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LA FARMACIA FRATTO DA ADESSO DISPONE DI UN DEFIBRILLATORE !

Questo strumento disponibile anche per operatori esterni, sanitari e non…

15 Febbraio 2016

(Ben venga ogni servizio in più per la sicurezza e salute dei cittadini..G.B.)


Farmacia Dott. F. Fratto

Corso Martiri della Libertà, 44 30026 Portogruaro (VE) T/F 0421 71214

 

Portogruaro 15 febbraio 2016

 

COMUNICATO STAMPA

 

Oggetto: Un nuovo servizio nel settore dell’emergenza e dell’assistenza sanitaria sul territorio: il Defibrillatore in Farmacia

 

Siamo lieti di comunicarle che presso la nostra Farmacia è diventato operativo il Defibrillatore*, un’apparecchiatura preziosa per salvare la vita umana in caso di arresto cardiaco.

Il Defibrillatore si trova nell’area pubblica della Farmacia e verrà utilizzato dal personale in servizio autorizzato e formato attraverso i corsi certificati IRC in BLSD.

Il Defibrillatore è disponibile anche per tutti gli operatori esterni, sanitari e non, che siano abilitati al suo utilizzo.

Dotare la Farmacia di un Defibrillatore testimonia la nostra volontà di essere vicini ai propri cittadini e alle istituzioni locali, offrendo servizi tecnologici ad alto valore aggiunto, a conferma del nostro ruolo di presidio socio–sanitario integrato nel territorio.

L’arresto cardiaco improvviso (SCA) può colpire chiunque, ad ogni età, in qualsiasi momento ed ovunque.

Colpisce ogni anno una persona su 1.000 e quando si presenta, la possibilità di sopravvivenza diminuisce del 10% per ogni minuto di ritardo nella defibrillazione. Disponendo la Farmacia di un defibrillatore e di personale formato per la Rianimazione Cardiopolmonare, siamo convinti di poter dare un contributo significativo quando la lontananza dalle strutture ospedaliere o i tempi dell’intervento di assistenza possano ridurre la possibilità di sopravvivenza.

Ho ritenuto utile informarla della disponibilità di questo servizio alla popolazione, che da oggi la farmacia può attuare e rendere disponibile fino all’arrivo del 118 che va sempre chiamato prima dell’ intervento emergenziale.

Certi del suo apprezzamento, siamo fiduciosi nella divulgazione dell’informazione che lei riterrà di fare ai soggetti interessati.

La ringrazio per il tempo che ci ha dedicato e con l’occasione la saluto cordialmente.

 

Dott. Francesco Fratto

Farmacia Dott. Francesco Fratto “Ai tre cedri” Portogruaro (VE)

 

* Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE)

IREDEEM HEARTSTART HS1

 

Codice Fiscale/Partita IVA 03735000279     farmacia.fratto@valoresalute.it

 


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COMITATO SALUTE BENE PRIMARIO: BISOGNA FARE MOLTO DI PIU’ !

Continuano carenze Servizi Sanitari, come sul Centro Antidiabetico…

13 Febbraio 2016 (Sotto trovate tutti i Comunicati stampa del Comitato…)


COMITATO SALUTE BENE PRIMARIO

Comunicato stampa del 10.02.2016

Abbiamo esaminato l’ennesima modifica da parte della Regione Veneto alle schede ospedaliere.

Ci siamo chiesti cos’è cambiato. I cambiamenti, che vengono presentati come un grande successo, rispondono  davvero alle esigenze di tutto il territorio?

Le proposte riguardanti  l’Asl n. 10, tengono conto di alcune richieste avanzate anche da questo Comitato,  ma complessivamente i cambiamenti proposti non ci appaiono sufficienti.

TROPPE INCOERENZE- TROPPI SMANTELLAMENTI –TROPPI SERVIZI TAGLIATI. NON POSSIAMO ACCONTENTARCI DI QUALCHE PASSO IN AVANTI E DI ULTERIORI PROMESSE.

Il Comitato Salute Bene Primario ritiene:

a) che le modifiche delle schede non fanno altro che ripristinare – al ribasso –  una situazione preesistente;

b) che questi continui tagli, ripristini e ripensamenti non fanno altro che destabilizzare l’organizzazione dei servizi, chiamati continuamente a modificare impostazione e metodi di lavoro;

c) che questi continui cambiamenti creano incertezza e quindi sfiducia nei cittadini, che non riescono neppure a comprendere quali sono le effettive risposte socio-sanitarie che l’ASL eroga e di fatto preferiscono rivolgersi al privato o fuori Regione.

d) che bisogna partire dall’analisi dei bisogni e dalle priorità per ripensare complessivamente a come organizzare la Sanità ed a come garantire – in modo equilibrato –  la Cura e l’Assistenza in tutto il territorio. I servizi non possono essere ridisegnati sulla carta, senza tener conto della storia, delle esperienze e delle competenze acquisite.

Siamo convinti che manchi una programmazione socio-sanitaria a MEDIO TERMINE, complessiva, competente e seria.  Non riusciamo a comprendere quali siano i reali contenimenti dei costi che questi continui cambiamenti dovrebbero produrre.

La Regione Veneto prima di tutto deve aumentare le risorse destinate al nostro territorio. La quota pro-capite dell’Asl 10 è tra le più basse del Veneto e quindi si deve ripartire da un riequilibrio delle risorse, se si vuole effettivamente investire nella modernizzazione dei servizi.

La Regione Veneto e la direzione dell’Asl n. 10:

-devono definitivamente andare oltre all’idea dell’ospedale unico, idea che ancora rimane in dichiarazioni pubbliche di rappresentanti istituzionali e direzionali;

-devono dare risposte ad una serie di inefficienze e di inadeguatezze che pesano sui cittadini: troppi spostamenti da un ospedale all’altro –  troppe modifiche nell’erogazione dei servizi – inaccettabili carenze di personale qualificato h24;

– devono affrontare finalmente il problema della struttura ospedaliera privata in concorrenza ai due ospedali pubblici. Una struttura privata che viene favorita dalla Regione Veneto, basti pensare che i posti letto ospedalieri pubblici passano da 2,50 per mille acuti a 2,22 mentre i posti letti nel privato crescono.

