Domenica 19 il Confronto tra Alessandro Luigi BISATO e Giovanni TONELLA
15 Febbraio 2017
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI PORTOGRUARO
Agli Iscritti- Simpatizzanti ed Elettori del PD
Al Gruppo Consiliare Centro Sinistra più avanti insieme
Alle Liste di Centro Sinistra
Ai Segretari di circolo del PD Portogruarese
Agli Amministratori e Parlamentari locali
p.c. Alla stampa locale
La complessità del momento politico che stiamo vivendo, le ripercussioni dell’esito referendario, le decisioni che il nostro Partito deve assumere in prospettiva- sia inerentiallasua organizzazione che alla linea politico-programmatica –impongono un confronto franco, rispettoso, improntato all’ascolto ed al coinvolgimento.
Per il PD Veneto – il quale ha avviato la fase congressuale regionale che terminerà il 19 marzo prossimo con le primarie aperte-tale confronto deve essere ancora più approfondito ed allargato.
Il circolo PD di Portogruaroha ritenutoimportante,
organizzareuna iniziativa pubblica sul tema :
DOVE VA IL PARTITO DEMOCRATICO ?
VALORI – ASCOLTO – DIALOGO – PROGRAMMI – ALLEANZE
Domenica19 FEBBRAIO 2017 alle ore 10.00
presso la sala riunioni del Ristorante Spessotto a Portogruaro
Andrea De Carlo, vicesindaco di Annone, ha rappresentato l’Anci Veneto
23 Gennaio 2017
COMMERCIO: TAVOLO ETICO
SU APERTURE DOMENICALI E FESTIVE
A RAPPRESENTARE L’ANCI VENETO
IL VICESINDACO DI ANNONE VENETO ANDREA DE CARLO
Convocato dagli Assessori regionali all’Economia Roberto Marcato e al Sociale Manuela Lanzarin, la prima riunione del “Tavolo Etico” regionale in materia di aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.
L’invito allargato anche ai Parlamentari Veneti, era rivolto a:Anci Veneto, Confcommercio Veneto, Federdistribuzione, Confesercenti, Cgil Veneto, Cisl Veneto, Uil Veneto, Comitato “Domenica no grazie”, Don Enrico Torta.
La problematica assume un particolare rilievo sia sotto il profilo etico-sociale che economico, poiché, da un lato, essa incide negativamente sul vivere quotidiano di molte famiglie, dall’altro richiede una valutazione approfondita sull’effettivo valore aggiunto delle liberalizzazioni sul tessuto economico veneto.
Sono stati invitati anche i nostri Parlamentari veneti,in quantocon il Decreto governativo “Salva Italia” del 2011, la materia in questione è stata riservata esclusivamente allo Stato centrale.
Quanto sopralo si apprende in un Comunicato stampa della Regione Veneto (clicca qui), ma al riguardo era stato presentato anche un Ordine del Giorno dal Gruppo “Centro Sinistra– Più Avanti Insieme” del Comune di Portogruaro (clicca qui), che è stato rimandato nel Consiglio Comunale del 29.12.2017 (durato quasi 10 ore) e che si discuterà la prossima volta…
Intanto a rappresentare i Comuni del Veneto a Veneziain questo Incontro sul Commercio relativo alle aperture domenicali e alle festività, è stato delegato dal presidente dell’ANCI Maria Rosa Pavanello, il vicesindaco di Annone Veneto, Andrea De Carlo, che dopo averlo visto del TG di Rai 3 Veneto, ho contattato per una intervista sul tema, così avremo la possibilità di sapere qualche dettaglio di prima mano, anche sulla Legge ferma al Senato dal 2014 che fissa a 12 le chiusure obbligatorie e pone un tetto massimo alle aperture festive, direi una specie di ritorno al passato, ma in questo caso positivo !
PS.
Nel frattempo, in questo stato di crisi e agitazione, nella catena Carrefour, sono previsti due giorni di Sciopero per venerdì 27 e sabato 28 gennaio, vedremo quale sarà l’adesione in quello di Portogruaro, e se il sindaco Senatore, che a dicembre aveva rivolto un invito al Commercio perchè si rispettassero almeno le “feste sante”, intenda presto agire nel concreto, promuovendo un incontro in loco tra le parti, magari in Municipio…
G.B.
GRUPPO CONSILIARE
“CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME”
CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUARO
AI Sig. Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Portogruaro
AI Sig. Sindaco del Comune di Portogruaro
Ai Sigg. Capigruppo Consigliari
Sede Municipale
Oggetto:ORDINE DEL GIORNOai sensi dell’art. 37 del Regolamento Comunale in materia di lavoro nei giorni di domenica e nei giorni corrispondenti alle festività solenni religiose e civili
PREMESSO
che la normativa contenuta nel Decreto cosiddetto “Salva Italia” ha liberalizzato definitivamente, senza eccezioni e in tutto il territorio nazionale, il regime degli orari dei negozi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande, superando il previgente principio generale dell’obbligo di chiusura domenicale e festiva e la regolamentazione degli orari giornalieri di apertura e chiusura;
che la Grande distribuzione tende ad estendere l’apertura delle attività commerciali non solo alla domenica ma anche alle festività solenni religiose e civili con la motivazione dell’aumento del volume degli affari e dell’occupazione;
CONSIDERATO
che la Grande distribuzione commerciale per far valere il principio secondo cui la domenica è un giorno di lavoro come gli altri sei della settimana, ha deciso di uscire dal contratto di lavoro del settore commercio e di percorrere la strada per un altro contratto di lavoro, specifico della grande distribuzione;
che tale situazione trova il disaccordo dei piccoli commercianti e dei dipendenti delle imprese commerciali, che giustamente, non vogliono essere obbligati a lavorare anche di domenica, riposando in un giorno infrasettimanale, ed addirittura nelle festività solenni religiose e civili;
DATO ATTO
che la persona umana non possa ridurre il proprio orizzonte alla sola dimensione del consumo e del lavoro e che i tempi di lavoro non debbano stravolgere i ritmi di vita;
che la Carta Sociale Europea afferma che al fine di garantire eque condizioni di lavoro, il giorno di riposo deve coincidere “per quanto possibile con il giorno della settimana, generalmente ammesso come giorno di riposo dalla tradizione o dagli usi del Paese (art.2, comma5)”, nel convincimento che la diversificazione dei giorni di riposo – infrasettimanali o domenicali. – dei lavoratori penalizzi il tessuto di relazioni familiari, di prossimità, sociali ed educative.
