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BIBIONE: SMANTELLATO CANALE DI APPROVVIGIONAMENTO DROGA !

Padre e figlio 17enne di Codroipo (Friuli) denunciati con dei minorenni…


BRILLANTE OPERAZIONE BEN COORDINATA

CONTRO LO SPACCIO DI DROGA!

   

  Distretto POLIZIA LOCALE        Corpo Polizia Locale del Medio Friuli

                       Veneto Est                                   CITTA’ DI CODROIPO

Comuni di San Michele al Tagliamento                

     Fossalta di Portogruaro (VE) 


COMUNICATO STAMPA

 

COLTIVAVA LO STUPEFACENTE IN CASA A CODROIPO

E SPACCIAVA A BIBIONE

 

IL SINDACO CODOGNOTTO:

“OTTIMO RISULTATO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI TUTTI”

 

Un diciasettenne ed il padre di Codroipo sono finiti nella rete della Polizia Locale. Smantellato un canale di approvvigionamento

 

L’indagine parte a ferragosto 2020 quando gli Agenti della Polizia Locale del Distretto Veneto Est impegnati in alcuni specifici controlli, intensificati in quel periodo per l’aumento di turisti, ferma a Bibione due soggetti minorenni dal cui controllo vengono rinvenuti 20 grammi di marijuana. Il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria si attiva immediatamente per risalire alla provenienza dello stupefacente e nel settembre successivo le indagini portano a denunciare due ragazzi, anch’essi minorenni, residenti a Codroipo, per spaccio di stupefacente ed al sequestro di altri 15 grammi di marijuana. 

Data l’età delle parti, il fascicolo passa alla Procura dei Minori di Trieste che coordina le indagini e delega la polizia giudiziaria ad effettuare ulteriori accertamenti specifici per risalire alla provenienza dello stupefacente nonché al fornitore. Lunedì scorso, al termine delle articolate indagini, personale del Nucleo di PG e della Squadra Cinofila della Polizia Locale di San Michele al Tagliamento – Bibione, unitamente al personale del Corpo di Polizia Locale del Medio Friuli – Codroipo, davano esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Trieste.

Il sindaco di San Michele al Tagliamento/Bibione Pasqualino Codognotto ha elogiato il personale per il lavoro svolto e l’ottimo risultato raggiunto: “Grazie alla collaborazione tra tutti a trarne vantaggi sono i nostri territori”. 

Le perquisizioni sono state eseguite in due distinte abitazioni a Codroipo dove vive il figlio minorenne ed i due genitori. All’interno delle case è stato rivenuto circa un etto di sostanza stupefacente tipo hashish e marijuana, in parte già divisa in dosi, nonché tre bilancini di precisione e tutto l’occorrente per il suo confezionamento, oltre a delle bottiglie con liquore autoprodotto a base alcoolica con all’interno foglie di marijuana.

Durante la perquisizione della prima abitazione sono emerse delle circostanze che hanno indirizzato il personale della Polizia Locale ad eseguire la perquisizione anche nell’abitazione del padre dove anche il figlio ne aveva la disponibilità. 

Grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga “Conan” l’attenzione del personale operante si spostava presso i locali della cantina; qui l’uomo che fino a poco prima era stato collaborativo con le forze dell’ordine, cambiava atteggiamento manifestando un insolito nervosismo non volendo aprire la porta. Dopo alcune insistenze all’uomo non rimaneva altro che collaborare ed una volta entrati nella stanza gli Agenti scoprivano che il luogo era destinato alla coltivazione di marijuana.  In tale contesto sono state trovate quattro piccole serre, alcune termo-lampade, degli impianti di irrigazione ed areazione, una cinquantina di semi di canapa pronti per la semina, nonché opuscoli per l’acquisto dei semi in base alle diverse tipologie di cannabis.

Il padre del minore, presente in tutte le fasi della perquisizione, si impossessava di un pacchetto nascosto all’interno del locale e cercava maldestramente di disfarsene.  Con l’aiuto del cane è stato prontamente recuperato e si trattava di un panetto di hashish.

Padre e figlio venivano accompagnati presso il Comando della Polizia Locale “Medio Friuli” di Codroipo dove venivano indagati per coltivazione e detenzione di stupefacente finalizzata allo spaccio rispettivamente alla Procura di Udine e di Trieste.

L’intera operazione si concludeva con quattro persone denunciate, cinque segnalazioni alla Prefettura per uso personale di stupefacente, un etto e mezzo di stupefacente sequestrato, nonché lo smantellamento delle serre destinate alla coltivazione.

L’ottimo risultato è stato raggiunto grazie alla professionalità degli Agenti della Polizia Locale del Distretto Veneto Est e del Corpo del Medio Friuli, coordinati dalla Procura.

 

San Michele al Tagliamento 19 febbraio 2021

 

 


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SI E’ SPENTO GUIDO PERISSINOTTO, BRUTTO MALE LO HA PORTATO VIA

Aveva 68 anni, lascia nel dolore la moglie Enrichetta, i figli Nadia e Gianluca

IN RICORDO DELL’AMICO FRATERNO

GUIDO PERISSINOTTO

 

 

Oggi i funerali di Guido Perissinotto di anni 68, che lascia nel dolore la moglie Enrichetta, i figli Nadia e Gianluca, la sorella Sandra e parenti tutti. Nella chiesa parrocchiale di San Pio X del Teson (Levada/Concordia), si terrà alle ore 15 la cerimonia funebre, dopo la funzione religiosa si proseguirà per la cremazione.