CI SONO SOPRATTUTTO DELLE DOMANDE che meritano, da Regione ed Asl, delle risposte:

a) dopo aver spostato cardiologia a San Donà, i 4 posti dedicati all’attività cardiologica previsti a Portogruaro a quali bisogni rispondono?

b) i 4 posti letto previsti a Portogruaro e dedicati alla patologia neurologica acuta (ictus) saranno gestiti da chi? Quale assistenza medica riceveranno?

c) il Punto Nascite con l’attività di procreazione medicalmente assistita quando effettivamente e concretamente verrà attivato?

d) Il primariato di Fisioterapia a Portogruaro esiste davvero?

e) I posti ripristinati di pediatria, ma con indirizzo per i disturbi del comportamento alimentare, in una organizzazione comune, quale livello assistenziale riusciranno a garantire?

f) come si intende davvero garantire la qualità del servizio di Psichiatria sia a livello ospedaliero che nel territorio?

g)  I 10 posti letto ripristinati presso l’Hospice del Centro Servizi Francescon a Portogruaro, con impegnative economiche solo per 6 poti letto, con quali competenze mediche specifiche riferite alle cure palliative verranno gestiti?

h) Quale confronto e dialogo con la Regione Friuli Venezia Giulia e con le ULSS confinanti si intende portare avanti? Quali   accordi di collaborazione si intendono attuare? La convenzione con il CRO di Aviano deve ritenersi definitivamente conclusa?

OGGI ASSISTIAMO ALL’ENNESIMA EMERGENZA:

IL CENTRO ANTIDIABETICO E’ BLOCCATO !!

La precarietà e la riduzione dell’orario settimanale di servizio e di presenza medica si protrae dal maggio scorso, per carenza di medici viene affermato, quasi che le sostituzioni di personale fossero attività gestionali non prevedibili.

 Le sostituzioni per pensionamenti o maternità dovrebbe rientrare in   una normale e programmata gestione del personale. Le sempre possibili assenze straordinarie del personale dovrebbero comunque essere risolte in tempi brevissimi.

Non e’ accettabile che carenze di questo tipo blocchino il funzionamento di un servizio !!! 

I pazienti del Centro Diabetologico sono circa 4.000. Sono persone già sottoposte ad una patologia complessa quale il diabete, le carenze funzionali dei servizi non devono avere ricadute sulla loro vita quotidiana.

CHIEDIAMO CHE LA DIREZIONE DELL’ASL SI ATTIVI IMMEDIATAMENTE

E DIA PIENA OPERATIVITA’ AL SERVIZIO DI DIABETOLOGIA.

CHIEDIAMO CHE le istituzioni diano una informazione diretta e si confrontino sulle scelte da adottare con le associazioni, con i comitati, con i cittadini.

CHIEDIAMO alle forze politiche e alle istituzioni di lavorare insieme ad un progetto socio-sanitario che superi le attuali incertezze e prefiguri a medio termine livelli assistenziali adeguati per tutto il territorio del Veneto Orientale.


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POLIZIA LOCALE DI SAN MICHELE: SEQUESTRO DI DROGA IN AUTO !

Fermati 5 ragazzi di San Donà, uno minorenne e uno con precedenti penali…

13 febbraio 2016


CORPO DI POLIZIA LOCALE

Comune di San Michele al Tagliamento (VE)

Ufficio del Comandante

 

COMUNICATO STAMPA DEL 13/02/2016

 

Un sequestro di marijuana, una denuncia per mancata esibizione del permesso di soggiorno ed una segnalazione per violazione degli obblighi di libertà vigilata: sono questi i risultati di un controllo effettuato su un’auto con a bordo 5 ragazzi, dai 17 ai 23 anni, tutti residenti a San Donà ed intercettati l’altra mattina sulla strada regionale tra San Michele al Tagliamento e Lugugnana da una pattuglia della Polizia locale di San Michele-Bibione.

Gli agenti, durante uno dei servizi per il contrasto ai furti e alla micro criminalità, secondo il piano di Sicurezza urbana voluto dal comandante Andrea Gallo, hanno incrociato la vettura con a bordo i 5 giovani che, alla vista degli agenti, hanno cambiato repentinamente direzione, facendo insospettire la pattuglia. Inseguiti e fermati, due ragazzi hanno dato chiari segni di nervosismo, di qui la perquisizione che ha permesso di recuperare e sequestrare 17 grammi di marijuana sotto un sedile più un grammo all’interno di un portafoglio di B.V., ragazza 19enne di San Donà. Per lei la segnalazione alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti. 

Uno dei ragazzi, B.S. di 23 anni, essendo extracomunitario e privo di qualsiasi documento di riconoscimento e di permesso di soggiorno, è stato foto-segnalato in comando a Bibione e denunciato all’autorità giudiziaria per mancata esibizione dei documenti.

Non solo, a suo carico anche la segnalazione al tribunale di sorveglianza in quanto obbligato a non uscire dal Comune di San Donà, essendo sottoposto a libertà controllata, stante i suoi precedenti penali. Il minorenne, trovato insieme agli altri 4 ragazzi, è stato poi riconsegnato ai genitori giunti a Bibione.

“La soglia di attenzione per garantire la sicurezza urbana – spiega il comandante Gallo – rimane molto alta sia per contrastare lo spaccio di droga sia per combattere la piaga dei furti”.

 

(Comando Polizia Locale di San Michele al Tagliamento – Bibione)


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DEPUTATO PRATAVIERA “SPINGE” PER PORTARE CINTO IN FRIULI !