CONSIDERATO
che anche dal punto di vista economico ed imprenditoriale, sebbene le aperture domenicali degli esercizi commerciali trovino origine e motivazione nell’aumento nel volume di affari in senso assoluto e nell’aumento dell’occupazione, non appare per nulla scontato il risultato finale se si tiene conto anche dei costi economici (ed umani) che si devono di contro sostenere;
che anche alcune dichiarazioni dei dirigenti dei Centri commerciali o delle Associazioni di categoria confermano la carenza dei suddetti vantaggi in assoluto e che la necessità di mantenere aperte le attività commerciali si deve principalmente alle esigenze concorrenziali e di emulazione;
VISTO
che, in definitiva, le aperture domenicali vanno nel verso di moltiplicare le occasioni di consumo e di alimentare una cultura consumistica e, per i lavoratori delle imprese commerciali, di compromettere o indebolire le relazioni, specie quelle familiari e sociali;
che buona parte dei Paesi Europei regolamenta le aperture domenicali, limitandole ad un numero preciso, più o meno consistente;
Tutto ciò premesso il CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUAROCHIEDE:
che IL PARLAMENTO reintroduca il principio di eccezionalità nell’apertura domenicale degli esercizi commerciali e della volontarietà nella scelta delle persone impegnate nel lavoro domenicale, in ragione dei carichi familiari, riconsegnando alle Regioni la competenza a regolamentare la disciplina dell’apertura delle attività commerciali, nel rispetto delle realtà territoriali, bilanciando i diversi interessi in gioco di consumatori, imprese commerciali e lavoratori;
che la REGIONE VENETO attivi un tavolo regionale fra Grande distribuzione, Associazioni di categoria, Sindacati ed Associazioni di consumatori e Parlamentari affinchè si addivenga ad una proposta condivisa di individuazione di un tetto massimo annuale di aperture festive consentite, con esclusione delle solenni festività religiose e civili.
Movimento 5 Stelle di Portogruaro contro Alternativa Libera di Tummino…
4 Gennaio 2017
UNA SORPRENDENTE INTERROGAZIONE
DEL CONSIGLIERE FAGOTTO (M5S)
SI CHIEDE SE IL FLASH MOB
SVOLTOSI AD OTTOBRE 2016
HA PROCURATO DANNI
ALL’OROLOGIO DEL CAMPANILE
E FATTO DECADERE
LA CONVENZIONE !!
Con questa INTERROGAZIONE del Movimento 5 Stelle di Portogruaro,credo siamo giunti al massimo del paradosso e al minimo della logica, perchè dopo avere votato nell’ultimo Consiglio Comunale del 29.12.2016 contro la Mozione sul Campanile presentata dal Gruppo “Centro Sinistra – Più Avanti Insieme” (clicca qui), adesso fuori tempo massimo mettono in discussone il Flash Mob“dell’ottobre di quest’anno”, con documento protocollato il 02.01.2017 (clicca qui), certamente un refuso, visto che l’evento si è svolto il 23 ottobre del 2016, ma ho voluto evidenziare questa svista per dimostrare che i pentastellati locali, tanto precisi non sono, benchè leggano sempre le carte, come dicono loro…
Quel giorno, o meglio, quella domenica c’ero anch’io in Piazza Duomo, come pure i militanti del Movimento 5 Stelle, finito il Flash Mob è intervenuta la Polizia Locale che ha chiesto a Lorenzo Tummino e Michele Boato di Alternativa Libera, ossia agli organizzatori di questo molto riuscito evento per sensibilizzare tutti sulle problematiche del Campanile pendente, che esponendo uno striscione di 18 metri, senza simboli politici e con scritto #RADDRIZZIAMOLATORRE(clicca qui), ha sicuramente centrato l’obiettivo, catalizzando l’attenzione e interesse dei cittadini e visibilità nei media locali, ottenendo così un grande successo, da chi avevano avuto il permesso si salire sulla Torre Civica Campanaria, la risposta è stata chiara ed immediata, dal parroco monsignorPietro Cesco, don Piero per i fedeli.
L’agente della Polizia Locale aveva posto delle domande a Lorenzo e Michelesu possibili danni arrecati all’orologio della Torre nel togliere lo striscione che, sospinto dal vento, era rimasto impigliato per quale secondo tra le sue (grandi) lancette, e come si può vedere nel video (clicca qui) si è tutto brillantemente risolto in pochi minuti, e durante queste operazioni di smobilitazione, ho sentito che l’agente era collegato telefonicamente con il sindaco Maria Teresa Senatore, informandola su tutto in tempo reale della situazione in essere.
Detto questo,non capisco perché dopo oltre 2 mesi, si faccia una Interrogazione su questa cosa, visto che il Comune che era lì presente (come loro) non ha ufficialmente detto niente, e nemmeno chiesto nulla a monsignor Cesco,a cui oggi ho telefonato, e se poi Fagotto ha così tanto a cuore le sorti dell’Orologio campanario, perché non ha presentato fino adesso una interrogazione per farlo aggiustare,che dal lato del Municipio è bloccato da una vita alle ore 5,50 e perché non presenta ora una Interrogazione per sistemare anche le altre due facciate che segnano ore differenti e sbagliate, sicuramente sarebbe più produttivo e utile ai cittadini…
Sul fatto poi che possa avere fatto decadere la Convenzione per questo intervento se non autorizzato dal Comune,sarebbero troppe le cose da dire (lo farò in altro articolo), ma mi limito a dire che con questa domanda avvalla la validità della Convenzione tra Comune e Parrocchia,come detto nella Mozione da Terenzi, a cui lui ha votato contro, quando si dice avere le idee chiare ed esse coerenti…
Infine, con questa preoccupazione che un semplice striscione di tela possa avere fatto così tanti danni, ricordo al consigliere Fagotto che anche il Movimento 5 Stelle ha fatto a dicembre 2016 una Flash Mob in Piazza a Portogruaro, con presente la dep. Arianna Spessotto (clicca qui), anche loro hanno usato degli striscioni, dobbiamo allora andare a vedere se hanno rovinato la “balconata” marmoreadel Palazzo o la pavimentazione davanti al Municipio ? Suvvia… (Vedi video, clicca qui)
Per concludere, se non ha ritenuto opportuno intervenire il Comune presso la Parrocchia, perché mai lo deve fare il M5S con Fagotto, forse perchè Tummino e Boato sono due ex grilliniche se ne sono andati sbattendo la porta ?, Perché a pensare male si fa peccato, ma… e ancora, perché non “interrogare” invece il Comune sulla manutenzione dell’orologiodel campanileche ora è completamente sballato, che non è un bel biglietto da visita per nessuno, come pure la webcam, che sulla Piazza rimanda una immagine distorta e inguardabile la sera, chieda Fagotto lumi su queste cose, gli saremo tutti quanti grati…
PS.
Fagotto ha anche presentato una Interrogazione a risposta scrittasui Monitoraggi del Campanile, anche questa per come è intervenuto in Commissione e in Consiglio comunale, è molto contraddittoria, e ne parlerò nel prossimo articolo.
G.B.
Movimento 5 Stelle Portogruaro
Portogruaro, 02.01.2017
al Presidente del Consiglio Comunale
di Portogruaro
e.p.c. al Sindaco del Comune di Portogruaro
ai Capigruppo Consiliari
OGGETTO:Interrogazione con risposta scritta
Il sottoscritto Consigliere Comunale Claudio Fagotto, ai sensi dell’art. 33 del regolamento del Consiglio Comunale,
preso atto di quanto previsto dalla Convenzione tra Comune e Parrocchia di Sant’ Andrea Apostolo sottoscritta in data 08.07.2011 rep. n. 9191, agli articoli n. 7 – 8 -11 di cui si riporta il testo:
7) Ogni altro utilizzo dell’immobile verrà effettuato di comune accordo tra le parti, nel rispetto delle norme civili e canoniche vigenti
8) E’ vietata ogni forma di affissione ed ogni altra attività che dia nocumento al decoro dell’immobile o sia in contrasto ‘con la funzione a cui esso è adibito.