Nella Epigrafe (*)  a fianco della foto di Guido, si legge:

“Io vi amerò al di là della vita. L’amore è l’anima e l’anima non muore.”

Parole, quelle sopra, che ben identificano quello che è stato in vita Guido, una delle persone più buone, oneste e leali che io abbia mai conosciuto, con un grandissimo senso della Famiglia e dei suoi valori, un vero esempio di integrità e rettitudine, persona e amico che ho sempre stimato con ammirazione.

Mai avrei pensato di parlare di Guido al passato, come ogni anno, da quando si è sposato nel 1975 con Enrichetta, e io ero il suo Testimone di nozze, a Natale mi manda un Biglietto di Auguri per le festività e l’anno nuovo, inizialmente firmato da loro due, poi con la figlia Nadia (che ho tenuto a battesimo) a cui successivamente si è aggiunto Gianluca, e ancora oggi, a Natale 2020, benchè i figli siano ormai persone adulte, il Biglietto augurale che mi è arrivato (clicca qui) conteneva tutti i loro nomi, a dimostrazione, come vi ho detto in precedenza, di quanto fosse importante per lui la Famiglia, una consuetudine che durava da 45 anni, a cui seguiva un incontro “rievocativo e gastronomico” a casa sua, a cui si aggiungeva un altro “componente”, Roberto Cancian, insomma tre amici che ogni anno, da 45 anni, ripetevano lo stesso rito, diventato tradizione o usanza, ora improvvisamente spezzata da un brutto male incurabile, che in meno di un anno se lo è portato via.

Confesso che è stato un fulmine a ciel sereno, nulla sapevamo io e Roberto fino a metà gennaio, e visto il consueto Biglietto di auguri 2020, già si immaginava la serata a parlare di Covid-19 e della Crisi di Governo in corso, tra un fetta di panettone e un bicchiere di spumante e stuzzichini vari, per chiudere con un buon caffè caldo, Guido però era anche una persona molto riservata, e si era tenuto per se l’esito di un esame di routine fatto a febbraio dello scorso anno, la diagnosi era di quelle impietose, ha affrontato con dignità la malattia, ha fatto dei cicli di chemio, ma non è stato sufficiente, ma nessuno pensava ad un esito così rapido e drammatico, il tradizionale incontro lo avevamo spostato a data da destinarsi, causa virus, non altro, ma purtroppo il destino ha voluto diversamente.

La notizia della morte di Guido l’ho appresa sabato 30 gennaio da mia sorella Giovanna, anche lei di Levada/Teson, il nome non se lo ricordava, ma parlava di un Perissinotto che faceva il pugile, e alloro ho subito capito che era Guido, in gioventù ha fatto il pugile a livello dilettantistico (ai tempi del fossaltese Disarò), pure io sono andato ad incrociare i guantoni con lui in palestra a Teglio Veneto, dove si allenava, aveva due mani che erano due mazze enormi, avrebbe potuto fare il professionista, ma non so perché, ha preferito abbandonare e si è dedicato anima e corpo al lavoro e alla famiglia, ma dalle sue parti la nomea di ex pugile gli è rimasta.

Guido è stato un lavoratore precoce, iniziando come apprendista idraulico, poi fatto il militare, è diventato Guardia giurata, professione non facile che ha svolto fino alla meritata pensione che da alcuni anni si stava godendo, ed è grazie a lui, che una mattina di 31 anni fa mi telefonò a casa per dirmi che alla Record assumevano varie figure di lavoratori, che in un momento difficile della mia vita, senza un lavoro fisso, mi sono presentato e fui assunto, fu un’ancora di salvezza che mi diede stabilità in  tutti i sensi, e alla Record/Continente poi Carrefour ci ho passato 20 anni, maturando a mia volta i contributi necessari per la pensione, non so senza quella telefonata come sarebbe stata la mia vita, questo per dire quanto a volte siano importanti gli amici, quelli veri, e Guido lo era, e mi mancherà tantissimo, e grande è il rammarico di non averlo potuto salutare come si deve per un’ultima volta, non c’è stato il tempo. Ciao Guido, rimarrai per sempre nei nostri cuori.

 

A Enrichetta, Nadia e Gianluca, in questo momento di immenso dolore, le mie più sentite Condoglianze.

 

G.B.   

 

 


 

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FEMMINICIDIO DI CONCORDIA: OGGI (18,30) UNA MESSA PER VIKTORIA

Amorevole madre di tre figli, è stata uccisa in modo crudele dal marito…

 

UNA MESSA PER VIKTORIA

 

Viktoria Temitope Obalakun Osagie, madre di tre figli, è stata

uccisa in modo crudele dal marito.

 

L‘ennesimo femminicidio: un crimine che non ha confini.

Viktoria, di origine nigeriana, di fede cattolica, era immigratin Italia e viveva a Concordia Sagittaria, dove lunedì 1° febbraio alle ore 18.30 si svolgerà una Santa Messa in suffragio nella Cattedrale di Santo Stefano.

L’Associazione Migranti invita a parteciparvi, nel rispetto delle misure anti Covid-19 (Il Veneto è ora in zona gialla).

 

AGGIORNAMENTO

Cattedrale di Concordia piena in ricordo di Victoria (clicca 1 e 2), barbaramente uccisa dal marito, molto significative e dovrebbero far molto riflettere, le parole di Don Padovese in un passaggio della sua omelia: 

“C’è in noi un senso di sconfitta e di amarezza perchè ciò che si sarebbe potuto e dovuto evitare ma non si è riusciti a farlo per una serie di circostanze.” 

