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Primo piano e Cronaca

TORNA L’ORA SOLARE

Ricordiamoci di tirare indietro le lancette dell’orologio…

27 Ottobre 2018


 

 

 

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Primo piano e Cronaca

LE MENZOGNE SULLA FONDAZIONE: ECCO I DOCUMENTI VERITA’ !!

Fondate le accuse di Bronzi alla Senatore, la S. Cecilia non interessava…

 

SULLA FONDAZIONE MUSICALE

“SANTA CECILIA”

UN PRESUNTO INTERESSE PUBBLICO ?

 

SINDACO SENATORE

LA SUA ALLA CORTE DEI CONTI

E’ UNA BRUTTA NOTA STONATA !

 

Fondate le accuse di MENZOGNE 

da parte del maestro Bronzi

 

Ecco i Documenti che lo provano…

 

 

Tutte cose che si sapevano,

il Gruppo consiliare “Centro sinistra -Più avanti insieme” lo aveva riportato in una Interrogazione del 30 agosto 2018 (clicca qui), in una lunga disamina sulla Fondazione Musicale Santa Cecilia aveva sottolineato come la Sindaco Maria Teresa Senatore avesse scritto il 5 giugno 2017 alla Corte dei Conti definendola di “UN PRESUNTO INTERESSE PUBBLICO” (clicca qui), e questo va a smentire categoricamente tutte le dichiarazione di senso opposto fatte dalla Sindaca e la sua Maggioranza, e pertanto le accuse di MENZOGNE rivolte dal maestro Enrico Bronzi, che dopo 10 anni si è dimesso da Direttore Artistico del Festival internazionale di Musica, un appuntamento di richiamo importantissimo per Portogruaro, erano più che fondate !

La risposta all’Interrogazione firmata dalla sindaco Senatore (clicca qui), e letta anche in Consiglio Comunale  del 1 ottobre 2018, a fronte di 4 pagine di illustrazione del Gruppo consiliare Csx-Pai sulla Fondazione, si è limitata a quattro righe di replica, citando ma non riportandone l’esatto contenuto, le note della Corte dei Conti relative alle perdite di gestione della Fondazione Musicale con data 13.12.2010 (clicca qui) e 09.02.2011 (clicca qui), facendole passare come elemento giustificativo della linea del taglio dei contributi deciso con una Convenzione capestro  votata dalla Maggioranza più il Consigliere Claudio Fagotto del Movimento 5 Stelle  nel Consiglio Comunale del 31.10.2016 (clicca qui), al termine del quale la Fondazione Musicale avrà ZERO contributi, questo quanto fatto e deciso fino adesso, salvo ora cercare di fare marcia indietro dopo il polverone mediatico sollevato a seguito delle dimissioni e accuse di Bronzi, e di questo si parlerà in una specifica Conferenza stampa convocata dal Csx-Pai (clicca qui)…  

Va spiegato anche che le due note citate della Corte dei Conti si riferivano ad una richiesta di spiegazioni relative al Bilancio preventivo del 2010, a cui il sindaco di allora Antonio Bertoncello, ha puntualmente rendicontato e illustrato quanto richiesto (clicca qui), e tutto è finito lì, ma c’è pure una terza nota della Corte dei Conti che non viene nominata,  ed è relativa al Bilancio consultivo del 2009 (clicca qui), anche a questa richiesta è stata data puntualmente risposta da Bertoncello (clicca qui), e tutto si è risolto con delle semplici Comunicazioni tra Uffici, ma di questo la Sindaco Senatore non ha fatto accenno, e va anche detto che è prassi normale che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, qualora accertino o trovino sulla base di relazioni a loro pervenute, comportamenti difformi alla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adottino specifica procedura di verifica e vigilanza. (Art.168 c.166)

Per amaramente concludere, trovo scandaloso e vergognoso da parte dell’Amministrazione comunale questo modo di gestire il bene pubblico, senza trasparenza e senza vera informazione verso i cittadini, Portogruaro è una città votata alla Cultura e dire che la Fondazione Musicale Santa Cecilia e di “PRESUNTO INTERESSE PUBBLICO” è cosa non vera, che offende e non accettabile, non si può fuorviare dei pareri degli Organi competenti di controllo per non so bene quali fini, come non si può interpretare a proprio uso e consumo le normative vigenti, questo è un agire molto discutibile che va assolutamente cambiato…

 

PS.

Sotto trovate uno stralcio della Determina della Corte dei Conti che risponde al quesito posto dalla sindaco Senatore sulla Fondazione Musicale, vi consiglio di scaricarlo per intero (clicca qui) e stamparlo, perchè con il Documento originale in mano, diventa più coinvolgente leggere quello che vi è scritto, e si ha una migliore percezione del problema, ahimè per noi.

In un prossimo articolo, a breve, vi riporterò la lettera aperta del maestro Bronzi alla stampa, e anche delle inaspettate critiche a lui rivolte da parte di Boris Brollo, attuale direttore della Mostra dei Molini, che lasciano un po’ perplessi…

 

G.B.

 


 

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE DEI CONTI

 

SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO 

Nell’adunanza del 1° settembre 2017

(di seguito uno stralcio…)

 

Deliberazione n. 532/2017/PAR

 

VISTO il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti con il quale è stata istituita in ogni Regione ad autonomia ordinaria la Sezione regionale di controllo, deliberato dalle Sezioni riunite in data 16 giugno 2000, modificato da ultimo, con deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 229 del 19 luglio 2008;

VISTA la richiesta di parere inoltrata dal Comune di Portogruaro (VE) con nota n. 0021567/2017 del 5 giugno 2017 (prot. C.d.c. n. 9313 del 6 giugno 2017);

 

Con nota n. 0021567/2017 del 5 giugno 2017 (prot. C.d.c. n. 9313 del 6 giugno 2017), il Sindaco del Comune di Portogruaro domanda se nell’ambito della partecipazione di un Comune in una Fondazione (quale socio co-fondatore con altro soggetto), è possibile che la stessa mantenga il proprio equilibrio economico solo attraverso l’erogazione di contributi da parte dell’Ente Locale, a fronte di un presunto interesse per la collettività,

nell’esercizio comunque di funzioni che non rientrerebbero tra quelle fondamentali (istruzione universitaria, organizzazione di master, stages ed iniziative formative, scuola di musica, ecc.)”.

