Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: LA SENATORE INFORMA CON UN INEDITO VIDEO !

Incalzata dall’Opposizione, la Sindaco “costretta” a Comunicare…

 

CORONAVIRUS – COVID 19

 

SINDACO IN VIDEO INFORMA !

 

La Senatore “costretta”

a Comunicare…

 

 

(Seguirà commento e documentazione)

 

 


 

Emergenza coronavirus Comunicazioni del Sindaco di Portogruaro…

https://www.youtube.com/watch?v=htYoLtrNTaU

Maria Teresa Senatore, sindaco di Portogruaro, si rivolge alla cittadinanza per informarla sul CORONAVIRUS e su cosa questo comporta, invitando a non fare inutili e dannose polemiche e fidarsi solo delle istituzioni, seguendo quanto viene da loro diramato e pubblicato… 

Raccomandazioni del Sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore

https://www.youtube.com/watch?v=XFYi17wxmls

Portogruaro – Il Sindaco Maria Teresa Senatore raccomanda ai cittadini:

«Massima attenzione ai malintenzionati», e chiede di diffondere questo messaggio specie agli anziani della comunità».

«Nei momenti di difficoltà dobbiamo stare attenti a chi si presenta alle nostre porte dichiarandosi operatore sanitario o volontario o altro. Nessuno è autorizzato a fare controlli di nessun tipo sulla nostra persona o nelle nostre abitazioni.
E comunque dobbiamo sempre chiedere che vengano esibiti tesserini di riconoscimento, nel caso abbiamo invece richiesto noi qualche prestazione a domicilio.
Stiamo attenti a chi cerca di entrare a casa nostra con qualsiasi motivazione. Ci può essere qualcuno che non è ben intenzionato.
Ringrazio tutti, specie chi è in prima linea in questi giorni. Teniamo duro, ce la faremo.
Tutti assieme. Rispettiamo le misure di prevenzione e non andiamo fuori casa se non per motivi improrogabili
».
Grazie

Coronavirus: La Senatore in Città Metropolitana – Video Comune di Portogruaro…

https://www.youtube.com/watch?v=Hp0wTOuVyDs

Il sindaco di Portogruaro, Maria Teresa Senatore, in Città Metropolitana, a confronto sulla gestione dell’emergenza coronavirus…

La Senatore nel video parla di una informazione ai cittadini capillare, ma io non sono a conoscenza di utili fogli illustrativi e informativi consegnati porta a porta, ho chiesto in giro e nessuno ha ricevuto niente… forse si è espressa male e abbiamo inteso altro?

Portogruaro: Il sindaco Maria Teresa Senatore “riprende” i Giornalisti locali…

https://www.youtube.com/watch?v=bn4_sQ-9cdc

27 giugno 2015

L’invito del sindaco di Portogruaro ai Giornalisti, soprattutto della carta stampata, è di scrivere solo cose certe, altrimenti che mettano che è solo una loro libera creazione  letteraria !

Perchè se si fa una informazione scorretta ci rimettono i cittadini, ma non solo… questo il pensiero del sindaco Senatore, parole molto dure  a cui nessuno dei giornalisti presenti ha replicato.

Poi in risposta al giornalista Rosario Padovano della Nuova Venezia, che faceva riferimento ad alcune polemiche su Facebook, il sindaco di Portogruaro ha risposto. “Che cos’è Facebook ?… non mi risulta sia un organo ufficiale di comunicazione… e ancora ” il Comune di Portogruaro ha dei mezzi di Comunicazione precisi, in questo momento…in questo momento non ha mezzi di Comunicazione tramite Facebook”.

Resta il fatto però che il Comune di Portogruaro ha anche un profilo Facebook ufficiale, dove si sono pubblicati eventi e informazioni e pure Comunicazioni ufficiali dell’ex sindaco Antonio Bertoncello, l’ultima riguardante la smentita sull’arrivo dei Profughi…. (clicca qui)

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: PRESIDENTE CONTE FIRMA DECISO IL “FERMO ITALIA” !

Adesso si chiude quasi tutto, aperti solo Generi alimentari, Farmacie…

 

Causa Epidemia da Coronavirus Covid 19

 

“L’ITALIA SI FERMA” !

 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato (video- clicca qui) le nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.

Sotto il testo dell’intervento.

Vorrei cominciare ringraziando prima di tutto, ancora una volta, i medici, gli operatori sanitari, i ricercatori che mentre vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per combattere l’emergenza sanitaria, per curare i nostri malati. 

Il mio grazie va anche a tutti voi, che state rispettando le misure che il Governo ha adottato per contrastare la diffusione del virus.

Vi ringrazio perché so che state cambiando le abitudini di vita, state compiendo dei sacrifici, so che non è facile, ma sappiate che con questa vostre rinunce – piccole o grandi – stanno offrendo grande contributo prezioso al Paese.

L’Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità, unita e responsabile.

In questo momento tutto il mondo ci guarda: certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un Paese in difficoltà. Ma ci apprezzano anche perché stiamo dando prova di grande vigore, di grande resistenza.

E io ho una profonda convinzione – e vorrei condividerla con voi – domani non solo ci guarderanno ancora, e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un Paese che, grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.

Siamo, lo ricordo, il Paese che per primo, in Europa, è stato colpito più duramente dal coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con la maggior forza e con la massima precauzione, diventando giorno dopo giorno un modello anche per tutti gli altri.

Governare significa avere una visione a 360 gradi: questa sfida, ormai lo sappiamo bene, riguarda la salute dei cittadini, è una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, ma riguarda anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte che ho fin qui assunto abbiamo tenuto conto, insieme a tutti i ministri, di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco.

Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani. 

Soli pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario.

La stragrande maggioranza di voi italiani ha risposto in modo straordinario. 

Quando ho adottato queste misure – che limitano anche alcune delle nostre amate libertà – ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l’ultimo, che a breve sarebbe stato necessario un passo ulteriore. 

Oggi, è chiaro, siamo consapevoli che in un Paese grande, moderno, complesso, come il nostro, bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti.

Ora, questo è il momento di compiere un passo in più. 
Quello più importante. 
L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta. 

Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.

Nessuna corsa, attenzione, non è necessario fare nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio.

Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di 1 metro di sicurezza.

Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti.

Restano chiusi i reparti aziendali non sono indispensabili per la produzione. Industrie, fabbriche, potranno ovviamente continuare a svolgere la propria attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori al fine di evitare il contagio. Sono incentivate le fabbriche e le industrie a predisporre misure che siano adeguate per reggere questo momento. Quindi regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.

