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IN VIDEOCONFERENZA CIRCOLO PD: “LIBERTA’ PER PATRICK ZAKI ” !

Diritti civili: Partito Democratico portogruarese incontra Riccardo Noury..


COMUNICATO STAMPA del 14.04.2021


Libertà per Patrick Zaki: 

il PD Portogruaro incontra Riccardo Noury


Il PD di Portogruaro vuole parlare di Diritti civili e lo fa in una videoconferenza pubblica con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International martedì 20 aprile prossimo alle 20,30.

È tempo che la politica parli seriamente di Diritti civili. Come PD di Portogruaro abbiamo voluto cominciare con un incontro in videoconferenza con Riccardo Noury. 

Sulla liberazione di Zaki il PD deve prendere una posizione politica forte. Stiamo lavorando per portare l’Ordine del giorno per la cittadinanza onoraria a Zaki nei Comuni di tutto il Veneto Orientale grazie al lavoro con i Circoli della zona.

A Portogruaro probabilmente sarà oggetto del prossimo Consiglio comunale. 

Dobbiamo essere chiari. I casi di Patrick Zaki e Giulio Regeni non sono casuali: bisogna avere il coraggio di dire basta a paesi che non garantiscono libertà e diritti e che non rispettano regole condivise.

Ovviamente la questione va affrontata in Europa: come è possibile che autonomamente, anche l’Italia, un paese decida di vendere armi o armamenti a decine di paesi che non rispettano i diritti civili ma poi per altre regole legate ai vincoli finanziari, per esempio, ci sono rigidità assurde da parte dell’Europa. 

Il PD deve battersi per un’Europa politica e non solo burocratica.”

Partito Democratico
Circolo di Portogruaro

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CAREGIVER: PRESIDENTE REPUBBLICA PREMIA MATTIA DI CONCORDIA!

Orgoglio di mamma Michela per come si prende cura del padre Paolo…


PREMIATO DAL PRESIDENTE MATTARELLA

MATTIA PICCOLI

ALFIERE DELLA REPUBBLICA !

 

IL PIU’ GIOVANE CAREGIVER D’ITALIA

PER COME SI PRENDE CURA

DEL PAPA’ PAOLO…

(MALATO DI ALZHEIMER PRECOCE)

 

Mamma Michela orgogliosa del figlio

ma chiede da anni senza esito

un sostegno economico alla Politica…

 

Ma le parlamentari locali che fanno ?


 I CITTADINI CHIEDONO E  VOGLIONO

FATTI CONCRETI E NON SOLO PAROLE !

 

 

Per parlavi della figura del Caregiver, prendo spunto dall’onorificenza a Mattia Piccoli da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che giovedì 11 marzo 2021, ha conferito “28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia.”

Così nello specifico le motivazioni nel sito del Quirinale: Mattia Piccoli, 11 anni, residente a Concordia Sagittaria (VE) – “Per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla. Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di Caregiver, tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei”

La storia di Paolo Piccoli, padre di due figli, Mattia e Andrea (8 anni), malato di Alzheimer precoce (diagnosticato nel 2016) i cui i primi sintomi preoccupanti si sono manifestati intorno ai 42/43 anni, sposato con Michela Morutto, che sta portando avanti da anni una battaglia per vedere riconosciuto lo status di bisogno del marito con un aiuto socioeconomico adeguato, raccontata anche in un libro dal titolo “Un tempo piccolo” (di cui vi farò un sunto in altra pagina), è molto conosciuta, non solo a livello locale, ma anche nazionale, data la visibilità mediatica avuta.

Sulla stampa locale (clicca 1 e 2) è stato dato molto risalto a questa notizia, riportando poi “Un appello al Governo Draghi” (*) con delle dichiarazioni delle Deputate alla Camera Sara Moretto (Italia Viva) e Ketty Fogliani (Lega), che a mio avviso hanno poco da parlare, perchè poco hanno fatto su questo tema, eppure la Moretto si è attribuita dei meriti in comunicato stampa (clicca qui) e la Fogliani, dopo aver criticato sulla stampa il precedente Governo, in un post (clicca qui) fa della demagogia allo stato puro scrivendo: “ Nessuno deve essere lasciato solo. La storia di Mattia, piccolo eroe nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella, merita tutta la nostra attenzione”, senza accorgersi delle inesattezze riportate nell’articolo postato, perchè nessuno ha chiesto una pensione per i Caregiver e nemmeno è allo studio una possibilità del genere, sono ben altre le disposizioni allo studio nel DDL 1461 (clicca qui) a sostegno per il riconoscimento ed il sostegno del Caregiver familiare.

Il merito più grande e vero va alla ex senatrice Laura Bignami, che nella passata legislatura (XVII) ha fatto una vera e propria crociata per ottenere sul filo di lana il riconoscimento giuridico della figura del Caregiver (clicca qui), votato alla unanimità da tutti i Gruppi politici nel 2017, ottenendo anche lo stanziamento di un Fondo di 20 milioni di euro per il triennio 2018-2019-2020, poi la palla è passata alla legislatura successiva, il resto è storia recente, l’ex Premier Conte nella “sua” Legge di Bilancio ha stabilito per il triennio 2021-2022-2023 dei fondi per i Caregiver (90 milioni – clicca qui) ma senza stabilire come e per cosa verranno stanziati/spesi, insomma tutto ancora da fare, ammesso che non si aspetti di erogarli alla fine come i precedenti, e poi prima di dare le dimissioni ha avuto anche il coraggio di dire in aula a Montecitorio: “Sempre centrale dovrà rimanere l’attenzione ai bisogni delle persone con disabilità, alle persone fragili, alle loro famiglie che soprattutto in questo periodo avvertono più acuta la sofferenza. Ci siamo molto impegnati per loro per favorire le politiche di vita autosufficiente, dobbiamo lavorare ancor di più e guardate che qui in Parlamento avete migliorato tanti di questi interventi. Adesso tutti insieme dobbiamo lavorare per tutelare la figura del Caregiver e potenziare gli strumenti, le iniziative utili a rafforzare l’inclusione sociale”.

Per concludere, io non so se il Governo Draghi riuscirà là dove i Governi Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 1 e Conte 2 hanno “cincischiato” arenandosi, ma so che Michela Morutto ha tutte le ragioni di questo mondo a dire che è stata lasciata sola a combattere contro la malattia di suo marito Paolo, con un alzheimer precoce non previsto nei protocolli sanitari per i 40enni, e un sostegno economico adeguato mai visto, anzi, qualcuno le ha pure detto che non deve lamentarsi con quel che prende! Paolo ora ha una piccola pensione come previsto dall’INPS e dalla 104, niente a che vedere con quel che chiedono le varie associazioni affiliate ai Caregiver, alle nostre parlamentari locali consiglio di andare a vedere in rete le loro richieste e testimonianze, che magari evitano di dire cose che al cittadino “fanno girare”, magari quando avranno presentato qualcosa di scritto con delle proposte, ne possiamo riparlare, altrimenti è meglio stare zitti.

 

PS.