Dopo 10 anni di promesse e burocrazia è giunto il momento di concludere

10 Febbraio 2016

CONSIDERAZIONI: Viene da chiedersi se dopo 10 anni sia ancora conveniente e attuale per Cinto passare in Friuli, con Pordenone che sta perdendo pezzi e non più capoluogo… G.B.


COMUNICATO STAMPA

On. Emanuele Prataviera (FARE!):

Basta rinvii.

Dopo 10 anni anche Cinto Caomaggiore ha il diritto

di andare in Friuli, lo stesso riconosciuto per Sappada

 

Era fine giugno 2012 quando il Consiglio regionale veneto dava il via libera alle richieste del Comune bellunese di Sappada e di quello veneziano di Cinto Caomaggiore di passare amministrativamente al Friuli Venezia Giulia.

Volontà raccolte in due Referendum

indetti nel 2006 a Cinto Caomaggiore e nel 2008 a Sappada.

Il Consiglio si impegnava inoltre con una Mozione

ad intervenire in Parlamento per far procedere l’iter legislativo.

“Ora che la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dato il via libera al DDL per il passaggio definitivo del Comune di Sappada in Friuli Venezia Giulia, i tempi sono più che maturi per ragionare seriamente anche sulla richiesta del Comune veneziano – commenta l’On. Emanuele Prataviera.

Richiesta che, dovendo ovviamente seguire lo stesso iter del Comune di Sappada, dovrà trovare l’appoggio e il sostegno di forze politiche pronte ad spendersi, in prima persona, affinché la richiesta dei cittadini di Cinto Caomaggiore possa essere soddisfatta.

Mi chiedo come mai si continui ad usare però due pesi e due misure.

E’ uno schiaffo morale alla sovranità dei cittadini di Cinto Caomaggiore che, ormai 10 anni fa, hanno deciso con un referendum di passare amministrativamente in FVG.​

Motivo per cui ho scritto una lettera al Sindaco Gianluca Falcomer per offrire la mia disponibilità a verificare, nelle sedi opportune, dove si siano arenati i diversi DDL presentati negli anni, ultimo il numero 2331 del 29 aprile 2014 sottoscritto dalla collega On. Sara Moretto, il cui testo non è visionabile nemmeno sul sito della Camera; ho contattato anche l’On. Moretto per manifestare la mia volontà a procedere su un percorso condiviso che tuteli esclusivamente gli interessi di Cinto Caomaggiore” conclude il Deputato Prataviera.

 


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INCONTRO A PALAZZO VESCOVILE CON MONS. LUCIANO PADOVESE

Dibattito sul tema dell’Immigrazione: Cristiani in una Società plurale…

8 Febbraio 2016


 

Incontro Ecclesiali

di Impegno Civile e Politico

Fuggire Invadere Ospitare

Incontri e dibattiti sul tema dell’immigrazione

CRISTIANI IN UNA SOCIETA’ PLURALE

 

Portogruaro, 8 Febbraio 2016

Si conclude il primo ciclo di attività “Incontri e dibattiti sul tema dell’Immigrazione”, degli IEICP (Incontri Ecclesiali di Impegno Civile e Politico) con l’ultima serata di approfondimento, dal titolo: CRISTIANI IN UNA SOCIETA’ PLURALE – Orientamenti per il presente e il futuro.

Parteciperà come relatore mons. Luciano Padovese, teologo morale della Diocesi di Concordia – Pordenone, presidente del “Centro Culturale – Casa Zanussi” di Pordenone.

L’incontro è previsto per il giorno lunedì 8 Febbraio a Portogruaro, presso il locali del Palazzo Vescovile in via Seminario, alle ore 19.00.

 

La Cittadinanza è invitata.

 

Il Coordinamento IEICP


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CONFRONTO CONSUMI E ACQUISTI CON DATI DICEMBRE 2015 / 2014

Ecco tutti i numeri e raffronti forniti da Confcommercio di Portogruaro..

4 Febbraio 2016 (Giusto per capire se stiamo andando fuori dalla Crisi…)

 


Confcommercio

Portogruaro – Bibione – Caorle

  

COMUNICATO STAMPA DEL 03.02.2016

 

ANDAMENTO CONSUMI-ACQUISTI

CONFRONTO PERIODO DICEMBRE 2015 / DICEMBRE 2014

 

 

Attività commerciali e pubblici esercizi: i consumi natalizi lasciano intravedere spiragli di ripresa, stando ai dati raccolti da Confcommercio Portogruaro Bibione Caorle su un campione rappresentativo di imprenditori del commercio e turismo del Portogruarese.

L’indagine ha coinvolto per la precisione un campione di 107 imprenditori attivi negli 11 comuni del mandamento, operanti nei macrosettori del Commercio Food (15%), Commercio no Food (32%) e Pubblici Esercizi (53%).

A tutti gli imprenditori coinvolti è stato somministrato un breve questionario volto a rilevare principalmente il trend dei consumi/acquisti durante tutto il periodo delle recenti Festività rispetto all’anno precedente, allo scopo di misurare la temperatura dello stato di benessere dell’economia locale.

A tal proposito, raffrontando i dati, pur ancora in presenza di percentuali non di segno positivo, emerge dai dati raccolti un andamento negativo sempre meno marcato in quasi tutti i settori (ad esclusione della pizzeria che ha registrato una sensibile diminuzione), con segnali che lasciano intravedere un clima di complessiva fiducia (la ristorazione ha addirittura registrato un segno positivo) per il futuro.

Tra queste note positive riscontriamo la stima di clienti/avventori non abituali che sfiora mediamente il 7% delle vendite complessive (2,19% Settore Food, 8,75% Settore No Food, 8,73% Settore Pubblici Esercizi), nonché la registrazione – grossomodo – di una stabilità dello scontrino medio – ad esclusione del settore No Food (circa € 7 più) – rispetto a quanto rilevato nell’indagine condotta nel 2015 (€ 14,66 Settore Food, € 78,80 Settore No Food, € 16,34 Settore Pubbici Esercizi).