 


 

CONCORDIA PER … DONARE UNA SPERANZA


Le Associazioni di Volontariato di Concordia Sagittaria,

cogliendo il sentimento di solidarietà espresso dalla comunità

di voler dare sostegno ai tre minori vittime della recente tragedia,

hanno istituito un Conto Corrente Bancario dedicato denominato

“Concordia per …”

Le somme raccolte saranno integralmente versate

in un conto corrente provvisorio e trasferite in un altro definitivo

intestato ai minori e amministrato da un tutore,

non appena ricevuta l’autorizzazione del Giudice.

 

Il conto è acceso presso la Banca BCC del Pordenonese Monselice.

IBAN: IT55K083563607C0000000068128

 

L’iniziativa è patrocinata dall’Amministrazione Comunale.

La Parrocchia offre la disponibilità a raccogliere le offerte

nell’arco delle mattinate feriali presso la Canonica.

 


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SUL FEMMINICIDIO DI CONCORDIA IL COMMENTO PD PORTOGRUARESE

Dito puntato sulle violenze domestiche, serve rete virtuosa di solidarietà…

 

PARTITO DEMOCRATICO

Circolo di Portogruaro

Associazione “Insieme in festa” 

 

Comunicato Stampa del 25.02.2021 

 

Di fronte all’orribile tragedia di Concordia Sagittaria dove una donna, l’ennesima, è stata letteralmente massacrata da quello che doveva essere il suo compagno di vita le parole non bastano, corrono il rischio di essere banali e scontate, non sono, perché non possono, essere in grado di dar voce al nostro sentire.

Come PD e Associazione Insieme in Festa condividiamo completamente quanto già espresso da vari soggetti del nostro tessuto sociale culturale e politico, in primis lo SPI CGIL Lega del Lemene con il suo comunicato.

Intendiamo, oltre che ribadire quanto è già stato affermato, esprimere tutto il nostro sgomento, porre l’accento su un particolare aspetto che, forse, non è ancora stato sufficientemente evidenziato e di cui non abbiamo completa consapevolezza.

Le violenze domestiche, che colpiscono soprattutto le fasce più deboli ovverosia le donne e i bambini, sono in quest’ultimo periodo sensibilmente aumentate. Non crediamo sia un caso. La pandemia ancora pesantemente in corso, oltre ai molti e devastanti effetti che sono sotto gli occhi di tutti, ha portato anche un’altra conseguenza. L’isolamento per motivi sanitari in molti casi accoppiato all’impossibilità in moltissime altre circostanze di recarsi semplicemente al lavoro, di uscire, di socializzare, di avere in altri termini una vita “normale” ha acuito, proprio per la forzata convivenza e la forzata condivisione degli stessi spazi, moltissime situazioni di tensione tra componenti dello stesso nucleo famigliare, tensioni che purtroppo sfociano spesso nella violenza ancora più che in passato e a volte, come abbiamo constatato, nelle sue estreme conseguenze.

Riteniamo, anche per questo motivo che, ora più che mai, debba essere tessuta una rete virtuosa di solidarietà e concreto sostegno, che veda protagonisti tutti i soggetti istituzionali, le forze dell’ordine, le agenzie educative e che possa garantire interventi concreti preventivi e non, come troppo spesso accade, dichiarazioni tardive e successive, quando ormai è troppo tardi.

Per quanto ci riguarda e per quanto possiamo, continueremo come in passato ad adoperarci, anche con specifiche iniziative, per promuovere una cultura di rispetto e di parità di genere, affinché mai e poi mai possa in qualsiasi modo essere considerato “normale” ed inevitabile ciò che non può esserlo.

 


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“FACCETTA NERA” DELLA DONAZZAN: TUTTI CONTRO, DAI COBAS A ARTICOLO UNO!

Intollerabile nuova dimostrazione di attaccamento ai valori del fascismo…

NOTA – Non voglio nemmeno sprecare parole sulla “cantante” Donazzan, perchè amare “Faccetta nera” è come sbandierare con orgoglio la propria fede fascista…  pubblico soltanto il Comunicato stampa che ho ricevuto dai COBAS (clicca qui) e riporto poi il post di Articolo UNO (clicca qui) che tira in ballo Zaia perchè la rimuova dal suo incarico di assessore all’Istruzione…ma credo sia veramente utopistico pensare sia possibile una cosa del genere, purtroppo. (Sotto link/video a Radio 24)

G.B.

 


 

COBAS

 

COMUNICATO STAMPA  del 10.01.2021


Ancora un’altra volta, l’Assessore della Giunta Regionale del Veneto Elena Donazzan di Fratelli d’Italia, ha confermato il suo attaccamento ai valori del Fascismo. 

Stavolta ha intonato “Faccetta nera” durante la trasmissione radio “La Zanzara” su Radio 24. E’ intollerabile questa condotta, è intollerabile il silenzio degli scagnozzi che governano assieme a lei in Regione!

Il secondo conflitto mondiale fu voluto dal Fascismo e dai potentati economici che lo avevano supportato.