Dimenticavo, anch’io sono un Caregiver, da più di 9 anni, e pertanto la materia la conosco e mi interessa particolarmente, come i contributi figurativi e un sostegno economico…

In Copertina Michela con il figlio Mattia (clicca qui), che ho casualmente incontrato sabato pomeriggio scorso a Concordia, dove mi ha ribadito che per ora gli aiuti economici rimangono un miraggio. Sotto alcuni video…

 

 

G.B.



Alzheimer precoce: cos’è e come si riconosce – Con Michela Morutto…

https://www.youtube.com/watch?v=aMxdsx1iY9k

TG Plus – SALUTE: Alzheimer precoce: cos’è e come si riconosce

Ospite Michela Morutto con la sua storia e testimonianza…

30.10.2019 – LA STORIA DI PAOLO E MICHELA: “CI SERVE AIUTO”

https://www.youtube.com/watch?v=6RJOAN5ASo8

A3 NEWS Veneto 30/10/2019 – CONCORDIA SAGITTARIA – La storia di Paolo e Michela, una bella famiglia come tante che vive a Concordia Sagittaria con due figli piccoli. Ma un giorno Paolo scopre di essere affetto da Alzheimer giovanile. E la loro vita cambia. Con dignità e orgoglio, chiedono aiuto alle Istituzioni. 

La storia di Paolo Piccoli, un raro caso di Alzheimer giovanile

https://www.youtube.com/watch?v=vPMt9QRA900

Il buongiorno mattino di Leandro Barsotti

La storia di Paolo Piccoli, un raro caso di Alzheimer giovanile. Vive a Concordia Sagittaria con la moglie e i due figli. Michela Morutto, la moglie, si occupa di lui: qui racconta le difficoltà della loro vita.

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IL CIRCOLO PD PORTOGRUARO ESPRIME SOSTEGNO A ZINGARETTI !

E chiede all’Assemblea Nazionale di esprimersi per riconfermarlo…

 

COMUNICATO STAMPA del 05-03-2021

 

Il Circolo PD di Portogruaro

esprime al Segretario nazionale 

tutto il suo sostegno

e chiede all’Assemblea Nazionale

di esprimersi per riconfermarlo

 

 

Il Segretario nazionale, Nicola Zingaretti, si è dimesso. Questa la sua dichiarazione: “Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel PD, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni… Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea nazionale  farà le scelte più opportune e utili”.

Il Circolo PD di Portogruaro esprime al Segretario nazionale tutto il suo sostegno. 

Gli attacchi che ha ricevuto sono stati ingiustificati e ingenerosi, frutto di fronde interne. Un fuoco amico subdolo e privo di argomenti politici. Sullo sfondo c’è solo una questione di potere: la riduzione del numero dei parlamentari, la difficoltà di una riforma elettorale, il desiderio della minoranza dem di riposizionarsi al centro con accordi con forze politiche lontane dai valori di centro sinistra. 

Questo modo di agire e di vedere la politica è davvero vergognoso.

Molti iscritti hanno già espresso il loro disorientamento, la loro delusione e la loro ferma contrarietà per l’azione concentrica fatta contro il segretario nazionale.

Oggi, nel pieno di un’emergenza sanitaria ed economica, il PD, dai circoli fino al livello nazionale, deve concentrarsi per risolvere i problemi del Paese, per superare i tanti disagi e difficoltà economiche e sociali esistenti.

Il PD ha bisogno di un riferimento affidabile per affrontare le sfide che abbiamo di fronte.

Il gesto di Zingaretti impone a tutti di accantonare le conflittualità interne, di avere a cuore il Partito Democratico, che rappresenta ancora molto per tante persone, di mettere al centro gli interessi generali.

Per questo il Circolo PD di Portogruaro chiede che il nostro segretario Nicola Zingaretti continui a guidare il nostro partito.

Terminata questa fase, così difficile per il nostro Paese, ci sarà la possibilità per riflettere e decidere il futuro del PD, attraverso un congresso, che permetta una vera discussione su valori e idee di cambiamento.

Il Circolo PD di Portogruaro, per questo, chiede all’Assemblea Nazionale di esprimersi per riconfermare Nicola Zingaretti come Segretario del PD e di fissare delle regole di comportamento e di discussione interna corrette, rispettose e responsabili.

 

Partito Democratico
Circolo di Portogruaro

 


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DEPUTATA ARIANNA SPESSOTTO TRA FONDATORI “L’ALTERNATIVA C’E’ “!

Espulsa dal Movimento 5 Stelle per non avere votato la fiducia a Draghi…

NOTA – Arianna Spessotto è stata una figura politica molto presente nel portogruarese, io stesso l’ho intervistata più volte, anche a Fossalta (clicca qui), chissà se si porterà dietro dei “grillini scontenti”, staremo a vedere e sentire…di certo il M5S non sta passando un bel momento…G.B.

 


LA POLITICA…

 

ROMA, 02 marzo 2021 – Nasce alla Camera “L’Alternativa C’è”, componente del Gruppo misto costituita dai Deputati espulsi dal Movimento 5 Stelle: oggi alle 12 la Conferenza stampa di presentazione a Montecitorio.

 

Tra i Deputati fondatori della nuova componente del Gruppo misto a Montecitorio c’è anche la deputata eletta con il M5S nella provincia di Venezia, Arianna Spessotto, espulsa dal gruppo M5S per non aver sostenuto il Governo guidato da Mario Draghi, che dichiara:

“Quello di Draghi è il commissariamento dell’Italia voluto da Bruxelles: e come se non bastasse, abbiamo un parlamento di fatto senza opposizione, visto che anche la leader di FdI Giorgia Meloni, pur senza votare la fiducia, ha dichiarato che fa il tifo per lui!

Oltre a tutti i pericoli che si annidano in questo commissariamento, dunque, c’è anche quello per la democrazia: per questo con altri 12 colleghi deputati abbiamo deciso di fondare questa componente che farà una opposizione netta, vera, ma non strumentalmente oppositiva al Governo tecnocratico di Mario Draghi e che cercherà di portare avanti il Programma con il quale siamo stati eletti!

La componente è il mezzo che ci permette di avere gli strumenti parlamentari minimi, che come singoli iscritti al Gruppo misto non avremmo: avremo più tempo negli interventi, una rappresentanza in Ufficio di presidenza Camera, più spazio per i nostri emendamenti e altri strumenti che come singoli parlamentari nel Gruppo misto non avremmo avuto”.

E aggiunge: “La decisione di non votare la fiducia al Governo Draghi, e con questa la consapevolezza di allontanarmi dalle decisioni del Gruppo con il quale sono stata eletta, è stata difficilissima, ma ho deciso di tener fede ai miei ideali e me ne sono assunta tutte le responsabilità.” – continua – “Gli attuali vertici del M5S hanno imboccato una strada senza ritorno, che va in direzione opposta a quella del progetto a cui aderii ben 15 anni fa. Non sento di aver tradito i valori del M5S, anzi, credo siano altri ad averli traditi, non posso proprio appoggiare questo commissariamento con “tutti dentro” che ha lo scopo di annientare l’unica forza politica che doveva essere alternativa al sistema. La mia stella polare – conclude la parlamentare- continueranno ad essere quei valori per i quali i cittadini ci hanno dato fiducia, a tutela del nostro Paese”.