11) Eventuali inadempienze delle parti circa i contenuti della presente convenzione comportano la decadenza della stessa, con eventuali danni da valutarsi in altra sede.
Preso attodel flash mob organizzato sul campanile a ottobre di quest’anno, durante il quale è stato esposto uno striscione di 18 metri.
TUTTO CIÒ PREMESSO SI INTERROGA L’ AMMINISTRAZIONE
• Se l’Amministrazione comunale era al corrente della manifestazione e ne avesse concordato le modalità con la Parrocchia;
• Se questa azione ha comportato danni ad uno degli orologi del Campanile o ad altre parti del Campanile stesso;
• Se questa azione ha comportato il decadimento della Convenzione.
Contro le modifiche della Costituzione, a Portogruaro anche la Spessotto…
PORTOGRUARO: #RADDRIZZIAMO LA TORRE … SUA MAESTA’ IL CAMPANILE
https://www.youtube.com/watch?v=Q9SXMigXi00
La Torre Civica Campanaria di Portogruaro, ovvero il Campanile pendente… qui ripreso durante il Flash Mob con lo striscione appeso come una vistosa cravatta, dove campeggiava in bella mostra la scritta #RADDRIZZIAMOLATORRE… e qualche capriccio del vento non ha fermato Michele e Lorenzo, i due valorosi di Alternativa Libera, che hanno sfidato apertamente la Sindaco di Portogruaro, che già sappiamo, questa “trovata” non è piaciuta per niente, avendo mandato anche la Polizia municipale a “controllare e verificare” se sono state commesse delle violazioni…
Roma: Palazzo del Quirinale, Sergio MATTARELLA si rivolge agli italiani…
31/12/2916 Roma: Palazzo del Quirinale (Video inserito a fondo pagina…)
Messaggio di fine anno
del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
Buonasera
Nell’attesa del nuovo anno desidero rivolgere gli auguri migliori a tutte le italiane e a tutti gli italiani
A quelli che risiedono nel nostro Paese e a quelli che ne sono lontani, per studio o per lavoro, e sentono intensamente il vincolo di appartenenza alla Patria.
Ho visitato, anche quest’anno, numerosi territori, ho incontrato tante donne e tanti uomini. Ho conosciuto le loro esperienze, ho ascoltato le loro speranze, le loro esigenze. Ho potuto toccare con mano che il tessuto sociale del nostro Paese è pieno di energie positive. Tante persone – ragazzi, giovani, adulti, anziani – svolgono, con impegno, il proprio dovere. Molti vanno anche oltre, pronti a spendersi per gli altri e per la collettività, a soccorrere chi si trova in pericolo o in difficoltà. Senza inseguire riconoscimenti o cercare la luce dei riflettori.
Con tutti ho condiviso sofferenze e momenti di gioia.
Il nostro Paese è una comunità di vita, ed è necessario che lo divenga sempre di più.
Ci siamo ritrovati uniti in occasione di alcuni eventi che hanno suscitato l’emozione e la partecipazione di tutti noi.
Abbiamo vissuto insieme momenti dolorosi. Dall’assassinio di Giulio Regeni, mentre svolgeva, al Cairo, la sua attività di ricercatore, alla morte, in Spagna, delle nostre ragazze che studiavano nel programma Erasmus. Dalla strage di Dacca a quella di Nizza, con nostri connazionali tra le vittime. Dal disastro ferroviario in Puglia al terremoto che ha sconvolto le Regioni centrali, che hanno provocato tanti morti.
Negli ultimi giorni, abbiamo pianto Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nell’attentato di Berlino. Così come era avvenuto, sul finire dell’anno scorso a Parigi, per Valeria Solesin.
Ai loro familiari desidero rivolgere, a nome di tutti, un pensiero di grande solidarietà che non si attenua con il passare del tempo.
Lo stesso sentimento di vicinanza esprimo ai familiari di quanti hanno perso la vita per eventi traumatici; tra questi le tante, troppe, vittime di infortuni sul lavoro.
Un pensiero di sostegno va rivolto ai nostri concittadini colpiti dal terremoto, che hanno perduto familiari, case, ricordi cui erano legati. Non devono perdere la speranza.
L’augurio più autentico è assicurare che la vita delle loro collettività continui o riprenda sollecitamente. Ovunque, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nel ritrovarsi insieme. Ricostruiremo quei paesi così belli e carichi di storia.
Ci siamo ritrovati tutti nel sostegno alle popolazioni colpite e nell’apprezzamento per la prontezza e l’efficacia dei soccorsi. Alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco, alle Forze di Polizia, ai nostri militari, ai tanti volontari esprimo la riconoscenza del Paese. Il loro operato è oggetto dell’ammirazione internazionale.
Lo stesso consenso avvertiamo per l’impegno dalle nostre Forze Armate nelle missioni di pace in Europa, in Asia, in Africa, in Medio Oriente.
Ci siamo tutti rallegrati perché i due fucilieri di Marina, Latorre e Girone, sono finalmente in Italia con i loro cari.
Abbiamo condiviso, con affetto e soddisfazione, il grande impegno e i successi dei nostri atleti alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. Come non ricordare l’entusiasmo travolgente di Bebe Vio?
Abbiamo, in tante città, rievocato i settanta anni della Repubblica e del voto alle donne.
Questo senso diffuso di comunità costituisce la forza principale dell’Italia, anche rispetto alle tante difficoltà che abbiamo di fronte.
La comunità, peraltro, va costruita, giorno per giorno, nella realtà.
Il problema numero uno del Paese resta il lavoro.
Nonostante l’aumento degli occupati, sono ancora troppe le persone a cui il lavoro manca da tempo, o non è sufficiente per assicurare una vita dignitosa. Non potremo sentirci appagati finché il lavoro, con la sua giusta retribuzione, non consentirà a tutti di sentirsi pienamente cittadini.
Combattere la disoccupazione e, con essa, la povertà di tante famiglie è un obiettivo da perseguire con decisione. Questo è il primo orizzonte del bene comune.
Abbiamo, tra di noi, fratture da prevenire o da ricomporre.
Tra il Nord del Paese e un Sud che è in affanno. Tra città e aree interne. Tra centri e periferie. Tra occupati e disoccupati. Barriere e difficoltà dividono anche il lavoro maschile da quello femminile, penalizzando, tuttora, le donne.
Far crescere la coesione del nostro Paese, vuol dire renderlo più forte. Diseguaglianze, marginalità, insicurezza di alcuni luoghi minano le stesse possibilità di sviluppo.
La crescita è in ripresa, ma è debole. Il suo impatto sulla vita di molte persone stenta a essere percepito. Va ristabilito un circuito positivo di fiducia, a partire dai risparmiatori, i cui diritti sono stati tutelati con il recente decreto-legge.
Essere comunità di vita significa condividere alcuni valori fondamentali. Questi vanno praticati e testimoniati. Anzitutto da chi ha la responsabilità di rappresentare il popolo, a ogni livello. Non vi sarà rafforzamento della nostra società senza uno sviluppo della coscienza civica e senza una rinnovata etica dei doveri.