Resta ovviamente garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, dei servizi di pubblica utilità dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi nonché di tutte quelle attività necessarie, comunque accessorie, rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività.

Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività, quindi continueranno le loro attività nel rispetto ovviamente della normativa igienico-sanitaria.

La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa.

È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane.

Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l’impatto di queste misure. Per avere un riscontro dovremo attendere un paio di settimane. E questo è molto importante, quindi lo voglio dire: se i numeri dovessero continueranno a crescere – cosa niente affatto improbabile – non significa che dovremo affrettarci a varare subito nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.

A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest’emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapie intensive e sub-intensive, avrà anche il potere di creare nuovi stabilimenti, di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze fin qui riscontrate.

La persona che nominerò sarà il Dott. Domenico Arcuri, che è amministratore delegato di Invitalia, e si avverrà di questa struttura già consolidata, già esperta nel settore industriale.

Si coordinerà con il dott. Borrelli e con la struttura attuale della Protezione Civile. Permettetemi di aprire una parentesi e di ringraziare tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, il dott. Borrelli per l’incredibile lavoro che stanno fin qui facendo.

E voglio dirvi un’ultima cosa: se saremo tutti a rispettare queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza.

Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità  di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza. Siamo parte di una medesima comunità.

Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una “comunità  di individui” come direbbe Norbert Elias.

Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo.

 


 

Coronavirus: Dichiarazioni Presidente Conte che firma il fermo Italia !

https://www.youtube.com/watch?v=9_UPvJOs1mE

Roma, 11 Marzo 2020

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato le nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19Di fatto Conte ha firmato il “fermo l’Italia”… (clicca qui)

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS A PORTOGRUARO: SANTANDREA CHIAMA LA SENATORE!

Nessuna risposta/riscontro alla PROPOSTA di azione incisiva anticontagio…

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

CORONAVIRUS: 

Santandrea ha proposto

al primo cittadino di Portogruaro 

un’azione incisiva per frenare il contagio

 

 

“La scelta del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla chiusura totale era necessaria. Come medico e nell’ottica della “tregua elettorale” (*) che ho lanciato nei giorni scorsi, ho telefonato al Sindaco Maria Terresa Senatore martedì, mettendomi a disposizione e proponendo proprio una chiusura totale immediata per la grave emergenza del coronavirus. – afferma Stefano SantandreaNon ho avuto nessun riscontro, nonostante la mia proposta fosse totalmente collaborativa

Portogruaro e il portogruarese sono mediaticamente ancora poco esposti, in realtà i casi stanno aumentando ed occorre subito fare un cordone sanitario con la collaborazione di tutti i sindaci del portogruarese. 

Questo era quanto proposto martedì al primo cittadino di Portogruaro. Le misure al momento presenti in città e nei dintorni non bastano, il COC (Centro Operativo Comunale) deve lavorare con maggior coordinamento fra Comuni e con i Servizi sociali e se possibile con i numerosi volontari che hanno dato la loro disponibilità. 

Bisogna fare uno sforzo tutti: purtroppo il coronavirus non guarda in faccia nessuno. La mia professionalità mi impone di dire con decisione che se non si riduce a zero la possibilità di contatto fra le persone la situazione non si calmerà.  

Considerate che i medici di famiglia sono ancora sforniti di mascherine e camici monouso imposti dalle normative, e che stanno cercando di lavorare per garantire comunque le condizioni sanitarie migliori per tutti

Restate a casa salvo urgenze e necessità già riportate nei diversi Decreti

Se vi muovete scaricate i moduli dai siti ufficiali. I numeri telefonici istituzionali disponibili sono oberati, ecco perché ho proposto nella mia telefonata di attivare immediatamente un numero verde mandamentale in accordo con le altre amministrazioni, con diverse linee, affinché i cittadini abbiano risposte chiare e precise rispetto alle disposizioni emergenziali e per rispondere ai bisogni di tutti. Le persone sono smarrite e hanno bisogno immediato di risposte alle loro domande, di aiuto e di supporto.”

 

Stefano Santandrea 

Candidato sindaco per il Centrosinistra

 

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

CORONAVIRUS: L' APPELLO DEL CANDIDATO SINDACO SANTANDREA!
09/03/2020 – Comune e Territorio

CORONAVIRUS: L’ APPELLO DEL CANDIDATO SINDACO SANTANDREA!

Invito a tutte le Forze Politiche a guardare l’emergenza senza scontri…

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: LE CHIARE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUENTI (FAQ) !

Il Governo informa, ben consapevole delle molte incertezze dei cittadini…

 

Dopo il Decreto… (*)

#Iorestoacasa, domande frequenti 

sulle misure adottate dal Governo

 

 

10 Marzo 2020

 

ZONE INTERESSATE DAL DECRETO

  1. Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
    No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
  2. Sono ancora previste zone rosse?
    No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.

 

SPOSTAMENTI

  1. Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
    Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
    È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
  2. Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
    Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
  3. Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
    In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
  4. Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
    È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n.  1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
  5. Come si devono comportare i transfrontalieri?
    I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
  6. Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
    Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
  7. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
    Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
  8. È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
    Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
  9. È consentito fare attività motoria?
    Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
  10. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
    Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
  11. Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
    Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
  12. L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
    Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.
  13. Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli?
    Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.

 

TRASPORTI

  1. Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
    No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
  2. I corrieri merci possono circolare?
    Sì, possono circolare.
  3. Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
    No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
  4. Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
    No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa.

 

UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI

  1. Gli uffici pubblici rimangono aperti?
    Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
  2. Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
    Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
  3. Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
    Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.
  4. Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?
    Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.

 

PUBBLICI ESERCIZI

  1. Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
    È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
  2. Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
    Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
  3. Quali attività di ristorazione e bar sono consentite dopo le 18.00?
    È consentita solo la consegna a domicilio del cibo (fatta eccezione per quanto indicato nella F.A.Q. Turismo n. 2).
  4. Il DPMC prevede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi delle medie e grandi strutture di vendita, nonché degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. La chiusura non è disposta, tra l’altro, per i punti di vendita di generi alimentari. i mercati, anche rionali sono obbligati alla chiusura, per la vendita di beni alimentari?
    No, non è prevista la chiusura relativamente alla vendita di generi alimentari nei mercati coperti e in quelli all’aperto recintati dove è previsto il controllo dell’accesso.
  5. Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
    Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
  6. Centri estetici, parrucchieri e barbieri possono continuare a svolgere la loro attività?
    Sì, ma solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza nel locale di clienti in attesa. Il personale dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherina).

