Una statua raffigurante una Madre in attesa dell’artista Raschiotto…
27 marzo 2018
PORTOGRUARO: I SOLITI VANDALI
Danneggiata un Statua esposta…
Sembra una piccola notizia,
ma la Cultura è la base di ogni Società
che intenda civilmente progredire…
Giuseppe Caracò, Novembre 2017:
Alla Porta antica di Santa Agnese ancora un presidio femminile scolpito da Roberto Raschiotto, estremo omaggio alla donna, celebrato in questo mese con la manifestazione L’ALTRA META’ DEL CIELO. Quest’opera, titolata l’attesa, vuole celebrare tutte le madri degli emigranti che hanno visto partire i loro figli alla ricerca di un riscatto e di un futuro migliore.
“l’Attesa, una delle 4 opere di ROBERTO RASCHIOTTO in mostra in alcuni pittoreschi angoli della nostra città” – “le mani congiunte in grembo atteggiate a preghiera invocano sulle note del rosario il ritorno dei propri cari” – “ormai non ci sono più lacrime sul volto di questa madre che nelle difficoltà della vita deve anche provare il dolore del distacco dagli affetti più cari: padri, mariti, figli in fuga verso l’ignoto con la speranza del raggiungimento di una stato di benessere diverso dalla miseria. Questo intenso aspetto è verbale descrizione della disperazione” (Foto, clicca qui)
“Un Cittadino informa,
ieri, lunedì 26 marzo 2018, sono state rimosse le quattro statue di Roberto Raschiotto che erano state espostein centro città (Torre San Gottardo, Torre Sant’ Agnese, Giardinetti Ippolito Nievo e davanti al Palazzo comunale) in occasione della manifestazione di novembre dedicata all’antiviolenza sulla donna.
Ricordo che in quella occasione si espose ai Mulini una pittrice ed una autrice di arazzi artistici, al foyer del Teatro Russolo una fotografa e nella Sala delle colonne del Municipio in piazza, una scultrice .
Raschiotto, unico maschio, completò il gruppo in quanto scultore che ha sempre eseguito statue dedicate alle donne.
Le opere avevano avuto una deroga alla loro rimozione per gratificare parecchie richieste di cittadini che plaudivano all’iniziativa di arredare la città con pregevoli opere d’arte.
Ignoti vandali hanno lesionato (*) una delle opere più significative: la Gran Madre, opera recensita da cataloghi e stampa, anche internazionale, avendo rappresentato all’estero il tema della madre dei friulani emigrati.
Spiace sottolineare come l’ignoranza di pochi arrechi danno a molti. Oltretutto è apparso un cattivo ringraziamento all’artista che generosamente aveva concesso la proroga all’esposizione. “
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Che dire, niente, perché tanto non serve a niente, manca la cultura del senso civile, solo una persona ignorante compie vandalismi per il solo gusto di farlo, e anche se venisse individuato, poco o nulla gli succederebbe, questo è triste, ma comunque possiamo sempre indignarci, questo sì, ma quanti saranno a farlo?E mi ritorna la tristezza…
Tra accuse confuse e smentite, FDI presenta Esposto ai Carabinieri…
25 Marzo 2018
A PORTOGRUARO MIGRANTI – BRIGANTI ?
Notizie imprecise e confuse nei media riguardanti lo spaccio di droga…
Circolo Fratelli d’Italiadenuncia aggressione..
E c’è pure chi si “diverte” a fotografarli
e postarli sui Social, ma si può ?
Sui giornali locali è apparsa la notizia di un Blitz in grande stile nel centro Migranti a Portogruaro (clicca 1 e 2), con l’arresto di un ospite Nigeriano per spaccio di Cocaina, poi si scopre che nessunodei Migranti del CSA (Centro Accoglienza Straordinaria) di Via Leonardo Da Vinci è coinvolto, nessuna traccia di droga, e la piccola dose venduta era di Marijuana, certo un fatto grave, ma non imputabile ai migranti gestiti dalla CSSA (Cooperativa Sociale Servizi Associati), che giustamente emette un Comunicato stampa per riportare i fatti su un binario corretto (clicca qui), e sgombrare il campo dagli equivoci…
Poi abbiamo il Circolo locale di Fratelli d’Italia che denuncia una aggressionedi un loro militante, ma non è chiaro il contesto, il motivo del contendere sarebbe dovuto a delleFOTO, a detta di FDI alla vetrina della loro Sede (clicca 1 e 2), a detta dei Migranti a loro, e non è chiara nemmeno la nazionalità, “sembra nigeriana”, viene detto nel Comunicato stampa di denuncia (clicca qui) a cui è seguito un Esposto ai Carabinieri, ha fatto sapere ilCoordinatore FDI Michele Lipani.
Ora, che la droga sia un problema sociale, non c’è dubbio,ma che sia da addebitare ai Migranti portogruaresi è tutto da dimostrare, che ci sia un problema di accoglienzae integrazione, lo sappiamo tutti, come sappiamo che ci sono episodi di intolleranza che vanno ben oltre il lecito, come la “moda” di fotografarli senza autorizzazione e postarli sui Social,dove i commenti più teneri sono “SCIMMIE” (clicca qui), pertanto non mi stupisce che si possano generare situazioni poco piacevoli e di attrito tra le parti… se poi ci mettiamo di mezzo la politica e una ideologia poco inclusiva, il gioco è fatto.
Concludo con un invito a tutti di restare sui fatti certi e provati, senza generare pericolosi equivoci che poi generano situazioni incontrollabili e non favoriscono quella condizione di conoscenza che è strumento indispensabile per una corretta integrazione e allontanamento di “venti razzisti”,mai del tutto scomparsi, presto avremo un nuovo Governo (forse), la questione Migranti è nel Programma della Coalizione del Centrodestra che ha vinto, attendiamofiduciosi una soluzione, non una “epurazione”.
PS.
E pensare che proprio ieri si è tenuto in Municipio un importante Convegno sull’Immigrazione nel Portogruarese (clicca qui), di cui vi parlerò e documenterò più avanti…
G.B.
CSSA
Cooperativa Sociale Servzi Associati
COMUNICATO STAMPA
Nel merito di quanto esposto in alcuni articoli di stampa pubblicati ieri la cui lettura porta ad una interpretazione totalmente fuorviante dei fatti relativi all’arresto e rilascio di un cittadino nigeriano per spaccio di cocaina e ad una successiva perquisizione avvenuta nel CAS di via Leonardo da Vinci, si precisa quanto segue:
1- Tra i richiedenti protezione internazionale ospiti della struttura di Via Leonardo da Vinci a Portogruaro non vi è alcun cittadino nigeriano, di qualsiasi età, le cui iniziali del nome sono A.A.
2- Così è anche per gli ospiti delle altre strutture di accoglienza straordinaria presenti nel territorio.
3-Nessun richiedente è mai stato arrestato per motivi collegati allo spaccio di stupefacenti o per altri motivi.
4- La perquisizione in via Leonardo da Vinci è stata disposta dal PM a seguito di altri fatti relativi alla vendita e acquisto di piccole dosi di marijuana da parte di cittadini stranieri, non africani, e giovani italiani che avrebbero citato genericamente i nomi di due richiedenti protezione internazionale da molti mesi non più in regime di assistenza e nemmeno presenti nel territorio.
5- I richiedenti protezione internazionale presenti negli alloggi di via Leonardo da Vinci al momento della perquisizione, svolta senza alcun preavviso, hanno collaborato positivamente con le forze dell’ordine. I controlli sono stati molto minuziosi e, come risulta nel verbale rilasciato dai Carabinieri, non è stato trovato assolutamente nulla di riconducibile allo spaccio di stupefacenti.