Tornando all’andamento dei consumi e degli acquisti, nel 2015 rispetto all’anno precedente:

> Settore Commercio Food (Dettaglio alimentare): -0,88%

> Settore Commercio no Food (Abbigliamento, Calzature e accessori; Gioielleria, Orologeria e Oreficeria; Prodotti di consumo e Articoli da regalo): – 0,25%

> Settore Pubblico Esercizio (Ristorante, Pizzeria, Bar, Pasticceria): 0,11%.

Commenta Manrico Pedrina, Presidente Confcommercio Portogruaro Bibione Caorle: “I segnali positivi sono ancora timidi e non bastano per tirare un sospiro di sollievo; possono in ogni caso certamente costituire un riferimento che fa ben sperare per il cammino intrapreso, specie se si considera che rispetto alla rilevazione dello scorso anno il miglioramento si attesta orientativamente sui 2 punti percentuali nei singoli settori presi in esame”.

Gli intervistati concordano inoltre sull’importanza della multicanalità, ovvero la capacità di essere presenti contemporaneamente sia nel negozio fisico che in quello digitale (mondo, quest’ultimo, che coinvolge un bacino di utenza di 2 miliardi di utenti).

Non a caso dall’analisi dei risultati di indagine cogliamo che:

> nel Settore Commercio Food il 12,50% degli intervistati usa i social (tendenzialmente Facebook) per promuovere la propria azienda e il 6,25% ha un sito internet;

> nel Settore Commercio no Food circa il 62% usa i social e il 60% ha un dominio on-line;

> nel Settore Pubblico Esercizio il 57,29% usa i social e il 44,49% ha un sito internet.

Tra i vari settori interessati dalla digitalizzazione delle vendite, il dato meno clamoroso riguarda il Settore Food, che è coinvolto solo nelle fasce qualitative e di prezzo più elevate.

Conclude su questo punto il Presidente Pedrina: “Seppur le vendite on-line non registrino ancora dati clamorosi, la propensione delle aziende all’utilizzo dei canali digitali ai fini di promozione della propria attività è in continuo incremento: il cammino digitale è stato intrapreso, il trend è in crescita e le stime parlano di doppia cifra nei prossimi anni”.

 

Fonte: Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle

 


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MOZIONE SU REGISTRO TUMORI: RICHIESTA M5S APPROVATA !

Votata finalmente all’unanimità in Consiglio Comunale il 01.02.2016

2 Febbraio 2016


MOVIMENTO 5 STELLE PORTOGRUARO 

 

COMUNICATO STAMPA DEL 02.02.2016

 

Si parte!!!

Riprendiamo l’iter per questo importantissimo strumento di ricerca e prevenzione per il nostro territorio.

Siamo contenti dell’approvazione della nostra Mozione (clicca qui) che sarà l’inizio di un percorso che coinvolgerà la conferenza dei sindaci del l’ulss 10 e farà sì che il nostro territorio si avvalga di questo strumento fondamentale al fine di indagare se determinate neoplasie sono più diffuse in luoghi critici dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e se esiste una correlazione tra l’esposizione a determinate sostanze inquinanti e l’insorgenza della malattia.

Ricordiamo che già nel 2012 la vecchia Giunta era stata impegnata a tal proposito ma non ha dato seguito con decisione all’impegno preso presso la Conferenza dei Sindaci che avrebbe dovuto farsi promotrice a livello Regionale della proposta. 

Vigileremo affinché venga portato a compimento l’iter burocratico necessario e nel frattempo ci impegneremo a far mantenere attivi i controlli dell’ARPAV sulle Polveri sottili osteggiando l’apertura di nuove Centrali e ogni potenziamento di quelle già esistenti.

 

Movimento 5 Stelle Portogruaro

 


MOVIMENTO 5 STELLE PORTOGRUARO

 

al Presidente del Consiglio Comunale

di Portogruaro

e.p.c. al Sindaco del Comune di Portogruaro

ai Capigruppo Consiliari

 

MOZIONE

(Ai sensi dell’articolo 36 del Regolamento del Consiglio Comunale)

 

 

Oggetto: Richiesta d’inserimento del!’ ULSS 10 “Veneto Orientale” nel Registro Tumori del Veneto

 

Premesso che:

Il Registro Tumori del Veneto, istituito nel 1989 (L.R. 20.7.1989, n. 21 e DGR n. 7389/89), ha il compito di assolvere le seguenti funzioni:

1. Raccogliere dati relativi ai nuovi casi di tumore utilizzando le schede nosologiche, referti delle Anatomie Patologiche e i dati di mortalità;

2. Verificare ed elaborare i dati;

3. Condurre studi di epidemiologia eziologica;

4. Partecipare alla pianificazione e al coordinamento dei protocolli terapeutici e degli studi clinici controllati;

5. Valutare l’uso delle risorse nel trattamento dei tumori.

Dal punto di vista operativo, l’attività del Registro consiste quindi nella registrazione dell’incidenza dei tumori, comprensiva dell’aggiornamento dei dati di incidenza in possesso del medesimo, del completamento e dell’acquisizione delle fonti informative, dell’elaborazione di dati su singole sedi neoplastiche e di studi epidemiologici, nonché nel coordinamento degli screening oncologici effettuati nella Regione.

Il Registro Tumori del Veneto, ai livelli di copertura attuale, è attualmente il più ampio Registro tumori italiano, con una popolazione coperta di circa 2.300.000 abitanti.

I suoi dati sono aggiornati al 2006, in linea con la maggior parte dei Registri nazionali. La qualità dei dati del Registro del Veneto è periodicamente certificata dall’ AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) e dallo IARC (lnternational Agency for Research on Cancer) di Lione attraverso adeguati percorsi di accreditamento e di controllo; Le Aziende Sanitarie aderenti, inviano al Registro Tumori i referti codificati e informatizzati delle anatomie patologiche. Ma a fornire i dati al registro sono, tra le altre, le ULSS di Belluno, Feltre, Bassano del Grappa, L’ULSS 12 Veneziana, Mirano, Rovigo, Adria, Vicenza, Castelfranco- Montebelluna e Verona.