Il rapporto finanziario tra ente locale e fondazione, quale strumento gestionale prescelto per l’esercizio di funzioni pubbliche, si deve esaurire nell’atto costitutivo il nuovo soggetto, salvo eventuali contributi, predeterminati da una specifica convenzione di servizio sulla base di un accertato (e non “presunto”, per citare l’Ente) e motivato interesse pubblico che il Comune abbia il compito di soddisfare e fermo restando il rispetto della disciplina in materia di erogazioni di risorse pubbliche a favore dei privati.

 (Delibera intera, clicca qui)

 

 


 

 

Comune di Portogruaro

 

Prot. n. 0039459

del 01 ottobre 2018 (cicca qui)

                                                                   Ai Sigg. Consiglieri Comunali

                                                                                  Terenzi Marco

                                                                                   Zanin Roberto

                                                                                   Drigo Irina

                                                                                   Pizzolitto Vittoria

 

                                                                                    LORO SEDE

 

Oggetto: Risposta ad interrogazione Prot. Com. N.0034710 del 31.08.2018  (clicca qui) su “Fondazione di partecipazione”.

 In relazione all’interrogazione consiliare pervenuta al protocollo del Comune il 31.08.2018, di cui all’oggetto, si forniscono i seguenti chiarimenti.

 

La situazione relativa alle perdite della Fondazione Musicale Santa Cecilia è stata evidenziata dalla Corte dei Conti con nota del 13.12.2010  (clicca qui) e successiva del 09.02.2011 (clicca qui). In particolare, con la seconda nota si chiedeva quali controlli e misure si intendono adottare al fine fronteggiare ed evitare la reiterazione delle perdite.

Entrambe le note della magistratura contabile sono state riscontrate dagli organi comunali.

Con deliberazione della Giunta Comunale N.155 del 04.11.2015, in occasione della variazione di bilancio per la concessione di un contributo straordinario alla Fondazione Musicale Santa Cecilia, sia il Dirigente dell’ Area Servizi alle Persone che il Responsabile dell’ Area Economico Finanziaria evidenziavano come la situazione di difficoltà finanziaria della Fondazione non sia elemento occasionale e come sia costante l’orientamento della magistratura contabile sulla natura eccezionale di contributi straordinari. Veniva evidenziato che, qualora il Comune preveda un intervento sussidiario alla Fondazione, considerata la natura pubblica delle risorse erogate, gli organi dell’Ente locale dovrebbero accertare le cause della perdita o del disavanzo e le eventuali responsabilità.

Riguardo alla eventuale rivisitazione dello statuto della Fondazione, si fa presente che è in esame lo studio dell’attualizzazione dello stesso.

Visti i precedenti prima riportati, si ritiene inopportuno richiedere ulteriori pareri alla Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Veneto, oltre a quello già fornito in data 01.09.2017. (clicca qui)

 

Distinti saluti.

Portogruaro, lì 01 ottobre 2018

                                                                                        Il Sindaco

                                                                             Maria Teresa Senatore

 

 


 

IL MAESTRO BRONZI SVELA VERITA' SULLA FONDAZIONE SANTA CECILIA
04/10/2018 – Primo piano e Cronaca

IL MAESTRO BRONZI SVELA VERITA’ SULLA FONDAZIONE SANTA CECILIA

“E’ già defunta”, dichiara a NOOS TV, e subito il Circolo PD locale si attiva.



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Primo piano e Cronaca

PAOLO SCARPA SI E’ DIMESSO !! CHI ENTRERA’ ORA AL SUO POSTO ?

Adriano Drigo (51) e Vania Prataviera (42) i primi due non eletti, ma…

 

Paolo Scarpa si dimette da Consigliere !

Non è stato di parola, non ha resistito…

 

Primo dei non eletti è Adriano Drigo ( 51)

segue Vania Prataviera con 42 voti…

 

MA POTREBBERO ENTRARE ENTRAMBI !!

 

Il primo “riconvertito” come Assessore,

la seconda subentrante come Consigliere…


La notizia letta oggi sulla stampa locale (clicca qui), credo abbia colto di sorpresa in molti, e io sono tra questi, non so quanto ai cittadini di Portogruaro possano interessare  le Dimissioni del Consigliere Paolo Scarpa, ex Candidato sindaco, poi Capogruppo della Lista civica che porta il suo nome, poi confluito nel Gruppo Misto, e  ora  di nuovo semplice cittadino, ma anche ex Senatore…

Entriamo subito nel nocciolo del problema, chi prenderà il suo posto ?

Risposta facile direte voi, il primo dei non eletti come previsto dalle normative, vero, ma in parte, perchè data l’attuale situazione politica di Portogruaro, dove per tornaconti ancora tutti politicamente da chiarire il Consigliere regionale Fabiano Barbisan ha fatto fuori il braccio destro della sindaca Maria Teresa Senatore, ossia la deputata Ketty Fogliani, deridendola addirittura in una Conferenza stampa chiusa, definendo SPINTANEEE” le sue Dimissioni, questo al primo cittadino non è certamente andato giù, considerando anche tutte le critiche collaterali espresse al suo indirizzo dalla Lega, soprattutto per la mancata sostituzione come assessore di un loro rappresentante, sia dal segretario provinciale Luca Tollon, che dal segretario mandamentale Mattia Dal Ben e dalla Capogruppo consiliare Alessandra Zanutto (la sostituta proposta e rifiutata), che di fatto hanno creato una sorta di “separati in casa”…con tutto quello che ne consegue.

Spiegato questo, capite anche voi non è fantapolitica pensare che la Sindaca, avendone la possibilità, non si voglia “vendicare” per essere stata anche tra l’altro “scaricata” dalla Lega per future elezioni comunali, ed ecco che Adriano Drigo, primo dei non eletti con 51 voti, una volta entrato con la surruga di Consigliere comunale, potrebbe essere nominato ASSESSORE, (lo schiaffo lamentato dalla Zanutto si tramuterebbe così in un pugno nello stomaco), e poi a sua volta entrerebbe Vania Prataviera (42 voti), che  era subito dietro in graduatoria, e questo andrebbe sicuramente a rafforzare la Giunta Senatore, con buona pace di Barbisan …

