al Documento del Tribunale di Pordenone (clicca qui) ha raccolto le denuncie e rappresenta 254 investitori truffati (per un totale di circa 2 milioni di euro), e sono rimasto basito nell’apprendere il “curriculum” del suo fondatore e presidente Daniele Pistolesi, un ex broker radiato dall’Albo dalla CONSOB nel 2016, secondo lui ingiustamente (clicca qui), e dal suo Casellario Giudiziale da lui stesso pubblicato (clicca qui), si legge di reati di tentata estorsione, ricettazione, danneggiamenti in concorso e continuativi, risalenti al 2014, per i quali ha avuto una condanna a 2 anni e 8 mesi più una multa di 6 mila euro, tutte cose che non nasconde e di cui da una spiegazione tutta sua (clicca qui).

Già questo basterebbe per porsi dei seri dubbi sulla affidabilità di Daniele Pistolesi, presidente della AFUE, una Associazione da lui fondata nel 2017 che pubblicizza nel suo Sito (clicca qui) con queste parole:

“AFUE – Associazione vittime di truffe Finanziarie internazionali

Nasce nel 2017 dall’idea etica e di funzione sociale del Dott. Daniele Pistolesi, testimone di giustizia per la Guardia di Finanza, esperto di mercati Finanziari internazionali e truffe di grande portata, con alle spalle collaborazioni con la giustizia di rilievo, ultima “Operazione Puerto Azul”. e tante altre nel corso del 2018. Tutto è iniziato dal sito www.danielepistolesi.weebly.com, dal quale si estendono i social quali la pagina uffciale AFUEFacebook @AssociazioneAfue ed il canale Youtube @danielepistolesitestimonedigiustizia, in attesa dell’ultimazione del sito www.afue.it. Grazie a questi canali, chiunque sia vittima di una truffa Finanziaria, può trovare un concreto aiuto per opporsi alla truffa subita e recuperare i suoi denari attraverso un servizio gratuito. Afue permette a tutti di tutelare i propri diritti di consumatore.

“SE UNA PERSONA E’ TRUFFATA, COME FA A SPENDERE MIGLIAIA DI EURO IN AVVOCATI? E SOPRATTUTTO LA MATERIA E’ TALMENTE COMPLICATA CHE LA MAGGIOR PARTE DEI PROFESSIONISTI, OVVERO FORZE DELL’ORDINE OVVERO LEGALI, NON SANNO NEANCHE DA DOVE INIZIARE”

Sembra una affermazione provocatoria, ma è la pura verità, ed AFUE sopperisce a tutto ciò grazie a canali preferenziali con le autorità di vigilanza Finanziarie italiane ed internazionali, ed alla collaborazione di nuclei di polizia giudiziaria esperti nel settore di truffe Finanziarie internazionali.

A fine 2017 AFUE contava più di 150 associati, un sostegno in termini economici di rilievo, che ha permesso ad AFUE di sostenere tutti i suoi costi e donare il 25% in beneficienza, quella concreta e vera, nonchè addirittura di valutare il rimborso dopo 12 mesi della quota sociale di adesione. Nel 2018 Afue è salita, visto i successi ad oltre 5000 associati, con risultati comprovati di oltre 7 milioni di euro rimborsati agli associati.

UNICA NEL PANORAMA ITALIANO, il presidente Daniele Pistolesi, attualmente sotto protezione da parte delle forze dell’ordine per il lavoro scomodo svolto e le continue ritorsioni subite, non ha paura a continuare a metterci la faccia, a combattere i poteri forti, a far valere la voce dei truffati al fine di evitare a chiunque di cadere in truffe già conosciute, ma da nessuno divulgate per paura…

UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI

IL PRESIDENTE DANIELE PISTOLESI”

Ma non è tutto, perché Pistolesi ha pubblicato anche il Documento (clicca qui) di Registrazione all’Agenzia delle Entrate ai fini fiscali di AFUE, dove si legge in data 28.11.2017, Tipo soggetto 12: ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE E COMITATI – Tipo Attività 949950: ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONI PER LA FILANTROPIA.

Beh se vi sembra poco, ci metto anche quanto pubblicato da Pistolesi nel profilo facebook di AFUE  (clicca qui) come segnalato “sarcasticamente” da ADUC, altra Associazione “concorrente” di cui vi parlerò dopo, questo il testo:

“COMUNICAZIONE IMPORTANTE PREVENZIONECon orgoglio comunichiamo che la Consob fornirà un canale privilegiato ai fini della prevenzione, per poter controllare in tempo reale in area riservata Afue gli archivi in relazione ai broker  e società internazionali abusivi. Lo so è poca cosa ma grande in termini di rapidità di intervento e prevenzione. Attiveremo una email apposita dove poter scrivere per chiedere se un Broker,consulente o società sono autorizzati o abusivi. Lo comunicheremo appena avremo tempo. Grazie a tutti. Il presidente – Daniele Pistolesi”

Insomma, tutto fa capo a Daniele Pistolesi, un ex broker radiato dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), Autorità italiana per la vigilanza dei mercato finanziari, di cui con orgoglio si dice collaborativo con un “filo diretto” ma che in altre dichiarazioni contesta per il modo agire, sia nei suoi confronti  che in atre situazioni dove hanno “gli occhi chiusi”, si professa TESTIMONE DI GIUSTIZIA per la Guardia di Finanza, e si vanta di amicizie importanti che lo aiutano ad avere risultati positivi e di successo, per cui di lui ci si può fidare e affidare ! 