Restano fuori ULSS di tutto rilievo, tra cui appunto il “Veneto Orientale”, che copre un’area di 1.062,2 Kmq con una popolazione di 217.831 abitanti (dati del 31.12.2012), distribuita in 20 Comuni.

La finalità specifica del trattamento dei dati a livello epidemiologico è quella di offrire indicazioni sui fattori di rischio dei tumori, sugli esiti d’interventi di diagnosi precoce, delle terapie e dei percorsi diagnostici-terapeutici.

Il registro rappresenta quindi uno strumento fondamentale per indagare se determinate neoplasie sono più diffuse in luoghi critici dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e se esiste una correlazione tra l’esposizione a determinate sostanze Inquinanti e l’insorgenza della neoplasia.

Tutto questo al fine di avviare una vera campagna di Prevenzione Primaria della malattia oncologica, obiettivo cui purtroppo sono destinate scarsa attenzione e risorse.

” II cancro si può e si deve prevenire! ”.

E’ molto grave che proprio i dati del Veneto Orientale non siano presi in considerazione nel Registro Tumori Veneto, giacché in quest’area la qualità dell’aria è considerata critica.

Considerato:

• che nel territorio sono presenti diverse centrali a biomassa, di cui due particolarmente grandi;

• che un sito entro il centro storico ha ospitato per anni una fabbrica di concimi chimici;

• che questa Amministrazione contempla nel suo programma la difesa dell’ambiente per la tutela della qualità della vita, della salute e sicurezza dei cittadini.

SI PROPONE

al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi a sollecitare il Direttore Generale dell’ULSS 10 Veneto Orientale affinché la suddetta UlSS venga inserita nel Registro dei Tumori del Veneto ed avviare il prima possibile la trasmissione dei referti codificati e informatizzati delle anatomie patologiche;

SI PROPONE INOLTRE

al Sindaco di impegnarsi a coinvolgere la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 10 nella richiesta immediata di adesione al Registro dei Tumori Veneto;

SI PROPONE IN FINE

al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi a richiedere al Direttore Generale dell’ULSS 10 di fornire le seguenti informazioni relative ai nuovi casi di tumore maligni verificatisi nel territorio di competenza dell’ULSS.

Si chiede che vengano forniti i seguenti dati per ogni caso di tumore divisi per anno ed a partire almeno daWanno 2000:

• codice !CD (!nternational Classification of Diseases) da 140.0 a 239.9 compresi;

• codice !CD da 240.0 a 279.9 compresi;

• codice !CD da 284.0 a 289.9 compresi;

• codice !STAT del comune di residenza;

Si chiede inoltre che tali dati siano pubblicati, sempre in forma anonima, e che siano visibili ed accessibili ai cittadini sul sito istituzionale dell’UlSS.

SI INVITA

il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere tramite gli uffici la presente mozione al Direttore Generale e a tutti i Sindaci dell’ULSS 10, al Presidente della Regione Veneto e all’Assessore Regionale alla Sanità.

 

Grazie dell’attenzione e distinti saluti

14.12.2015

  

Movimento 5 Stelle Portogruaro

Claudio Fagotto

 


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LA SENATORE SALVA L’OSPEDALE ! MA TERENZI REPLICA AMARO

Il Sindaco, la sua Squadra e Barbisan i “salvatori”, e tutti gli altri ? Nisba..

31 Gennaio 2016


 

 

POLITICAMENTE PARLANDO E AGENDO

 

Quando il potere fa perdere il senso della misura…

 Ospedale salvo (?!): Meriti immeritatamente fatti propri ! 

La Senatore e la sua Squadra, più Barbisan,

sono gli artefici e autori del sanitario miracolo….

Cittadini, Comitati, Associazioni… nisba !

 Politici di altri colori non ne parliamo nemmeno.

 

Forse il Gruppo Comunicazione (Morsanuto, Zanutto , Zanco e “Manzato”) di questa Amministrazione comunale dovrebbe cambiare mestiere, come si fa uscire con un Comunicato di autoincensamento sulla Sanità (clicca qui), affermando di avere salvato l’Ospedale, a parte la mancanza di umiltà e lo sconfinamento nell’arroganza, si sono dimenticati che il nostro presidio ospedaliero era stato “blindato” in Campagna elettorale dal governatore Luca Zaia, che ci aveva rassicurato e promesso che non sarebbe stato smantellato, ma addirittura potenziato, e allora dove sta il motivo di tanta esternata incomprensibile esaltazione ?

Ah, forse ho capito, è il mantenimento della parola di un politico ! Forse nemmeno loro ci credevano…

Non voglio farla lunga, ci penserà l’imminente Consiglio Comunale (*) a mettere a fuoco il problema Sanità del Portogruarese, e il capogruppo Marco Terenzi del gruppo “Centrosinistra – Più Avanti Insieme” a queste dichiarazioni ha subito replicato con un “botta e risposta” (clicca qui), ovviamente condannando questo autoincensamento, a me dispiace, perché lasciamo pure stare gli altri politici di colore diverso che sono intervenuti “d’ufficio”, ma qui non è stato minimamente considerato l’intervento fondamentale dei Cittadini, Comitati e Associazioni, e questo è grave…

Non sono belle le voci che sento in giro su come viene considerata la Senatore, e non sto parlando di simpatia o antipatia, ma di modi e maniere nel porsi in relazione politica con gli altri, e questo mi preoccupa, e per dirla con un po’ di satira, non vorrei mai che la Senatore ci salva l’ospedale, ma poi chi ci salva  dalla Senatore?

 

G.B.

 


 .