6- Gli operatori dei Centri di Assistenza Straordinaria di Portogruaro sono in costante rapporto con le forze di Polizia locali per garantire il massimo rispetto della legalità e contrastare qualsiasi tentativo di coinvolgimento dei richiedenti protezione internazionale ospitati in attività illegali, compreso il consumo e lo spaccio di stupefacenti, una piaga sociale diffusa soprattutto tra i giovani senza distinzione di nazionalità e provenienza.
Spinea, 23.03.2018
Il Direttore Generale
Demis Loretelli
Fratelli d’Italia
Circolo di Portogruaro
COMUNICATO STAMPA
Dobbiamo purtroppo registrare l’ennesimo atto violento commesso da extracomunitari. Ieri sera, verso le 18, due personaggi – sembra di nazionalità nigeriana – davanti la sede elettorale di Fratelli d’Italia in via Manin a Portogruaro hanno aggredito il portogruarese Giancarlo Amone mentre ne fotografava la vetrina dopo averla riallestita. L’intento era quello di sottrargli lo smartphone che a loro parere era stato usato per fotografarli.
Di fronte alla minaccia di chiamare i Carabinieri, gli aggressori prima hanno risposto sfidando Amone, poi, a chiamata effettuata, hanno optato per una rapida fuga lanciando accuse e minacce. Prima di dileguarsi uno dei due ha effettuato una telefonata in lingua straniera nominando la parola ‘marijuana’ come ha riferito la moglie di Amone che ha assistito alla scena.
Il Circolo di Fratelli d’Italia esprime piena solidarietà e vicinanza al proprio iscritto per l’accaduto.
Denunciamo con forza la dissennata politica delle “porte aperte” perpetrata dai governi che dal 2011 ad oggi aprono falle sempre maggiori nelle già dissestate finanze dello stato. Anni di non governo dell’immigrazione da parte degli esecutivi di sinistra che hanno concordato con l’Europa che il nostro valore aggiunto come nazione non è più il “Made in Italy”, i prodotti agroalimentari, le industrie, la nostra storia, l’arte, ma è l’ ‘accoglienza indiscriminata dei clandestini’ senza un progetto di inserimento o di visione strategica.
Così il nostro Bel Paese si ritrova con centinaia di migliaia di persone che, nella maggioranza dei casi, non hanno nulla da fare e diventano così manovalanza a buon mercato per il crimine. Il tutto con buona pace e, soprattutto, bilanci stratosferici di varie cooperative, alcune poi indagate anche per truffa e qualcun’altra che dichiara fallimento senza aver fornito i servizi dopo aver intascato i denari che lo Stato cieco elargisce (ndr).
E tutto questo mentre ci sono famiglie di Italiani che faticano a condurre una vita dignitosa, lavoratori in mezzo ad una strada, politiche di natalità inesistenti, assistenza ai bisognosi ridotta al lumicino e tagli a Sanità e ai servizi alla popolazione.
Questa situazione ormai è insostenibile! I cittadini sono stufi di subire tutto ciò! Gli Italiani sono da sempre campioni di solidarietà e altruismo, lo hanno dimostrato nella loro Storia, ma così non va.
Il problema non sono i Sindaci che si vedono costretti dalle leggi ora vigenti ad accettare passivamente tutto questo. La prima mossa dovrà essere quella di cambiare l’attuale normativa sull’immigrazione in Parlamento ripristinando il reato di immigrazione clandestina senza alcuna possibilità di ricorso da parte di chi è giudicato, in tempi brevi, non accoglibile.
Chiediamo che l’Italia si comporti come gli altri Paesi Europei, accettando solo chi ha il diritto di essere accolto, respingendo chi non ne ha diritto e rimpatrando chi, pur ricevendo accoglienza, cibo e denaro, è riconosciuto colpevole di reati.
Nulla da eccepire di contro verso chi è regolare in Italia, lavora, è inserito nel nostro contesto socio economico, seppur con le difficoltà comprensibili che ciò comporta, paga le tasse e contribuisce ai servizi resi alla popolazione.
Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo tornerà l’ora legale: alle 2.00 in punto del 25 marzo l’orologio ‘salterà’ in avanti di 60 minuti e per sette mesi,fino alla notte tra il 27 ed il 28 ottobre, le lancette resteranno dunque spostate di un’ora in avanti con un risparmio medio di consumi di energia elettrica stimato lo scorso anno in 556,7 milioni di kilowattora.
Intermini di costi, il risparmio per il 2014 è stato di circa 92,6 milioni di euro. (Fonte Ansa)
Dal 2004 al 2011 l’Italia ha risparmiato complessivamente oltre 5,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 800 milioni di euro di minor costo.
Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato e’ Aprile, con 145,7 milioni di kilowattora (pari al 23,1% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di Ottobre con 162,1 milioni di kilowattora risparmiati.
L’ora legale e’ stata adottata in Italia dal 3 giugno al 30 settembre 1916. Nel 1941 e’ rimasta in vigore tutto l’anno.
Dal ’21 al ’39 e dal ’49 al ’65 non e’ stata applicata. L’ora legale inizia nel 1784, su proposta di Benjamin Franklin. L’adozione, come detto, e’ in base a motivi di risparmio energetico ma non tutti sono d’accordo su questa valutazione.
Certamente il fatto di avere un’ora in piu’ di luce nelle sere d’estate favorisce lo svago, le uscite, il turismo e da’ una sensazione di ”lunghe giornate di vacanza”.
La allora Comunita’ Europea nel 2001 ha stabilito che, a decorrere dall’anno 2002 in ciascuno stato membro il periodo dell’ora legale ha inizio alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell’ultima domenica di marzo e termina alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell’ultima domenica di ottobre.
Si e’ scelta la domenica per permettere alla gente di adattarsi alla variazione e per evitare errori nell’ arrivare alla propria attivita’.(Fonte: Asca)
Portogruaro: Presidente Ass. Naz. Combattenti e Reduci scrive al Sindaco
1 Marzo 2018
” I DOVERI ISTITUZIONALI…”
NOTA – La lettera che segue mi è stata recapita a mano a casa mia in forma anonima, e dopo le dovute verifiche, ho accertato che è stata Protocollata nel Comune di Portogruaro, pertanto ritengo giusto pubblicarla.
Il firmatario dello scritto è il presidente della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della Sezione di Portogruaro, un signore di 95 anni che è una memoria storica vivente, e che pertanto la sua figura assume un valore che va al di là dei ruoli “burocratici”, e che qualcuno sembra avere inspiegabilmente dimenticato…
G.B.
Nogherotto Olivo
Presidente. Ass. Naz.
Combattenti e Reduci
Sezione di Portogruaro
Viale Trieste 44 –
30026 Portogruaro (Ve)
Alla c. a.
del Sindaco e del Vicesindaco
di Portogruaro
Portogruaro 16 Febbraio 2018
RICORDO DELLE FOIBE 2018
Mi presento davanti al cippo dei Caduti delle Foibe, sono il Presidente dei Combattenti e Reduci, per onorare con la memoria quelli che non sono più tornati. Ma sono lì anche perché una signora con cui avevo una buona amicizia un giorno mi ha detto. “Olivo, tu che hai sofferto le pene dell’inferno in prigionia e che le stai ancora sopportando, sei uno dei pochi che può capire le nostre sofferenze per la perdita di nostro Padre”. La signora si chiamava Maria Leonardelli, perché a metà gennaio è volata in cielo ad abbracciare suo Padre.