Se quanto ipotizzato e prospettato sopra, nel gioco delle opinioni e libertà di espressione e pensiero, dovesse davvero realizzarsi, ecco che il suicidio politico locale leghista sarebbe portato a termine, e il paradosso che riguarderebbe  Scarpa, in protesta anche all’operato della Senatore, di fatto invece la rafforzerebbe, mentre andando alle sue dichiarazioni di mantenere la sua dignità e protestare contro pure la Minoranza rea di immobilismo e incapacità di reazioni ai fatti politi avversi, citando il caso della Fondazione Santa Cecilia, ebbene io non sono d’accordo, se si accetta un ruolo istituzionale al servizio dei cittadini, dopo essersi proposti e ottenuto il mandato, si va fino in fondo, e non ci si tira indietro a fronte di difficoltà sopraggiunte, grandi o piccole che siano…

Per concludere, e per stemperare quanto sopra, in un primo momento, leggendo il giornale, avevo pensate alle solite cassanate (Oggi Cassano ha annunciato il suo terzo ritiro dal calcio!), in questo caso scarpanate, in quanto più volte Scarpa aveva annunciato che avrebbe lasciato, cambiando in seguito idea, come pure i molteplici annunci di abbandono di Facebook, ma è ancora lì, ecco, mi chiedo  se l’ex consigliere e senatore abbia pensato a cosa succederà a seguito delle sue Dimissioni, e su questo qualche dubbio mi viene naturale, vuoi mai che adesso ci ripensi e ritiri le sue Dimissioni ?

 

PS.

Sperando che nessuno si arrabbi per delle “semplici” considerazioni politiche che non sono rivolte alla persona, aggiungo che alla più volte affermazione da parte dei leghisti portogruaresi di non essere alla ricerca di una sedia o poltrona, rispondo: Vero… infatti sono alla ricerca di un DIVANO !!


G.B.

 


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IL MAESTRO BRONZI SVELA VERITA’ SULLA FONDAZIONE SANTA CECILIA

“E’ già defunta”, dichiara a NOOS TV, e subito il Circolo PD locale si attiva.

 

Circolo PD Portogruaro


COMUNICATO STAMPA del 04.10.2018

 

La verità alla fine è stata svelata!


La Fondazione Santa Cecilia “è già defunta”

la denuncia di Enrico Bronzi

e le non verità del Sindaco Senatore

 

A togliere la maschera all’Amministrazione è stato l’ ex direttore del festival Internazionale di Musica, il maestro Enrico Bronzi.

Il Partito Democratico da almeno due anni lo stava già  dicendo: l’Amministrazione Senatore non finanzia, non investe e quindi di fatto vuole chiudere la Fondazione Santa Cecilia.

Non era la visione di una partito politico di opposizione, ma la denuncia di fatti ed atti amministrativi gravi:

           Una convenzione con cui di fatto, nell’arco di un triennio, si azzerano  i contributi del Comune e della Città Metropolitana a sostegno delle attività della Fondazione Musicale S.Cecilia;

           Il lascito di circa 300 mila euro di Olga Petrin, viene utilizzato per sostenere le spese ordinarie della Fondazione. Una scelta che non interpreta lo spirito del lascito e quindi le volontà della donatrice;

           Il Sindaco che  utilizza e interpreta  impropriamente un parere della Corte dei Conti, richiesto dalla stessa Amministrazione, per giustificare il taglio dei  fondi, quando moltissimi altri Comuni in Italia finanziano normalmente e regolarmente le attività delle fondazioni in relazione all’accertato e motivato interesse pubblico;

           Le significative dimissioni, da incarichi importanti e di grande competenza professionale, avvenute nell’ultimo periodo, di esponenti della Fondazione che evidentemente hanno voluto segnalare il disagio  nell’accettare scelte e decisioni che incidevano negativamente sul buon funzionamento della Fondazione;

           In questi tre anni l’Amministrazione Comunale si è contraddistinta per il suo silenzio assordante, la sua  mancanza di trasparenza, le sue mancate verità sull’attività e sulle reali volontà di sostenere ed investire nella Fondazione. 

Tutto ciò rappresenta un colpo durissimo ad una delle eccellenze della nostra Città.

La gravità di quanto successo  è evidente: il Sindaco Senatore e la sua Amministrazione vengono meno all’esercizio del loro ruolo istituzionale. Nascondere ai propri cittadini le proprie vere intenzioni e scelte non è accettabile. 

L’Amministrazione decide di non sostenere le spese ordinarie della Fondazione, ma dimostra di sprecare denaro pubblico in attività ed eventi, festaioli, che non hanno ritorni continuativi. 

È evidente che l’Amministrazione vuole distruggere il prestigio di questa Fondazione e ridurla ad una scuoletta di provincia dove gli eventi e le iniziative al massimo sono organizzate grazie alla “carità” di enti più importanti a livello regionale e dove la scuola di musica presto chiuderà perchè non ci sono i fondi per gli stipendi degli insegnanti, del personale e degli strumenti.

C’è da chiedersi perché la Senatore ha aperto il festival dicendo che siamo tutti “amici” della fondazione?

Se questa è l’amicizia che la signora Senatore offre, occorre chiedersi cosa riserva ai propri nemici. Ricordiamo alla Senatore che il Sindaco è un’istituzione, di tutti i cittadini, che suo compito primario è quello di pensare al “bene comune”. 

Ora RINNOVIAMO la necessità di trasparenza e la chiediamo non solo sulla  Fondazione Musicale, ma anche sulla Portogruaro Campus, che entro il 2020 avrà un contributo pari a ZERO. 

Il Partito Democratico per la gravità dei fatti emersi

CHIEDE un Consiglio Comunale straordinario immediato per discutere pubblicamente e apertamente del futuro della Fondazione Musicale Santa Cecilia.

 

Il Segretario del Circolo PD di Portogruaro

Roberto Zanin

 


 

PORTOGRUARO: COSA SUCCEDE NELLA F. MUSICALE S.CECILIA ?
24/09/2018 – Comune e Territorio

PORTOGRUARO: COSA SUCCEDE NELLA F. MUSICALE S.CECILIA ?

Il Centrosinistra incalza il Comune dopo Dimissioni di Enrico Bronzi..

 

SI E' DIMESSO ENRICO BRONZI, DIRETTORE FESTIVAL DI MUSICA !
20/09/2018 – Primo piano e Cronaca

SI E’ DIMESSO ENRICO BRONZI, DIRETTORE FESTIVAL DI MUSICA !