Il conto invece lo pagò il popolo, con lutti e distruzioni. Industriali, padronato, politici legati al fascio, seppero rimanere “a galla” e riconvertirsi con una nuova verginità. E nel dopoguerra li troviamo ad acclamare la Costituzione, a guidare operazioni di rimozione/negazione verso quegli anni. Ma noi abbiamo sviluppato gli anticorpi verso di loro e conosciamo come si muovono. Antifascisti di destra e di sinistra, a livello nazionale e nel locale, che in nome di profitti e tornaconto personali, sono disposti a compiere piccole-grandi porcherie. La storia insegna che sono state fatte, le fanno e le faranno. Il fascismo ha come obiettivo il controllo autoritario della partecipazione delle persone e del popolo alla vita sociale, perché la restrizione delle libertà e dei diritti sono legati indissolubilmente alle necessità della piccola e grande borghesia.

La classe dirigente italiana non si è mai riformata, ha sempre seguito le stesse logiche fasciste: i ceti dirigenti, i padroni, le sentinelle dello Stato borghese, aprono la strada ai loro cortigiani, che in cambio di favori e vantaggi personali, tornano utili nel momento di intensificare lo scontro con la classe operaia e i lavoratori di tutte le nazioni.

L’attualità ci rimanda ad un contesto sociale reazionario, promosso dalle classi dominanti, in cui i fascisti si sono conquistati gli spazi di agibilità, legittimati da quella sinistra imborghesita capace solo di portare avanti un antifascismo celebrativo e di facciata. Larga parte della sinistra e del sindacato, non hanno saputo-voluto star dentro le lotte sociali, contribuendo così a favorire le guerre tra poveri.

I fascisti, il fascismo rientrano pienamente nelle logiche del sistema borghese e perseguono la lotta di classe a suo favore!

I Cobas sono per l’attuazione dei principi della Costituzione, quelle idee che erano espressione di chi ha partecipato alla Resistenza, la costruzione di una nuova società fondata sulla dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, l’eliminazione di ogni discriminazione, il principio di eguaglianza sostanziale, i diritti sociali, la salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico, il ripudio della guerra.

 

Alberto D’Andrea

Cobas Sanità Veneto

 


 

Articolo UNO Veneto

 

10.01.2021 

Nel bel mezzo di una emergenza educativa senza precedenti, quale è quella generata dalla pandemia del Covid-19, l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Elena Donazzan, preferisce impiegare il suo tempo a cantare in diretta radiofonica “faccetta nera”, dicendo tra l’altro di preferirla a “Bella ciao”.

Riteniamo che una delega così importante e delicata per un’amministrazione, come quella al futuro delle giovani e dei giovani, non possa essere esercitata da una persona nostalgica dei peggiori recessi fascisti della storia del paese. Invochiamo le dimissioni immediate dell’Assessore Donazzan, perché una persona investita di cariche pubbliche è doppiamente colpevole quando compie apologia del fascismo.

E’ l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della destra veneta di affrancarsi dai legami con il periodo più torbido e nero della storia repubblicana, quello della dittatura fascista. Donazzan non solo rivela la propria totale inadeguatezza a ricoprire il ruolo affidatole dal presidente Zaia, ma offende la memoria di miglia di donne e uomini veneti, che nella lotta di liberazione si impegnarono, pagando a volte con la propria vita, perché libertà e democrazia tornassero nel nostro paese: donne e uomini che avevano anche il nome di Tina Anselmi, Mario Rigoni Stern, Silvio Trentin.

“Settantacinque anni fa l’Italia viveva il momento del riscatto, della liberazione e iniziava il cammino della rinascita e della ricostruzione. La lotta di liberazione fu impegno e sacrificio di un popolo, un fatto corale e doloroso”: sono parole del presidente Zaia, contenute nel messaggio che scrisse per il 25 aprile 2020: pensa quindi che le posizioni politiche del suo assessore sia compatibili con questo messaggio? Perché delle due, l’una: o il presidente Zaia crede sinceramente in quello che ha scritto, e quindi tocca a lui rimuovere dal suo incarico l’assessore Donazzan, oppure avalla il suo assessore, dimostrando di non essere persona che crede nelle proprie parole.

 

 


RADIO 24 – “LA ZANZARA” / 8 GENNAIO 2021 CON LA DONAZZAN…

https://www.youtube.com/watch?v=XCSi43cqUI4

Il video si può guardare solo su You Tube  per scelta di Radio 24 però io vi ho preparato il link che vi porta direttamente al minuto dell’intervento dell’assessore Elena Donazzan, che si esiberà poi con “Faccetta nera”… (clicca qui)

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COVID-19: TOCCA AI MEDICI DI BASE VACCINARSI, AL VIA DA OGGI, ERA ORA!

Soddisfazione del Presidente della Categoria, ma qualcuno non ha aderito…

 

MEDICI DI BASE:

E’ IL LORO TURNO 

A VACCINARSI !

 

Ma qualcuno non ha aderito…

 

 

Lo avevo già in precedenza segnalato (clicca qui), che c’era “qualche difficoltà” per quando riguardava la Categoria dei Medici di base, nello specifico sulla loro tutela e vaccinazione personale, che poi va a riflettersi anche sul grado di sicurezza dei pazienti che a loro si rivolgono, perché lo sappiamo molto bene che il contagio è sempre in agguato dietro l’angolo…

Avevo chiesto che qualcuno facesse chiarezza, e indirettamente la risposta è arrivata, perché dalla stampa di oggi (clicca qui) si apprende che proprio in data odierna sono partite le vaccinazioni a tutti i Medici di base dell’ULSS 4, quasi tutti hanno aderito, e quel quasi mi preoccupa, andrebbe meglio specificato con nome e cognome, perché è giusto sapere chi si rifiuta, a tutela di tutti, poi su quanto sia etico o giusto questo atteggiamento o presa di posizione, possiamo stare qui a discutere fino a domani, non cambierebbe nulla, la libertà di scelta va sempre garantita, è un diritto, dicono, ma io qualche perplessità in questi contesti ce l’ho, e non solo io…