Ma un personaggio non ha gradito la mia presenza perchè io, dopo aver elogiato i presenti e gli scolari (tante le loro presenze), di non avere nell’avvenire le nostre sofferenze perché non erano uomini viventi ma sembianze di uomini umani.
Questa signora, dato il posto che occupa, se ne è andata senza salutarmi con mancanza di educazione e rispetto, perché IO avevo dovuto avere più rispetto per la mia età e la mia prigionia. Perché sono un invalido di guerra, sono un medagliato, mi hanno dato la Croce di Guerra perché ho salvato due amici in prigionia con il rischio della mia vita: uno era di Portogruaro Dazzan Ernesto, che non c’è più. Ne avrei da raccontare.
Sono rimasto impietrito, mi hanno portato via tutti gli ufficiali che mi volevano salutare. Non posso scordare questa mancanza di civiltà da un personaggio pubblico. Non occorre che vi faccio il nome, tanto avete capito chi E’.
C’è una Relazione della Polizia Locale(clicca qui) che ne certificava la pericolosità e l’urgenza di intervento con il Progetto definitivo già approvato da ANAS (clicca qui), fosse stato realizzato oggi non ci sarebbero i funerali a Concordia Sagittaria dei coniugi Sante Dazzan e Luisa Vianello, tragicamente scomparsi in un incidente stradale avvenuto in un luogo dove tutti ben conoscevano le insidie e l’alta incidentalità …
Quando si parla di incidenti stradali, si tende quasi sempre a pensare a una fatalità causata dal destino, ma non sempre è così, e vi invito a leggere quanto riporta in una Newsletter lo Studio LegaleLiut Giraldo & Partners sulle Responsabilità dell’Ente proprietario della strada a titolo di custodia(clicca qui). Di seguito la trascrizione dei due Documenti…
AGGIORNAMENTO del 27.02.2018
Interrogazione del Gruppo Misto (clicca qui) a seguito del Comunicato stampa del Comune di Portogruaro (clicca qui) dopo il tragico e mortale incidente sulla SS14 a Lison…
G.B.
CORPO POLIZIA LOCALE PORTOGRUARESE
Data 21/07/2016
OGGETTO:
REALIZZAZIONE DELLA NUOVA USCITA DI VIA ATTIGLIANA E VIA CADUTI PER LA PATRIA (LOC. LISON) SULLA S.S. 14 – BANDO L.R. 39/1991, ART. 9, “INTERVENTI A FAVORE DELLA MOBILITA’ E SICUREZZA STRADALE – D.G.R. 48/C DEL 14.06.2016
ALLA REGIONE DEL VENETO – GIUNTA REGIONALE
SEZIONE INFRASTRUTTURE
VIA BASEGGIO, 5 30174 MESTRE (VE)
In relazione al bando di cui all’Oggetto, con la presente Relazione,viene evidenziata la necessità di effettuare un intervento urgente all’intersezione tra le vie Attigliana e Caduti per la Patria con la S.S. 14 in località Lison al fine di ridurne la pericolosità.
Nell’area indicata, tra il 2011 e il 2015, si sono verificati ben 7 sinistri stradali, con 6 feriti. Nell’allegato “A/2” del Bando, in effetti, oltre alle tabelle già predisposte relative alla sinistrosità per gli anni 2012, 2013, 2014, si è ritenuto necessario inserire i dati relativi agli anni 2011 e 2015 poiché evidenziano in modo significativo la continuità con la quale si verificano gli incidenti, con il numero delle persone rimaste ferite e particolarmente il danno sociale che, sulla base delle indicazioni per il calcolo fornite nel bando e dei dati riportati ammonta a ben € 441.600,00. Tale situazione nonè sostenibileconsiderata la potenziale pericolosità messa in evidenza e la percentuale altissima, vista la continuità degli eventi negli anni, che si verifichino ulteriori incidenti.
Ravvisata, dunque, la necessità di effettuare degli interventi al fine di rendere più sicura la viabilità nell’area interessata e fatte le opportune valutazioni, la soluzione proposta è la realizzazione di corsie di canalizzazione e immissione veicolare così come da Progetto predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale in accordo con A.N.A.S.
La modifica dell’attuale intersezione a raso, con la predisposizione delle apposite corsie più sopra indicate e la realizzazione dell’opportuna relativa segnaletica, così come viene indicato nelle planimetrie allegate (clicca qui), consentirebbe un notevole miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale poiché garantirebbe un costante rallentamento dei mezzi che sopraggiungono e una maggior visibilità nell’approssimarsi e nel superamento dell’intersezione tra le vie, soprattutto nelle ore serali e notturne e nei momenti di maggior fruizione da parte degli utenti della strada.
In relazione alla tipologia delle strade che si intersecano, alla quantità di traffico, alle strutture e attività presenti nella zona e, di conseguenza, al tipo di utenza, il Progetto presentato consentirebbe un fondamentale apporto al miglioramento della sicurezza stradale oltre che una più ordinata e razionale organizzazione della circolazione.
L’installazione di lanterne semaforiche, ad esempio, lascerebbe invariata l’attuale situazione, aggiungendo nondimeno, ulteriori problematiche date da possibili malfunzionamenti delle lanterne semaforiche stesse, mancato rispetto della segnaletica luminosa (cosa che avviene soprattutto nelle ore serali quando il traffico è meno intenso), maggior pericolosità in caso di situazioni di scarsa visibilità quali pioggia intensa, nebbia, particolari condizioni di luce.
Pertanto, concludendo, in riferimento al bando citato in oggetto e sulla base delle valutazioni più sopra riportate, nonché dei dati relativi alla sinistrosità nell’area indicata, con la presente Relazionesi ritiene che la realizzazione del Progetto indicato, concordato anche con A.N.A.S.,sia la soluzione più indicata per ridurre la pericolosità e, dunque, anche la sinistrosità all’intersezione tra le vie indicate.
Si resta a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione e si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
IL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE
E RESPONSABILE PROTEZIONE CIVILE
Commissario dott. Roberto Colussi
Newsletter Liut Giraldo & Partners Studio Legale n. 9/2018 del 18.02.2018
Civile—Incidente stradale—Responsabilità dell’Ente proprietario della Strada a titolo di custodia— L’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, in base all’art. 2051 del codice civile, dei sinistri causati dalla particolare conformazione della strada o delle sue pertinenze. La responsabilità dell’Ente è esclusa solo dal caso fortuito.
In merito alla responsabilità della Pubblica Amministrazione sui beni di proprietà, comprese le strade, si rileva come l’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, in base all’art. 2051, dei sinistri causati dalla particolare conformazione della strada o delle sue pertinenze.
Siffatta responsabilità è esclusa solo dal caso fortuito, consistente nell’alterazione dello stato dei luoghi imprevista, imprevedibile e non tempestivamente eliminabile o segnalabile ai conducenti neppure con l’uso dell’ordinaria diligenza. Il caso fortuito può ravvisarsi anche nella condotta della stessa vittima, consistita nell’omissione delle normali cautele esigibili in situazioni analoghe e che, mediante l’impropria utilizzazione del bene pubblico, abbia determinato l’interruzione del nesso causale tra lo stesso bene in custodia e il danno.
Sono questi i principi rinvenibili nella Ordinanza, 31/10/2017, n. 25837 della Corte di Cassazione, Sez. III Civile, che si pone nel solco di una consolidata giurisprudenza affermatasi in subiecta materia, che ha trovato espressione, tra le altre, in Cass., Sez. III Civile, sentenza n. 295/2015 secondo cui la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia ha carattere oggettivo essendo sufficiente la dimostrazione del nesso causale tra la cosa stessa e il danno arrecato, senza che rilevi la condotta del custode e l’osservanza o meno di di un obbligo di vigilanza”.