 

SCUOLA

  1. Cosa prevede il decreto per le scuole?
    Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

 

UNIVERSITÀ

  1. Cosa prevede il decreto per le università?
    Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
  2. Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
    Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
  3. Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
    Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
  4. Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
    Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
  5. Cosa succede a chi è in Erasmus?
    Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.

CERIMONIE, EVENTI E ATTIVITÀ RICREATIVE

  1. Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
    Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
  2. Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
    Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
    Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
  3. Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
    Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
  4. I Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
    No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.

 

TURISMO

  1. Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
    Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
    Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
  2. Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
    Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.
  3. Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
    Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.

AGRICOLTURA

  1. Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
    No, non sono previste limitazioni.
  2. Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
    No, non sono previste limitazioni.  
                                                     

CORONAVIRUS: Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio Conte…

https://www.youtube.com/watch?v=1PWfsNs0bDw

EMERZGENZA CORONAVIRUS COVID-19

09.03.2020 – Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte…  si anticipano l’inasprimento delle restrinzioni anti contagio al virus, estese a TUTTA ITALIA, pertanto non più “zone rosse” limitate ad alcune Regioni, adesso “si parla e agisce” con una voce sola…

Coronavirus: Presidente Conte informa sui nuovi stanziamenti…(€ 25 milardi)

https://www.youtube.com/watch?v=IllaFar4XP4

Palazzo Chigi, 11 marzo 2020 – Consiglio dei Ministri n.36 – Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Catalfo.

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: MISURE URGENTI FIRMATE DAL PRESIDENTE CONTE!

Per TUTTA ITALIA per contenimento e gestione emergenza epidemiologica…

 


 

Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio  2020, n. 6, recante MISURE URGENTI contenimento  e  gestione dell’emergenza epidemiologica da  COVID-19, APPLICABILI SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE.

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’art. 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante «Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanita’ il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanita’ pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale e’ stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale;

Ritenuto necessario estendere all’intero territorio nazionale le misure gia’ previste dall’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020; Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di piu’ ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformita’ nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze, nonche’ i Ministri dell’istruzione, della giustizia, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’universita’ e della ricerca, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, per le politiche giovanili e lo sport e per gli affari regionali e le autonomie, nonche’ sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; 

Decreta:

Art. 1

Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all’intero territorio nazionale.

2. Sull’intero territorio nazionale e’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

3. La lettera d) dell’art. 1 decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e’ sostituita dalla seguente: «d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa’ sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attivita’ motorie svolti all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro;».

 

Art. 2

Disposizioni finali

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

2. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti le misure di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 ove incompatibili con la disposizione dell’art. 1 del presente decreto.

 

Roma, 9 marzo 2020

 

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 

Giuseppe Conte

IL MINISTRO DELLA SALUTE 

Roberto Speranza

 


 

CORONAVIRUS: Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio Conte…

https://www.youtube.com/watch?v=1PWfsNs0bDw

EMERZGENZA CORONAVIRUS COVID-19

09.03.2020 – Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte…  si anticipano l’inasprimento delle restrinzioni anti contagio al virus, estese a TUTTA ITALIA, pertanto non più “zone rosse” limitate ad alcune Regioni, adesso “si parla e agisce” con una voce sola…

Coronavirus: Presidente Conte informa sui nuovi stanziamenti…(€ 25 milardi)

https://www.youtube.com/watch?v=IllaFar4XP4

Palazzo Chigi, 11 marzo 2020 – Consiglio dei Ministri n.36 – Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Catalfo.

Categorie
Primo piano e Cronaca

8 MARZO: “FESTA DELLA DONNA”… MA STAI ZITTA CRETINA !

In questa giornata internazionale, meno mimose e più rispetto.

 

 

NIENTE DA FESTEGGIARE !

 

“STAI ZITTA CRETINA”

 

Siamo

 

DONNE

 

Siamo

 

TESTE PENSANTI

 

Siamo

 

CUORI ARDENTI

 

 

Eppure ogni giorno veniamo

 

UCCISE

 

BRUCIATE

 

CALPESTATE

 

UMILIATE

 

 

8 MARZO

 

Giornata internazionale

delle DONNE

 

 

meno MIMOSE più RISPETTO

 

 

 


 

Non esiste solo il Coronavirus come piaga sociale…

 

 


 

 

Presidente Mattarella: 8 marzo dedicato alle donne che lottano contro il virus..

https://www.youtube.com/watch?v=oqaQvIved7g

Di seguito il testo intervento Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

«Per i motivi che tutti conosciamo, quest’anno non potremo celebrare la giornata internazionale della donna al Quirinale. Ma desidero egualmente inviare a tutte le donne italiane e a quante si trovano in Italia un messaggio di vicinanza, di solidarietà. Rivolgo, anzitutto, un pensiero riconoscente alle donne – e sono tante – che si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del virus che ci preoccupa in questi giorni. Lavorano in condizioni difficili, con competenza e con spirito di sacrificio, con dedizione. Con la capacità esemplare di sopportare carichi di lavoro molto grandi. A loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata. Da tanto tempo le donne, in tutto il mondo, sono protagoniste di importanti progressi sociali e culturali. In numerose occasioni e in diversi ambiti sono state motori del cambiamento. Vorrei inoltre sottolineare come le donne contribuiscano, in misura particolare, a cogliere il valore universale e concreto del dialogo, della solidarietà, della pace. Sostenere e rispettare la condizione femminile, ascoltare le donne vuol dire, in realtà, rendere migliore la nostra società per tutte e per tutti».

Categorie
Primo piano e Cronaca

DECRETO MINISTERIALE 8 MARZO: NUOVE NORME CONTRASTO CORONAVIRUS !