 

Arianna Spessotto Deputata “L’alternativa C’è” –

Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni

 

 


ARIANNA SPESSOTTO M5S : A ROMA E’ PEGGIO DI QUEL CHE SI PENSA !

https://www.youtube.com/watch?v=N_JSfdtckLc
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VITALIZI A VITA: UNA “STORTURA” DI CUI GODONO GLI EX CONSIGLIERI !

Regione Veneto, uno schiaffo per chi in Pensione ci va dopo 40 anni…


VITALIZI A VITA

PER GLI EX CONSIGLIERI REGIONALI…

UNA “STORTURA”

PER UNA VITA DA PRIVILEGIATI !

 

Lo chiamano diritto acquisito,

ma difficile da digerire

per chi in Pensione

ci va dopo 40 anni di lavoro,

se è fortunato!

 

Ecco un argomento che lascia l’amaro in bocca da qualsiasi parte lo si voglia girare, guardare o digerire, e non voglio scadere in facile demagogia moralistica come colui che odia i politici a prescindere, ma di questi tempi, con una pandemia che ha generato una marea di nuovi poveri, gente che non ha più un lavoro o che non lavora da un anno, pertanto con zero entrate se non quelle minimali previste dai ristori statali, che non sempre arrivano per tempo e non sempre a tutti, cittadini con l’acqua alla gola e con un futuro da reinventarsi, ammesso che non anneghino prima, ebbene, in una situazione così drammatica leggere che ci sono degli ex Consiglieri regionali che per qualche anno, peraltro strapagato, trascorso nel Consiglio della Regione Veneto, ora si godono un VITALIZIO  a vita, alla faccia di chi in Pensione ci va dopo 40 anni di lavoro, se è fortunato di arrivarci, fa davvero molto male…

Una cosa davvero iniqua, una bella “STORTURA”, per carità (si fa per dire), tutto legale, io non ce l’ho con quei Consiglieri (ex) che ogni mese si intascano la loro bella sommetta di denaro, ma ce l’ho con quel sistema politico/legale che glielo permette, non è giusto e crea diseguaglianze di trattamento inaccettabili, anche se lo chiamano diritto acquisto, ma se lo sono auto attribuito, e ultimamente cancellato, ma i 244 ASSEGNI rimangono INTOCCABILI, nella stampa locale (clicca qui) è stata pubblicata una lista aggiornata con tutti i nomi, e per rimanere nel portogruarese, ci troviamo anche  Moreno Teso con  43.266,67 euro netti l’anno, che sono  3.605,56 netti al mese, e Daniele Stival  con 36.479,43 euro netti l’anno, che sono  3.039,95 netti al mese, che ad essere sinceri non sono pochi, anche se c’è chi incassa molto di più…

Ma per farvi capire meglio i due pesi e due misure vi faccio un esempio, mettendomi in prima persona, della diversità di regole e trattamento economico tra il cittadino e il politico, in questo caso ex Consigliere regionale, io percepisco poco più di 1000 euro al mese con l’APE (Anticipo Pensionistico) che permette di andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima del periodo previsto (67 anni nel mio caso), se si rientra in alcune tipologie (volontaria, sociale , aziendale), io ho fatto richiesta per la sociale avendo un familiare (con la 104) convivente da assistere e avendo già maturato/ versato almeno 30 anni di contributi, ma niente tredicesima né quattordicesima, e ufficialmente la pensione di vecchiaia mi spetterà/scatterà di diritto dal mese di febbraio del 2022, che facendo i classici due conti della serva, vuol dire che prenderò un terzo del VITALIZIO dei due Consiglieri sopra citati avendo lavorato più del TRIPLO di loro per maturare la somma spettante per legge, e qui ci potrei fare dell’ironia, ma la legge non è uguale per tutti ? Certo che no!!

Per concludere, e non piangerci addosso, anche se le condizioni ci sarebbero tutte, voglio ricordare a chi di dovere che in Parlamento giace una legge per i caregiver, ossia per coloro che si prendono cura dei loro familiari sollevando lo Stato da tale incombenza, di riconoscere almeno a questa categoria di persone i contributi figurativi, in modo di non essere penalizzati per maturare la propria Pensione, visto che spesso devono rinunciare al lavoro per fare assistenza h24, il Premier Conte, prima delle sue dimissioni, aveva nominato dei Benefici previsti dalla Legge di Bilancio per questa Categoria, tutti però da stabilire e quantificare, qui serve e BISOGNA  tirar fuori soldi, non per i VITALIZI, che sono una vergogna al buon senso e al senso di giustizia. Senza offesa per nessuno, ma se qualcuno si offende, pazienza, così stanno le cose, e questi sono i fatti… politicamente fatti male e a proprio beneficio!

 

PS.

Nel 2014 l’ultima pubblicazione sui VITALIZI regionali veneti (clicca qui) a cui avevo dedicato un articolo (clicca qui), dove evidenziavo che la CASTA ci costa oltre 11 milioni di euro all’anno per gli ex Consiglieri regionali veneti, domandiamoci quante persone si potrebbero aiutare oggi con tutti quei soldi…

Ultima cosa, un invito/appello alla segretaria locale di Articolo UNO, Anita Fiorentino, che si faccia importante portavoce per i CAREGIVER presso il “suo ministro” Roberto Speranza, perchè il tema riguarda la Salute oltre l’aspetto economico…

 

 

G.B.

 


 

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EX CONSIGLIERI REGIONALI VENETI: COSTANO 11,2 MILIONI DI VITALIZI !
23/08/2014 – La Politica

EX CONSIGLIERI REGIONALI VENETI: COSTANO 11,2 MILIONI DI VITALIZI !

La Casta quanto ci costa: “Pensione politica” per Galan, Zanonato, Cacciari…

 


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EX CONSIGLIERI REGIONALI VENETI: COSTANO 11,2 MILIONI DI VITALIZI !

La Casta quanto ci costa: “Pensione politica” per Galan, Zanonato, Cacciari…

23 Agosto 2014 (LA CASTA VENETA COSTA 20 MILIONI DI EURO OGNI ANNO! clicca qui)


Premessa del 27.02 2021LA CASTA QUANTO CI COSTA…ANCORA!!

Oggi sulla stampa locale hanno pubblicato la lista aggiornata dei VITALIZI degli ex Consiglieri della Regione Veneto, che poi commenterò nel mio sito “La voce del cittadino”, ma intanto andiamo a “rinfrescarci” la memoria su questo “dissanguamento” economico ma legale… alla faccia di coloro che per andare in pensione (spesso da fame) devono “sputare sangue”!

 


 

 Regione Veneto

LA VERITA’ CHE FA MALE…

Scandalosi vitalizi della Casta

Gli ex Consiglieri ci costano 11,2 milioni l’anno,

contro 9,1 dei Consiglieri in carica, assurdo!

E hanno pure una Associazione dentro la Regione,

e il presidente Aldo Bottin ha un vitalizio politico

di oltre 4.100 euro al mese!

 

Ma non andranno mai via? 