I Giudici di Piazza Cavour sulla questione indicavano l’Anas l’ unica responsabile del sinistro, in quanto ente tenuto alla custodia e manutenzione della strada avrebbe dovuto “per un verso diligentemente controllare le condizioni della strada, controllare anche le cautele tecniche idonee a garantire la sicurezza per gli utenti ed evitare l’ insorgenza di situazioni di pericolo, e, per altro verso non ha fornito la prova liberatoria del caso fortuito”.
Ne consegue che onere del danneggiato sarà quello di dimostrare la sussistenza di un nesso causale tra la cosa in custodia e il fatto dannoso.
La prova liberatoria spetta all’Ente; in difetto, l’Ente è responsabile del danno. Infatti, la condotta della vittima del danno causato da una cosa in custodia può costituire un “caso fortuito”, ed escludere integralmente la responsabilità del custode ai sensi dell’art. 2051 c.c., quando abbia due caratteristiche, ovvero, sia stata colposa e non prevedibile da parte del custode. La pronuncia in commento si pone a sostegno di passati orientamenti giurisprudenziali: Cass. n. 7125/2013, Cass. n. 6306/2013, Cass. n. 2660/2013, secondo cui, una volta dimostrate le circostanze del nesso causale da parte del danneggiato, incombe sul custode l’onere di provare il caso fortuito, che, per il suo carattere di imprevedibilità e di eccezionalità, deve risultare idoneo ad interrompere il nesso causale).
(Rif. Corte di Cassazione, Sez. III Civile, Ordinanza, 31/10/2017, n. 25837)
Un progetto fermo non realizzato, e due morti che si potevano evitare..
20 Febbraio 2018
STRADA INSANGUINATA A LISON
DUE MORTI CHE SI POTEVANO
E SI DOVEVANO EVITARE…
Quale il ruolo della politica ?
Allora, partiamo dal Consiglio comunale del 24.05. 2017, dove si è discussa la Mozionepresentata dal Gruppo Misto, composto da Luciano Gradini, Alida Manzato e Paolo Scarpa, avente come Oggetto: Realizzazione della nuova uscita di Via Attigliana e Via Caduti per la Patria a Lison sulla S.S. 14 “Triestina”, dibattito partito male perché iniziato già con una polemica, in quanto la consigliera Manzato ha contestato al presidente del Consiglio Gastone Mascarin, l’affermazione fatta nel Consiglio Comunale precedente, dove ha definito “furbate” certe Mozioni che vengono presentate, ne è nato un battibecco che non fa certo onore all’Amministrazione comunale, inutile dire che alla fine aveva ragione la Manzato,e la difesa nel Consiglio successivo di Mascarin era del tipo “arrampicata sugli specchi”, dicendo che era stato frainteso e che comunque le sue affermazioni erano state fatte a Consiglio chiuso (?!).
Detto questo, andiamo al contenuto della Mozione presentata (clicca qui), che in pratica chiede la messa in sicurezza del pericolosissimo incrocio sulla “triestina” a Lison, che per chi non lo sapesse, si trova davanti a due attività commerciali molto frequentate, un Bar/Trattoria e “Lacasa del trattore”, con annesso un ampio spazio adibito a parcheggio di cui non si capisce bene fin dove arrivi la proprietà del privato e dove quella pubblica (clicca qui), di seguito uno stralcio molto importante esignificativo della Mozione:
CONSIDERATO CHE
l’attuale situazione viaria sfavorisce l’accesso e l’uscita alla e dalla frazione di Lison transitando per la S.S. N.14, obbligando gli utenti ad utilizzare principalmente la Strada Provinciale Postumia con notevoli disagi
la situazione viaria di Via Attigliana e Via Caduti per la Patria nella frazione di Lison, in corrispondenza del raccordo di queste due strade con la SS N.14 “Triestina”, è -allo stato attuale- estremamente pericolosa; tale situazione non è sostenibile considerata la potenziale pericolosità messa in evidenza e la percentuale altissima, vista la continuità dei sinistri negli anni, che si verifichino ulteriori incidenti
l’incrocio presenta raggi di curvatura del tutto inadeguati ai mezzi pesanti e situazioni di conflitto tra il traffico sostenuto in transito e quello in accesso e sosta presso l’attiguo parcheggio esistente
la recente segnaletica orizzontale eseguita a cura di ANAS ha peggiorato ulteriormente la viabilità, causando numerosi intralci e rallentamenti per i veicoli in transito rispettivamente verso Portogruaro e verso Venezia
la modifica dell’attuale intersezione a raso consentirebbe un notevole miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale, nonché una più ordinata e razionale organizzazione della circolazione
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 9 maggio 2016 è stato approvato il Bilancio di Previsione per gli esercizi finanziari 2016-2018, il Dup 2016-2018, il Programma Triennale Opere Pubbliche 2016-2018 e I’Elenco Annuale 2018
nel sopracitato Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018 è previsto l’intervento denominato “Realizzazione della nuova uscita di Via Attigliana e Via Caduti perla Patria (Frazione Lison) sulla S.S. 14” finalizzato al miglioramento della sicurezza stradale in un punto critico della viabilità’
nel giugno 2016 è stato costituito un Comitato di cittadini per la Sicurezza stradale del tratto Lison – Mazzolada e una raccolta firme in data 21 luglio 2016, è stata redatta dal dott. Antonio Baldassarra -Responsabile dell’lstruttoria – del Corpo di Polizia Locale di Portogruaro, una dettagliata relazione dove viene evidenziata la necessità di effettuare un intervento urgente all’intersezione tra le vie Attigliana e Caduti per la Patria con la S.S. 14 in località Lison, al fine di ridurne la pericolosità, il numero dei sinistri e il significativo danno sociale che ammonta a ben euro 441.600,00
con determinazione N. 1331 del 29 luglio 2016 è stato dato incarico all’Ing. Giuseppe Zanin di aggiornare il progetto definitivo ai fini della richiesta di contributo dell’intervento denominato “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale” per l’intervento di “Realizzazione della nuova uscita di Via Attigliana e Via Caduti per la Patria (Frazione Lison) sulla S.S. 14″. (clicca qui)
con delibera N. 110 del 02 agosto 2016 la Giunta Comunale (clicca qui), all’unanimità dei voti favorevoli espressi in forma palese, e dopo i pareri favorevoli di regolarità tecnica e di conformità alle norme legislative, statuarie e regolamentari, ha approvato il progetto definitivo dell’intervento in oggetto con indicazione delle forme di copertura finanziaria
con Raccomandata A.R. del 4 agosto 2016, è stata presentata alla Regione del Veneto – Sezione Infrastrutture la documentazione necessaria per la richiesta di contributo (in scadenza il giorno 8 agosto 2016) ai sensi della L.R. 30 dicembre 1991, n. 39, art.9 e s.m.i. – “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale” – anno 2016
nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018, l’intervento in oggetto non è più presente
nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2017-2019, l’intervento è slittato al 2019
e l’osservazione di anticipare l’opera al 2017 non è stata accolta
TUTTO CIO’ PREMESSO
Il Consiglio Comunale di Portogruaro impegna l’AMMINISTRAZIONE alla realizzazione dell’intervento in oggetto entro il 2018, nonché ad attivarsi presso ogni sede interessata direttamente e indirettamente dalla realizzazione dello stesso, in virtù della L.R. 30.12.1991, n.39, art. 9 e s.m.i. “Interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale”.