Comune di Portogruaro

SITUAZIONE SANITA’ PORTOGRUARO

È giunto il momento per l’Amministrazione Comunale di Portogruaro e per tutti i gruppi di maggioranza che la sostengono di fare il punto sulla situazione della sanità nel Portogruarese.

Come tutti i cittadini di Portogruaro sanno, nell’ultimo decennio il nostro territorio ha subito pesanti azioni di depauperamento del proprio patrimonio sanitario culminate nella decisione, avvallata dalla Conferenza dei Sindaci-Sanità sin da quella fondante del 17.12 .2010 e a seguire, di costruire un nuovo ospedale unico nel territorio della ASL 10.

La sede esatta del nuovo nosocomio, che inizialmente si doveva costruire a metà strada tra i due capoluoghi, fu alla fine identificata, attraverso lo studio promosso dalla ASL stessa, nella zona di Calvecchia, alle porte di S. Donà.

A fronte di tale decisione, le precedenti amministrazioni si sono rivelate fortemente carenti in un’efficace azione di opposizione; infatti la situazione che la attuale amministrazione ha ereditato (chiusura punto nascite, paventata perdita posti letto di pediatria, perdita posti letto di cardiologia e di psichiatria, fino alla chiusura dell’ospedale stesso) si poteva definire a dir poco preoccupante. Da quando essa si è insediata, ben comprendendo quale potesse essere il futuro se non si fosse subito provveduto, si è immediatamente attivata presso tutte le sedi competenti.

Fino ad ora la nostra opera è rimasta volutamente nel relativo silenzio in quanto non siamo abituati a proclami populisitici e avventati.

Oggi finalmente possiamo affermare con sicurezza e orgoglio che, attraverso una costante e martellante azione di squadra del Sindaco Maria Teresa Senatore, della Giunta, dei Consiglieri di maggioranza e non ultimo del Consigliere Regionale Fabiano Barbisan, è stato ottenuto in primis il mantenimento del nostro antico e glorioso Ospedale, rinnovato e potenziato secondo quanto esposto dalla Direttore Generale Bramezza e dallo stesso Assessore Regionale Coletto nell’ultima conferenza stampa del 22.01.2016 a Portogruaro e a cui facciamo riferimento.

La nostra azione si è in particolarmente espressa in primis verso lo stesso Presidente Zaia convincendolo della bontà della scelta di mantenere in Portogruaro il nostro ospedale (come da lui pubblicamente espresso nell’incontro pubblico del 9 giugno 2015 e ultimamente ribadito a Jesolo durante l’inaugurazione del nuovo Ospedale di Jesolo).

Successivamente abbiamo insistito ed ottenuto l’avvio, come da schede, del bando per il nuovo primario di Ginecologia, premessa essenziale per il mantenimento del punto nascite.

Dopo il passaggio in V commissione lo scorso 27 ottobre da parte del Sindaco e dell’Assessore è stato ottenuto non solo il mantenimento dei posti letto di Pediatria e della apicalità a Portogruaro ma addirittura un loro aumento a 10 posti letto, prevedendone anche l’utilizzo da parte del centro dei Disturbi Alimentari e della NPI.

Per quanto riguarda la Cardiologia è stato ottenuto il mantenimento di 4 posti letto per subacuti presso la Medicina e così per lo Stroke Unit, in un’ottica di ospedali di rete altamente specializzati.

Per converso a Portogruaro è stata confermata la piastra chirurgica di altissimo livello per i reparti di Chirurgia Generale con il Centro di Laparoscopia, di ORL che si trasferirà a Portogruaro, l’apertura di Chirurgia vascolare con il nuovo primario già nominato, l’Ortopedia, con il centro internazionale di interventi conservativi dell’anca, e la Urologia, che vedrà arrivare a breve il nuovo primario. Per quanto riguarda i posti di SPDC sono mantenuti i 10 posti letto attuali con apicalità a scavalco con San Donà.

La nostra azione però non si è limitata all’Ospedale ma si è altresì rivolta alla Sanità territoriale, anello fondamentale e di continuità con l’ospedale.

Portogruaro infatti ha visto approvare una delle poche Medicine di Gruppo Integrate del Veneto e che il territorio sandonatese non possiede; essa copre il territorio portogruarese da Lison a Lugugnana passando per Giussago fornendo ai cittadini i servizi sanitari territoriali di primo livello con il centro prelievi, la possibilità di avere gli specialisti interni e un rapporto stretto con la continuità assistenziale.

A fine dicembre è stata rinnovata la convenzione con la Francescon per il mantenimento dei 10 posti letto di Hospice. Si sta attualmente lavorando per il completamente della filiera con la creazione dei posti letto dell’Ospedale di Comunità, letti che serviranno a razionalizzare i costi sanitari ospedalieri, liberando risorse per altre funzioni.

Notizia di questi giorni, fornita dallo stesso Direttore Bramezza, è la autorizzazione della Regione Veneto di alienare l’immobile dell’ex Ospedale di San Tommaso dei Battuti e quindi di avviare la realizzazione della agognata RSA, all’interno della quale si realizzeranno i 24 posti letto di Ospedale di Comunità.

Al fine di completare le procedure di autorizzazione alla vendita il Sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore e il Direttore Generale Bramezza hanno avuto audizione in V commissione il 26 gennaio u.s.

Per concludere si comunica che si hanno ragionevoli buone speranze di imminente riapertura del punto prelievi di Lugugnana.

Ci spiace ricordare che in V commissione regionale per la votazione delle schede ospedaliere il gruppo PD ha espresso voto di astensione che ai sensi del regolamento regionale vale quale voto contrario.

Ci si domanda se tale voto di astensione/contrario fosse come indicazione sfavorevole nei confronti del Comune di Portogruaro.