Intanto prosegue il programma dei tamponi rapidi ai cittadini, che sempre i Medici di base eseguono a San Donà, Jesolo e Portogruaro, e qui da noi vengono ora fatti al Centro anziani “Pertini” di Via San Giacomo, e non più a San Nicolò (come riportato nell’articolo), certo che sull’argomento Emergenza Covid-19 ce ne sarebbe da dire molto, se ne è discusso anche in Consiglio comunale, dove la Minoranza chiedeva una Commissione specifica e permanente, è stata pure presentata una Mozione (clicca qui), ma l’Amministrazione comunale pare sia “sorda” alle richieste del Centrosinistra (Gruppo Civici e Democratici), di cui vi parlerò in altra pagina, perché tanto è stato detto e scritto, che bisogna dargli il giusto spazio e attenzione, con la salute non si scherza, e la politica su questo argomento dovrebbe fare “meno politica” e più fatti, o ASCOLTO !   

 

G.B.

 

 


 

ARTIUCOLI IN ARCHIVIO…

 

IL CIRCOLO PD PORTOGRUARO ATTACCA IL DG BRAMEZZA DELL'ULSS4 !
07/01/2021 – Comune e Territorio

IL CIRCOLO PD PORTOGRUARO ATTACCA IL DG BRAMEZZA DELL’ULSS4 !

Accusato di strigliare i Sindaci senza vedere “le sue mancanze” Aziendali..

 

06/01/2021 – Primo piano e Cronaca

“IO MI VACCINO”: AZIENDA ULSS 4 CONCEDE PATROCINIO E ADERISCE !

Lo comunica al Comitato promotore il Direttore generale Carlo Bramezza…

 


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Primo piano e Cronaca

“IO MI VACCINO”: AZIENDA ULSS 4 CONCEDE PATROCINIO E ADERISCE !

Lo comunica al Comitato promotore il Direttore generale Carlo Bramezza…

 

REGIONE DEL VENETO

ULSS 4  VENETO ORIENTALE

 

                                                            AI Presidente ANDOS

                                                            Dott.ssa Giuliana Simonatto

                                                            AI Presidente AMVO Onlus

                                                            Sig. Roberto Soncin

                                                            Al Centro Diritti del Malato ODV

                                                            ULSS 4 Veneto Orientale

                                                             Ivana Franceschinis

                                                 

                                              e.p.c.     Alla dott.ssa Maria Grazia Carraro

                                                            Direttore Sanitario

                                                            AI dottor Mauro Filippi

                                                            Direttore dei Servizi Socio-Sanitari

                                                             Alla dott.ssa Michela Conte

                                                             Direttore Amministrativo

                                                             loro sedi

 

 

OGGETTO: Richiesta condivisione finalità Campagna COVID-19 “ANCH’IO Ml VACCINO” – e adesione al Comitato Promotore.

 

Si ha il piacere di comunicare che l’Azienda, valutata la vostra richiesta del 16 dicembre 2020, è lieta di condividere le finalità della Campagna di cui all’oggetto, di concederVi il patrocinio e di aderire al Comitato Promotore

Cogliamo l’occasione per congratularci per l’iniziativa e certi che l’evento conseguirà il meritato successo, vogliate gradire i più cordiali saluti.

 

                                                                  IL DIRETTORE GENERALE

                                                                        Dott. Carlo Bramezza

 



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03/01/2021 – Primo piano e Cronaca

“IO MI VACCINO”: MOLTE ADESIONI RACCOLTE DALLE 23 ASSOCIAZIONI !

Fioccano e si moltiplicano nel Portogruarese a seguito Campagna divulgativa…

 

PORTOGRUARO:
27/12/2020 – San Stino al voto 2013/18

PORTOGRUARO: “IO MI VACCINO” IL NOME DELLO SPECIFICO COMITATO !

Composto da 19 Associazioni per promuovere una Campagna divulgativa…

 


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“IO MI VACCINO”: MOLTE ADESIONI RACCOLTE DALLE 23 ASSOCIAZIONI !

Fioccano e si moltiplicano nel Portogruarese a seguito Campagna divulgativa…

 

COMUNICATO STAMPA del 02.01.2021

Fioccano le adesioni alla campagna

“Io mi vaccino”

promossa da 23 Associazioni

Fondazioni del Portogruarese.

 

Raccoglie molte adesioni la campagna “Io mi vaccino” lanciata sui social dal Comitato Promotore costituitosi tra 23 Associazione e Fondazioni del Portogruarese e partita ufficialmente il 27 dicembre scorso, in occasione del D-VAX dell’Unione Europea.

Nonostante il periodo di ferie abbiamo ricevuto numerosi positivi riscontri, in forma di brevissimi video, di foto, di lettere e di testi scritti che vengono gradualmente pubblicati nella pagina di Fb (*) “Campagna io mi vaccino” e sull’omonimo profilo Instagram.

Hanno finora risposto all’appello alcune Personalità: il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella, l’on. Sara Moretto, il Consigliere regionale Fabiano Barbisan; i Rappresentanti di altre Associazioni come il dottor Andrea Xausa della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Alberto Pellarin dell’ANA (Alpini), Samj Binakaj di Kosovo, Bouchaib Tanji di Al Hilal.