Parimenti, impegna la Signora Sindaca e la Giunta ad attivarsi presso ogni sede, al fine di addivenire alla progettazione e al finanziamento della riapertura del transito in Via Attigliana fino all’incrocio con Via Caduti per la Patria e Via Statuti, perché le aree a produzione vinicola, com’è la frazione di Lison, possano essere definite “distretti”: distretti produttivi, industriali, con le specificità del”Turismo del Vino”
Firmato
Luciano Gradini – Alida Manzato – Paolo Scarpa
Niente da dire, una bella proposta di Mozione, molto dettagliata e che rende bene il quadro della situazione, tanto che nel suo Intervento il consigliere Marco Terenzi ha subito detto che il suo Gruppo “Centrosinistra – Più Avanti Insieme” , l’avrebbero sostenuta e votata, ma dopo di lui ha preso la parola l’assessore Angelo Morsanuto dicendo che condividevano gli intenti e contenuti, ma che non sarebbero riusciti a rispettare la tempistica di realizzazione dei lavori entro l’anno 2018, perché non essendo rientrati tra i primi 30 Progetti finanziati con i contributi dalla Regione, non avevano le risorse finanziarie necessarie, e pertanto per loro la Mozione andava RESPINTA !
Subito dopo è intervenuta la sindaco Maria Teresa Senatore, che si è detta d’accordo nel spostare la data dei lavori per quell’incrocio di Lison, sottolineando che le problematiche in quell’area erano accentuate dalla presenza di alcune attività commerciali e“di un utilizzo improprio di spazi non di proprietà da parte dei gestori e titolari… e di un incongruo utilizzo di immissione… per cui oltre alla realizzazione del progetto dovremo anche occuparci in maniera precisa e puntuale di non far decadere delle attività ivi presenti…”, la Sindaco ha poi menzionato la presenza di un vecchio progetto con una rotondache necessitava lademolizione un rudere di una casa (clicca qui), dopo averne fatto l’esproprio, e che tutti questi costi sarebbero stati a carico del Comune, che al massimo può permettersi degli interventi di tutt’altro genere e non risolutivi per le problematiche di quell’area, e che comunque andava tenuta in debita considerazione le attività imprenditoriali presenti“e rispetto a questo, se vengono..come dire..tollerate, se vengono tollerati i parcheggi di fronte alla attività del Bar, quando andremo a realizzare la rotonda, quei parcheggi non saranno più tollerati, perché l’immissione sulla Statale 14andrà a elidere quello spazio, in quanto quello spazio dove attualmente ci sono i parcheggi dei camion, non è neppure di proprietà del gestore del Bar, è di proprietà di ANAS, quindi è una manovraassolutamente molto delicata da fare, conun progetto adeguato, non si tratta quindi solo di realizzare solo una immissione, si tratta di andare ad agire su un tessuto sociale esistente, che ha dato come scontato che uno spazio venga autorizzato a fini non congrui con la destinazione a cui è deputato”.
Poi ha chiesto la parola il consigliere Scarpa, che si è scusato con la collega Manzato per “l’intromissione nella sua materia”, ricordando tra l’altro che lei è di Lison e la maggioranza dei voti presi sono di quella Frazione, ma poi Scarpa “molto comprensivo” alle difficoltà esposte dall’Amministrazione, si è spinto più in là:“..e allora io direi questo, siccomevi è un impegno comunque mi pare per il 2019, spostiamo di un anno al 2019, mettiamo una tempistica 2019.. per il 2019 intanto si può aver iniziato, non dico averlototalmente realizzato, ma se vi è un impegno per il 2019, in ogni caso per il 2019 dalla Regione Veneto di poter venirci incontro in questa esigenza che ci permetta di risparmiare 400mila e passa euro di danni sociali, magari qualche vita e qualcuno che va a sbattere di meno, e qualche lavoro in meno per i nostri apprezzati…della Polizia urbana, o carabinieri… se riusciamo Assessore a far rientrare il tutto nel 2019, quindi una piccola modifica riguardante il parcheggio dell’attività produttiva, la modifica riguardante si passa dal 2018 al 2019 e si risolve la questione come una cosa che si può tranquillamente votare all’unanimità senza nessun problema…questo il consiglio che da vecchio lupo di mare…mi permetto di farvi…dopo vedete un po’ voi…”
Riprende la parola la Sindaco Senatore, che un intervento alquanto confusionario, dove non si capisce bene più quale sia la priorità in essere, ossia la Sicurezza o l’Attività produttiva, tanto da affermare: “…quando vado a dire che dal Progetto da realizzarsi vengono elisi i parcheggi, voglio dire che oltre essere elisi i parcheggi, viene elisa anche l’uscita davanti alle due attività produttive, significa che le due attività produttivenon si immettono più sulla Statale 14…quindi io veramente inviterei..questa è una indicazione che do io, ma chiedo alla consigliera Manzato nel caso lo ritenga, inviterei a valutare in una Commissione il Progetto approvato da ANAS…invito a valutare in una Commissione il Progetto approvato da ANAS in modo che venga ben visualizzato anche la prospettiva futura…”, e questo concetto la Senatore lo ripete più volte, tanto che chi ascolta non sa più il fine che l’Amministrazione vuole perseguire, la Sicurezza di quell’areao salvaguardare le Attività commercialidi quell’area…ma una cosa è certa, l’Amministrazione comunale è ben cosciente di tutte le criticità e “anomalie” site intorno a quell’incrocio, e non può dire che non sapeva, se dovesse essere chiamata in causaa seguito di fatti gravi causali dallo stato delle cose, come si è detto, fin qui tollerate… (e adesso sappiamo che ci sono stati 2 morti proprio in quel punto)
Riprende la parola la Manzato che chiede all’assessore Morsanuto con quale criterio sono stati scelti i primi 30 Progetti presentati, ne nasce un lungo batti e ribatti, dove la consigliera vuol capire se l’esclusione di Lison sia dovuta al ritardo della sua presentazione, ma l’assessore “tiene botta” ma non fa una bella figura, e chi ascolta si fa la convinzione che se siamo finiti intorno alla 100^ posizione, non è stato certo per caso..
Riprende la parola Scarpa che cerca di calmare gli animi, e torna a indicare il 2019 come soluzione di questa “discussione”, un intervento che sinceramente non ho capito e che evito di trascrivere integralmente perchè non voglio inferire, ma Scarpa chiede delle cose assurde e perde il senso e contenuto iniziale della Mozione, arrivando a dire: “…si possa arrivare a un finanziamento da parte della Regione o poter fare la cosa con i criteri che venivano delineati dalla consigliera Manzato e venivano completati dalla signora Sindaco, in tempi brevi…quindi non sarà domani mattina, però già io penso che potremmo esprimerci con un parere favorevole da parte del Consiglio e realizzare l’opera ad iniziare dal 2019..insomma l’opera si inizia e si termina.. si termina entro il 2019 si termina nel febbraio 2020, cambia francamente, vero Alida, fino a un certo punto (?!)…l’importante è che resti scritto che vi è un impegno da parte del Comune(?!) a sostenere e realizzare questa opera..che è un’opera attesa…poi verrà fatta entro dicembre 2019 ripeto, o entro il 2020… quindi la mia proposta che rilancio… allora la nostra proposta, correggimi Alida, è quella di poterla modificare tenendo conto dei punti che sono stati giustamente delineati dalla signora Sindaco (?!) e tenendo conto della nostra disponibilità a spostare, non a far data dal 2018 ma dal 2019.. non mi sembra la fine del mondo…se poi uno vuole dire di no solo perché l’abbiamo presentata noi allora ne prendiamo atto, ma scusate, non possiamo essere più buoni di così (?!)…insomma veniamoci incontro (?!) e approviamola all’unanimità..”