(Fonte: Sito del Comune di Portogruaro)


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GRUPPO CONSLIARE “CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME”

CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUARO VE

 

Comunicato Stampa n.20

 

Il capogruppo del Gruppo consiliare

“CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME”  MARCO TERENZI in relazione alle recenti dichiarazioni dell’Amministrazione ed alla convocazione del Consiglio Comunale straordinario in materia di Sanità dd. 01/02/16 rilascia le seguenti dichiarazioni.

Prendiamo atto dei toni trionfalistici ed autoreferenziali della Sindaco Senatore sui temi della Sanità nel Portogruaro.

Il Gruppo Consiliare “Centrosinistra Più Avanti Insieme” ha inteso invece raccogliere le forti preoccupazioni che in tutti questi mesi i cittadini di Portogruaro e del Veneto Orientale hanno manifestato rispetto alle dinamiche ed alla dotazione dei servizi sanitari e socio-sanitari della comunità, con particolare riguardo al Presidio Ospedaliero ed alle osservazioni e proposte avanzate dai Comitati sorti in difesa della salute e dei servizi nel territorio.

Analizzando le schede ospedaliere in via di approvazione da parte della Regione Veneto per il Presidio Ospedaliero di Portogruaro se da una parte si evidenzia positivamente il potenziamento della funzione di Pediatria, con indirizzo per i disturbi del comportamento alimentare, la conferma della funzione di ORL e l’introduzione della funzione di chirurgia vascolare, dall’altra non può essere sottaciuta l’attribuzione dell’intera dotazione di posti letto al solo Presidio di S.Donà di Piave per le funzioni di Cardiologia e Neurologia, attenuando tali carenze di reparti con l’assegnazione alla funzione di Medicina Generale del Presidio di Portogruaro di n. 4 ppll dedicati a Cardiologia e n.4 ppll a Neurologia (Unità Ictus). Per la funzione di Psichiatria, per il momento, vengono confermati posti letto (ridotti comunque da 15 a 10) visto che leschede ospedaliere prevedono, anche in questo caso, l’intera dotazione al Presidio di S.Donà. Senza contare che l’unità di ostetricia e ginecologia, inusitatamente chiusa per carenza di personale dal mese di agosto 2015, è ancora inattiva, in attesa della ricostituzione della dotazione di organico.

E’ evidente che l’importanza dei temi in oggetto e questo quadro realistico delineato non consentono di indulgere a toni trionfalistici o ad atteggiamento autoreferenziali ma richiedono una unità di intenti ed un’azione comune di tutte le forze politiche e sociali, dei Comitati e dei cittadini stessi, tese alla difesa ed al rafforzamento effettivo del sistema dei servizi sanitari e socio-sanitari del Portogruarese e del Veneto Orientale.

Per questi motivi il Gruppo Consiliare “Centrosinistra Più Avanti Insieme” ha chiesto ed ottenuto ai sensi del Regolamento del Consiglio Comunale la convocazione del Consiglio Comunale straordinario sul tema della Sanità a Portogruaro convocato per il giorno 01/02 pv e ha presentato una proposta di mozione, aperta al contributo di tutti i gruppi consiliari,

che chiede alla Regione Veneto ed alla Direzione dell’AUSL 10:

l’eliminazione di ogni ambiguità sul tema dell’ospedale unico, dando avvio ai necessari progetti di ammodernamento e di potenziamento dei Presidi ospedalieri di Portogruaro e di S. Donà di Piave ;

>l’allineamento dei trasferimenti di risorse finanziarie pro-capite nel Veneto Orientale alla media procapite regionale in modo da eliminare il sotto finanziamento dell’AUSL 10 rispetto alle AAUUSSLL del territorio regionale;

> impegni precisi ed azioni coordinate (modi, tempi e risorse) per il consolidamento della rete dei servizi territoriali ed extra_ospedalieri e della continuità assistenziale

l’avvio del confronto e la programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitaria in termini di bilateralità e reciprocità con la Regione Friuli V. G, per consentire, nel pieno diritto di libera scelta da parte del cittadino utente, di ottenere le risposte adeguate ed appropriate ai bisogni sanitari e socio-sanitari delle popolazioni confinanti, con particolare riguardo, ad esempio, all’area Materno Infantile, alla funzione di cardiologia, a quella di oncologia e al trattamento e riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare.

Portogruaro, 30.01.2016

                                                                          F.to Marco Terenzi

 


 

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PRESENTAZIONE DI “RITA ROSANI”, UNA RAGAZZA IN GUERRA – STORIA

Non era una donna, era un bandito. Martedì 2 febbraio a Cinto Caomaggiore

29 Gennaio 201


 

COMUNE DI CINTO CAOMAGGIORE

(Provincia di Venezia)

BIBLIOTECA  COMUNALE

Piazza S. Biagio n°1   Tel. (0421)209534/35   Fax (0421)241030

Giornata della Memoria – Giorno del Ricordo
2° Appuntamento

La memoria è la garante della nostra identità. Come diceva Platone, sapere è ricordare: se non ricordiamo non sappiamo niente; peggio, non siamo niente. La memoria deve essere preservata e potenziata, deve essere sorvegliata ed educata. Queste le motivazioni che hanno spinto la nostra Amministrazione a realizzare due eventi a ricordo della giornata della memoria e del giorno del ricordo.

Dopo l’incontro con La Tedesca del  26 gennaio, Martedì 2 Febbraio 2016, alle 18, presso Sala Riunioni del Municipio di Cinto Caomaggiore,

incontreremo Livio Isaak Sirovich e l’opera

Non era una donna, era un bandito.

Rita Rosani, una ragazza in guerra

edito a Verona da Cierre edizioni.