La notizia a nemmeno una settimana dal Concerto di chiusura…

 


NOOS TV: INTERVISTA EX DIRETTORE ARTISTICO ENRICO BRONZI…

Noos.tv  Portogruaro – L’OSPITE del 3/10/2018 a cura di Teresa Infanti

È venuto a trovarci Enrico Bronzi da poco dimissionario Direttore Artistico del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, che ai nostri microfoni esprime le ragioni del suo addio al Festival.

 


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ADELINO PINOS: LA SCOMPARSA DI UN PICCOLO GRANDE IMPRENDITORE

Portogruaro: Ci ha lasciato il 10 settembre scorso, rendiamogli omaggio…

 

E’ MORTO ADELINO PINOS

“Un piccolo grande imprenditore”

 

    UNA GRANDE PERDITA      PER PORTOGRUARO

“Un piccolo grande imprenditore” è il titolo della pubblicazione che racconta la storia di Adelino Pinos, una figura importante per il mondo del lavoro e del commercio nel Territorio portogruarese, e non solo.

 

La CONFCOMMERCIO di Portogruaro – Bibione – Caorle, con la collaborazione di Fidimpresa Veneto, il 21 dicembre 2013, ha organizzato un incontro alla Scuola “G. Luzzatto” (clicca qui), presentandolo così:

“L’incontro ha lo scopo di sottolineare, da una parte l’impegno di Adelino Pinos nella sua lunga attività lavorativa e sindacale quale modello da imitare e da offrire alle nuove generazioni, dall’altra la sua volontà, dimostrando una volta di più di esser al passo coi tempi, di proporre imprenditoria ai giovani, mettendo in risalto l’importanza del binomio inscindibile tra Scuola e Mondo del Lavoro.

Visto il valore e l’evidente contenuto sociale che tale iniziativa riveste, l’augurio è che possiate cogliere l’occasione per intervenire.

 

Adelino Pinos è morto  Lunedì 10 Settembre  e i funerali si sono svolti il giorno dopo, Martedì 11, e pertanto in pochi hanno potuto vedere la Epigrafe (clicca qui), io stesso me ne sono accorto per caso vedendo un successivo annuncio commemorativo  (clicca qui) esposto allo “Spessotto” con scritto:

L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia GRUPPO “G. CESTER” PORTOGRUARO Unitamente ai suoi familiari ricorda la scomparsa del Socio Benemerito ADELINO PINOS A Te o Grande Eterno Iddio … Benedici! Ciao Adelino..

 

Purtroppo nemmeno nella stampa locale è stata riportata la notizia della sua scomparsa, che è passata sotto silenzio, e che ancora adesso molti non ne sono a conoscenza, come Mario Rossi, ex presidente dell’Associazione di Categoria per moltissimi anni , l’ha saputo da me oggi, e naturalmente si associa a quanti hanno espresso le Condoglianze alla Famiglia di Adelino Pinos, io mi auguro che questa “lacuna” si possa colmare più avanti, organizzando una evento/ convegno in suo ricordo, la città tutta glielo deve.

Concludo con un ricordo personale di Adelino Pinos, che conosco dal 1970, e per 20 anni mi sono servito della sua Azienda che era leader nel Territorio per la fornitura di ricambi per elettrodomestici e materiale antennistico, persona sempre molto gentile e disponibile, come la moglie Cecilia e la sorella Santina, da qualche anno l’attività è passata ai nipoti Daniele e Lorena, e da loro ero andato circa 20 giorni fa per degli acquisti, non ci vado spesso e fu l’occasione di parlare un po’ del passato e di come  ci si è evoluti e adattati commercialmente al presente, Lorena parlando di Adelino mi raccontava che era ancora “interessato a tutto”, nonostante l’età  avanzata, insomma niente sulla sua salute che facesse presagire quello che soltanto pochi giorni dopo ha portato al doloroso lutto, mi è dispiaciuto tantissimo non essere andato al suo funerale, ma con il cuore gli sono vicino.

Le mie più  sentite Condoglianze a tutti i suoi familiari, e un abbraccio forte alla moglie Cecilia.

 

G.B.

 

 

PINOS EXPERT – LA STORIA

 

L’attività iniziò nel 1960 grazie al signor Adelino Pinos, che si occupava di servizi tecnici e attività commerciale elettrodomestici, la prima sede si trovava in viale Trieste n. 42.

Nel 1975 venne sviluppata l’attività commerciale componenti e accessori per elettrodomestici.

In seguito, nel 1980, venne aperta una seconda sede in via Pordenone a, n.9 (che corrisponde all’attuale sede) trasferendo in quest’ultima sede tutta l’attività commerciale componenti accessori per elettrodomestici.

Più tardi, nel 2006, venne chiusa la storica sede in viale Trieste n.4 e venne definitivamente trasferita tutta l’attività (prodotti finiti, elettrodomestici, radio, tv…) nella sede attuale.

Attualmente l’attività continua nelle mani dei nipoti del signor Adelino: Lorena e Daniele Biasotto. (clicca qui)

 


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SI E’ DIMESSO ENRICO BRONZI, DIRETTORE FESTIVAL DI MUSICA !

Portogruaro: La notizia a nemmeno una settimana dal Concerto di chiusura…

 

LE IMPROVVISE DIMISSIONI…

 

A nemmeno una settimana dalla chiusura del 36° Festival internazionale di Musica a Portogruaro, ecco oggi la notizia delle Dimissioni del direttore artistico Enrico Bronzi, nell’attesa di saperne di più, a seguire una sua biografia tratta dal Sito ufficiale… (clicca qui)

 

G.B.

 

BIOGRAFIA DI ENRICO BRONZI

Violoncellista e direttore d’orchestra, è nato a Parma nel 1973. Fondatore del Trio di Parma nel 1990, ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, USA, Sud America ed Australia (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Colonia, Herkulessaal di Monaco, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires).

Con tale formazione si è imposto nei concorsi internazionali di Firenze, Melbourne, Lione e Monaco di Baviera, ricevendo peraltro il “Premio Abbiati” della critica musicale italiana. Dal 2001, in seguito alle affermazioni al “Concorso Rostropovich” di Parigi e al “Paulo Cello Competition” di Helsinki, dove riceve anche il Premio per la migliore esecuzione del Concerto di Dvořák con la Filarmonica di Helsinki, inizia una intensa attività solistica.