La corruzione, l’evasione consapevole degli obblighi fiscali e contributivi, le diverse forme di illegalità vanno contrastate con fermezza.
Le difficoltà, le sofferenze di tante persone vanno ascoltate, e condivise. Vi sono domande sociali, vecchie e nuove, decisive per la vita di tante persone. Riguardano le lunghe liste di attesa e le difficoltà di curare le malattie, anche quelle rare; l’assistenza in famiglia agli anziani non autosufficienti; il sostegno ai disabili; le carenze dei servizi pubblici di trasporto.
Non ci devono essere cittadini di serie B.
Sarebbe un grave errore sottovalutare le ansie diffuse nella società.
Dopo l’esplosione del terrorismo internazionale di matrice islamista, la presenza di numerosi migranti sul nostro territorio ha accresciuto un senso di insicurezza.
E’ uno stato d’animo che non va alimentato, diffondendo allarmi ingiustificati. Ma non va neppure sottovalutato.
Non rendersi conto dei disagi e dei problemi causati alla popolazione significa non fare un buon servizio alla causa dell’accoglienza.
L’equazione immigrato uguale terrorista è ingiusta e inaccettabile, ma devono essere posti in essere tutti gli sforzi e le misure di sicurezza per impedire che, nel nostro Paese, si radichino presenze minacciose o predicatori di morte.
Anche nell’anno trascorso, le nostre Forze dell’ordine e i nostri Servizi di informazione hanno operato con serietà e competenza perché, in Italia, si possa vivere in sicurezza rispetto al terrorismo, il cui pericolo esiste ma si cerca di prevenire.
A loro va espressa la nostra riconoscenza.
Vi è un altro insidioso nemico della convivenza, su cui, in tutto il mondo, ci si sta interrogando. Non è un fenomeno nuovo, ma è in preoccupante ascesa: quello dell’odio come strumento di lotta politica. L’odio e la violenza verbale, quando vi penetrano, si propagano nella società, intossicandola.
Una società divisa, rissosa e in preda al risentimento, smarrisce il senso di comune appartenenza, distrugge i legami, minaccia la sua stessa sopravvivenza.
Tutti, particolarmente chi ha più responsabilità, devono opporsi a questa deriva.
Il web, ad esempio, è uno strumento che consente di dare a tutti la possibilità di una libera espressione e di ampliare le proprie conoscenze. Internet è stata, e continua a essere, una grande rivoluzione democratica, che va preservata e difesa da chi vorrebbe trasformarla in un ring permanente, dove verità e falsificazione finiscono per confondersi.
Un’altra grave ferita inferta alla nostra convivenza è rappresentata dalle oltre 120 donne uccise, nell’anno che si chiude, dal marito o dal compagno. Vuol dire una vittima ogni tre giorni. Un fenomeno insopportabile che va combattuto e sradicato, con azioni preventive e di repressione.
Desidero, adesso, rivolgermi soprattutto ai giovani.
So bene che la vostra dignità è legata anche al lavoro. E so bene che oggi, nel nostro Paese, se per gli adulti il lavoro è insufficiente, sovente precario, talvolta sottopagato, lo è ancor più per voi.
La vostra è la generazione più istruita rispetto a quelle che vi hanno preceduto. Avete conoscenze e potenzialità molto grandi. Deve esservi assicurata la possibilità di essere protagonisti della vita sociale.
Molti di voi studiano o lavorano in altri Paesi d’Europa. Questa, spesso, è una grande opportunità. Ma deve essere una scelta libera. Se si è costretti a lasciare l’Italia per mancanza di occasioni, si è di fronte a una patologia, cui bisogna porre rimedio.
I giovani che decidono di farlo meritano, sempre, rispetto e sostegno.
E quando non si può riportare nel nostro Paese l’esperienza maturata all’estero viene impoverita l’intera società.
Nel febbraio scorso, in una Università di New York, ho incontrato studenti di ogni continente. Una ragazza ha aperto il suo intervento dicendo di sentirsi cittadina europea, oltre che italiana.
Tante esperienze di giovani che condividono, con altri giovani europei, valori, idee, cultura, rendono evidente come l’Europa non sia semplicemente il prodotto di alcuni Trattati. Un Continente che, dopo essere stato, per secoli, diviso da inimicizie e guerre, ha scelto un cammino di pace e di sviluppo comune.
Quei giovani capiscono che le scelte del nostro tempo si affrontano meglio insieme. Comprendono, ancor di più, il valore della pacifica integrazione europea di fronte alla tragedia dei bambini di Aleppo, alle migliaia di persone annegate nel Mediterraneo e alle tante guerre in atto nel mondo.
E non accettano che l’Europa, contraddicendosi, si mostri divisa e inerte, come avviene per l’immigrazione.
Dall’Unione ci attendiamo gesti di concreta solidarietà sul problema della ripartizione dei profughi e della gestione, dignitosa, dei rimpatri di coloro che non hanno diritto all’asilo.
Un cenno alla vita delle nostre istituzioni.
Queste sono state concepite come uno strumento a disposizione dei cittadini. Sono i luoghi della sovranità popolare, che vanno abitati se non vogliamo che la democrazia inaridisca.
All’inizio di questo mese si è svolto il referendum sulla riforma della seconda parte della Costituzione, con alta affluenza, segno di grande maturità democratica.
Dopo il Referendum si è formato un nuovo Governo.
Ho ricevuto nei giorni scorsi numerose lettere, alcune di consenso, altre di critica per le mie decisioni. Ho letto con attenzione queste ultime: è sempre bene ascoltare, e rispettare, le opinioni diverse. Si tratta di considerazioni di persone che avrebbero preferito nuove elezioni subito, a febbraio, per avere un nuovo Parlamento. Composto, ovviamente, dalla Camera dei deputati e dal Senato, secondo il risultato del Referendum.
Ora, non vi è dubbio che, in alcuni momenti particolari, la parola agli elettori costituisca la strada maestra. Ma chiamare gli elettori al voto anticipato è una scelta molto seria.
Occorre che vi siano regole elettorali chiare e adeguate perché gli elettori possano esprimere, con efficacia, la loro volontà e questa trovi realmente applicazione nel Parlamento che si elegge.
Queste regole, oggi, non ci sono: al momento esiste, per la Camera, una legge fortemente maggioritaria e, per il Senato, una legge del tutto proporzionale.
L’esigenza di approvare una nuova legislazione elettorale mi è stata, del resto, sottolineata, durante le consultazioni, da tutti i partiti e i movimenti presenti in Parlamento.
Con regole contrastanti tra loro chiamare subito gli elettori al voto sarebbe stato, in realtà, poco rispettoso nei loro confronti e contrario all’interesse del Paese. Con alto rischio di ingovernabilità.
Risolvere, rapidamente, la crisi di governo era, quindi, necessario sia per consentire al Parlamento di approvare nuove regole elettorali sia per governare problemi di grande importanza che l’Italia ha davanti a sé in queste settimane e in questi mesi.
Rivolgo gli auguri più sinceri a Papa Francesco, auspicando che il messaggio del Giubileo, e i suoi accorati appelli per la pace, vengano ascoltati in un mondo lacerato da conflitti e sfidato da molte incognite.