ZONE ROSSE: Lombardia intera e 14 Province (Venezia-Padova-Treviso)…

 

Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

 

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale;

Ritenuto necessario procedere a una rimodulazione delle aree nonché individuare ulteriori misure a carattere nazionale;

Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea;

Tenuto conto delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 7 marzo 2020;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell’interno, della difesa, dell’economia e delle finanze, nonché i Ministri dell’istruzione, della giustizia, delle infrastrutture e dei trasporti, dell’università e della ricerca, delle politiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentiti il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle regioni e, per i profili di competenza, i Presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto;

 

DECRETA:

ART. 1

(Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Panna, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono adottate le seguenti misure:

a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

b) ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,50° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

c) divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus;

d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti professionisti e atleti di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;

e) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera r);

f) sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici;

g) sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;

h) sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Gli enti gestori provvedono ad assicurare la pulizia degli ambienti e gli adempimenti amministrativi e contabili concernenti i servizi educativi per l’infanzia richiamati, non facenti parte di circoli didattici o istituti comprensivi;

i) l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui all’allegato 1 lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri;

I) sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

m) sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica; sono inoltre esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della protezione civile, i quali devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d);

n) sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

o) sono consentite le attività commerciali diverse da quelle di cui alla lettera precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro di cui all’allegato 1 lettera d), tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione, In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno essere chiuse;

p) sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;

q) sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19, comunque garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d), ed evitando assembramenti;

r) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato l lettera d), le richiamate strutture dovranno essere chiuse. La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1 lettera d), con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

s) sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;

t) sono sospesi gli esami di idoneità di cui all’articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile aventi sede nei territori di cui al presente articolo; con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

ART. 2

(Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnisti ca o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;

c) sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

d) è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

e) svolgimento delle attività di ristorazione e bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

f) è fortemente raccomandato presso gli esercizi commerciali diversi da quelli della lettera precedente, all’aperto e al chiuso, che il gestore garantisca l’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori;

g) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

h) sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, anche regionali, master, università per anziani, e corsi svolti dalle scuole guida, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa e dell’economia e delle finanze, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza di cui all’allegato 1 lettera d). Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa;

i) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

l) fermo restando quanto previsto dalla lettera h), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 dell’ 8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giorni, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;

m) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;

n) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico;

o) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni;

p) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;

q) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;

r) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro;

s) qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie;

t) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;

u) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni. I casi sintomatici dei nuovi ingressi sono posti in condizione di isolamento dagli altri detenuti, raccomandando di valutare la possibilità di misure alternative di detenzione domiciliare, I colloqui visivi si svolgono in modalità telefonica o video, anche in deroga alla durata attualmente prevista dalle disposizioni vigenti. In casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale, a condizione che si garantisca in modo assoluto una distanza pari a due metri. Si raccomanda di limitare i permessi e la libertà vigilata o di modificare i relativi regimi in modo da evitare l’uscita e il rientro dalle carceri, valutando la possibilità di misure alternative di detenzione domiciliare;

v) l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri;

z) divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

ART. 3

(Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale)

1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure:

a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;

b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato 1, lettera d);

c) si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari;

d) ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,50° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

e) nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1;

f) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali;

g) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati;

h) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani;

i) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro, di cui all’allegato 1, lettera d);

l) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;

m) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta, Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti.

2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera m), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate:

a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione;

b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione;

c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 2020 0000716 del 25 febbraio 2020);

d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.

3. L’operatore di sanità pubblica deve inoltre:

a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi;

b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi;

c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).

4. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure:

a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione;

b) divieto di contatti sociali;

c) divieto di spostamenti e viaggi;

d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza. 

5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:

a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica;

b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi;

c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario.

6. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni.

7. Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’allegato 1.

ART. 4

(Monitoraggio delle misure)

1. Il prefetto territorialmente competente, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure di cui all’articolo 1, nonché monitora l’attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il prefetto, ove occorra, si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della regione e della provincia autonoma interessata.

2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.

ART. 5

(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data dell’8 marzo 2020 e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020.

2. Le misure di cui agli articoli 2 e 3 si applicano anche ai territori di cui all’ articolo 1, ove per tali territori non siano previste analoghe misure più rigorose.

3. Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo e 4 marzo 2020.

4. Resta salvo il potere di ordinanza delle Regioni, di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6.

5. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

 

Roma, 8 marzo 2020

 

 

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Giuseppe Conte 

 

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Roberto Speranza

 

 


 

Allegato 1

 

Misure igienico-sanitarie:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) evitare abbracci e strette di mano;

d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva; 

g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; 

I) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

 


 

CS del Presidente Conte su nuove norme a contrasto Coronavirus…

https://www.youtube.com/watch?v=qtoF7wagkyY

Palazzo Chigi, 08/03/2020 – Conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.

Dichiarazione del Presidente Mattarella sull’Emergenza coronavirus…

https://www.youtube.com/watch?v=_4mw7zFAnR4

Roma – Palazzo del Quirinale, 05.03.2020

Dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella sull’Emergenza Coronavirus Covid-19

“Care concittadine e cari concittadini, l’Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo. Lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione. L’insidia di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti. Siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali. Supereremo la condizione di questi giorni. Anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni: misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature e di materiali, verificandola in tutte le sedi ospedaliere. Il Governo – cui la Costituzione affida il compito e gli strumenti per decidere – ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano, suggerite da scienziati ed esperti di valore. Sono semplici ma importanti per evitare il rischio di allargare la diffusione del contagio. Desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni: anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita. Rispettando quei criteri di comportamento, ciascuno di noi contribuirà concretamente a superare questa emergenza. Lo stanno facendo con grande serietà i nostri concittadini delle zone cosiddette rosse. Li ringrazio per il modo con cui stanno affrontando i sacrifici cui sono sottoposti. Desidero esprimere sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime. Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione. Alla cabina di regia costituita dal Governo spetta assumere – in maniera univoca- le necessarie decisioni in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento. Care concittadine e cari concittadini, senza imprudenze ma senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia.”

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: COME SI COMBATTE, CON LA SCIENZA O LA POLITICA ?

Danni economici incalcolabili per l’Italia, tutto “in nome della Salute”…

 

COME SI COMBATTE L’EPIDEMIA… (“VIRUS O FALSUS”)

 

CON LA SCIENZA MEDICA

OPPURE

CON LA MEDICINA POLITICA ?

 

CORONAVIRUS: EFFETTI DEVASTANTI

PER LA SALUTE O L’ECONOMIA ?

 

Portogruaro: La Politica locale

cosa dice e cosa tace ?