Interviene il consigliere Claudio Fagotto (M5S), che dice tutto e niente, ammette la pericolosità dell’incrocio di Lison, ma anche la necessità di salvaguardare le Attività commerciali in loco, invita tutti a pensare bene prima di decidere qualcosa che andrebbe analizzata meglio e studiato bene tutti i Documenti, non si è capito da che parte sta.. chiude il suo intervento senza esporsi su date o scadenze…
Interviene il consigliere Enrico Zanco (Fi), che ricalca un po’ quanto espresso da Fagotto, sottolineando la necessità dell’esproprio e dell’abbattimento del rudere presente nella curva (clicca qui) e che va demolito per poterla allargare…
Interviene la consigliera Alessandra Zanutto (Lega), che ci aggiunge a questo punto la necessità di fare unanuova Commissione per rivedere il Progetto presentato (?!), ese il caso di ripromuovere la Mozione con una data che conduca al 2019…
Si susseguono la consigliere Manzato, che giustamente fa notare che l’Amministrazione sta mettendo in discussione un Progetto già approvato e definitivo, in tutte le sue parti tecniche e normative, osservazione poi ripresa anche dal consigliere Terenzi…
Altro intervento di Scarpa che va in soccorso del Sindaco e Giunta, sposando tutto quanto detto da loro, eriproponendo la modifica di inizio lavori al 2019, in mdo di approvare la Mozione presentata dal gruppo Misto, che sembra essere la sua preoccupazione maggiore, e lo fa con una certa enfasi…
Altro intervento della sindaco Senatore, che si ripete in concetti già espressi,che si lascia sfuggire un “puntarsi sulle stupidaggininon ha senso”, rivolto alla minoranza, poi cerca di metterci una pezza… e anche lei parla di riunirsi in una Commissione…
Altro intervento di Scarpa, anche lui si ripete, e allora interviene d’imperio il presidente Mascarin che lo “bacchetta”, Scarpa non gradisce, ne nasce un vivace scambio di opinioni, per usare un eufemismo, l’ex onorevole viene accusato di fare teatrino, e lui si infervora oltre misura, chi assiste si chiede se sono scene da Consiglio comunale o da cinema… (Video 4:02:34) Scarpa esce dall’aula, Mascarin sospende il Consiglio e convoca i Capigruppo per discutere la modifica della Mozione…
Alla ripresa del Consiglio comunale la consigliera Zanutto legge la Mozione (clicca qui) modificata in più parti approvata dai capigruppo, dove si indica il 2019 come anno di realizzazione dell’opera in oggetto, e mi chiedo perché a questo punto non hanno tolto anche le firme dei tre consiglieri del gruppo Misto, visto che la Mozione ha perso il suo senso iniziale, togliendo le frasi che davano fastidio alla maggioranza, che sono:
“la recente segnaletica orizzontale eseguita a cura di ANAS ha peggiorato ulteriormente la viabilità, causando numerosi intralci e rallentamenti per i veicoli in transito rispettivamente verso Portogruaro e verso Venezia”
“nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016-2018, l’intervento in oggetto non è più presente
nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2017-2019, l’intervento è slittato al 2019
e l’osservazione di anticipare l’opera al 2017 non è stata accolta”
Terminata la lettura del nuovo testo,la Manzato prende la parola per dire che il Gruppo Misto approva le modifiche apportate (?!) e così la Mozione modificata “a immagine e somiglianza dell’Amministrazione” viene posta in votazione e viene approvata all’unanimità!
La discussione in oggetto si conclude con una richiesta di intervento del consigliere Fagotto, a me del tutto incomprensibile, che dice: “… dispiace vedere arrabbiato il consigliere… non me ne voglia consigliere Scarpa, che effettivamente ha fatto qualche intervento più del dovuto, ecco, quindi non ne valeva la pena di prendersela per queste cose (?!), dico che a questo punto abbiamo risolto nei Capigruppo e penso che sia una cosa buona e giusta (?!) …”
Immediata la replica di Scarpa, che si dice che si è sempre posto in maniera conciliante e positiva, che si dispiace per il vivace scambio di opinioni avuto con Mascarin, ma lui non accetta in questi ambiti di essere apostrofato come teatrante, questione di sensibilità, e se a Fagotto sta bene è inferiore alla sua, Scarpa si dice molto soddisfatto dell’andamento dei lavori della serata e dell’esito di positivo di questa Mozione (?!) e che la sua azione come sempre ha avuto successo (?!) e se questo a lui da fastidio, problema suo… E qui cala definitivamente il sipario.
Quanto soprasi è svolto nella Sala consiliare del Municipio di Portogruaro, mercoledì 24 maggio 2017, al 19 febbraio 2018 non mi risulta ci siano state delle Commissioni per risolvere il problema dell’incrocio di Lison, non ho nemmeno letto di incontri avvenuti tra ANAS e Amministrazione comunale, mentre so che il Gruppo Misto il 30 novembre 2017 ha incontrato ANAS a Venezia (clicca qui).
Credo che dopo il tragico incidente mortale dove hanno perso la vita una coppia di coniugi di Concordia Sagittaria, ci si debba porre una riflessione sull’operato dell’Amministrazione comunale, perché se quei lavori di messa in sicurezza nell’area circostante l’incrocio di Lison, dove nella S.S. 14 si immettono le vie Attigliana e Caduti per la Patria, fossero stati eseguiti, oggi non staremmo qui a piangere due persone vittime di un sistema dove nessuno è mai colpevole…
Dispiace ed è inaccettabile che un luogo da tutti conosciuto come pericoloso, con una Relazione della Polizia Locale che ne attesta l’esigenza di un urgente intervento come da progetto approvato da ANAS, questo non sia avvenuto, e sia stato invece rimandato al 2019, dispiace che una Mozione che aveva il merito di avere posto il problema in maniera tecnicamente corretta, sia stata poi vanificata in Consiglio comunale il 24.05.2017 in nome di una salvaguardia di Attività commerciali e imprenditoriali presenti in quel luogo, dispiace che un Progetto definitivo di intervento approvato dalla Giunta Senatore il 02.08.2016 (clicca qui), non sia stato realizzato, dispiace per quei due figli che piangono i loro genitori, morti in modo terribile nella loro auto, perché chi di competenza non ha fatto quello che andava fatto, chiudere quell’accesso alla Statale 14, che si sapeva che prima o dopo avrebbe reclamato le sue vittime…
Non riesco a comprendere, dopo tutto quanto avvenito e sopra esposto, le affermazione della Sindaco Senatore lette sulla stampa locale che stonano con le decisioni prese e non prese dalla sua Amministrazione:
«Più e più volte abbiamo incontrato la dirigenza di Anas -fanno sapere dal Comune- per cercare soluzioni alla pericolosità dell’intersezione. Chiediamo a gran voce che il ministero dei Trasporti e Anas si attivino per portare in attuazione un progetto di rotatoria che vada definitivamente a risolvere l’annoso problema di viabilità ingeneratosi a seguito della chiusura del passaggio a livello in località Lison, via Attigliana. Siamo vicini alla famiglia delle persone decedute. Gli organi di polizia valuteranno le responsabilità rispetto alla condotta dei mezzi e alla gestione della strada, ma nessuno ci restituirà le persone che sono morte».