Ed ancora altre adesioni a “Io mi vaccino” sono giunte da don Elvio Morsanuto Parroco di San Nicolò, da don Giuseppe Liut Parroco di Summaga, dalla Comunità del Monastero di San Gaetano, dalla storica e Premio Gervino Imelde Rosa Pellegrini, dall’artista Pope Galli e da Anna Maria Zago, Dirigente dell’IT Leonardo da Vinci.

Da oggi in arrivo le foto dei sanitari che si stanno vaccinando.

Pure i cittadini possono aderire inviando commenti, like, immagini e video sia direttamente sui social che alla mail campagnamivaccino@gmail.com.

Nelle prossime settimane saranno prodotte e distribuite anche le spille di “Io mi vaccino”.

 

Per il Comitato Promotore

Ivana Franceschinis – dott.ssa Lionella Bertoli

 

 

 


  

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PORTOGRUARO:
27/12/2020 – San Stino al voto 2013/18

PORTOGRUARO: “IO MI VACCINO” IL NOME DELLO SPECIFICO COMITATO !

Composto da 19 Associazioni per promuovere una Campagna divulgativa…

 


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DISCORSO DI FINE ANNO 2020 DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA !

Sergio Mattarella si rivolge agli italiani, la PANDEMIA in primo piano…

NOTA – Covid 19, vaccino e la ripartenza dell’Italia dopo la pandemia, sono i temi su cui si è concentrato il discorso di Mattarella… G.B.

 



Messaggio di Fine Anno 2020

del Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella

 

 

Palazzo del Quirinale, 31/12/2020

Care concittadine e cari concittadini,

avvicinandosi questo tradizionale appuntamento di fine anno, ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale.

Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza.

La pandemia che stiamo affrontando mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere.

Vorremmo tornare a essere immersi in realtà e in esperienze che ci sono consuete. Ad avere ospedali non investiti dall’emergenza. Scuole e Università aperte, per i nostri bambini e i nostri giovani. Anziani non più isolati per necessità e precauzione. Fabbriche, teatri, ristoranti, negozi pienamente funzionanti. Trasporti regolari. Normali contatti con i Paesi a noi vicini e con i più lontani, con i quali abbiamo costruito relazioni in tutti questi anni.

Aspiriamo a riappropriarci della nostra vita.

Il virus, sconosciuto e imprevedibile, ci ha colpito prima di ogni altro Paese europeo. L’inizio del tunnel. Con la drammatica contabilità dei contagi, delle morti. Le immagini delle strade e delle piazze deserte. Le tante solitudini. Il pensiero straziante di chi moriva senza avere accanto i propri cari.

L’arrivo dell’estate ha portato con sé l’illusione dello scampato pericolo, un diffuso rilassamento. Con il desiderio, comprensibile, di ricominciare a vivere come prima, di porre tra parentesi questo incubo.

Poi, a settembre, la seconda offensiva del virus. Prima nei Paesi vicini a noi, e poi qui, in Italia. Ancora contagi – siamo oltre due milioni – ancora vittime, ancora dolore che si rinnova. Mentre continua l’impegno generoso di medici e operatori sanitari.

Il mondo è stato colpito duramente. Ovunque.

Anche l’Italia ha pagato un prezzo molto alto.

Rivolgendomi a voi parto proprio da qui: dalla necessità di dare insieme memoria di quello che abbiamo vissuto in questo anno. Senza chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

La pandemia ha scavato solchi profondi nelle nostre vite, nella nostra società. Ha acuito fragilità del passato. Ha aggravato vecchie diseguaglianze e ne ha generate di nuove.

Tutto ciò ha prodotto pesanti conseguenze sociali ed economiche. Abbiamo perso posti di lavoro. Donne e giovani sono stati particolarmente penalizzati. Lo sono le persone con disabilità. Tante imprese temono per il loro futuro. Una larga fascia di lavoratori autonomi e di precari ha visto azzerare o bruscamente calare il proprio reddito. Nella comune difficoltà alcuni settori hanno sofferto più di altri.

La pandemia ha seminato un senso di smarrimento: pone in discussione prospettive di vita. Basti pensare alla previsione di un calo ulteriore delle nascite, spia dell’incertezza che il virus ha insinuato nella nostra comunità.

È questa la realtà, che bisogna riconoscere e affrontare.

Nello stesso tempo sono emersi segnali importanti, che incoraggiano una speranza concreta. Perché non prevalga la paura e perché le preoccupazioni possano trasformarsi nell’energia necessaria per ricostruire, per ripartire.

Nella prima fase, quando ancora erano pochi gli strumenti a disposizione per contrastare il virus, la reazione alla pandemia si è fondata anzitutto sul senso di comunità.

Adesso stiamo mettendo in atto strategie più complesse, a partire dal piano di vaccinazione, iniziato nel medesimo giorno in tutta Europa.

Inoltre, per fronteggiare le gravi conseguenze economiche sono in campo interventi europei innovativi e di straordinaria importanza.

Mai un vaccino è stato realizzato in così poco tempo.

Mai l’Unione Europea si è assunta un compito così rilevante per i propri cittadini.

Per il vaccino si è formata, anche con il contributo dei ricercatori italiani, un’alleanza mondiale della scienza e della ricerca, sorretta da un imponente sostegno politico e finanziario che ne ha moltiplicato la velocità di individuazione.