 

 

Più passa il tempo, più mi convinco che quella che era una sensazione, sta diventando certezza, si è gonfiato un pallone fino quasi a farlo scoppiare, e ora si sta tentando di sgonfiarlo in maniera piuttosto goffa e un tantino indecente, più si sentono percentuali di mortalità, da noi bassissime, e come altri paesi europei hanno affrontato lo stesso problema in maniera per niente traumatica, viene da chiedersi se in Italia siamo pazzi o cos’altro, si è montata una psicosi senza senso perché più di qualcuno “al timone” era senza cervello, non si è usata correttamente la SCIENZA MEDICA, usando al suo posto la MEDICINA POLITICA, che non è la stessa cosa, e il CAOS è dilagato, Lombardia e Veneto in primis, come Regioni, mentre come ITALIA siamo diventati degli appestati, il danno economico rischia di diventare incalcolabile e il FALLIMENTO VICINO, ma serviva veramente questo BLOCCO TOTALE  di Scuole, Università, Musei, Spettacoli, Eventi sportivi e assembramenti di persone sia di luoghi pubblici che privati, che di fatto hanno paralizzato il nostro sistema sociale e travolto il quotidiano di milioni di cittadini italiani (anche fuori confine), minandone il futuro economico, mostrando quanto poco basta per vedersi portare via certezze e fiducia, e quanto sia fragile quello che fino a ieri consideravi una roccaforte, ecco, a chi andrà presentato il conto di tutto questo ? Chiaro, a nessuno !

A Portogruaro hanno montato la Tenda fuori del Pronto Soccorso (clicca qui), l’Ulss4 Veneto Orientale ha fatto delle Riunioni con i Sindaci del Territorio (clicca qui), la sindaco Maria Teresa Senatore e il vicesindaco Luigi Toffolo (medico) ci hanno rappresentato, è stato diramato dalla Dirigenza medica l’Orario visite da rispettare per l’Ospedale cittadino (clicca qui), divulgato un Decalogo (clicca qui) della FDI (Federazione Medici Italiani) Pediatri per le Famiglie su come affrontare l’infezione da nuovo coronavirus COVID-19, bene tutto questo, la macchina organizzativa si è mostrata funzionante, i Mercati cittadini e gli Allenamenti delle attività sportive tutte, sono stati ripristinati dopo un iniziale STOP come da elenco sopra citato, i vari Campionati sportivi, come il calcio, ancora NO, gli Eventi  sia pubblici che privati che richiamano molte persone NO, e mi fermo qui, ora piano piano, sbloccheranno tutto, ci diranno che andava tutelata la nostra salute, ma di salute io credo che a qualche “comandante” mancava quella “mentale”…

Ma politicamente chi ha avuto il coraggio di commentare/ criticare o semplicemente dire cosa bisognava fare? Pochi, molto pochi, Forza Italia ha consegnato il 22 febbraio per mano dell’europarlamentare Antonio Tajani a Roberto Speranza, ministro della Salute, un Documento con delle Proposte di Prevenzione da Epidemia da CORONAVIRUS (clicca qui), da capire che uso ne faranno i Tesserati FI locale, compresi l’assessore Luigi Geronazzo e il Consigliere Enrico Zanco, poi un bel commento (clicca qui) l’ha fatto l’ex vicesindaco Luigi Villotta della Lista civica “Città per l’Uomo”, ma troppo in “politichese”, in pratica ha fatto delle accuse senza accusare nessuno, ha puntato il dito ma non si è capito contro chi, non gli è andata bene questa gestione dell’Emergenza da coronavirus, ma non dice chi ha sbagliato o se c’è un colpevole o più colpevoli, insomma non è andato fino in fondo Villotta, e lo si può capire, visto che è di Centrosinistra e il PD si trova al Governo…

Per lo stesso motivo di parte, localmente critiche non ne ho lette da parte di Articolo UNO e per il Centrodestra LEGA e FDI ben si son guardati dal criticare la Regione Veneto di Luca Zaia o la Municipalità della Senatore, in politica nessuno si dà volontariamente la zappa sui piedi da solo, e alla fine della storia, una brutta storia che ha annoverato anche dei decessi per cui bisogna avere rispetto per il dolore altri, non rimarrà che fare la conta dei danni, che “di colpevoli” nessuno ne vorrà parlare, il motivo? Non serve dirlo, purtroppo.

 

PS.

Mi piacerebbe leggere un articolato commento sul CORONAVIRUS anche da Stefano Santandrea, ex Consigliere comunale di “Città per l’Uomo” e prossimo Candidato sindaco per il Centrosinistra a Portogruaro, visto che è un medico e le competenze per dire la sua le ha tutte, ma non in politichese (per non scontentare nessuno) come il buon “gigi”…

Mi è stato ricordato che pure Michele Lipani (Coordinatore FDI) è medico, e ovviamente vale anche per lui quanto sopra. 

 

 

B.G.

 

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO…

 

CORONAVIRUS: SI POSSONO FARE MERCATI SETTIMANALI ORA !!
25/02/2020 – Comune e Territorio (aggiornato)

CORONAVIRUS: SI POSSONO FARE MERCATI SETTIMANALI ORA !!

Nuova Ordinanza del Comune di Portogruaro, tra divieti e permessi…


CORONAVIRUS: GRANDE PAURA, ANCHE PORTOGRUARO SI MUOVE !
24/02/2020 – Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: GRANDE PAURA, ANCHE PORTOGRUARO SI MUOVE !

Riunione di tutti i Sindaci all’ULSS 4 per fare il quadro della situazione…

 


 

 

DOCUMENTO / PROPOSTA DI FORZA ITALIA (*)

DI PREVENZIONE DA EPIDEMIA DA CORONAVIRUS

 

Consegnato dall’europarlamentare Antonio Tajani

al ministro Roberto Speranza il 22 febbraio 2020

 


Sospensione del trattato Schengen in caso di aumento delle persone colpite, ma a due condizioni:
 
1. Che venga applicato il questionario (vedi sotto) alla frontiera, alle dogane, sulle navi, porti, aerei, treni, autisti e viaggiatori con l’aiuto della polizia, altrimenti non avrebbe senso
 
2. Che ci sia un forte coordinamento europeo sui controlli e sulla sospensione, altrimenti non avrebbe senso.
Se i paesi europei non si adeguano e non si coordinano, agiamo da soli con controlli alla frontiera per chiunque arriva utilizzando il questionario, il cordone sanitario e la quarantena obbligatoria quando necessaria
 
Sottoporre obbligatoriamente al questionario, per conoscere lo stato di salute, dove e come hanno trascorso gli ultimi 30 giorni (in Cina o a contatto con cittadini che sono stati in Cina) coloro:
 
1. Che entrano nei singoli paesi europei
(alla dogana, alla frontiera, in aereo, in nave, in treno, agli autisti, in autobus, ecc.)
 