Dialoga con l’Autore Imelde Rosa Pellegrini

 (storica e scrittrice)

Livio Isaak Sirovich, uomo di scienza e scrittore,  nato a Trieste nel 1949, da madre ebrea lituano-tedesca e da padre di antica origine dalmata. ricostruisce con passione e perizia la storia di Rita Rosani, medaglia d’oro della Resistenza,  trucidata, a 23 anni, il 17.9.1944 sul Monte Comune, Verona, in un violento scontro a fuoco tra alcuni partigiani e un battaglione di soldati fascisti e nazisti. Rita, unica figlia di una famiglia ebrea, da  Trieste si rifugia a Cinto Caomaggiore nel 1943 per sfuggire alle persecuzioni razziali. Innamorata della vita,  abbraccia la causa partigiana e lotta per la libertà.

«Cosa pensò Rita, la giovane maestra ebrea dai capelli rossi, quando nel mirino del moschetto vide i nazifascisti venirle addosso? Perché era rimasta indietro a sparare, mentre gli altri partigiani, incluso il suo uomo, si erano dati alla fuga? Aveva forse saputo che il suo ex fidanzato era stato ammazzato ad Auschwitz? Non voleva più vivere nell’Italia avvelenata dalle leggi razziali? Una storia vera, piena di ombre, con domande cui nemmeno un processo per omicidio e una medaglia d’oro – l’unica, concessa a un’italiana morta in combattimento – riescono a dare risposta definitiva. Le vicende di Rita e dei due uomini della sua vita: “Kubi”, un triestino di origine polacca di cui l’Autore trova le ultime appassionate lettere in Abruzzo in un palazzotto in rovina, e il colonnello Ricca, un reduce di Russia guascone e tombeur de femmes. Tre vite nella tempesta, nelle quali è impossibile non immedesimarsi». [dalla quarta di copertina di Paolo Rumiz]
Una storia vera, appassionante… da leggere e meditare.

Dialogheranno con l’autore  Imelde Rosa Pellegrini, autrice del libro “Storie di Ebrei” e testimoni cintesi dell’epoca dei fatti narrati

 


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BUONI LAVORO: ABUSO VOUCHER FAVORISCE LO SCHIAVISMO !

PCI Veneto Orientale accusa… Padroni senza scrupoli fanno uso distorto

27 Gennaio 2016


 

Partito Comunista d’Italia

 

Comunicato Stampa del 24.01.2016

 

Dagli ultimi dati Inps e Cgil, raccolti al termine della stagione estiva, si conferma il trend della stagione estiva 2014, ovvero il boom dei Voucher, i buoni lavoro per prestazioni occasionali.

71 milioni di voucher nei primi 8 mesi del 2015 , un salto avanti del 74% rispetto all’anno scorso.

Nel settore turistico

sono passati dai 193 mila del 2009 a 11 milioni nel 2015

La realtà, dietro questi numeri impietosi è una sola: centinaia di migliaia di lavoratori sono stati allontanati da una occupazione regolare, come l’abbiamo conosciuta da sempre!

I Voucher, in mano a imprenditori disonesti, sono uno strumento per non pagare i contributi e occultare il lavoro in nero.

Come può essere definita un’amministrazione comunale che non tutela chi lavora nel settore più redditizio della sua economia, ma che avvalla forme di lavoro flessibili, ritagliate sulle necessità dei singoli imprenditori, costringendo chi lavora ad accettare compromessi sempre più al ribasso?

Alcune organizzazioni sindacali hanno abbandonato da tempo ogni ipotesi di conflittualità e di difesa dei diritti dei lavoratori! l’esplosione del precariato è stata determinata dalle politiche economiche liberiste, in cui il Pd dimostra di credere fedelmente.

Del resto i segnali c’erano già: Pacchetto Treu e riforma Biagi sono figlie di un’ unica ideologia, che sulle riforme del lavoro viaggia alla stessa velocità e nella stessa direzione: sono di destra!

I Voucher furono introdotti dal ministro Sacconi. I governi Monti e Renzi li hanno confermati e estesi.

Come spesso succede, la nuova “riforma” venne venduta come strumento utile a far emergere il lavoro nero. Il Capitalismo, il padronato invece, si erano creati lo strumento adatto ad istituzionalizzare il precariato! Coi Voucher, il lavoro che prima era tutelato dal contratto, è sprofondato nell’ irregolarità.

Chi lavorava in nero è rimasto in nero; chi prima, veniva assunto con un contratto da precario, si è visto togliere i pochi diritti garantiti che aveva perché col Voucher il padrone non è più responsabile di chi lavora per lui.

Il mantra è sempre lo stesso: precarietà nel nome del profitto; precarietà che serve ai padroni per innescare il ricatto e la paura della perdita del posto.

Col Voucher il padrone compra una prestazione e lo fa quando serve a lui. Assume lavoratori sottopagati nel momento del picco della produttività, tanto poi ha la garanzia di licenziarli appena la “produzione” rientra nei livelli di normalità.

Lo spettro del licenziamento e della disoccupazione sta diffondendo ovunque lo sfruttamento più selvaggio e lesivo della libertà; queste persone vengono pagate 7,5 euro l’ora, pur essendo sempre a disposizione; il padrone aumenta gli orari, ritmi e tempi di “disponibilità” , in nome della flessibilità e della produttività, senza alcuna garanzia e senza rispetto per la salute e per la qualità di vita; da questo punto di vista i lavoratori e  in particolare le  donne  pagano un prezzo fin troppo alto; si è disponibili a comando; festività e riposi non sono assicurati, ma guai ad ammalarsi!

Non è accettabile  che la crisi  sia l’alibi per  il ricatto, per cui pur di lavorare bisogna accettare di tutto.

Le città del Veneto orientale che si affacciano sul litorale, non hanno mai affrontato e discusso, in consiglio comunale, i meccanismi di sfruttamento che caratterizzano l’economia turistico/balneare, con l’obiettivo di stilare un Odg contenente le proposte per sostenere i lavoratori.

Tali proposte, dovrebbero andare a reprimere il fenomeno, ma soprattutto dovrebbero portare alla promozione della cultura della legalità, della giustizia sociale, del rispetto del CCNL del turismo.

  

Alberto D’Andrea,

Partito Comunista d’Italia Veneto Orientale