 

Sono a “libro paga” dei Cittadini con i vitalizi anche politici ancora in attività come Giancarlo Galan (3.749), Flavio Zanonato (1.934), Ivo Rossi (3.512), Achille Variati (3.720), Gianfranco Bettin (3.300), Ugo Bergamo (2.870), nella lista dei pensionati pure Massimo Cacciari (1.835) e Gian Paolo Gobbo (3.600), soltanto per citarne alcuni… (Lista completa, clicca qui)

 

SURREALE- Come ha detto qualcuno (clicca qui),

con un passato che costa più del presente,

non c’è futuro!

Parole sante e drammaticamente vere, anche se bisogna dire che dal prossimo mandato (2015) questi vitalizi non ci saranno più, ma è stato vergognosamente scandaloso erogarli fino adesso, ed erano pure reversibili e cumulativi con altre pensioni…

Gli ex Consiglieri Regionali del Veneto, nel 2013 ci sono costati 11,2 milioni di euro, contro 9,1 milioni di euro che costeranno gli attuali Consiglieri in carica, tanto per farvi capire la citazione sopra riportata, quel che non mi è chiaro è se i “vecchi” Consiglieri delle legislature precedenti continueremo a pagarli…

Dico questo perchè in una recente denuncia la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, afferma che i vitalizi non sono assimilabili alle pensioni, e quindi non vantano diritti acquisiti, che tradotto vuol dire che possono essere tagliati o addirittura cancellati !

Come si dice: volere è potere !

Ma sono convinto che continueremo a pagare perchè di fatto gli ex Consiglieri non se ne sono mai andati dalla Regione Veneto, sono presenti all’interno dello storico Palazzo Ferro Fini con una loro “Associazione dei Consiglieri Regionali del Veneto” (clicca qui), di cui è presidente Aldo Bottin (vitalizio di 4.107 ero al mese!), che fu anche presidente della Regione per un anno (1994/95), quello prima dell’avvento di Galan, dunque persona politica di grande esperienza, che a Venezia sa “ben navigare”…

Mi sono chiesto cosa ci faccia questa Associazione di ex Consiglieri a Palazzo, e allora per capire sono andato a leggermi lo Statuto (clicca qui), e sono arrivato alla conclusione che non serve a niente, se non a loro stessi, e mi viene il dubbio che questa dichiarata “Associazione senza fini di lucro”, qualcosa ci costi in termini di contributi o rimborsi spese per la loro preziosa collaborazione di consultazione e promozione delle autonomie locali…

Concludo con una “perla” del presidente Bottin, riportandovi la parte finale del suo discorso durante un incontro / seminario dal Titolo: Quale futuro per l’autonomia istituzionale, operativa e finanziaria della Regione Veneto? 

Tralascio le considerazioni personali sulla contraddizione del titolo con il ruolo stesso dell’Associazione e vi riporto il testo conclusivo:

La riduzione della democrazia con la cosiddetta tecnica, ha prodotto crisi e disastri sul piano economico e sociale a partire dalla disoccupazione, dall’impoverimento delle imprese, alla demotivazione della gente. Riteniamo che dalla crisi si può uscire, al contrario, rafforzando la politica, la responsabilità rapportata dai detentori del consenso democratico, con l’ammodernamento dello Stato in tutti i suoi livelli, motivando le energie del Paese, rafforzando le autonomie, l’autogoverno, la responsabilità, in una parola con più democrazia. (Testo intero intervento, clicca qui)

Dopo concetti cosi alti e profondi, sapientemente analizzati in estrema sintesi, urge quanto prima  un “trasloco” a Roma in locali più adeguati, “liberandoci così le nostre stanze”… 

 

G.B.

 


 

Regione, ecco le pensioni d’oro dei politici
Hanno il vitalizio anche Galan e Zanonato
 

I nomi dei 226 titolari degli assegni:

c’è chi supera i 4000 euro netti al mese 

Il Sottosegretario Zanetti

“Surreale: Un Paese con un passato che costa più del presente, non ha futuro”

 

di Ada Vanzan

Una pacchia, aver fatto in tempi remoti il consigliere regionale del Veneto: bastava avere 55 anni ed essere stato seduto sugli scranni per almeno una legislatura, un quinquennio, ed ecco che scattava la pensione. E che pensione. C’è gente che per essere stata a Palazzo Ferro Fini per tre legislature ha maturato 3.500 euro al mese. Netti, mica al lordo delle tasse. E che li ha presi anche appena superata la soglia dei 55 anni di età, magari cumulando altri redditi da lavoro o altre pensioni. Tutto in regola, sia chiaro: è la legge sul vitalizio. Dalla prossima legislatura, cioè dal 2015, questi vitalizi scompariranno, aboliti del tutto. Ma fa una certa impressione vedere, messi in ordine alfabetico, i 226 nomi di chi ha maturato e percepisce ogni mese la pensione “politica”. Fino a ieri su tutta questa partita vigeva il segreto più assoluto, nel nome di una improbabile privacy si tacevano pensionati e pensioni, l’unico dato reso noto era l’importo totale dei vitalizi. Anche questo tabù è caduto: il consiglio regionale ha reso noti i nomi dei politici pensionati – alcuni quasi baby – e gli importi dei vitalizi.
TRASPARENZA – Era stato il presidente Clodovaldo Ruffato a porre il 30 luglio scorso la questione ai quattro colleghi dell’Ufficio di presidenza. Continuare a celare i vitalizi, del resto, era sempre più difficile dopo l’entrata in vigore, più di un anno fa, del decreto legislativo 33/2013 sulla trasparenza della pubblica amministrazione. Tant’è che altre Regioni, come la Toscana e il Piemonte, avevano già pubblicato sui rispettivi siti Internet tutti i dati, mentre in Veneto le opposizioni insistevano: Gennaro Marotta e Antonino Pipitone dell’Idv sono stati i primi a puntare i piedi annunciano pure una proposta di legge per far scattare addirittura dei “prelievi di solidarietà”. Presa anche a Venezia la decisione politica di assicurare la massima trasparenza, bisognava però superare gli ostacoli burocratici. A Palazzo raccontano che Ruffato, spazientito dei ritardi, abbia battuto i pugni sul tavolo: «Voglio che i dati siano pubblici». Da ieri pomeriggio è tutto on-line sul sito del consiglio veneto.
I NUMERI – Sono 226 i titolari e aventi diritto al vitalizio. Per la precisione: 181 vitalizi e 45 reversibilità. Per un costo totale per il 2014 di 11,2 milioni di euro (9,7 milioni di vitalizi e quasi 1,5 milioni di reversibilità) contro i 9,1 milioni degli stipendi dei consiglieri in carica. «Situazione surreale», ha commentato Enrico Zanetti, deputato di Scelta civica e sottosegretario all’Economia, che, apprezzando il monito dell’Idv veneta, ha ricordato di aver già proposto il taglio dei vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali nella forma di disegno di legge costituzionale: «Perché non basta tagliarli pro futuro, bisogna intaccare anche quelli già maturati. Battaglia difficile, ma a dir poco importante, perché un Paese con un passato che costa più del presente non ha futuro».
I NOMI – Chi prende il vitalizio? Non solo effettivi pensionati che si dedicano a piantare pomodori e patate, ma anche politici tuttora in attività. Ad esempio, nel 2013 hanno avuto il vitalizio di Palazzo Ferro Fini il deputato ed ex governatore Giancarlo Galan (circa 3.750 euro netti al mese), l’allora ministro Flavio Zanonato (quasi 2mila euro netti al mese), il sindaco reggente di Padova Ivo Rossi (3.512), il sindaco di Vicenza Achille Variati (3.720), gli assessori di Venezia Ugo Bergamo (2.870) e Gianfranco Bettin (3.300), ma anche l’allora consigliere comunale del capoluogo lagunare Pierantonio Belcaro (4.164 euro netti). Occhio: molti di questi non avevano ancora sessant’anni. Nell’elenco dei pensionati della Regione anche il filosofo Massimo Cacciari (1.935 euro), l’ex deputato Cesare Campa (quasi 4mila euro), l’ex coordinatore di Forza Italia Giorgio Carollo (4.125)e l’ex segretario della Lega Gian Paolo Gobbo (3.600).