2. Che si ricoverano in strutture sanitarie. Ai familiari che faranno visita negli ospedali
 
3. Che chiamano il 1500. Gli operatori telefonici devono applicare il questionario a chi telefona per aver tutte le informazioni e registrarle
 
4. Che rientrano in ufficio o a scuola da un viaggio di lavoro o di piacere
 
Attivare i cordoni sanitari:
 
1. Alle dogane, frontiere, stazioni, porti, aeroporti, per analizzare i “questionari sospetti” che vengono trasmessi dalle navi, dagli aerei, dai treni, ecc., durante il viaggio. Il passeggero non appena arriva a destinazione sarà “attenzionato” prima che scende dal mezzo di trasporto
 
Tutelare immediatamente le strutture sanitarie, i medici ed aumentare i posti della terapia intensiva. Per questo serve:
 
1. Accordo con protezione civile nazionale e esercito italiano per predisporre punti/centri di prima selezione (tende) specifiche per chi ha sintomi da coronavirus in modo da evitare che vadano in ospedale altrimenti verranno infettati gli operatori sanitari con il rischio di chiudere l’ospedale come accaduto in Veneto;
 
2. Obbligo del tampone per chi si ricovera e i loro familiari. Tutti i pazienti e familiari prima di entrare in ospedale devono aver fatto obbligatoriamente il tampone gratis per tutti, in appositi centri “individuati dalle regioni”;
 
3. Obbligo del questionario per chi si ricovera e loro familiari per conoscere dove è come hanno trascorso le ultime 3 settimane;
 
3. Redigere anagrafe dei posti terapia intensiva e aumentare unità di terapia intensiva da subito.
 
Prevenire nelle scuole attraverso:
 
1. Utilizzo di amuchina nei corridoi di tutte le scuole dalle materne alle superiori.
 
2. Diffusione di un video per i ragazzi per spiegare come difendersi e per rispettare l’igiene.
 
3. Il blocco di tutte le gite scolastiche.
 
4. La quarantena di 24 giorni per i bambini e insegnanti rientrati dalla Cina o che hanno avuto rapporti stretti con familiari e/o cittadini che sono stati in Cina negli ultimi 20 giorni.
 
Il numero 1500 del ministero deve essere più efficace attraverso:
 
1. La comunicazione per ogni telefonata, del codice identificativo di chi risponde.
 
2. La somministrazione del questionario al telefono con lo scopo di analizzare meglio il caso è memorizzare tutti i dati di chi ha telefonato.
 
3. La massima attenzione a non sottovalutare i casi e aumentare il monitoraggio dei soggetti dubbi.
 
La quarantena deve essere obbligatoria e vigilata per 24 giorni (per evitare la chiusura voli) per:
 
1. Tutti coloro che stanno rientrando dalla Cina
 
2. Tutti coloro che negli ultimi 15 giorni sono rientrati dalla Cina
 
3. Tutti coloro che stanno arrivando dall’Africa, Iran, Afghanistan, Pakistan, Cina.
 
4. Per tutti coloro che sono stati in contatto con chi è risultato positivo al test. Quarantena per familiari, colleghi, amici.
 
5. Per tutti i cinesi di rientro dal capodanno cinese (Toscana, Lazio, Emilia Romagna, ecc.) 
 
Nelle regioni dove si è certificata la presenza del virus agire con:
 
1. L’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto, centri commerciali, uffici pubblici.
 
2. Installazione, in tutti i locali pubblici o aperti al pubblico ne treni, aerei, bus, uffici pubblici, efficaci di sistemi di purificazione dell’aria indoor scientificamente validati in grado di intercettare ed eliminare il virus.

 

 

Forza Italia / Berlusconi Presidente

 

 


 

 

Tratto da : Lista civica “Città per l’Uomo”

 

VIRUS CONTAGIOSI

La paura, un sentimento irrazionale

 

 

13 febbraio 2020

Ci sono materie troppo importanti, proprio perché toccano da vicino la “ carne “ dell’uomo, che non possono, anzi non dovrebbero mai costituire motivo di divisione o peggio di polemica politica o distinguo strumentale, in quanto – sono convinto – che il senso di responsabilità debba sempre prevalere soprattutto per evitare l’allarmismo ed il panico sociale. La salute è una di queste e proprio recentemente, con l’improvviso affacciarsi dell’epidemia di coronavirus scoppiata in Cina agli inizi del dicembre scorso, ne abbiamo avuto la riprova. Non è il caso di ridurre il tutto alla “querelle“, di cui tanto si è scritto e detto, tra il governo centrale e la richiesta specifica sulle modalità di prevenzione a scuola anche da parte dei governatori regionali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Al riguardo, però, mi permetto un’unica osservazione.

Perché ci sono voluti così tanti giorni per stabilire che siano i medici a decidere se gli studenti rientrati dalla Cina debbano restare a casa o tornare in classe? Ci voleva tanto a capire che la questione è medico-sanitaria e non scolastica? Perchè non si è pensato subito, proprio per evitare contrasti, ingerenze di campo e libere interpretazioni di affidare alle ALSS territoriali il compito di monitorare e seguire i vari casi su diretta segnalazione delle famiglie e dei dirigenti scolastici?

Ovviamente le stesse famiglie, su base volontaria, possono sempre decidere di tenere a casa lo studente, anche se asintomatico, per 14 giorni, con assenza automaticamente giustificata. Sappiamo tutti invece come è andata e quante polemiche ne sono scaturite. Non sempre, da parte di chi detiene il potere ed il dovere politico, sono uscite reazioni lucide e giuste. Speriamo serva di lezione, anche per evitare che su problemi così delicati si finisca, ancora una volta, per spaccare in due il Paese. D’altro canto piena chiarezza va fatta per identificare le svariate voci false sul virus e sulla sua diffusione, perché anche queste possono danneggiare la salute. D’altronde non va mai dimenticato che la paura è un sentimento irrazionale, come lo sono gli stessi esseri umani. Altre considerazioni di carattere generale ( quelle specifiche e scientifiche vanno lasciate ai tecnici ed agli specialisti ) si impongono, se non altro per contribuire ad approfondire alcune tematiche che rischierebbero, forse, di rimanere sottotraccia e non essere adeguatamente messe in risalto.