Certo, ognuno risponde alla propria coscienza, certamente nessuno opera per causare danni a terzi, ma ci sono delle responsabilità politiche e amministrative a cui non ci si può assolutamente sottrarre, non voglio parlare di responsabilità etiche o morali, non mi sembra il caso, ma nel prossimo articolo vi parlerò di cosa dice la Legge ( e l’avvocato) in queste situazioni, e se davvero non ci sono colpevoli da indicare…(clicca qui)
PS.
Nella Mozione presentata, riaprire Via Attigliana si intende dover fare un Sottopasso dei binari della ferrovia (clicca qui), dunque un lavoro da non pochi soldi…
G.B.
PORTOGRUARO: CONSIGLIO COMUNALE DEL 24.05.2017
https://www.youtube.com/watch?v=O4_gJPkQBfc
Portogruaro: Consiglio Comunale di Mercoledì 24 Maggio 2017…
La discussione della Mozione presentata dal Gruppo Misto, composto da Luciano Gradini, Alida Manzato e Paolo Scarpa, avente come Oggetto: Realizzazione della nuova uscita di Via Attigliana e Via Caduti per la Patria a Lison sulla S.S. 14 “Triestina”. (Da 2:57:22 a 4:25:30)
Al Centro Culturale Al Hilal si sono ritrovati gli amici delle varie nazionalità
29 Gennaio 2018
Associazione Migranti Venezia Orientale
Comunicato del 28.01.2018
Si è svolta domenica 28 gennaio la Cerimonia di commemorazione di Sadibou Diop, sindacalista della Cisl e già presidente dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale, deceduto venerdì notte a seguito, come certificato dal medico legale, diinfarto.
Al Centro Culturale Al Hilal (La Mezzaluna) di San Stino di Livenza si sono ritrovati gli amici delle varie nazionalità, i colleghi di lavoro di Intemizoo, i dirigenti della Cisl e della FAI (Federazione agroindustriale) veneziana e le comunità senegalese residenti nel Trevigiano, nel Veneto Orientale e nel Pordenonese.
Oltre cento persone che hanno ascoltato nel massimo raccoglimento e con la preghiera il racconto della vita di Sadibou, detto Sergio, testimoniata dai ricordi commossi delle persone che meglio lo hanno conosciuto.
Sadibou era giunto in Italia nei primi anni’90 a piedi dalla Francia, attraverso il tunnel ferroviario di Ventimiglia, lo stesso percorso che, in senso contrario, facevano gli emigrati italiani che andavano, clandestinamente, in Francia per lavorare. Prima aveva lavorato in Germania per alcuni anni (parlava molto bene in tedesco).
Nel nostro Paese è prima ambulante sulle spiagge della Toscana e poi operaio nelle stalle del coneglianese e infine del portogruarese. Un mestiere che conosceva molto bene e che svolgeva con grandissima professionalità.”Conosceva e capiva uno ad uno le centinaia di tori delle stalle di Valle Vecchia” ha ricordato il collega Daniel Saboanu.
Una vita spesa per aiutare volontariamente e gratuitamente gli immigrati di ogni nazione e persona sempre cordiale e sorridente.
Il prof Alvise Innocente ha illustrato il sogno della sua vita che si stava avverando proprio nei giorni scorsi: la nascita di una società per la realizzazione in Senegal del progetto “Controesodo”: una grande fattoria sulla savana per l’allevamento degli animali, la coltivazione di frutta e verdure e l’avvio di attività artigianali connesse. Una Alvisopoli africana.
La salma di Sadibou è già stata preparata, sulla base del rito islamico (lavaggio del corpo e copertura con un lenzuolo bianco) per essere trasferita nei prossimi a Dakar dove avverrà la sepoltura.
Lascia cinque figli, alcuni nati in Italia, tutti minorenni ad esclusione della maggiore per sostenere i quali è stata avviata una raccolta di fondi.
Numerosissime le Condoglianze giunte da tutte le parti del Veneto e dal Segretario Nazionale della FAI Cisl.
Ex presidente AMVO, storico rappresentante immigrati del portogruarse..
25 Gennaio 2018
Lutto a Caorle. E’ deceduto Sadibou Diop,
storico rappresentante degli Immigrati
del Portogruarese.
Sadibou Diop, senegalese di origine (era nato a Dakar nel 1966) tra i primi immigrati senegalesi giunti in Veneto, dopo un percorso lavorativo in Germania, è stato ritrovato esanime questa mattina presto dai colleghi di lavoro negli stalloni in Valle Vecchia di Irtermizoo, l’azienda zootecnica interregionale.
Sadibou, da alcuni anni anche cittadino italiano, è stato sempre impegnato sia sul fronte sindacale, era delegato della Cisl nel settore agroalimentare, che su quello della rappresentanza degli immigrati, senza distinzione di provenienza.
Dal 2010 fino allo scorso novembre ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Migranti della Venezia Orientale. Negli ultimi mesi si era impegnato in prima persona nel progetto Controesodo finalizzato alla realizzazione di una grande azienda agro-industriale nella regione della Casamarche, tra le più povere del Senegal.
La sua improvvisa scomparsa ha colpito duramente i suoi moltissimi amici “Sadibou Diop era una persona straordinaria, che amava il suo lavoro,una figura di riferimento per centinaia di immigrati e molto stimata da tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. Il suo obiettivo di vita era di riportare in Africa quanto aveva imparato in Italia per dare una occasione ai suoi connazionali”.
AGGIORNAMENTO
Domenica prossima 28 gennaio al Centro Culturale Al Hilal (La Mezzaluna)si svolgerà a partire dalle ore 10.00 una cerimonia funebre secondo l’usanza islamica.
Alle ore 11.00 è prevista una commemorazione di Sadibou Diop che sarà ricordato dagli amici e colleghi con brevi discorsi.
La partecipazione alla Cerimonia e alla commemorazione è aperta a tutti.
Nei giorni successivi la salma sarà trasferita in Senegal per la sepoltura.
Il Centro Culturale Al Hilal, diretto da Bouchaib Tanji, si trova a San Stino di Livenza in via Walter Tobagi 12/E.
La città di Portogruaro perde un altro personaggio illustre, aveva 93 anni..
23 Novembre 2017
L’addio al dottor Favruzzo…
“Il Medico di Famiglia”
Portogruaro perde un altro personaggio illustre, il dottor Vittorino Favruzzo era persona molto nota in città, e la notizia della sua morte è stata riportata anche nella stampa locale (Clicca 1 e 2), aveva 93 anni, e da qualche tempo era ospite nella Residenza Santa Margherita di Villanova di Fossalta.
Favruzzo è stato il classico “medico di famiglia”, in tutti i sensi, andava a trovare i suoi pazienti di casa anche senza essere chiamato, con loro aveva un rapporto umano molto stretto e forte, soprattutto con le persone anziane e malate, una dote che nei medici di base di oggi, travolti da mille impegni e obblighi, raramente si riesce a vedere…
Il dottor Favruzzo è stato anche il mio Medico, fin dai tempi in cui esercitava la professione al primo piano del condominio Altissimo, che si trovava subito dopo il negozio di calzature De Bortoli (ora c’è una Banca), ad inizio di Viale Trieste, ero ancora un bambino ma me lo ricordo benissimo, poi si trasferito dentro il Centro Storico, in Corso Martiri della Libertà, sotto i portici subito dopo il Duomo di Sant’Andrea, con Studio dentistico attiguo.