Tutta gente che è passata per Palazzo Ferro Fini e c’è rimasta almeno cinque anni. Due dei 226 pensionati superano i cinquanta mila euro l’anno: in testa il feltrino Guido Trento con 51.858 euro, che ha staccato per 200 euro il polesano Renzo Marangon, assessore fino alla scorsa legislatura.

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia – 09.08.2014)

 


 

 

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ECCO IL VENETO VERGOGNOSO : QUELLO CHE NON VOGLIAMO !
14/06/2013 – La Politica

ECCO IL VENETO VERGOGNOSO : QUELLO CHE NON VOGLIAMO !

REGIONE: tutti a rimempirsi la pancia, affamati di solo soldi…

 

 


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RENZI PROVOCA CRISI DI GOVERNO: UN PERFETTO “BRUTO – GIUDA” !!

Da Irresponsabile. Resta soltanto da capire se più “bruto” o più “giuda”…

 

CON LA CRISI DI GOVERNO…


RENZI, L’EX ROTTAMATORE

HA ROTTAMATO SE STESSO !

 

DA IRRESPONSABILE

QUESTO COMPORTAMENTO

 

SBAGLIATO SEGUIRLO…

FUORI TEMPO E DAL TEMPO

 

ITALIA VIVA = ITALIA MORTA

 


Di solito non commento la Politica nazionale, se non in rari casi, e questo è uno di quelli, in quanto ci tocca particolarmente da vicino tutti e si può dire in tempo reale, la Crisi di Governo voluta e provocata da Matteo Renzi, che vede a Portogruaro una sua deputata e grande sostenitrice nella figura di Sara Moretto che ben conosciamo per essere stata anche Consigliere comunale e militante nel Circolo locale del Partito Democratico. La stessa oggi ha pubblicato su facebook (clicca qui) la sua visione e opinione su quanto sta avvenendo a Roma in questo momento, mentre l’Italia si trova ancora in piena Emergenza sanitaria a causa dell’epidemia da Covid-19 con tutti i suoi lutti e in grande difficoltà economica e di sopravvivenza di intere Categorie di imprese e lavoratori, costretti all’inattività, con ripercussioni gravi nelle Famiglie e l’affacciarsi di nuovi poveri come mai si era visto prima, ebbene, a fronte di tutto ciò, la Moretto crede che Italia Viva, o meglio Renzi, sia criticato solo per una questione di “tempi sbagliati” !

Questo comprensibile tentativo dell’onorevole Moretto di giustificare e farci comprendere le motivazioni delle loro scelte politiche, mi ha fatto intervenire nel suo profilo con un post telegrafico ma chiaro su come la penso io e non solo io: “Io invece non comprendo, e sono tra coloro che giudicano irresponsabile e personalistica questa decisione di avviare una Crisi di Governo… sui tempi sbagliati, siete poi ripetitivi, in quanto siete nati come Gruppo Italia Viva con TEMPI SBAGLIATI, aspettando che il PD fosse al Governo e fossero nominati 2 ministri “renziani” per fare la scissione…”

Non sto qui ora a farvi la storia politica di Renzi, ma dopo aver portato il PD a consensi mai ottenuti prima, ha perso il senso della misura, e nel proporre/imporre un Referendum (04.12.2016) per modificare parte della Costituzione italiana, aveva detto che si sarebbe fatto da parte se avesse perso, abbandonando la politica, ma così non è stato, si è solo dimesso, poi rieletto nuovamente a Segretario del Partito democratico, ha aspettato che il PD tornasse al Governo grazie al “suicidio politico” di Matteo Salvini, e che venissero nominati ministri due “renziani”, per annunciare la sua scissione dal partito e la nascita di “Italia Viva” con un tempismo perfetto, insomma si è fatto gli “affari suoi”, tanto che il premier Conte rimase sorpreso dai tempi scelti (clicca qui), da qui la mia etichetta provocatoria di “traditore” alla bruto o giuda, fate voi.

Ecco non vado oltre, ho solo voluto esprimere a caldo il mio pensiero di cittadino, analisi più profonde e accurate le lascio fare ai professionisti e agli esperti di politica, ribadendo che secondo me Renzi ha sbagliato, e qualche problemino di identità personale non gli manchi, si crede un superman, ma i suoi risultati e il suo operato dicono che non lo è affatto, di super ha solo il suo ego, anche qualcuno dei suoi se ne sta accorgendo, e qualche pezzo pare stia già perdendo (clicca 1 e 2), di certo, e ne sono convintissimo, l’ex rottamatore, questa volta ha rottamato se stesso! Amen.

 

PS.

Sorvolo sulla condanna per Fatture false inflitta ai genitori di Renzi, ma per giustificarli dire che in realtà hanno voluto colpire lui, mi pare sia una offesa alle Istituzioni e agli uomini delle Forze dell’Ordine…

 

 

G.B.

 

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15.01.2021 – Post di Sara Moretto, deputata portogruarese di Italia Viva

“Vivo queste ore con consapevolezza e senso di responsabilità verso le sfide che il Paese deve affrontare: il superamento dell’emergenza sanitaria, in primis attraverso un serio piano vaccinale, e la ripresa economica e sociale verso il rilancio di un’Italia alla quale si presenta il conto delle mancate riforme di settori strategici.

È stato un anno difficile vissuto in un Parlamento esautorato delle proprie funzioni. Come ho più volte dichiarato in Aula, la necessità di decisioni rapide ha giustificato l’adozione di un metodo legislativo inedito, basato su Dpcm e decreti in extremis analizzati sistematicamente in un solo ramo del Parlamento. Ho lavorato sodo pur in queste condizioni, seriamente e in maniera costruttiva.

Dopo ripetuti decreti fatti per introdurre sussidi e misure emergenziali, ora si tratta di mettere in campo la visione per i prossimi 10 anni. Il governo e il Parlamento devono scegliere con chiarezza come trasformare l’opportunità di fondi europei quali il #RecoveryFund e il #Mes in investimenti duraturi ed efficaci.