Cari concittadini,
qualche giorno fa, nelle zone del terremoto, ho ricevuto questo disegno in dono dai bambini della scuola dell’Infanzia di Acquasanta Terme, ritrae la loro scuola.
Vi è scritto: “La solidarietà diventa realtà quando si uniscono le forze per la realizzazione di un sogno comune”. (clicca qui)
Vorrei concludere facendo mio questo augurio, e rivolgendolo a ciascuno di voi, perché i sogni dei bambini possano costruire il futuro della nostra Italia.
Arianna Spessotto del M5S ha depositato una Interrogazione parlamentare !
14 Dicembre 2016
A CAORLE
GLI INTERESSI DELLA ‘NDRANGHETA
SUL VILLAGGIO TERMALE
Comunicato Stampa
L’allarme sulle infiltrazioni criminali in Veneto,in particolar modo l’infiltrazione mafiosa, è una realtà quanto mai attuale nella nostra Regione e sarebbe un errore gravissimo abbassare la guardia proprio adesso, sottovalutando un fenomeno allarmante e dai risvolti molto pericolosi.
Le recenti indagini del nucleo dei carabinieri di Fiorenzuola d’Ardahanno evidenziato gli interessi criminali di cosche della ndrangheta attive in diverse imprese edili, in particolare sui cantieri di Caorle dove avrebbe messo le mani Raffaele Oppido, interlocutore di Claudio Casella, titolare quest’ultimodella Caorle Investimenti Srl, società incaricata di realizzare il cd. «Villaggio le terme”.
Non è difficile immaginare come un progetto da 200 milioni di euro abbia fatto gola alla criminalità organizzata, che sarebbe arrivata perfino a minacciare di morte il sindaco e alcuni consiglieri della città, pur di realizzare la mega struttura.
La vicenda di Caorle non è un episodio isolato e oggi sappiamo con certezza, anche dalle relazioni presentate dai prefetti e dagli investigatori, che la ‘ndrangheta è particolarmente attiva nel settore edilizio avendo puntato gli occhi sul ciclo del cemento.
Per questo motivo ho depositato un’interrogazione in Parlamento (*) per sapere dal Ministro dell’interno quali iniziative intenda assumere per contrastare il rischio di infiltrazioni mafiose nel progetto del Villaggio termale di Caorle, anche ricorrendo alle interdittive dei Prefetti.
A rischio ci sarebbe la tenuta delle stesse istituzioni democratiche del nostro Paese.
Deputata alla Camera
Arianna Spessotto
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14916
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711
—Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
la presenza attiva della criminalità organizzata a Caorle (VE) e nel Veneto orientale è stata al centro di una recente informativa dei carabinieri di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), che ha ricostruito la presenza di una cosca legata alla ‘ndrangheta calabrese nelle regioni Veneto e Emilia Romagna;
le indagini hanno evidenziato interessi criminali di soggetti collegati alla ‘ndrangheta in diverse imprese edili, in particolare sui cantieri di Caorle dove avrebbe messo le mani Raffaele Oppido, interlocutore di Claudio Casella, titolare quest’ultimo della Caorle Investimenti srl;
tale società è stata incaricata di realizzare il cosiddetto «Villaggio le terme di Caorle», un progetto da 200 milioni di euro, sottoscritto nel 2007 tra l’amministrazione comunale e la Caorle Investimenti srl, e recentemente sottoposto a rinnovo il 14 novembre 2016 con l’approvazione dell’accordo urbanistico da parte del consiglio comunale di Caorle;
nel dicembre 2013, è stato eliminato dal programma della giunta di Caorle il punto che stabiliva la possibilità di rivedere le previsioni urbanistiche del progetto del Villaggio delle Terme;
secondo alcuni consiglieri comunali, che avevano promosso quel punto nel programma della giunta, tale cambio di rotta da parte dell’esecutivo si spiegherebbe con le pesanti minacce, anche di morte, indirizzate al sindaco e agli stessi consiglieri, per stralciare dal programma della giunta il punto relativo alla revisione urbanistica del Villaggio;
in seguito alla denuncia dei consiglieri comunali il prefetto di Venezia a sollecitato le forze dell’ordine ad aumentare l’attenzione e i controlli per prevenire le intimidazioni della criminalità organizzata nel territorio del Veneto orientale;
la vicenda di Caorle non è un episodio isolato e richiama alla memoria altri fatti molto preoccupanti, accaduti sempre nella cittadina veneziana, come l’attentato incendiario a due auto della polizia municipale nel giugno del 2013 e nell’ottobre dello stesso anno il lancio di una molotov contro lato di un residente;
più in generale, la zona costiera del Veneto orientale è stata teatro di diversiraidmalavitosi che hanno colpito i cantieri della zona e sono numerose le inchieste che hanno evidenziato il radicamento delle organizzazioni mafiose in Veneto e l’intensa attività, in particolare di derivazione camorrista, nella zona del litorale, spesso favorita dalla sottovalutazione del fenomeno da parte delle istituzioni politiche e dall’assenza di efficaci azioni di prevenzione e contrasto da parte delle autorità competenti;
anche Legambiente e l’Osservatorio ambiente e legalità hanno di recente pubblicato undossier, sottolineando come la spregiudicata cementificazione del litorale veneto si sia intrecciata con l’operatività di organizzazioni criminali, soprattutto camorriste –:
se siano a conoscenza della vicenda esposta in premessa e quali iniziative urgenti intendano assumere, per quanto di competenza, per escludere il pericolo di infiltrazioni mafiose nel progetto «Villaggio le terme di Caorle»;
se, alla luce dei dati che confermano il preoccupante fenomeno di infiltrazione mafiosa nella regione Veneto, non ritengano sussistere un vero e proprio rischio per la tenuta delle istituzioni democratiche derivante dal radicamento delle organizzazioni criminali nel settore delle grandi opere in questa regione;
se il Governo non ritenga che il ricorso alle interdittive dei prefetti potrebbe dimostrarsi uno strumento utile per contrastare il fenomeno di inserimento dei gruppi mafiosi in importanti appalti pubblici, prestando particolare attenzione a quanto accaduto in relazione al Villaggio termale di Caorle, e come mai non si sia fatto ricorso a questo strumento anche per il Veneto. (4-14916)
(Fonte: Arianna Spessotto – Camera dei Deputati.it)
Concordia col 44,39% il Sì più alto, Gruaro 77,84% maggior affluenza voto
6 Dicembre 2016
REFERENDUM DEL 04.12.2016
LA CITTA’ DI PORTOGRUARO
COSI’ HA VOTATO…
Aventi diritto 19.847, votanti 14.569 pari al 73,36%
di cui uomini 9.470 e votanti 7.229 pari al 76,32%
mentre le donne 10.377 e votanti 7.332 pari al 70,66%
Sì – voti 6.159 pari al 42,56%
No – voti 8.331 pari al 57,44%
LE PERCENTUALI DEL VOTO
NEI COMUNI DEL PORTOGRUARESE
COMUNE%VOTANTI SìNo
Annone Veneto 75,25 37,28 62,72
Caorle 72,98 31,38 68,62
Cinto Caomaggiore 75,17 35,73 64,27
Concordia Sagittaria 74,97 44,39 55,61
Fossalta di Portogruaro 75,07 41,37 58,63
Gruaro 77,84 37,62 62,38
Portogruaro 73,36 42,56 57,44
Pramaggiore 74,36 38,29 61,71
San Michele al Tagliamento 72,67 35,34 64,66
San Stino di Livenza 74,98 41,52 58,48
Teglio Veneto 74,97 40,55 59,45
Quanto sopra i numeri del Referendum costituzionalenel portogruarese, dove si può notare che il Comune di Gruaro ha avuto la più alta percentuale di votanti con il 77,84% , mentre Concordia e Portogruaro le più alte percentuali di Sì, rispettivamente 44,39% e 42,56% che qualcosa vorranno dire, e poi Caorle, con 68,62% il NO più alto del mandamento…
Vi ricordo il Quesito del Referendum: Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?