Partecipa regolarmente a numerosi festival, tra cui: Lucerna, Kronberg, Schubertiade Schwarzenberg, Melbourne, Turku, Naantali, Stresa, Ravenna, Lockenhaus. La sua attività l’ha portato a collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali Quartetto Hagen, Kremerata Baltica e Giardino Armonico. Ha suonato come solista sotto la guida di C. Abbado, C. Eschenbach, P. Berglund, F. Bruggen, K. Penderecki, Tan Dun, R. Goebel.

Ha seguito le lezioni di direzione d’orchestra di Jorma Panula ed è direttore ospite di numerosi complessi italiani e stranieri, tra cui Orchestra Mozart (su invito di Claudio Abbado), Orchestra di Padova e del Veneto, Virtuosi Italiani, Filarmonica Marchigiana, Sinfonica della Val d’Aosta, Sinfonica Abruzzese e Camerata Salzburg. Dal 2007 è professore all’Universität Mozarteum di Salisburgo e direttore artistico del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro.

Tra le sue registrazioni discografiche, oltre alla vasta produzione col Trio di Parma, vi sono tutti i concerti di Boccherini (Brilliant Classics), i concerti di C.Ph.E. Bach (Amadeus), un disco monografico su Nino Rota, le Sonate di Geminiani (Concerto) e l’integrale delle Suites di Bach (Fregoli Music) che è stata al secondo posto della top ten degli album di musica classica di iTunes Music Store. Suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775.

 

 


 

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BIBIONE: ARRESTATI 2 LADRI AUTO DAL DISTRETTO POLIZIA LOCALE !

Mentre sull’Abusivismo commerciale, Indagini anche a livello nazionale…

 

DISTRETTO POLIZIA LOCALE VENETO EST

Comuni di San Michele al Tagliamento – Fossalta di Portogruaro

Città Metropolitana di Venezia

UFFICIO DEL COMANDANTE

 

 

COMUNICATO STAMPA del 23.07.2018

 

Arrestati dalla Polizia Locale di Bibione 2 ladri dediti ai furti nelle auto.

L’arresto è stato compiuto sabato pomeriggio e questa mattina (lunedì) si è celebrato il processo per direttissima in Tribunale a Pordenone.

Le manette sono scattate per G.B. 37 anni e ad una giovane S.H. 32 anni, entrambi di Udine.

“L’operazione – spiega il Comandante della Polizia Locale, Andrea Gallo – è iniziata quando una pattuglia della Polizia Locale, in servizio in borghese per il contrasto alla micro-criminalità, ha intercettato un’auto che si aggirava pian piano vicino ad altre autovetture in sosta nei pressi del parcheggio di via del Mare, accesso principale per la spiaggia libera di Bibione”.

I sospetti si sono intensificati quando l’uomo è sceso dalla macchina e ha iniziato, pur fingendosi un bagnante con asciugamano e stuoia, ad osservare le auto in sosta.

Fra le tante, la sua attenzione si è concentrata su un furgone che, con abilità, è riuscito ad aprire forzando la serratura del portellone posteriore.  Nel mentre si consumava il furto, la donna faceva da “palo” per controllare l’eventuale arrivo dei proprietari o di scomodi testimoni. Ad osservare però ogni mossa  dei due vi erano gli agenti che, senza farsi vedere, hanno notato ogni movimento.

I due malviventi, soddisfatti per un bottino modesto (qualche decina di euro) avendo comunque danneggiato seriamente le serrature di un furgone di un residente di Conegliano e di un’autovettura di una famiglia del Pordenonese, hanno cercato poi di allontanarsi da Bibione ma a quel punto sono stati bloccati da tre pattuglie della polizia locale.

“I due sono stati tratti in arresto e subito immobilizzati e trasferiti nella cella di sicurezza del Comando – evidenzia il dirigente Gallo – a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

Per entrambi il giudice questa mattina ha emesso una condanna; 10 mesi all’uomo e otto mesi alla ragazza per furto pluriaggravato e detenzione di arnesi da scasso. Appena nei prossimi giorni sarà emesso il mandato di carcerazione per loro si apriranno porte del carcere pordenonese per scontare la pena.

 

 

Comunicato a cura del Comando di Polizia Locale

di San Michele al Tagliamento-Bibione

 


 

DISTRETTO POLIZIA LOCALE VENETO EST

Comuni di San Michele al Tagliamento – Fossalta di Portogruaro

Città Metropolitana di Venezia

UFFICIO DEL COMANDANTE

 

 

COMUNICATO STAMPA del 21.07.2018

 

Indagini a livello nazionale dopo il secondo maxi sequestro di giocattoli a Bibione da parte della polizia locale in un negozio che opera in centro a Bibione. Sono infatti quasi tremila e più precisamente 2.975 i pezzi sottratti alla vendita in un bazar di via delle Costellazioni, nel pieno centro balneare veneto. “Le indagini – ha spiegato in conferenza stampa il comandante della polizia locale, Andrea Gallo – coinvolgono in modo particolare gli importatori che immettono sul mercato giocattoli che si possono rivelare molto pericolosi perché privi delle informazioni obbligatorie su luogo e materie di fabbricazione. Ulteriori accertamenti sono in corso per ditte di import-export che hanno sede a Milano, Padova, Roma e Napoli”.

Una task force, composta da 10 agenti della Polizia Locale, ieri mattina ha ispezionato per alcune ore un bazar, condotto da un cittadino del Bangladesh, residente in provincia di Treviso, che aveva messo in vendita, fra i tanti prodotti esposti, ben 2.051 giochi privi delle informazioni obbligatorie relative alla provenienza degli oggetti oltre a 924 tra borse e bigiotteria varia senza le informazioni relative all’importatore. Per questo tutti i 3000 oggetti sono stati posti sotto sequestro e messi in locali di sicurezza a disposizione dell’autorità giudiziaria di Pordenone e della Camera di commercio di Venezia.

“Nel giro di otto giorni – sottolinea il dirigente Gallo – sono stati quasi 6.500 i pezzi tolti dal mercato illegale, a seguito di due blitz operati in due negozi del centro di Bibione”. Anche nel secondo maxi-sequestro il valore della merce confiscata è di circa 30.000 euro e per il commerciante sono previste sanzioni fino a 25.000 euro.

Si tratta quindi di una indagine a tutto campo a livello nazionale che vede impegnata una vera e propria “squadra anticontraffazione” specializzata nella lotta al commercio illegale che va dagli oggetti contraffatti fino al commercio di prodotti senza marchio CE e senza il tracciato di provenienza.