Non può essere un ennesimo percorso democratico azzoppato a farlo, serve un cambio di passo. E serve proprio ora, in un momento certamente delicato ma altrettanto decisivo.

Spiego così, a chi critica la tempistica di questa #crisi di governo, che la gravità del momento non deve indurre immobilismo ma al contrario coraggio e accelerazione.

Respingo, anche personalmente, generalizzate accuse di irresponsabilità e mancanza di serietà. Non leggo contestazioni nel merito, ma nei tempi. Quale sarebbe il tempo giusto per una discussione democratica, franca e trasparente sulle decisioni da assumere per il rilancio del Paese? A pandemia finita, vaccinazioni in corso e licenziamenti fatti?

Io non ci sto.

Noi abbiamo chiesto questo confronto, poi lo abbiamo preteso. Senza ricevere alcuna risposta.

L’azione governativa va rilanciata ora. Con responsabilità, coraggio e visione. Va fatto attraverso il dialogo politico e gli strumenti offerti dalla Costituzione. Se il primo diventa difficile perché prende il sopravvento un modus operandi che comprime tempi e relazioni, il secondo non può essere letto come lesa maestà.

Non è il momento di una superficiale contrapposizione tra buoni e cattivi, la responsabilità non si certifica con il tenere tutto com’è.

Questi sono giorni che credo debbano essere usati da tutti per riflessioni e autentico confronto. Non ci sono veti o strade chiuse, soprattutto quelle del cambio di passo verso un futuro di investimenti, crescita e innovazione.

Questa pandemia, come tutte le emergenze, ci pone davanti ad un bivio: la comoda mediocrità o uno scatto in avanti verso il futuro. Io scelgo la seconda via.”

 

 


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La Politica

“FACCETTA NERA” IN CONSIGLIO: MOZIONE DELLA MINORANZA TUTTA!

Il caso dell’assessore Donazzan approda in Consiglio Regionale Veneto…

 

C’E’ ANCORA CHI CANTA 

“FACCETTA NERA”…

 

NOTA – Non poteva che finire così, ossia in Consiglio Regionale, dove le Opposizioni hanno depositato una Mozione contro la Donazzan e il suo “Faccetta nera”, come si apprende nel loro Comunicato stampa  (*), in altra nota distinta (clicca qui) il Gruppo PD esprime tutta la sua contrarietà e condanna verso la Donazzan, e di condanna è pure la nota (clicca qui) del Capogruppo della Lista “Zaia Presidente”, dove emergono “attriti” con gli alleati Fratelli d’Italia… anche se come detto in precedenza (*), di concreto nulla cambierà nella Giunta Zaia.

 

G.B.

 


 

“LE OPPOSIZIONI”…

 

COMUNICATO STAMPA

 

Venezia 13 gennaio 2021 –      E’ stata depositata in Consiglio regionale una mozione di riserva nei confronti dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan.

L’atto di censura, presentato in base all’articolo 33 dello Statuto veneto, è firmato dal Portavoce delle Opposizioni Arturo Lorenzoni e sottoscritto da Erika Baldin del M5s, dai dem Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Annamaria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni Francesca Zottis, da Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo), da Cristina Guarda di Europa Verde e da Stefano Valdegamberi del Gruppo misto. La Mozione invita il Consiglio ad esprimere “formale riserva nei riguardi delle affermazioni pubbliche e del contegno tenuto dall’assessore”, che ha intonato la canzone ‘Faccetta nera’ nella trasmissione “La Zanzara” in onda lo scorso 8 gennaio, e invita il presidente Zaia a “comunicare le determinazioni che intende assumere”.

“Durante la puntata della trasmissione radiofonica – spiegano i firmatari – Donazzan ha sostenuto che intonare quella canzone rappresentava una forma di goliardia”. Si è inoltre espressa affermando che “all’epoca nelle case uno cantava Faccetta Nera e un altro Bella Ciao, siamo figli e nipoti della stessa Italia”. In questo modo, però, “è arrivata ad equiparare chi ha lottato per la libertà e i valori alla base della nostra Costituzione con chi ha, invece, ha portato avanti valori opposti, ispiratori del regime autoritario e antidemocratico”. Donazzan, peraltro -proseguono i consiglieri – non è nuova a episodi simili: nel 2019, sempre ai microfoni de “La Zanzara”, definì Benito Mussolini “un grande statista”.

Secondo i presentatori della Mozione “queste esternazioni si pongono in netto contrasto con la natura antifascista della Costituzione e sono antitetiche rispetto ai valori di decoro e dignità che devono venire incarnati dagli amministratori pubblici”.

Per gli 11 sottoscrittori “le uscite dell’assessore Donazzan, che peraltro ricopre un ruolo particolarmente delicato dato che detiene le deleghe alle politiche educative e alla formazione, ledono l’immagine della Pubblica Amministrazione”. Chiedono quindi di “riaffermare con forza l’essenziale natura democratica e antiautoritaria del Consiglio regionale e della Giunta”.





GRUPPO REGIONALE PD

 

COMUNICATO STAMPA


Venezia 13 gennaio 2021 –   “La becera uscita dell’assessore Donazzan non può essere liquidata con delle scuse piene di ‘se’ e di ‘ma’. Intonare Faccetta nera in un programma radiofonico e ribadire le presunte ‘cose buone’ del regime fascista sono comportamenti inaccettabili per chi ricopre un ruolo istituzionale e in contrasto con la nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Per questo abbiamo presentato una mozione di riserve: in caso di approvazione, Zaia entro 15 giorni dovrà comunicare al Consiglio regionale le proprie determinazioni. È un atto doveroso: non si parli di satira e goliardia perché è un insulto all’intelligenza dei veneti”. A dichiararlo sono i Consiglieri regionali del Partito Democratico con il capogruppo Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria BigonVanessa Camani, Jonatan MontanarielloAndrea Zanoni Francesca Zottis, a proposito della mozione formalizzata oggi, primo firmatario lo speaker dell’opposizione Arturo Lorenzoni, ma sottoscritta da tutte le forze di minoranza che già avevano sollecitato il ritiro delle deleghe: Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Movimento Cinque Stelle ed Europa Verde. “Così il caso dell’assessore all’Istruzione approderà martedì prossimo in Consiglio come primo punto all’ordine del giorno – ricordano gli esponenti dem – grazie allo strumento previsto dall’articolo 128 del Regolamento.

Purtroppo non è la prima volta che l’assessore Donazzan si lascia andare a esternazioni del genere: non è una gaffe, bensì un suo convincimento. Sono comportamenti che gettano anche discredito su Consiglio e Giunta: va riaffermata la natura democratica e antiautoritaria delle istituzioni, valori che dovrebbe promuovere e difendere chi si occupa dell’educazione dei nostri figli e che sono l’esatto opposto di quello che è stato il fascismo. Passarci sopra, far finta di niente sarebbe gravissimo, uno schiaffo anche alle tante vittime del regime, a pochi giorni dalla Giornata della memoria”. “In un momento del genere – concludono i Consiglieri – con le difficoltà sanitarie ed economiche legate alla pandemia, è assurdo ma al tempo stesso indispensabile doverci occupare di chi ha ancora nostalgie fasciste e canta Faccetta nera”.