La sua passionedi medico, Vittorino Favruzzo l’ha trasmessa anche al figlio Federico, che ne ha raccolto l’eredità continuando quel rapporto fiduciario con i pazienti, come si dice, di padre in figlio, e adesso è lui il mio medico di fiducia (anche dentista), e mi ricordo come fosse ieri il suo drammatico inizio professionale, quando venne a trovare volontariamente mio padre, che era un malato terminale, e si trovò casualmente ad assistere alla sua morte, era il 19 febbraio del 1986 e mia madre mi raccontò come ha cercato invano di intervenire, ma purtroppo non c’era più niente da fare, questa è la vita…e anche la morte.
Oggi, giovedì 23 novembre, nella Chiesa della Beata Maria Vergine alle ore 15,30 si svolgeranno i Funerali, alla Famiglia Favruzzo le mie più sentite e sincere Condoglianze.
IL FUNERALE…
Chiesa gremita per dare l’ultimo saluto al dottor Vittorino Favruzzo, anche il Parroco che ha celebrato il funerale, nell’introduzione della Predica ha detto di essere stato suo paziente che era ancora un bambino che frequentava le elementari (come il sottoscritto), e per questo sentiva ancora di più l’emozione di questo momento dell’addio,e di trovare le parole giuste per rendere sia conforto ai familiari che risaltarne la grande figura umana di persona che si è sempre spesa per gli altri, per chi aveva bisogno, senza guardare orario o festività, se c’era bisogno di lui, si aveva la certezza della sua presenza e del suo aiuto, con il dottor Favruzzo finisce un’epoca, oggi la Società è cambiata e la figura del medico pure…
Durante la messa hanno preso la parola i suoi nipoti, che hanno letto alcuni brani del Vangelo, gli hanno dato il loro saluto gli amici e soci dell’Enoclub di Portogruaro, di cui era diventato presidente onorario, dopo esserlo stato nel momento della fondazione, ma il momento più toccante è stato l’intervento del figlio Federico, che ha avuto parole che hanno fatto venire gli occhi lucidi a più di qualcuno, parole di amore, di riconoscenza , di rispetto verso il padre, l’uomo e il medico, sicuramente il dottor Favruzzo , per chi ha fede, ha ascoltato e apprezzato il ritratto che il figlio ha fatto di lui, sapendo che i suoi insegnamenti non andranno dispersi…
Concludo riportando le parole scritte nell’Epigrafe (clicca qui),poste sotto la sua immagine:
Vivrai per sempre nei nostri cuori
più forte di qualsiasi abbraccio
più importante di qualsiasi parola
più intenso di qualsiasi presenza.
G.B.
Addio al dottor Favruzzo
il “Medico dei poveri”
PORTOGRUARO
Intero portogruarese in lutto per la scomparsa di Vittorino Favruzzo il “Medico dei poveri”. Se n’è andato a 93 anni e ha vissuto aiutando il prossimo. «Cercava sempre di venire incontro alle esigenze degli ultimi», ricordano i figli, «nostro padre verrà ricordato per tutto il bene che ha fatto».Nato a Pramaggiore, si era laureato nel 1948 in Medicina all’università di Padova. Ha svolto la funzione di medico di base ad Annone, Pramaggiore e infine a Portogruaro. Si era specializzato in pediatria e odontoiatria, diventando esempio per altri validi medici del territorio. Lascia nel dolore la moglie Luciana, 3 figli e alcuni nipoti. I funerali verranno celebrati domani, con inizio alle ore 15. 30 nella chiesa Beata Maria Vergine Regina nell’omonimo quartiere tra il centro e la periferia est di Portogruaro. (r.p.)
(Fonte: La Nuova Venezia)
Addio a Favruzzo,
storico Medico condotto
PORTOGRUARO
E’ stato uno di quei medici che davvero si mettevano a disposizione della gente. Si è spento, all’età di 93 anni, il dottor Vittorino Favruzzo, apprezzatissimo medico che a Portogruaro ha assistito e guarito generazioni di persone. Entrato in servizio negli anni 60, è stato un punto di riferimento per la città del Lemene, seguendo per quasi quarant’anni centinaia e centinaia di famiglie, dalla semplice influenza alle malattie più complicate. Il dottor Favruzzo, persona solare, con cui era facile allacciare il dialogo, arrivava al più presto nelle case dei pazienti e per questo era entrato nei cuori di tanti. Una figura d’altri tempi, che aveva tra le priorità il rapporto umano con il proprio assistito. A fianco del suo gabinetto medico, in via Martiri, aprì poi quello dentistico, di fatto tramandando la passione anche al figlio Federico, che continua la professione con la stessa capacità e disponibilità. Nello studio Vittorino Favruzzo ha continuato a operare fino a una quindicina di anni fa. Nel 1976 è stato anche tra i fondatori dell’Enoclub di Portogruaro, del quale poi è stato primo presidente. Da qualche anno era ospite della residenza di Villanova, a Fossalta.
Vittorino Favruzzo lascia la moglie Luciana, i tre figli, i nipoti. Il funerale sarà celebrato domani, giovedì, alle 15.30, nella chiesa della Beata Maria Vergine Regina, a Portogruaro, dove oggi sarà recitato il Rosario alle 19. M.Cor.
Sono 29 i clienti che avevano acquistato fiduciosi dei pacchetti vacanza…
15 Novembre 2017
CONCORDIA SAGITTARIA
Nei guai la Titolare di Agenzia di Viaggi…
Somme “trattenute” per quasi 70mila euro !
E’ imputata di truffa continuata e di indebito utilizzo di carte di pagamento aggravati dall’abuso di prestazione d’opera perché in qualità di titolare dell’Agenzia di viaggi BE.BA Madness Viaggi e Vacanze E C. s.a.s di Concordia Sagittaria, con artifizi e raggiri induceva i ventinove clienti a sottoscrivere dei contratti di viaggi, facendosi corrispondere le relative somme di denaro, omettendo di non dare corso alle registrazioni dei viaggi con i vari tour operator ai quali non versava dette somme di denaro come concordato con i clienti, ovvero trattenendole, oppure effettuando pagamenti relativi a viaggi di altri clienti. Si è aperto ieri avanti il Giudice Licia Marino del Tribunale di Pordenone il processo contro Giuliana Francesca Massa di Portogruaro, accusata di essersi intascata quasi 70.000,00 euro da propri clienti.
Tra l’estate e l’autunno del 2015 la Massa aveva indotto ben ventinove tra i propri clienti a sottoscrivere l’acquisto di pacchetti vacanze facendosi corrispondere somme tra i 700 e i 18.500 euro. In un caso, aveva convinto un cliente a consegnarle la carta di credito per provvedere al pagamento del viaggio, utilizzandola poi per pagamenti estranei al viaggio per il quale il cliente aveva consegnato la carta di credito.
Il difensore dell’imputata aveva depositato ben due istanze di rinvio del processo adducendo prima un proprio legittimo impedimento poi la difficoltà dell’imputata di rovistare tra gli scatoloni in cui era stata raccolta la documentazione dell’agenzia a seguito del rilascio forzato della propria abitazione in conseguenza dell’esecuzione immobiliare promossa dai creditori della Massa. Entrambe le istanze sono state rigettate dal Giudice, ritenendole non motivate.
Il Processo si è aperto con la costituzione di parte civile di quattro delle ventinove persone danneggiate dal reato. A difenderle gli avvocati Gianluca Liut, Luigino Mior e Gobbo.
In aula anche altri quattro clienti della Massa, che avevano sporto querela contro l’agente di viaggi, ma che non si sono costituii parte civile. Dovranno comparire alla prossima udienza del 27.03.2018, fissata per sentire venti tra i testimoni indicati dal Pubblico Ministero.