“Le indagini – evidenzia il dottor Gallo – sono partite dai sequestri effettuati in spiaggia in quanto i prodotti che vengono proposti dai venditori abusivi  tra gli ombrelloni  ed in isola pedonale sono poi gli stessi che abbiamo ritrovato ei negozi controllati. Per questo ulteriori indagini sono in corso per stabilire i legami tra i commercianti dei negozi e quelli che vendono in spiaggia”.

La stagione turistica è ancora lunga e altre operazioni anticontraffazione sono in programma anche nelle prossime settimane. Parole di sostegno per questi risultati svolte vengono espresse dal sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione: “Sono operazioni – evidenzia Pasqualino Codognotto –  che mirano alla legalità e alla lotta all’abusivismo commerciale con indubbi risultati in termini di efficacia.  Continueremo con tutte le azioni possibili per garantire al massimo la sicurezza sul nostro territorio e della spiaggia di Bibione”.

 

 

Comunicato a cura del Comando di Polizia Locale

di San Michele al Tagliamento-Bibione

 


 

BIBIONE: DUE MAXI SEQUESTRI DI MERCE, IN SPIAGGIA E IN NEGOZIO !
12/07/2018 – Primo piano e Cronaca

BIBIONE: DUE MAXI SEQUESTRI DI MERCE, IN SPIAGGIA E IN NEGOZIO !

Lotta senza fine della Polizia Locale alla Contraffazione e Abusivismo…

 

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Primo piano e Cronaca

BIBIONE: DUE MAXI SEQUESTRI DI MERCE, IN SPIAGGIA E IN NEGOZIO !

Lotta senza fine della Polizia Locale alla Contraffazione e Abusivismo…

DISTRETTO POLIZIA LOCALE VENETO EST

Comuni di San Michele al Tagliamento – Fossalta di Portogruaro

Città Metropolitana di Venezia

UFFICIO DEL COMANDANTE

 

COMUNICATO STAMPA DEL 11/07/2018

 

Ancora un maxi sequestro a Bibione della Polizia Locale ma stavolta non sono state le spiagge ad essere battute palmo a palmo ma il blitz è scattato all’interno di un grande bazar, che opera su viale delle Costellazioni, la via commerciale principale di Bibione.

L’operazione, che rientra nel piano di prevenzione e repressione contro il commercio illegale denominato dal Comando di Polizia Locale “Commercio sicuro 2018” ha visto il sequestro di 3.467 pezzi di cui 167 di natura penale, 702 per violazioni amministrative e penali e 2598 di natura amministrativa per un valore complessivo di circa 35.000 euro.

“Il servizio di controllo ad un esercizio commerciale tra i più riforniti di Bibione – spiega il comandante del Distretto Veneto Est, Andrea Gallo –  si è protratto per oltre 3 ore da parte di 10 agenti e ha comportato un maxi sequestro di merce che non era in regola con varie normative, tutte legate alla tutela del consumatore.  Nello specifico sono stati trovati giocattoli senza il marchio CE, altri prodotti privi di informazioni obbligatorie relative al produttore ed importatore ed altri giocattoli senza gli estremi del fabbricante”.

La ditta titolare del negozio, che ha sede a Treviso ed è gestita da cittadini del Bangladesh dovrà pagare sanzioni che vanno dai 1.500 euro fino ai 25.000 euro mentre saranno condotte ulteriori indagini sui  prodotti privi dei dati del fabbricante.

“Come ribadito più volte – evidenzia il dirigente Gallo – la lotta all’abusivismo per la tutela del consumatore non si limita ai controlli in spiaggia, dove peraltro sono stati sequestrati migliaia di oggetti anche la settimana scorsa, ma si estende a negozi e magazzini a Bibione. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare se vi sono rapporti tra negozi e venditori in spiaggia”.

Soddisfazione è stata espressa per questo nuovo maxi-sequestro dal Sindaco di San Michele-Bibione, Pasqualino Codognotto: “E’ estremamente importante continuare in questa azione quotidiana per il contrasto al commercio irregolare – evidenzia Codognotto – perseguendo chi non rispetta le regole e le leggi”.

 

Comunicato a cura del Comando di Polizia Locale

di San Michele al Tagliamento-Bibione

 


 

 

DISTRETTO POLIZIA LOCALE VENETO EST

Comuni di San Michele al Tagliamento – Fossalta di Portogruaro

Città Metropolitana di Venezia

UFFICIO DEL COMANDANTE

 

COMUNICATO STAMPA DEL 07/07/2018

 

Non ha tregua la lotta all’abusivismo commerciale a Bibione con la Polizia Locale che in poche ore opera un maxi sequestro di oltre mille oggetti pronti per essere messi  in vendita.

“Ieri pomeriggio – spiega il comandante della polizia locale, Andrea Gallo –  è scattata una maxi-operazione in tutta la località balneare con controlli in spiaggia e in pineta”. Il servizio antiabusivismo ha visto impegnati 15 agenti che hanno effettuato controlli a tappeto da Lido dei Pini a Bibione Pineda. “In particolare – evidenzia il dirigente Gallo –  sono state controllate capillarmente tutte le zone della spiaggia; a ciò si sono aggiunti controlli stradali per la verifica del trasporto di merce su strada ed il rispetto del regolamento comunale che vieta la detenzione senza giustificato motivo di merce destinata alla vendita”. 

I dati finali dell’operazione dimostrano l’efficacia dei controlli: 1086 oggetti sequestrati tra cui 704 oggetti di bigiotteria, 85 aquiloni, 70 asciugamani. 116 i pezzi sequestrati perché contraffatti tra cui 63 marchi pronti per essere applicati, 31 borse e 22 borselli. L’intera operazione ha comportato il sequestro di merce per un valore commerciale che si aggira intorno ai 20 mila euro.

“I servizi mirati contro il commercio illegale – evidenzia il comandante Gallo – sono quotidiani sia in spiaggia che in isola pedonale, sia in uniforme che in borghese e la netta diminuzione dei venditori è un dato oggettivo che dimostra l’efficacia dei controlli”.

Soddisfazione per questa operazione è stata espressa dal sindaco di San Michele-Bibione, Pasqualino Codognotto: ”Il contrasto all’abusivismo commerciale – evidenzia Codognotto – è costante e quotidiano. Queste maxi operazioni sono una concreta risposta per la difesa della legalità”.

 

 

Comunicato a cura del Comando di Polizia Locale

di San Michele al Tagliamento-Bibione

 


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PORTOGRUARO: IL CASO PINELLI FA INTERVENIRE IL CENTROSINISTRA !