La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune.

Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili.

Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi.

Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza.

Il vaccino e le iniziative dell’Unione Europea sono due vettori decisivi della nostra rinascita.

L’Unione Europea è stata capace di compiere un balzo in avanti. Ha prevalso l’Europa dei valori comuni e dei cittadini. Non era scontato.

Alla crisi finanziaria di un decennio or sono l’Europa rispose senza solidarietà e senza una visione chiara del proprio futuro. Gli interessi egoistici prevalsero. Vecchi canoni politici ed economici mostrarono tutta la loro inadeguatezza.

Ora le scelte dell’Unione Europea poggiano su basi nuove. L’Italia è stata protagonista in questo cambiamento.

Ci accingiamo – sul versante della salute e su quello economico – a un grande compito. Tutto questo richiama e sollecita ancor di più la responsabilità delle istituzioni anzitutto, delle forze economiche, dei corpi sociali, di ciascuno di noi. Serietà, collaborazione, e anche senso del dovere, sono necessari per proteggerci e per ripartire.

Il piano europeo per la ripresa, e la sua declinazione nazionale – che deve essere concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse – possono permetterci di superare fragilità strutturali che hanno impedito all’Italia di crescere come avrebbe potuto.

Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco.

Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni.

Ognuno faccia la propria parte.

La pandemia ci ha fatto riscoprire e comprendere quanto siamo legati agli altri; quanto ciascuno di noi dipenda dagli altri. Come abbiamo veduto, la solidarietà è tornata a mostrarsi base necessaria della convivenza e della società.

Solidarietà internazionale. Solidarietà in Europa. Solidarietà all’interno delle nostre comunità.

Il 2021 deve essere l’anno della sconfitta del virus e il primo della ripresa. Un anno in cui ciascuno di noi è chiamato anche all’impegno di ricambiare quanto ricevuto con gesti gratuiti, spesso da sconosciuti. Da persone che hanno posto la stessa loro vita in gioco per la nostra, come è accaduto con tanti medici e operatori sanitari.

Ci siamo ritrovati nei gesti concreti di molti. Hanno manifestato una fraternità che si nutre non di parole bensì di umanità, che prescinde dall’origine di ognuno di noi, dalla cultura di ognuno e dalla sua condizione sociale.

È lo spirito autentico della Repubblica.

La fiducia di cui abbiamo bisogno si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle istituzioni con i sentimenti delle persone.

La pandemia ha accentuato limiti e ritardi del nostro Paese. Ci sono stati certamente anche errori nel fronteggiare una realtà improvvisa e sconosciuta.

Si poteva fare di più e meglio? Probabilmente sì, come sempre. Ma non va ignorato neppure quanto di positivo è stato realizzato e ha consentito la tenuta del Paese grazie all’impegno dispiegato da tante parti. Tra queste le Forze Armate e le Forze dell’Ordine che ringrazio.

Abbiamo avuto la capacità di reagire.

La società ha dovuto rallentare ma non si è fermata.

Non siamo in balìa degli eventi.

Ora dobbiamo preparare il futuro.

Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttori. I prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall’emergenza e per porre le basi di una stagione nuova.

Non sono ammesse distrazioni. Non si deve perdere tempo. Non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte. E’ questo quel che i cittadini si attendono.

La sfida che è dinanzi a quanti rivestono ruoli dirigenziali nei vari ambiti, e davanti a tutti noi, richiama l’unità morale e civile degli italiani. Non si tratta di annullare le diversità di idee, di ruoli, di interessi ma di realizzare quella convergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande, talvolta drammatica, difficoltà.

L’Italia ha le carte in regola per riuscire in questa impresa.

Ho ricevuto in questi mesi attestazioni di apprezzamento e di fiducia nei confronti del nostro Paese da parte di tanti Capi di Stato di Paesi amici.

Nel momento in cui, a livello mondiale, si sta riscrivendo l’agenda delle priorità, si modificano le strategie di sviluppo ed emergono nuove leadership, dobbiamo agire da protagonisti nella comunità internazionale.

In questa prospettiva sarà molto importante, nel prossimo anno, il G20, che l’Italia presiede per la prima volta: un’occasione preziosa per affrontare le grandi sfide globali e un’opportunità per rafforzare il prestigio del nostro Paese.

L’anno che si apre propone diverse ricorrenze importanti.

Tappe della nostra storia, anniversari che raccontano il cammino che ci ha condotto ad una unità che non è soltanto di territorio. Ricorderemo il settimo centenario della morte di Dante.

Celebreremo poi il centosessantesimo dell’Unità d’Italia, il centenario della collocazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria.

E ancora i settantacinque anni della Repubblica.

Dal Risorgimento alla Liberazione: le radici della nostra Costituzione. Memoria e consapevolezza della nostra identità nazionale ci aiutano per costruire il futuro.

Esprimo un ringraziamento a Papa Francesco per il suo magistero e per l’affetto che trasmette al popolo italiano, facendosi testimone di speranza e di giustizia. A lui rivolgo l’augurio più sincero per l’anno che inizia.

Complimenti e auguri ai goriziani per la designazione di Gorizia e Nova Gorica, congiuntamente, a capitale europea della cultura per il 2025. Si tratta di un segnale che rende onore a Italia e Slovenia per avere sviluppato relazioni che vanno oltre la convivenza e il rispetto reciproco ed esprimono collaborazione e prospettive di futuro comune. Mi auguro che questo messaggio sia raccolto nelle zone di confine di tante parti del mondo, anche d’ Europa, in cui vi sono scontri spesso aspri e talvolta guerre anziché la ricerca di incontro tra culture e tradizioni diverse.