Gli italiani a questo quesito hanno risposo NO (59,1%),in maniera netta ed inequivocabile,hanno fatto saltare Renzidalla sua poltrona, tutto da valutare il Sì (40,9%) ottenuto dai proponenti governativi, adesso si apre una fase transitoria ed incerta, prima di andare al voto vanno sistemate alcune cose, e approvate alcune importanti Leggi, il Centrodestra esulta per questo risultato, ma io che non sono andato a votare, tanto a poco serviva, sono pessimista, non sarà così che cambieremo l’Italia, non con questi politici, sia da una parte che dall’altra o l’altra ancora, ma su questo ci ritornerò per una breve riflessione… intanto a seguire le tabelle coni dati di Portogruaro tratti dal sito comunale… (Anche in Pdf)
G.B.
Città di Portogruaro, dal sito comunale…
Affluenza alle Urne del 04/12/2016 ORE 23:15
Sezioni Elaborate 27 su 27
Ultimo aggiornamento ore 01:46 di lunedì 5 dicembre 2016
Riepilogo
Maschi
Femmine
Totali
Iscritti
9.470
10.377
19.847
Votanti
7.228
7.332
14.560
% su Iscritti
76,32%
70,65%
73,36%
LISTA
VOTI
%
SI
6.159
42,56 %
NO
8.311
57,44 %
Totale voti validi
14.470
99,38 %
Schede Bianche
37
0,25 %
Schede Nulle
53
0,36 %
Schede Contese
0
0,00 %
Voti Nulli
0
0,00 %
Totale Voti
14.560
Elenco Luoghi di riunione e numero di aventi diritto al voto
Ultimo aggiornamento ore 01:46 di lunedì 5 dicembre 2016
Sezione
Ubicazione
Tipo*
Iscritti
Maschi
Femmine
Totali
1
Sc. media Via Valle, 15
N
298
372
670
2
Sc. media Via Valle, 15
N
308
375
683
3
Sc. media Via Valle, 15
N
352
413
765
4
Sc. media Via Valle, 15
N
289
357
646
5
Sc. media Via Valle, 15
N
363
422
785
6
Sc. media Via Valle, 15
N
394
456
850
7
Sc. elementare Via Verga, 4
N
369
439
808
8
Sc. media Via Liguria, 34
N
420
490
910
9
Sc. media Via Liguria, 34
N
337
392
729
10
Sc. media Via Liguria, 34
N
574
555
1129
11
Ospedale Civile Via Zappetti, 58
S
0
0
0
12
Sc. media Via Liguria, 34
N
449
458
907
13
Sc. media Via Liguria, 34
N
344
385
729
14
Sc. elementare Via Livenza, 3
N
363
454
817
15
Sc. elementare Via Livenza, 3
N
417
479
896
16
Sc. elementare Via Livenza, 3
N
419
476
895
17
Sc. elementare Via Magellano, 18
N
381
418
799
18
Sc. elementare Via Magellano, 18
N
425
443
868
19
Ex Sc. elementare Via Gervino, 4
N
319
324
643
20
Palestra com. Piazza De Bortoli, 6
N
450
438
888
21
Palestra com. Piazza De Bortoli, 6
N
354
361
715
22
Sc. elementare Via Fornace, 34
N
436
443
879
23
Locali adiacenti parrocchia – Via Statuti-Lison, 3
Collettivo Stella Rossa: Presentazione libro “Fascisti del terzo millennio”
15 Novembre 2026
MOVIMENTI “IN MOVIMENTO”
Collettivo Stella Rossa: Antifascisti
CasaPound: Fascisti 3° millennio
E’ giunto il momento di fare chiarezza !
A quando un Sindaco di estrema destra?
Dopo l’ultimo episodio di sabato 12 novembre a Concordia Sagittaria, avvenuto a causa della presentazione del libro “Fascisti del terzo millennio”, con sottotitolo “Per un’antropologia di CasaPound”, organizzato dal “Collettivo Stella Rossa”, dove si sono avuti dei momenti di forte tensione, tanto da dover intervenire il Vicesindaco Enrica Chinellato e l’assessore Simone Ferron, che insieme alle Forze dell’Ordine, hanno cercato di portare la calma tra i due fronti politici opposti, ci fanno capire che è ora di capire !
Ma cosa abbiamo di fronte, quali Movimenti politici stiamo crescendo in casa, CasaPound sono o non sono dei fascisti, o sono solo una versione / evoluzione buonista e rivisitata appositamente per i nostri tempi, sono o non sono pericolosi, dove vogliono arrivare e come sono già presenti nel tessuto politico e sociale del portogruarese, questi sono tutti quesiti che dovremmo porci e darci delle risposte, e direi anche in fretta…
A me preoccupa, e non poco, la forte vicinanza di CasaPound con l’attuale Amministrazione comunale della Giunta Senatore, a me preoccupa che si mettano degli striscioni politici allo Stadio comunale, e nessuno in Comune dica niente, a me preoccupa che si dia del nazista al Presidente della Federazione Islamica del Veneto, e nessuno dica niente, solo due attestati di solidarietà (in ritardo) dai Comuni di Annone Veneto e Cinto Caomaggiore, silenzio assoluto dal Comune di Portogruaro, che anzi, alcuni suoi componenti (leghisti) di Maggioranza, si sono schierati su Facebook dalla parte di CasaPound, e del suo rappresentante locale Tino Bozza, che tutte queste azioni le ha definite delle GOLIARDATE !
Se poi ci mettiamo pure il 4 Novembre, e l’omaggio floreale sotto la Corona di alloro ai piedi del Monumento ai caduti in Piazza della Repubblica a Portogruaro, alla presenza di Gastone Mascarin, presidente del Consiglio comunale, che con la fascia tricolore rappresentava il Comune, e la cui stretta, anzi, strettissima vicinanza personale a CasaPound è nota a tutti, beh, anche qui io mi preoccupo, non tanto per i militanti di Via Spalti 9, dove hanno Sede, che altro non fanno che diffondere il loro credo e ideali, ispirati al Duce e non solo, dal loro punto di vista tutto normale, e anzi, bisogna dire loro anche bravi per quanto stanno facendo in loco, e per lo spazio che stanno conquistandosi…
Ma non altrettanto bravi sono le Minoranze sedute in Consiglio Comunale, che tutto questo lo stanno guardando dalla finestra, senza muovere un dito o fare uno straccio di interrogazione, a meno che non trovino tutto questo normale, perché se così fosse, organizziamo degli Incontri pubblici e facciamo conoscere ai cittadini questi nuovi fascisti del terzo millennio, facciamo capire ai cittadini che non bisogna avere paura di loro, facciamo delle feste insieme e conosciamoci meglio, che se nella prossima mandata elettorale uno di CasaPound Italia si candidasse a Sindaco di Portogruaro, non dovremo chiederci: Ma questi chi sono ?