Migranti: Il capogruppo Terenzi chiede più UMANITA’ da parte di tutti…

 

GRUPPO CONSILIARE

“CENTROSINISTRA – PIU’ AVANTI INSIEME”

CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUARO VE

 

Richiedenti Asilo – Dichiarazioni Pinelli (FI)

Comunicato stampa n. 106

 

Apprendiamo dal Corriere del Veneto del 05 luglio 2018 (clicca qui) i contenuti delle dichiarazioni della Coordinatrice di Forza Italia di Portogruaro, Caterina Pinelli, che entra nel merito del surreale ed incomprensibile dibattito che si è aperto sulla autenticità delle fotografie che ritraggono i bimbi morti, vittime dell’ennesimo naufragio:

in sintesi bambolotti in mano ai soccorritori, quale complotto ordito dalle ONG per colpire il Governo Italiano, in definitiva un falso orchestrato dalla propaganda antigovernativa.

Non intendiamo polemizzare con l’interessata. Non è questa la sede. Sentiamo invece la necessità, dato Lo spessore del problema ed i valori in gioco, di intervenire in difesa della dignità della persona umana, valore assoluto ed intangibile e di far emergere il dato di realtà circa un fenomeno, quello delle migrazioni e della richiesta di asilo, che è diventato ormai strutturale e che può scardinare alla radice financo la costruzione europea, che si è dimostrata impreparata nella lettura del fenomeno e nell’individuazione di soluzioni efficaci e condivise, fondate sulla solidarietà e sulla comune assunzione di responsabilità.

Cominciamo con il dire che anche nell’epoca della “post verità” e delle “fake news” la forza degli eventi si impone.  Nel 2017, infatti, i bambini inghiottiti dal mare mediterraneo lungo il percorso migratorio dalla Libia all’Italia, in via approssimata, sono 400. Si stimano a migliaia, poi, quelli vittime di abusi e violenze nei centri di detenzione libici (fonti “Unicef” dicembre 2017). Complessivamente sono oltre 15 mila le vittime del mare a partire dal 2014  e fino al 2017, mentre sono 1400 le vittime da gennaio 2018 ad oggi (Fonti UNHCR Agenzia nazioni Unite). Questo è il dato di realtà!

Nei tornanti impegnativi della storia, che purtroppo si ripete, a pagare un costo altissimo sono sempre i più fragili fra i fragili. Ce lo ha ricordato anche Gian Antonio Stella, autorevole giornalista e scrittore veneto, dalle colonne del Corriere della Sera di questi giorni, facendoci memoria delle donne, mogli e mamme venete, costrette a migrare, a lasciare la terra natia nei primi decenni del secolo scorso per recarsi nelle Americhe, per costruirsi un futuro. E sono tante queste madri che hanno “subito” la morte dei figli, morti di stenti e di malattie durante l’infinito viaggio e che hanno urlato al mondo lo strazio nel vedere il corpo del proprio figlio consegnato per sempre al mare. Questo è il dato di realtà che pesa come un macigno sulle nostre coscienze e sull’intera comunità europea, riedificata sulle macerie generate dai totalitarismi del secolo scorso; questo è il dato di realtà, con le mamme nigeriane, eritree, senegalesi, etc. accomunate oggi alla sorte delle mamme venete di un secolo fa.

Un’ osservazione infine sulle ONG (Organizzazioni Non Governative) che secondo membri del Governo ed una certa vulgata oggi particolarmente in voga sarebbero complici degli scafisti e che in definitiva intralcerebbero gli accordi stipulati con la Guardia costiera libica, naturalmente favorendo il “business” dei trafficanti.

Anche in questo caso sottolineo un distacco evidente con il dato di realtà. Vorrei infatti ricordare che le imbarcazioni delle ONG sono intervenute contestualmente alla conclusione del programma “Mare Nostrum” ed alla ridefinizione del programma “Frontex” dell’UE. Fu il naufragio dell’ottobre del 2013 (366 morti e 20 dispersi fra uomini, donne, bambini ed anziani) lo spartiacque per una assunzione di responsabilità della comunità internazionale intorno a questo dramma infinito. E’ stato importante il contributo delle ONG, fino ad oggi in collaborazione con i Governi, nell’azione continua ed instancabile a tutela della vita umana, nel rispetto della convenzione di Ginevra e del diritto internazionale. La lotta dura e radicale ai mercanti di morte ed agli scafisti, con il crescente impegno dell’UE, non può ricadere sulla sicurezza e sulla sorte di centinaia di persone inermi ed impotenti. 

In futuro, quando si guarderà a questi anni con sgomento per la radicale drammaticità degli eventi, ci si chiederà anche come sia stato possibile che in rete, ossia in un luogo pubblico, siano state rese manifeste violenze verbali irripetibili contro esseri umani fragili ed inermi, falsità, manipolazioni e speculazioni politiche atte a guadagnare il facile consenso politico immediato, mortificando il ruolo della politica e delle istituzioni, senza valutarne le conseguenze sulle persone umane, sulla coesione sociale e sulla qualità della nostra convivenza. Michele Serra, nell’ambito della sua rubrica su “La Repubblica” usa parole durissime nei confronti di chi “versa veleno nell’acquedotto di parole e pensieri al quale tutti quotidianamente ci abbeveriamo. Un avvelenamento vero che fa vittime, intorbida la realtà e soprattutto peggiora la convivenza”.

E’ il momento, tutti insieme, indipendentemente da come la si possa pensare sui temi, di guardarci negli occhi per rimettere al centro il valore assoluto della persona umana e per fermare, usando un’espressione  di don Ciotti, l’emorragia di umanità, riconfermando il fondamento umano della nostra convivenza.

 

Portogruaro, 07 Luglio 2018


Il Capogruppo Gruppo Consiliare

“Centrosinistra – Più Avanti Insieme”

Marco TERENZI

 


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Primo piano e Cronaca

ULSS4 CONDANNATA PER OMESSA DIAGNOSI DI MALFORMAZIONE GENETICA

Anche il Primario di Ginecologia dell’Ospedale di Portogruaro deve risponderne..