Ognuno di noi, credo, abbia delle domande da farsi, perché la complessa problematica che ci si prospetta davanti non può lasciarci estranei o impassibili. Vorrei partire da una premessa. Non so quanti ricorderanno che, non più tardi di due anni fa, senza che nessuno pensasse di acquistare mascherine in farmacia o a chiudersi in casa improvvisando inutili quarantene, metà del nostro Pianeta si trovò a fronteggiare un’altra grave epidemia, quella del morbillo. L’infezione, che conta un tasso di contagiosità nove volte più alto del coronavirus, alla fine del 2018 presentò un bilancio drammatico, perché i morti furono 140 mila. E pensare che contro il morbillo esiste già un vaccino, gratuito e reperibile almeno nei Paesi occidentali che consente di seguire una determinata profilassi e così evitare la malattia per sempre.  Allora attenzione a non fare del coronavirus una sorta di nuova linfa di chi vive con il terrore di ciò che non può controllare, né prevedere. In queste ore di allerta mondiale sono in molti a tramutare la sacrosanta attenzione che si deve alla questione in panico insensato, che finisce per comprendere anche un rinnovato malanimo verso chi arriva da terre lontane, in questo caso da chi ha gli occhi a mandorla. Con tutto quello che ne consegue anche in termini di abitudini quotidiane, smettendo non solo di frequentare mercati e ristoranti orientali, ma anche interrompendo rapporti umani già consolidati in ambienti e quartieri frequentati dagli asiatici in generale. Intravedo un unico antidoto che non vale solo contro il pregiudizio. Bisogna trovare la forza ed il coraggio di sfidare la paura, togliendo dalle fauci proprio di chi vive di paura la vittima di turno.

Tra gli strumenti da adoperare bisognerà senz’altro investire di più e meglio nella comunicazione, costruendo vere e proprie realtà parallele che devono diventare più incisive ed influenti nel contrastare le deformazioni che derivano dal rimbombo e dai commenti della società globale su fatti reali o anche inventati, spesso artatamente messi in campo per interessi sociali, economici e politici di parte. Nella realtà dei social dobbiamo allora diventare ogni giorno più consapevoli ed anche più esigenti, perché non dovremmo mai dimenticare che tutti noi siamo soggetti attivi e passivi nel mondo dell’informazione. Dobbiamo, in definitiva, diventare più saggi, cosa che non sempre siamo. Per capire, capirci meglio e reagire efficacemente, allora, non dobbiamo più rivolgerci solo a Facebook, WhatApp e Twitter, ma anche andare a rileggere alcune illuminanti pagine dei Promessi Sposi del Manzoni, sapendo bene le sostanziali ed enormi differenze tra quanto successo nel 1630 e quanto accade oggi. Ecco perché dobbiamo guardare con grande fiducia e speranza ad un “ arma “ fondamentale che abbiamo a disposizione: la ricerca scientifica, ovvero le conoscenze di chi studia e le competenze di chi ne applica le scoperte. Va però superato l’aperto ostracismo populista che anche recentemente ha voluto distinguersi sulla decisione riguardo la validità di un vaccino o di una cura. Fiducia e razionalità si conquistano nel lungo periodo con la trasparenza, con informazioni chiare e decisioni tempestive soprattutto da parte delle istituzioni. E’ il tempo delle responsabilità, perché la posta in gioco è davvero troppo alta, ne va di mezzo la vita stessa delle persone.

 

 

                                                                         Gigi Villotta

 

 


 

Categorie
Primo piano e Cronaca

CORONAVIRUS: GRANDE PAURA, ANCHE PORTOGRUARO SI MUOVE !

Riunione di tutti i Sindaci all’ULSS 4 per fare il quadro della situazione…

 

CORONAVIRUS: E’ ALLARME TOTALE !

 

Tutti i Sindaci (*) a rapporto dall’ULSS 4

 

La Senatore a San Donà da Bramezza 

per prevenire / affrontare  la situazione…

 

Di seguito i Comunicati del Comune di Portogruaro e ULSS 4 V.O. postati ieri su Facebook e nei Pdf a fondo pagina 10 utili consigli del Ministero della Sanità (clicca qui) su come prevenire il nuovo coronavirus, poi degli utili consigli ai viaggiatori internazionali di ritorno da aree a rischio della Cina (clicca qui), delle utili risposte chiarificatrici sull’uso della mascherina di protezione (clicca qui) e infine delle risposte se è pericoloso mangiare cinese (clicca qui)

La situazione in Veneto è particolarmente grave se non drammatica, il Ministero della Salute di Intesa con il presidente Luca Zaia, ha emesso una Ordinanza contingibile e urgente (clicca qui) per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-2019, sospese ieri quasi tutte le attività sportive, e fino al 1 marzo rimarranno chiuse le Scuole e Università, annullate anche molte manifestazioni come il Carnevale di Venezia e spettacoli, si attende di capire con grande ansia l’esatta dimensione della diffusione di questo nuovo coronavirus COVID-2019, che purtroppo ha già fatto delle vittime anche in Italia, tutti i Media sono focalizzati su questa epidemia, e non mancano ovviamente le FAKE NEWS, specialmente nei Social, pertanto fidatevi solo delle fonti ufficiali degli Enti Istituzionali, come quelle da me riportate…

 

G.B.

 

 


 

COMUNE DI PORTOGRUARO

Coronavirus: Tavolo dell’Ulss 4 domenica con i Sindaci

Questa mattina, domenica 23 febbraio all’ospedale di San Donà di Piave, è stata convocata una riunione dal direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Carlo Bramezza, con tutti i sindaci dell’area, alla quale erano presenti il Sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore e il Vicesindaco Luigi Toffolo, alla presenza del dottor Nicolardi e della dottoressa Carraro. Al tavolo è stata data un’ampia illustrazione della situazione coronavirus. I casi attualmente presenti in Veneto sono a Padova, Mira e all’ospedale di Venezia. Non ci sono al momento casi presenti e nemmeno sospetti di coronavirus nella nostra Ulss. Le autorità sanitarie hanno chiesto la massima attenzione da parte dei sindaci ma hanno anche dato ampie rassicurazioni, affinché non si generino allarmismi ingiustificati. Nelle prossime ore verranno fornite ulteriori informazioni ufficiali. La situazione è in continua evoluzione. Attualmente Ulss4 ha rassicurato, raccomandando di seguire il decalogo, già pubblicato, redatto e diffuso a cura del ministero della Salute. Sarà cura delle Istituzioni rendere conto degli aggiornamenti emanati di volta in volta dall’Ulss4, dalla Regione e dal Ministero della Salute nelle prossime ore.

 


 

Ulss4 “Veneto Orientale”

CORONAVIRUS:

STAMANE INCONTRO TRA ULSS E SINDACI DEL VENETO ORIENTALE

Stamattina all’ospedale di San Donà di Piave l’Ulss4 ha incontrato i sindaci del Veneto Orientale per comunicare gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus.