PS.
Sotto due Comunicati che commentano quanto avvenuto a Concordia, ovviamente le valutazioni sono opposte ! E le vostre? Pensateci.
Un piccolo trafiletto e apparso anche nella stampa locale… (clicca qui)
La Locandina dell’evento parlava chiaro (clcca qui), ma a Concordia non si sono visti rappresentanti dell’ANPI in veste ufficiale, e nemmeno di Partiti del Centrosinistra locali, anche se qualcuno a titolo personale c’era, ma mi verrebbe da dire in maniera “clandestina”, d’altronde basta guardare quanto sono uniti nel Referendum Costituzionale, e idee e ideali si confondono, in nome di che cosa, nessuno lo sa, o forse sì…
G.B.
Comunicato condiviso #NEA, #CSR, #PnRebel
NEA – Nord-Est Antifascista
Luned’ 14 novembre 2016
Ottima riuscita del giro di conferenze dell’antropologa Maddalena Cammelli tenutasi a Pordenone e Concordia Sagittaria (VE) organizzato dal NEA (Osservatorio Antifascista del Nord-est) in coordinamento con i locali gruppi del PnRebel e dello Stella Rossa.
Le due serate, che hanno riempito le rispettive sale di venerdì e sabato (un centinaio a PN e una sessantina a Concordia), hanno approfondito la storia ma soprattutto l’identità e le relazioni gregarie degli autonominatosi “fascisti del 3° millennio” ovvero il partito di Casapound Italia e della sua giovanile Blocco Studentesco, attraverso il libro di Maddalena frutto della sua ricerca sul campo durata alcuni mesi prima della stesura della tesi di dottorato.
La modalità da branco, l’odio, la xenofobia e la violenza che permeano una necessità di identitarismo che si rifà al ventennio mussoliniano e alle prime scorribande squadriste; l’enfasi della “bella morte”, l’individuazione del capro espiatorio in una riformulazione del razzismo di stampo comunitarista sono alcuni dei tratti salienti di questo movimento fattosi partito, oggi inserito senza imbarazzo nelle istituzioni “repubblicane e democratiche” nonostante gli innumerevoli episodi di violenza diffusa, culminata in decine di arresti, denunce e persino casi di omicidio (un dossier recente sul settimanale l’Espresso ne da buon risalto con tanto di dati e statistiche).
– Ai giornalisti del Gazzettino e del Messaggero Veneto informiamo che la relatrice è associata a l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e l’Università di Bergamo, non una semplice “scrittrice Toscana”.
– Denunciamo invece le pesanti intimidazioni e prevaricazioni da parte di Casapound che in entrambe le occasioni di venerdì e sabato ha tentato di fare irruzione in gruppo nelle sedi dove si svolgevano le iniziative. Organizzati e schierati hanno potuto assembrarsi in presidio (non autorizzati…e legalità di cui si riempiono la bocca?) a pochi metri dalle iniziative di PN e Concordia nonostante lo schieramento di Polizia che gli ha lasciati indisturbati, intervenendo solo successivamente al diniego determinato del NEA al tentativo di fare irruzione, grazie al servizio d’ordine autorganizzato.
Diverse persone hanno desistito nell’avvicinarsi visto proprio l’assembramento dei fascisti, altri ci hanno testimoniato intimidazioni mentre uscivano dalla sala a fine iniziative.
– Denunciamo questo atteggiamento ambivalente (Questura e Comune) di chi si professa superpartes e che invece a parti invertite (durante iniziative di Casapound) ha negato agli Antifascisti di avvicinarsi anche per singoli volantinaggi e obbligando a sostare addirittura in piazze situate dall’altra parte della città: questo week-end i prevaricatori erano invece assembrati a pochi metri da un presidio autorizzato, due pesi e due misure?
I fatti parlano chiaro.
– Il nord-est (come in tutt’Italia) sta vivendo un clima di rigurgiti xenofobi e proprio Casapound è in prima linea. Questo fine settimana ha cercato di “marchiare il territorio” come è nella sua logica autoritaria nonostante comunicati patetici a cui potrebbero credere solo giornalisti sprovveduti o simpatizzanti, visto che, oltre a non pubblicare pressoché nulla prima, han democraticamente deciso di sentire solo una campana. Un atteggiamento mediatico che va avanti ormai da anni.
Ripartiamo dalla cultura, dall’informazione e riprendiamoci gli spazi dove costruire relazioni libere ed eguali, questa è solo una delle prime iniziative del NEA, continueremo a informare la cittadinanza di chi siano davvero questi fascisti, delle loro infiltrazioni nelle istituzioni e i loro appoggi politici.
NEA – Nord-Est Antifascista
(Tratto da Facebook)
PRORA ADVERSAINTERVIENE
SULLA CONFERENZA “A SENSO UNICO”
13 NOVEMBRE 2016
Concordia Sagittaria, 12 Novembre – Dopo aver appreso che presso la biblioteca civica si sarebbe svolta la presentazione di un libro su CasaPound, come movimento politico presente ed attivo in città avremmo voluto presenziare per ascoltare, eventualmente dire la nostra e proporre un confronto.
Purtroppo e con dispiacere abbiamo trovato solo un esagerato spiegamento di forze dell’ordine che per tutta risposta ha proibito di entrare in una sala pubblica non solo ad ogni persona che “sembrava” avesse una precisa idea politica, ma anche ad una delegazione dei responsabili cittadini di CasaPound Italia il cui unico interesse sarebbe stato quello di ascoltare ed eventualmente intavolare una discussione.
Dispiace apprendere che una presentazione aperta alla cittadinanza, si sia rivelato invece un appuntamento a porte chiuse, estremamente pubblicizzato da chi ogni giorno si fa promotore di libertà ma che nella realtà ha preferito restare dietro le divise anziché accettare un confronto.Riteniamo inoltre una mossa incomprensibile quella dell’ amministrazione comunale di Concordia Sagittaria, che ha concesso una sala civica per un’iniziativa rivelatasi a senso unico ed esclusiva ai “paladini della democrazia”.
Prora Adversa di Portogruaro
(Tratto da Facebook)
CONCORDIA SAGITTARIA
CasaPound
all’incontro degli antifascisti,
Stop da Vicesindaco e Polizia
Il Collettivo Stella Rossa con l’Osservatorio Antifascista a Concordia Sagittaria presentano il libro Fascisti del terzo millennio, ma all’incontro si presentano 50 simpatizzanti di Casa Pound.
Il gruppo di estrema destra ieri pomeriggio voleva entrare nel circolo Antiqui di via Roma, ma ha trovato i celerini della Polizia.
Con loro anche il vicesindaco di Concordia Erica Chinellato con l’assessore Simone Ferron che sono riusciti a mediare, facendo desistere il gruppo di Casa Pound che ribadiva di voler seguire la presentazione del libro, che aveva come ospite la stessa autrice del libro, Maddalena Gretel Cammelli.