“Omessa diagnosi di malformazione genetica”

La paziente si è rivolta agli avv. Liut e Giraldo che hanno promosso una Causa civile…

 

ULSS 4 VENETO ORIENTALE

CONDANNATA AL RISARCIMENTO

 

 

Ammonta a quasi MEZZO MILIONE DI EURO la condanna del Tribunale Civile di Pordenone (giudice dott. Francesco Tonon) nei confronti dell’AULSS 4 Veneto Orientale e del primario di ostetricia e ginecologia di Portogruaro all’epoca dei fatti per responsabilità medica conseguente all’omessa diagnosi di una malformazione genetica (sindrome di down) del bambino di una giovane donna, poco più che ventenne, residente nel portogruarese.

I fatti risalgono alla fine degli anni Duemila. La gestante si rivolge al primario per essere seguita al meglio nel corso della sua prima gravidanza. Si sottopone agli esami ematochimici ed ecografici indicati dal medico, che si limita ad effettuare la translucenza nucale, omettendo di acquisire i necessari dati biochimici (ottenibili con il Duo Test) e di elaborarli insieme agli altri dati ecografici al fine di valutare il rischio calcolato di Trisomia 21.

Nel 2012 inizia la battaglia giudiziaria dei genitori del piccolo, che si affidano agli avvocati Gianluca Liut e Ilaria Giraldo dello Studio Legale Liut & Partners  per ottenere l’accertamento della responsabilità professionale del medico e della struttura sanitaria presso cui lo stesso prestava servizio in libera professione.

La consulenza tecnica disposta dal Tribunale e affidata al prof. Carlo Moreschi e al dott. Giovanni Del Frate riconosce la colpa del medico.

All’esito della causa civile promossa dagli avvocati Liut e Giraldo, affiancati dai ginecologi dott. Bruno Brambati di Milano e dott. Vincenzo Cara già primario a Portogruaro, è emerso che il sanitario non ha sottoposto la giovane donna agli esami di screening e alla diagnostica prenatale, né ha provato di avere dato alla paziente un’informazione adeguata ed esaustiva sugli stessi. La gestante, infatti, avrebbe dovuto essere informata della possibilità di sottoporsi a uno degli esami di indagine prenatale invasiva (amniocentesi, villocentesi), con i relativi rischi ma anche con i vantaggi di una diagnosi certa.

Il Tribunale ha accolto la domanda di risarcimento del danno per omessa informazione ed errore medico in ordine alla diagnosi di malformazione del feto, e ha liquidato sia alla madre che al padre il danno patrimoniale da nascita indesiderata del figlio causata dall’errore medico, costituito dal costo economico maggiore di quanto necessario al mantenimento di un figlio non affetto da quella particolare malformazione.

“La fattispeciescrive il Giudicecostituisce  un caso paradigmatico di lesione di un diritto della persona, di rilievo costituzionale, che indipendentemente da un danno morale o biologico, peraltro sempre possibile, impone comunque al danneggiato di condurre giorno per giorno, nelle occasioni più minute come in quelle più importanti, una vita diversa e peggiore di quella che avrebbe altrimenti condotto”.

All’accertamento che la giovanissima mamma ha subito una lesione della libertà di autodeterminazione a una procreazione cosciente e responsabile, derivandone la lesione del diritto di decidere, in piena coscienza e libertà, se portare a termine o meno la gravidanza, è conseguita la liquidazione ai genitori anche del danno non patrimoniale.

“Il ginecologo è obbligatoha commentato l’avv. Ilaria Giraldoa informare la paziente, nel corso della gravidanza, dell’esistenza di tutti gli esami prenatali (come l’amniocentesi e la villocentesi), che servono ad accertare un’eventuale malformazione del feto. La gestante non è obbligata a chiedere che le vengano prescritti esami diagnostici di cui la stessa, come paziente, potrebbe anche non essere a conoscenza. Il ginecologo ha il preciso dovere di informare la futura madre sulla possibilità di sottoporsi a tali esami, anche quando viene formulata una diagnosi di normalità del feto. Dalla mancata informazione è conseguita l’impossibilità per la donna di esercitare il suo diritto di non condurre a termine la gravidanza, o quantomeno di avere la possibilità di effettuare un percorso psicologico di preparazione per accogliere nel migliore dei modi il bambino gravemente malformato”.

“Il diritto di una donna di poter decidere liberamente, attraverso un’adeguata informazione sanitaria,   di rinunciare a sottoporsi ad esami diagnostici prenatali così affrontando il rischio di dare alla luce un bambino malformato è incomprimibileha osservato l’avv. Gianluca Liut—. L’evidenza della malformazione genetica, a parto ormai avvenuto, ha determinato l’assoluta impreparazione psicologica dei genitori, che si sono trovati ad affrontare un evento dolorosissimo inatteso ed anzi escluso dal ginecologo, che ha commesso l’errore di confidare eccessivamente nel basso rischio correlato alla giovane età della donna”.

 

NOTA

Premesso che lavorando tutti possiamo sbagliare, e che comunque chi sbaglia paga, in campo sanitario poi i medici e aziende si tutelano con delle Assicurazioni specifiche, senza entrare nel merito del caso in oggetto, già ben esposto in questa pagina  in tutti i suoi aspetti dagli avvocati Liut e Giraldo, e sperando che l’ULSS4 abbia cambiato Assicurazione dopo le passate inadempienze contrattuali della rumena City Insurance, e non debba tirar fuori di tasca propria (che poi sono le nostre) il mezzo milione di euro di risarcimento, con tutte le ricadute che possiamo ben immaginare, volevo porre l’attenzione sui consulenti tecnici che sono stati chiamati per una perizia…

Tra questi spicca il nome del dott. VINCENZO CARA, ex Primario dell’Ospedale di Portogruaro, chiamato dagli avvocati Liut e Giraldo, e allora mi sono chiesto se nel periodo che è stato alle dipendenze dell’ULSS 4 non fosse in conflitto d’interessi, questa la risposta dei legali:

“L’indagine peritale si è svolta  tra il 2012 e il 2013 nell’ambito della fase giudiziale di accertamento tecnico preventivo che ha preceduto l’instaurazione, nel 2015, della fase di merito. In quest’ultima, non è stata disposta una nuova consulenza tecnica di ufficio avendo il Tribunale acquisito integralmente le risultanze dell’attività  peritale svolta nel giudizio di accertamento tecnico preventivo, essendo stata questa ritenuta esaustiva ai fini dell’accertamento della responsabilità medica oggetto di causa.

Quindi, nessuna consulenza tecnica, né di ufficio né di parte, è stata svolta  dopo il 2013.”

 

G.B.