 

Lista “Zaia Presidente”

 

COMUNICATO STAMPA


Venezia 13 gennaio 2021 –   Non ho nulla di negativo da dire sull’operato da assessore di Elena Donazzan, sempre attenta e presente nel suo settore, ma non posso che condannare quanto accaduto durante la trasmissione ‘La Zanzara’. In ogni caso, trovo offensivo per i veneti, che stanno affrontando il dramma dell’emergenza sanitaria, dover constatare come, politici e assessori, che dovrebbero rappresentarli, stanno perdendo tempo intorno a questioni di questo tipo. Fratelli d’Italia ha niente di costruttivo da proporre?”.

Questa la posizione assunta dal Capogruppo di Zaia Presidente a palazzo Ferro Fini, Alberto Villanova. “Mi rivolgo ai consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – continua Villanova – A volte, vista la loro attività politica e consiliare, abbiamo il dubbio che non facciano parte della nostra maggioranza, o che lo siano solo a intermittenza. Abbiamo appena votato insieme il bilancio, eppure continuano a presentare richieste di ristori alla regione invece di rivolgersi al Governo. Cosa che solitamente fa la minoranza”. “Se invece ci sono state decisioni diverse che nel frattempo ci siamo persi, basta saperlo – conclude Alberto Villanova – In un momento drammatico come questo, i cittadini veneti hanno bisogno di concretezza, coerenza e sostegno, non certo di canzonette di un triste passato”.




ARTICOLI IN ARCHIVIO…

12/01/2021 – Primo piano e Cronaca

“FACCETTA NERA” DELLA DONAZZAN: TUTTI CONTRO, DAI COBAS A ARTICOLO UNO!

Intollerabile nuova dimostrazione di attaccamento ai valori del fascismo…

 


RADIO 24 – “LA ZANZARA” / 8 GENNAIO 2021 CON LA DONAZZAN…

https://www.youtube.com/watch?v=XCSi43cqUI4

Il video si può guardare solo su You Tube  per scelta di Radio 24 però io vi ho preparato il link che vi porta direttamente al minuto dell’intervento dell’assessore Elena Donazzan, che si esiberà poi con “Faccetta nera”… (clicca qui)

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La Politica

PORTOGRUARO: CONTRO LE MAFIE CIRCOLO PD E GRUPPO CONSILIARE!

Si rivuole AVVISO PUBBLICO e si presenta ODG per lotta illegalità…

 

NOTA Il Gruppo consiliare “Civici e Democratici” ha presentato per il prossimo Consiglio Comunale (*), una Proposta di Ordine del Giorno riguardante le scelte per la lotta all’illegalità e le mafie (clicca qui), che fa seguito a un Comunicato stampa (clicca qui) e a una Lettera (*) al Sindaco Florio Favero, da parte del Circolo PD di Portogruaro, con al centro la richiesta che il Comune aderisca nuovamente all’associazione “Avviso Pubblico”, la cui Carta di intenti (clicca qui), parla chiaro sulla lotta CONTRO LE MAFIE .

 

G.B.

 


 

 

COMUNICATO STAMPA 

 

Il PD di Portogruaro chiede

un impegno istituzionale forte

nella lotta all’illegalità e alle mafie

 

Il Direttivo del Circolo del Partito Democratico di Portogruaro scrive al Sindaco di Portogruaro per chiedere che il Comune aderisca nuovamente all’associazione “Avviso Pubblico”, il cui recesso è avvenuto nel 2016. Inoltre chiede che l’Amministrazione si faccia quanto prima parte attiva nella Conferenza dei Sindaci del Veneto orientale e con le associazioni di categoria per prendere iniziative comuni per contrastare l’illegalità e far crescere questi nuovi valori nella cultura d’impresa.

“Il nostro territorio recentemente è stato duramente colpito da attività illegali che hanno coinvolto amministratori pubblici di spicco. – afferma il direttivo del circolo – Portogruaro non è immune, quindi, è un dovere etico e di responsabilità di un’Amministrazione Comunale esprimere un’attenzione forte anche su queste tematiche per contrastare l’illegalità, le organizzazioni criminali e impegnarsi direttamente nell’affermazione di regole civili e democratiche e di percorsi di sviluppo che superino le marginalità.

Queste sono attività fondamentali per combattere la negazione dei diritti e la logica del più forte contro il più debole, al fine di diffondere la coscienza della legalità, informare i cittadini sulla forza reale della criminalità organizzata, formare i giovani alla cultura dei diritti e della tolleranza, del rifiuto della violenza e del rispetto per il valore della persona e perseguire uno sviluppo economico equilibrato.

Queste scelte saranno un segnale forte per aderire ad una rete che consente di mettere insieme idee, progetti, servizi, di far circolare informazioni, di mettere in relazione tante esperienze.”

 

                                                                     Partito Democratico

                                                                   Circolo di Portogruaro

 




LETTERA AL SINDACO DI PORTOGRUARO

 

Oggetto:

RICHIESTA ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE “AVVISO PUBBLICO”

 

Egregio Signor Sindaco,

con la presente siamo a chiedere che il Comune di Portogruaro aderisca nuovamente all’associazione “Avviso Pubblico”, il cui recesso è avvenuto nel 2016 con delibera consiliare n. 9 del 29/02/2016.

Inoltre chiediamo che l’Amministrazione si faccia parte attiva nella Conferenza dei Sindaci del Veneto orientale e con le associazioni di categoria per prendere iniziative comuni per contrastare l’illegalità e far crescere questi nuovi valori nella cultura d’impresa.

Tali richieste sono motivate dal fatto che anche il nostro territorio recentemente è stato duramente colpito da attività illegali che hanno coinvolto amministratori pubblici di spicco ed è un dovere etico e di responsabilità di un’Amministrazione Comunale esprimere un’attenzione forte anche su queste tematiche per contrastare l’illegalità, le organizzazioni criminali e impegnarsi direttamente nell’affermazione di regole civili e democratiche e di percorsi di sviluppo che superino le marginalità.

Queste sono attività fondamentali per combattere la negazione dei diritti e la logica del più forte contro il più debole, al fine di diffondere la coscienza della legalità, informare i cittadini sulla forza reale della criminalità organizzata, formare i giovani alla cultura dei diritti e della tolleranza, del rifiuto della violenza e del rispetto per il valore della persona e perseguire uno sviluppo economico equilibrato.

Queste scelte saranno un segnale forte per aderire ad una rete che consente di mettere insieme idee, progetti, servizi, di far circolare informazioni, di mettere in relazione tante esperienze.

Sperando di fare cosa gradita, alleghiamo la carta dei valori dell’Associazione (clicca qui).

Ringraziando per l’attenzione e restando in attesa di cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

 

Portogruaro, 17 novembre 2020

 

Roberto Zanin 

Segretario Circolo PD Portogruaro

 

 


 

 

AVVISO PUBBLICO

Enti locali e Regioni

per la formazione civile

contro le mafie

 

Carta di intenti (*)

 

I punti forti dell’azione concreta che l’Associazione si prefigge sono:

1) Aggregare tutti gli Enti territoriali che abbiano già manifestato il loro interesse verso l’educazione alla legalità attraverso il finanziamento di progetti per attività di formazione nelle scuole o di sostegno alle politiche giovanili.