Vorrei infine dare atto a tutti voi – con un ringraziamento particolarmente intenso – dei sacrifici fatti in questi mesi con senso di responsabilità. E vorrei sottolineare l’importanza di mantenere le precauzioni raccomandate fintanto che la campagna vaccinale non avrà definitivamente sconfitto la pandemia.

 

Care concittadine e cari concittadini,

quello che inizia sarà il mio ultimo anno come Presidente della Repubblica.

Coinciderà con il primo anno da dedicare alla ripresa della vita economica e sociale del nostro Paese.

La ripartenza sarà al centro di quest’ultimo tratto del mio mandato.

Sarà un anno di lavoro intenso.

Abbiamo le risorse per farcela.

 

Auguri di buon anno a tutti voi!

 


 

Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

https://www.youtube.com/watch?v=9RyO6XoUQb8

ROMA – Palazzo del Quirinale, 31.12.2020

Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Covid 19, vaccino e la ripartenza dell’Italia dopo la pandemia, sono i grandi temi su cui si è concentrato il discorso rivolto agli italiani… per Mattarella il 2021 sarà anche l’anno del suo fine mandato presidenziale.

 

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Primo piano e Cronaca

EMERGENZA E ALLARME IDRAULICO: PD “RICHIAMA” IL SINDACO FAVERO!

San Donà parte in quarta sulle risorse del recovery fund e Portogruaro ?

 

NOTA – Ormai ci siamo abituati… vedi link di archivio (clicca qui) G.B.

 


 

Circolo PD Portogruaro


COMUNICATO STAMPA del 10.12.2020


RISCHIO IDROGEOLOGICO:

San Donà di Piave parte in quarta

sulle risorse del recovery fund

e PORTOGRUARO ?

 

Il maltempo di questi giorni riporta sempre a galla lo “spettro” delle esondazioni che interessano, e non occasionalmente, non solo il centro storico di Portogruaro ma gran parte del territorio comunale. Il Lemene è fuoriuscito in centro, ma anche nelle frazioni in questi giorni la situazione è stata di allerta.

Dietro alle esondazioni ci sono vite, persone, famiglie e i loro beni e le loro case. Chi ha vissuto l’ansia della piena durante la notte non chiude occhio.

Non sono problemi da trascurare anche perché le opere per la sistemazione idraulica e idrogeologica del territorio sono costose e richiedono finanziamenti cospicui.

Negli ultimi cinque anni il Comune di Portogruaro ha perso i finanziamenti della tempesta Vaia, che avrebbero permesso di sanare situazioni gravi, come quella del Lison e del Loncon per Pradipozzo Lison. Mentre diversi comuni del Veneto Orientale erano pronti con progetti preliminari approvati e hanno compartecipato al cofinanziamento (prassi normale per questi finanziamenti) della progettazione esecutiva (possibile solo quando ci sono risorse certe per il finanziamento dell’opera da realizzare), l’amministrazione Senatore ha rinunciato a risolvere i problemi dei cittadini.

Da ricordare che essendo il nostro un territorio di bonifica e con una fitta rete di acque superficiali necessita di continua manutenzione idraulica, anche nelle aree più urbanizzate, per favorire il sistema di deflusso delle acque.

A Portogruaro oltre alla situazione del Loncon-Lison sono diverse le situazioni critiche da sistemare: c’è la zona di San Giacomo, le aree afferenti il Sigari a sud di viale Trieste, ma ci sono problemi anche a San Nicolò, nella frazione di Giussago, di Portovecchio e di Summaga, e nel sistema Lugugnana – Taglio.

Ora si presenta un’altra occasione: il Recovery Fund, ora #NEXT GENERATION ITALIA, che finanzia opere di questa importanza e su cui come sempre il Consorzio di Bonifica si sta impegnando per reperire fondi con la Regione Veneto. Ma nessuna opera può partire se non è l’Amministrazione Comunale a segnalare la problematicità e ad essere pronta con i progetti.

Il Sindaco di San Donà oggi era sulla stampa (clicca qui) già pronto a risolvere i problemi del suo territorio.

Ora il Sindaco dell’ascolto cosa farà? È pronto a battersi per le opere che sono ferme da anni?

A Pradipozzo non solo c’era una convenzione da portare avanti firmata nel 2010 con Regione, Autovie Venete e i comuni di Portogruaro, Pramaggiore e Cinto Caomaggiore, ma c’è anche un progetto preliminare per la realizzazione del canale di gronda sul Lison che risolverebbe la gran parte dei problemi.

Ora la nuova Amministrazione si attiverà finalmente per il progetto esecutivo?

Per poter utilizzare le risorse del Recovery Fund le risorse devono essere impegnate entro la fine del 2022, quindi entro la fine del 2021 occorre completare la progettazione di tutte le opere.

Per poterlo fare occorre pianificare da subito sia il bilancio comunale sia il cronoprogramma delle opere, per non parlare del fatto che occorre tessere rapporti con il Consorzio di Bonifica, gli altri enti locali

e gli enti sovraordinati per poter definire gli interventi.

Perderemo anche questo treno se il Sindaco Favero farà gli errori della Senatore e si farà condizionare dall’ex sindaco Senatore e dal peso che può esercitare in Consiglio.


Partito Democratico

Circolo di Portogruaro

 

 


 

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