Alla fine dell’incontro gli organizzatori sono usciti scortati dalla Polizia, senza che si verificassero scontri. (m.cor.)
CGIL solo NO, Vizzon a San Michele solo NO, a Pramaggiore anche il SI’…
14 Novembre 2016
Si avvicina il 4 Dicembre…
C’è che dice NO, e spiega le sue ragioni, c’è chi dice SI’ e spiega le sue ragioni, ma c’è anche chi mette a confronto il SI’ e il NO, organizzando Incontri pubblici con esponenti di entrambe le parti, rimane da chiedersi quale sia la formula giusta in questo frangente così importante…
Oggi, lunedì 14 novembre alle 20,30 nel Centro Civico a Pramaggiore, ci sarà un Incontro / Confronto sulle ragioni del Sì e del No, dopo il saluto delle Autorità locali, prenderanno la parola i relatori delle due fazioni… (clicca qui)
Lunedì 21 prossimo,in Villa Comunale a Portogruaro alle 20,30 ci sarà un Incontro Pubblico organizzato dalla CGIL per spiegare le ragioni del NO, relatori il senatore Felice Casson e Luca Trevisan, Segretario generale FIOM CGIL Veneto… (clicca qui)
Ma nei giorno scorsi a San Michele al Tagliamento, sempre sulla Riforma costituzionale, c’è stata un’altra serata informativa, organizzata dal Consigliere comunale Giorgio Vizzon, assieme a Piero Colle e Rino Aggio, entrambi degli ex… Presenti come relatori il senatore Luciano Falcier e il Consigliere regionale Fabiano Barbisan. (clicca qui)
Credo che da qui al 4 Dicembre,giorno del voto per il Referendum, assisteremo ad una maratona no stop sulle ragioni del Sì e del No, con il rischio di andare in “overdose”, ma che credo che l’esito del voto, qualunque esso sia, non cambierà di una virgola le condizioni attuali di vita, forse cambierà qualcosa a livello politico, burocraticamente parlando, con il solito palleggio dei costo aumentato o diminuito, ma io so solo che per andare in pensione devo avere 66 anni e 7 mesi, o 41 anni di contributi (forse), e loro NO, e che il Direttore dell’INPS, ex Dirigente Enel, Massimo Cioffi, non ha versato 40 milioni di contributi dei lavoratori, e il presidente Tito Boeri che lo aveva voluto, non lo sapeva, ma ora se lo deve tenere, queste sono le cose da cambiare e votare (pollice giù), e che fanno vomitare… sì o no ?
G.B.
COMUNICATO STAMPA del 12.11.2016
Le “RAGIONI DEL NO” al Referendum costituzionale sono state spiegate nella serata di ieri presso il ristorante La Pergola di San Filippo ove hanno partecipato molte persone.
Ad organizzare l’evento:
l’ex Sindaco Giorgio Vizzon, Piero Colle e Rino Aggio. PRESENTI:
il senatore Luciano Falcier, il consigliere regionale Fabiano Barbisan e i consiglieri comunali Elena Morando e Giampiero Bandolin.
Sono stati affrontati sia gli aspetti politici che quelli tecnici che fanno considerare assolutamente sbagliata la riforma costituzionale.
Un cambiamento all’architettura dello Stato voluto e scritto dalla banche ed in particolare dalla J.P. Morgan, dalle classi di potere e dalla massoneria.
Il tutto portato avanti da un Governo non votato dal popolo ed approvato da un Parlamento i cui membri sono stati eletti con una Legge dichiarata anticostituzionale.
Questi presupposti sommati alla Riforma elettorale in vigore il c.d. “Italicum” portano ad un palese ed evidente rischio per la democrazia.
Se il Referendum dovesse essere approvato ci troveremmo dinnanzi ad un nuovo stato centralista, in cui l’azione del Governo sarebbe in grado di soffocare gli altri organi dello Stato.
Il tutto mediante la proposizione di un quesito fuorviante che rende diversa la realtà e gli effetti delle modifiche costituzionali: per la gran parte delle leggi non viene superato il bicameralismo paritario, per le rimanenti viene introdotto l’inutile bicameralismo imperfetto, non si elimina il Senato della Repubblica, il contenimento dei costi “diretti” di funzionamento delle istituzione risulta insignificante mentre quelli “indiretti” aumenteranno sensibilmente, il CNEL continuerà ad esistere attraverso un commissario straordinario e con la revisione del Titolo V della Costituzione si attuare il più insensato antifederalismo riducendo al nulla le competenze delle regioni ordinarie e mutuando quelle a statuto speciale in piccoli stati nello Stato.
Questi sono stati i temi affrontati dai relatori Vizzon, Barbisan e Falcier.
Per un Voto consapevole… con il Movimento 5 Stelle e Alternativa Libera
10 Novembre 2016
(Due appuntamenti in contemporanea sul Referendum del 4 Dicembre…)
ALTERNATIVA LIBERA
LA RIFORMA COSTITUZIONALE
VERSO IL REFERENDUM
PER UN VOTO CONSAPEVOLE
Venerdì 11 novembre in Villa comunale…
Portogruaro
Dialogo sulla Costituzione,insieme con l’on. Tancredi Turco (AL) e l’on. Sara Moretto (PD), perché votare No,perché votare Sì.
L’Incontro pubblico si svolgerà in Sala Caminettoalle ore 20,45 e ci sarà ampio spazio anche per le domande dei cittadini… (clicca qui)
Moderatori: Elisa Barbuio, Lorenzo Tummino e Michele Boato.
Alternativa Libera di Portogruaro
MOVIMENTO 5 STELLE
Perchè NO
Serata informativa sul Referendum
Venerdì 11 Novembre in Sala Consiliare…
San Stino di Livenza
In vista del Referendum del 4 Dicembre, il MoVimento 5 stella San Stino, in collaborazione con il “Comitato per il NO”, organizza una serata informativa di approfondimento sulla riforma costituzionale per Venerdì 11 Novembre alle ore 21:00 presso la Sala Consiliare in Piazza Aldo Moro a San Stino di Livenza.
Nel corso del dibattito interverranno la deputata Arianna Spessotto, il Presidente dell’A.N.P.I Provinciale Diego Collovini e il magistrato Massimo Michelozzi del Comitato per la Costituzione.
La serata vuol essere un’occasione per riflettere sull’importanza del Referendum, discutere sui reali contenuti e dare ai cittadini la possibilità di avere le informazioni necessarie per esprimere un voto consapevole e maturo.
Questa riforma incide fortemente sulla forma di Governo e, insieme alla Legge elettorale, mina l’assetto democratico del nostro Paese, annullando il ruolo del Parlamento e accentrando i poteri sul Premier; non supera il bicameralismo perché moltiplica i procedimenti legislativi; non riduce veramente i costi della politica, rafforza il centralismo a danno delle autonomie locali; non amplia la partecipazione diretta dei cittadini e toglie loro il potere di eleggere i propri rappresentanti al Senato, che sarà trasformato in un dopolavoro per Sindaci e Consiglieri Regionali nominati dai Partiti.
Per questo dobbiamo respingere con forza questa riforma