Nell’incontro, i direttori generale, sanitario, dei servizi socio sanitari e del dipartimento di prevenzione dell’Ulss4, hanno ribadito che allo stato attuale in questa Azienda sanitaria non c’è alcun caso di contagio, neppure sospetto, di coronavirus. 

Il direttore del dipartimento di prevenzione, dottor Luigi Nicolardi, ha quindi letto le direttive ministeriali per la definizione dei casi sospetti di contagio che avviene a stretto contatto con persona già infetta. Può dunque destare sospetti di contagio la persona con infezione respiratoria acuta e che nei 14 giorni precedenti all’insorgenza della sintomatologia soddisfa almeno una delle seguenti condizioni: viaggio o residenza in Cina, presenza in zone infette, lavoro o frequentazione di strutture sanitarie in cui sono stati ricoverati pazienti. 

Eventuali casi di persone rientrate dalla Cina, o in zone in cui è presente il virus, e che non hanno alcuna sintomatologia febbrile, possono essere poste sotto osservazione al domicilio, monitorate dal personale del dipartimento di prevenzione per un periodo di 14 giorni. 

Ai sindaci è stato fornito inoltre un contatto diretto del dipartimento di prevenzione per avere tutte le informazioni di cui necessitano. 

Per la popolazione sono a disposizione il numero unico nazionale 1500 e il numero verde della Regione Veneto attivato oggi: 800462340. 

Riguardo la organizzazione di eventi pubblici, in attesa di linee guida e/o di ordinanze ministeriali/regionali, ciascun Sindaco ha la facoltà di valutare e di prendere provvedimenti ad ogni singolo evento. 

Allo scopo di mantenere il costante contatto, la prossima settimana l’Ulss4 convocherà un nuovo incontro con i Sindaci per comunicare altri aggiornamenti sul coronavirus.

 


 

Coronavirus, come prevenire il contagio: 10 consigli del Ministero della Salute

https://www.youtube.com/watch?v=Q-no794OemE

Per quanto tempo bisogna lavarsi le mani? Qual è la distanza da tenere da persone malate che tossiscono? Serve la mascherina? Cosa fare e cosa non fare per ridurre i rischi di una infezione. Una serie di suggerimenti messi a punto da Ministero della Salute, Istituto superiore di Sanità e Organizzazione Mondiale della Sanità a cura di Valeria D’Angelo illustrazioni di Paola Cipriani.

CORONAVIRUS TASK FORCE REGIONE VENETO !

https://www.youtube.com/watch?v=s1b2Z9fZSuI

Coronavirus, la Regione Veneto informa…

Categorie
Primo piano e Cronaca

PORTOGRUARO: E-DISTRIBUZIONE CAMBIO CONTATORI IN ATTO !

Per migliorare misurazioni dell’Energia elettrica che consumiamo…

 

e-distribuzione

 

 SOSTITUZIONE CONTATORI

ENERGIA ELETTRICA

 

Oggi sono venuti a cambiare il mio vecchio contatore della luce, come si dice, i primi erano a marchio ENEL, poi con i vari cambi Societari ci sono stati anche dei cambi di Contatori, dal vecchio modello nero e analogico, ai più moderni contatori digitalizzati di colore bianco, il tutto si è svolto in meno di 10 minuti, hanno svitato alcune viti tolto il vecchio e inserito il nuovo, tutto facilitato in quanto previsto e calcolato per il montaggio sulla base già esistente, e voilà, il gioco è fatto, nessuna firma da fare e nessun importo da pagare, pertanto ATTENZIONE ai solti “furbini” che approfittano di queste situazioni per “fregare” la gente, specialmente gli anziani e tutti quei soggetti ritenuti deboli e pertanto facili prede. 

Comunque nel volantino (clicca qui) che e-distribuzione ha affisso nelle vie/abitazioni interessate, trovate tutte le indicazioni di tutela nel qual caso abbiate dei dubbi sugli operatori che  si presentano a casa vostra, ci sono dei numeri di telefono e di riferimento da comporre, e se non riuscite ad avere le risposte che vi tranquillizzano, nessuno vi obbliga a farli entrare a casa vostra, e per dirla tutta, ci si potrebbe anche opporre alla sostituzione dei contatori per una migliore misurazione dell’Energia elettrica che consumiamo ma alla lunga, prima o poi, lo dovrete fare, allora meglio farlo adesso, però usando tutte le precauzioni del caso.

Ecco di seguito il contenuto del volantino:

E-Distribuzione sta sostituendo, ai clienti connessi alle proprie reti, l’attuale contatore elettronico con uno di nuova generazione che assicura maggiori funzionalità e vantaggi.

Il cliente non è tenuto a presenziare alle operazioni di sostituzione, ad eccezione dei casi in cui la sua presenza, o quella di un suo delegato, risulti indispensabile per l’accesso al contatore. L’intervento non richiede alcuna modifica al contratto di fornitura di energia elettrica già in essere né la stipula di un nuovo contratto.

AI personale che effettuerà la sostituzione, sempre riconoscibile attraverso un tesserino identificativo, non dovrà essere pagato nulla.

Invitiamo i clienti a diffidare di chiunque si presentasse per fini o scopi diversi, o non fosse identificabile come incaricato di E-Distribuzione, segnalandoci eventuali comportamenti scorretti.

Inoltre, per identificare l’operatore incaricato della sostituzione, il cliente potrà chiedere a quest’ultimo di generare un codice PIN, da verificare chiamando il Numero Verde 803 500 e selezionando il tasto 4, o utilizzando il servizio dedicato su APP o sul sito web di E-Distribuzione.

In tutti i casi di sostituzione sarà reso disponibile, richiedendolo al Numero Verde 803 500 selezionando il tasto 3 o previa registrazione all’area riservata sul sito internet e-distribuzione.it, il documento di sostituzione del misuratore. 

Durante la sostituzione del contatore ci sarà una brevissima interruzione di energia elettrica per la quale E-Distribuzione si scusa anticipatamente.

A corredo del nuovo contatore ci sarà un opuscolo informativo che ne illustra le principali funzionalità e i vantaggi.

La sostituzione del contatore per questo edificio è fissata per il giorno:

……………….14.02.2020……………. dalle 11 :00 alle 14:00……………………….

 

Per maggiori informazioni sarà possibile consultare il sito internet e-distribuzione.it oppure telefonare al Numero Verde 803 500 selezionando il tasto 3. Oppure cell. 3519986958 B.G.M. srl

 

E-Distribuzione ringrazia per la gentile collaborazione.