Per aderire sarà sufficiente:

• la destinazione di una quota del bilancio per le iniziative che l’ente stesso intenderà promuovere e, ove possibile, la creazione di un apposito capitolo del bilancio stesso;

• un atto di adesione formale (delibera) che, per ogni ente, dovrà indicare un referente “politico” e uno “amministrativo” per tutte le future iniziative;

• il versamento di una quota associativa proporzionata al numero degli abitanti.

2) Promuovere:

• percorsi di formazione scolastica (tutti gli enti si devono impegnare, in base alle loro competenze, per l’attivazione di percorsi di educazione alla legalità, alla democrazia e alla solidarietà nelle scuole del proprio territorio;

• percorsi di formazione sul territorio (azioni rivolte ai cittadini utili a far comprendere, ad informare);

• coordinamento tra amministrazioni e scuole per concrete iniziative contro la dispersione scolastica;

• percorsi di formazione per gli amministratori e i dipendenti pubblici;

• (per questi percorsi, in particolare, attivare una solida collaborazione con “LIBERA, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e le associazioni ad essa aderenti, valorizzando il patto di aiuto e sostegno reciproco tra enti territoriali e mondo dell’associazionismo, in un rapporto dialettico e costruttivo).

3) Promuovere iniziative di solidarietà tra Enti (cooperazione sia in manifestazioni di solidarietà attiva sia in progetti concreti ).

4) Studiare delle procedure semplici che consentano agli Enti di agire in perfetta trasparenza (ad esempio procedure in materie di appalti, gestione delle discariche, smaltimento dei rifiuti urbani).

5) Impegnarsi per lo sviluppo efficace di politiche giovanili concrete.

 

 


 

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LA REPLICA DI ANITA FIORENTINO A “OFFESE” DI GASTONE MASCARIN !

Non c’è pace per il riconfermato Presidente del Consiglio comunale…

 

NOTA – Non c’è pace per Gastone Mascarin, “martellato” anche dalla consigliera comunale Irina Drigo, che sollecita il Sindaco Favero a rispondere alla sua missiva piuttoso dura (clicca qui) nei confronti del presidente Mascarin (che nel frattempo si è scusato)… ma che vi riporterò in altra pagina (*).

 

G.B.

 


 

ANITA FIORENTINO

SEGRETARIA DI ARTICOLO UNO

SENTENDOSI OFFESA COME DONNA

REPLICA A GASTONE MASCARIN

PRESIDENTE RIELETTO

DEL CONSIGLIO COMUNALE !

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Di oggi un caso analogo a Venezia,

protagonista in negativo

il sindaco Brugnaro (*)

 

Sul “maschilismo” politico

c’è da riflettere…


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COMUNICATO STAMPA

 

Portogruaro, 22 ottobre 2020

Durante la riunione di insediamento del nuovo Consiglio comunale, svoltasi in data 21/10/2020, il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene hanno eletto il Consigliere Gastone Mascarin Presidente del Consiglio Comunale. Una scelta più che discutibile.

Non mi riferisco soltanto alle gravi vicende giudiziarie che nel recente passato hanno visto coinvolto il Consigliere in questione, ma anche, nello specifico, ad un post pubblicato su Facebook dallo stesso Mascarin in data 18/10/2020, rivolto alla Consigliera Irina Drigo e alla sottoscritta, un post nel quale traspare con cristallina chiarezza un linguaggio becero e volgare, unito ad una mentalità sessista, retrograda e discriminatoria nei confronti delle donne. Tutto ciò altro non è se non il risultato di lungo processo di degrado e di generale involuzione della vita politica, che tende a trasformare la libera dialettica democratica tra avversari in una arena in cui si contrappongono tifosi, e a sostituire la discussione-anche aspra- ed il confronto pubblico con l’invettiva e l’offesa personale.

La persona del Consigliere Mascarin è del tutto inconciliabile con la carica di Presidente del Consiglio comunale, essendo quest’ultimo un ruolo super partes, di imparzialità e di terzietà, un ruolo che comporta non soltanto l’adoperarsi affinché sia consentito il proficuo svolgimento e funzionamento dei lavori consiliari, ma anche- da un punto di vista prettamente deontologico- la scrupolosa osservanza di regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico-amministrativa e l’effettivo rispetto dei diritti e della dignità di ogni consigliere.

 

La coordinatrice di Articolo UNO Portogruaro

Anita Fiorentino

 

 


 

 

Post su Facebook di Monica Sambo per Venezia (05.11.2020)

Il Sindaco di Venezia ieri pronunciato nei miei confronti queste parole: “ 𝗥𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮 …. 𝗗𝗶𝗰𝗼 𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 … Deve essere onesta e dire alle persone che l’hanno votata e le hanno dato le preferenze che sono buttate via ! “…..

Ecco …. dal giorno in cui ho iniziato ad affacciarmi alla politica ho capito sulla mia pelle quanto fosse difficile essere presa sul serio in quanto donna. Soprattutto se giovane.

Mi sono interrogata molto sulle ragioni della poca 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 e certamente gli atteggiamenti offensivi e misogini ai quali sono sottoposte coloro che sono in “prima linea” sono una delle cause.

Lo sappiamo ormai, 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ rispetto agli uomini (ormai è quasi una banalità dirlo): dobbiamo essere più preparate, più attente, più brave per sopravvivere in questo campo… ma lo sappiamo, per quanto una donna faccia non sarà mai abbastanza.

Lo si vede nei social, nelle TV e purtroppo anche nei Consigli Comunali o in Parlamento.

Solo in quanto donne veniamo 𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗲, 𝗱𝗲𝗻𝗶𝗴𝗿𝗮𝘁𝗲, 𝘀𝗺𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗲, 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘀𝗲, 𝗮𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗮𝘁𝗲, molte volte anche con cattiveria e brutalità.

Ringrazio chi mi ha manifestato la sua solidarietà, ma dopo 5 anni ho imparato dal punto di vista personale a non curarmi delle offese (anche sessiste) del Sindaco.

Ha ragione però @Gianluca Trabucco 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 ai cittadini e soprattutto ai 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 di questa città, che esempio sta dando soprattutto alle donne e alle ragazze di questa città?

Che una 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝘂𝗶 (come per tanti) è solo una 𝗥𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮

Non importa quanto possa aver realizzato nella vita, essere laureata, avvocato, per quanto possa essere stata la più votata dell’intero consiglio (anche più degli uomini), anzi per lui il voto è solo sprecato.

Ma a fronte di tutto ribadisco che non mi curo dal punto di vista personale delle offese del Sindaco, che si qualifica da solo.

Quello che 𝗺𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ (𝗲 𝗺𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮) sono i 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶.

I silenzi di chi 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗵𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗲 e le derubrica a folclore o sceneggiata.

I silenzi di chi 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮 𝗮𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 di vario tipo contro la violenza di genere (alle volte anche coloro che hanno ruoli) ma poi quando c’è bisogno di difendere una donna, o di manifestazione la propria solidarietà, 𝗧𝗮𝗰𝗲.