Di tutt’altro avviso la ADUC di cui vi ho accennato prima, una Associazione per i Diritti del Utenti e Consumatori,  nata oltre 20 anni fa, con un suo Statuto  e cariche elettive ben chiare, che anche oggi era presente negli Studi di “Mi manda Rai 3” in difesa dei suoi associati, dunque con ben altri requisiti di affidabilità e paragone rispetto ad AFUE, che per ben due volte ha attaccato di brutto accusandola in pratica delle stesse cose di cui loro hanno accusato quel Sito (clicca qui) di cui sopra, ADUC con due Articoli (clicca 1 e 2) mette in guardia dai “paladini dell’antitruffa, che sono anche ridicoli…”, con chiaro riferimento a Daniele Pistolesi e AFUE, dicendo senza mezzi termini che sono ingannevoli e scrivono cose assurde ! (Facendo anche una segnalazione alle Autorità competenti)

Ma se quanto dice e afferma in modo accusatorio ADUC nei confronto AFUE, fosse vero, io mi chiedo come mai questo signore radiato dalla CONSOB, possa essere presente nel Processo Gaiatto, ma il sistema giustizia italiano come si difende e ci difende da coloro che sfruttano carenze legislative e debolezze altrui, e mi riferisco a chi è vittima di circostanze criminose e non sa come affrontarle, come può essere che si possa parlare di TRUFFA NELLA TRUFFA, con un esercito di avvocati, anche con nomi altisonanti, senza che si possa evitare che personaggi quantomeno equivoci possano provocare altri danni ? Non esiste un sistema informativo da tutelare chi già suo malgrado è incappato in gente poco affidabile per aver mal posto la loro fiducia?

Pistolesi riferendosi alla Venice Investement parla in maniera confusionaria e poco chiara di Class Action e Querele Collettive (clicca qui), ringrazia Mediaset per il sostegno fondamentale che ha avuto registrando alcuni servizi con loro (dice lui), esibendo foto e video (non accessibile) con Striscia la Notizia (clicca qui), e dei Selfie con Matteo Salvini, ma sono convinto non sapessero chi era, il presidente Daniele Pistolesi di AFUE è uno che si presenta scrivendo (clicca qui):

“La peculiarità della associazione è basata sul rapporto privilegiato che ho con la Consob, avendo una referente diretta, con l’ FCA Londinese e con la Guardia di finanza nucleo operativo di Asti (ex-Varese) nella figura del Comandante Tenente Colonnello. Grazie a questo binomio siamo in grado di operare in maniera rapida e coinvolgendo ogni organo di vigilanza finanziaria e la gdf per ottenere credibilità e rapidità nei rimborsi per chi è stato truffato. Laddove sia necessario si mettono in atto anche azioni penali forti, con il supporto dei legali che comunque supervisionano sempre il nostro operato”.

Ecco, dopo quanto esposto sopra, invito tutti a informarsi bene quando si rivolgono a della Associazioni di difesa dei cittadini e dei loro diritti, informarsi sulla loro storia e sui loro risultato, oltre su coloro che la compongono, perchè dopo essere stati truffati una volta, sarebbe davvero una beffa, esserlo una seconda volta, rivolgetevi sempre a  professionisti seri e stimati, magari costano un po’ di più, ma non si avranno sgradite sorprese, anche se la “vittoria” legale non la può garantire nessuno…

 

PS.

Domani, sabato 2 marzo, a Cordenons ci sarà la seconda Udienza d’appello calendarizzata del Processo Gaiatto, e dopo io chiederò agli avvocati Gianluca Liut e Luigino Mior, le eventuali novità emerse, e anche un parere su quanto ho riportato in questa pagina sui “paladini anti truffa” con le varie accuse fatte sul tema da ADUC e AFUE, in modo di dare possibilità al cittadino di comprendere quello che allo stato attuale è poco comprensibile, per usare un eufemismo.

 

G.B.

 


 

AZIONI E CONSEGUENZE
20/02/2019 – Primo piano e Cronaca (aggiornato)

AZIONI E CONSEGUENZE “CASO” GAIATTO: RISPONDE AVV. MIOR !

Dubbi ammissibilità iniziative legali Comune Portogruaro, e altro ancora…