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REFERENDUM DEL 17 APRILE 2016 SULLE TRIVELLAZIONI IN MARE

Comunicato stampa del PCI del Veneto Orientale: Vota Sì per dire NO !

21 Marzo 2016


 

REFERENDUM DEL 17 APRILE 

  SULLE TRIVELLAZIONI IN MARE

 

Comunicato stampa del 21.03.2016

 

 

Oggetto: il 17 aprile VOTA SI

Dieci Regioni (Liguria, Campania, Molise Basilicata, Marche, Abruzzo, Puglia, Veneto, Sardegna, Calabria) hanno presentato dei Referendum contro l’articolo 38 della legge “Sblocca Italia” del Governo Renzi e l’articolo 35 del “Decreto Sviluppo” varato dal Governo Monti

per impedire le trivellazioni in mare in un raggio di 12 miglia dalla costa e fermare tutte le norme che permettono al Governo di non considerare le decisioni degli Enti locali.

Il Governo italiano concederà decine di permessi per la ricerca e le perforazioni tra Adriatico, lo Ionio e i mari che bagnano la Sicilia. I maggiori destinatari saranno le principali multinazionali del petrolio: Eni, Shell, E.On, Edison.

Nel territorio nazionale però, si sono costituiti molti Comitati e coordinamenti di cittadini e ambientalisti.

Come i “No Tav”, anche i “No Triv” hanno visto scagliarsi contro la propria lotta di resistenza, la peggiore retorica governativa.

E’ necessario creare una mobilitazione generale di opinione, che porti milioni di persone in prima linea per la difesa del futuro.

Non crediamo che questo Referendum risolva il problema.

E’ però un passo avanti per poter far emergere le contraddizioni delle Istituzioni governative legate alle solite logiche di mercato e contro un sistema economico che, ormai da un decennio, sta riversando la crisi sulle masse popolari!

Il tema sostanziale che si impone sul Referendum del 17 aprile è quale tipo di sviluppo deve avere il nostro Paese.

Abbiamo di fronte due modelli:

uno legato alla produzione petrolifera, che garantisce profitti per le multinazionali dell’ “oro nero”;

uno invece, che pensa ad uno sviluppo sostenibile, basato su processi decisionali garantiti dalla partecipazione dei cittadini di un territorio.

Le trivellazioni sono una tecnica obsoleta di ricerca e produzione di fonti energetiche, che devasta il territorio e rovina il paesaggio; ruba il potere contrattuale alle comunità locali imponendogli il ricatto delle multinazionali; questo modello di sviluppo non è più compatibile con la sopravvivenza dell’uomo.

Il Decreto “sblocca trivelle” del Governo Renzi elimina “lacci e lacciuoli” andando incontro esclusivamente ai petrolieri.

In tutto il mondo esistono Comitati e movimenti che dimostrano l’utilità di investire su una produzione energetica rinnovabile, non più fondata su idrocarburi e risorse naturali non rinnovabili; deve essere l’inizio di una rivoluzione verde.

Il Referendum del 17 aprile è importante per almeno tre motivi:

sul piano simbolico, culturale e politico.

È vergognoso l’oscuramento mediatico di cui è oggetto questo referendum; l’unica spiegazione verosimile è la preoccupazione che aleggia nelle sedi delle multinazionali, del Governo Renzi e del Pd.

 

 

Alberto D’Andrea

Partito Comunista d’Italia Veneto Orientale

 

 


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IL DISTRETTO DEL COMMERCIO: “GIRALEMENE” IN TRE COMUNI !

Progetto Pilota Regionale con Portogruaro, Concordia Sagittaria e Caorle

17 Marzo 2016

 


 

PROGETTO PILOTA REGIONALE

L’INDIVIDUAZIONE DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO

AI SENSI DELL’ART. 8 DELLA LEGGE REGIONALE N. 50/2012

 

Distretto Territoriale del Commercio GiraLemene

COMUNICATO STAMPA

IL DISTRETTO TERRITORIALE DEL COMMERCIO “GIRALEMENE” PRESENTA LA SUA IDENTITA’

Il Comune di Portogruaro, il Comune di Concordia Sagittaria ed il Comune di Caorle insieme a tutti gli altri partner del Progetto del Distretto del Commercio “GiraLemene” comunicano, con grande soddisfazione, che si è concluso il “concorso di idee” per la definizione del logo del brand del Distretto GiraLemene, lanciato per individuare e definire la nuova “immagine” (brand image) del Distretto stesso.

Concorso che ha raccolto proposte e progetti di indubbia qualità creativa e grafica, e che ha visto “vincere” la proposta creativa che meglio ha saputo definire, rappresentare ed interpretare i diversi valori e le caratteristiche dei 3 Comuni, tutti “segnati” ed attraversati dal fiume Lemene, il cui “Giro” nei tre territori del Distretto svela tutti i suoi valori (commerciali, ambientali, culturali, architettonici, storici, enogastronomici, turistici ecc.).

Quello selezionato è quindi un logo “generativo” di un Distretto, in cui per la prima volta i 3 comuni si presentano appunto come “unico distretto”, in cui gli ambiti di ciascuno si “incastrano” come un puzzle creando una nuova forma-identità, perfettamente sinergica ed integrata.

E’ un logo “sistema” di identità in cui il Distretto non è la mera somma di aspetti e di spazi, ma è in realtà la sintesi dialettica dei suoi valori.

E’ un logo aperto e dinamico, le cui cromie identificano i 3 Comuni, ed il segno bianco rappresenta il loro comun denominatore, dato dal fiume Lemene.

Il nuovo logo del Distretto è stato presentato recentemente a Caorle, in occasione del Convegno “Eventi e Territorio intorno al Lemene: Dove l’Esperienza crea Valore” dove ha ricevuto il plauso e i complimenti di tutti gli autorevoli ospiti intervenuti.

Questo ci rassicura sul suo valore e sul fatto che esso saprà contraddistinguere con efficacia tutte le attività future del Distretto stesso.

 

(Ascom – Portogruaro)


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ECCO LA RENGA E IL BACCALA’ PRIMA EDIZIONE: UN SUCCESSO !

Una gara tra il Livenza e Tagliamento, con la Proloco e Confcommercio…

11 Marzo 2016

 


Confcommercio  Portogruaro – Bibione – Caorle

COMUNICATO STAMPA del 10.03.2016

Primo concorso

La Renga e il Baccalà tra Livenza e Tagliamento

 

Vittoria! Mercoledì 9 marzo a Concordia Sagittaria, presso la Trattoria Zentil, si è svolta la gara di “ritorno” della prima edizione 2016 del concorso

La Renga e il Baccalà tra Livenza e Tagliamento

che ha decretato come vincitore del Miglior piatto di Aringa lo chef Massimiliano Moro del Ristorante Hostaria Da Fanio di Concordia Sagittaria.

Il presidente di giuria, Gabriele Dott. Giuga, motiva la vittoria asserendo che “ha saputo proporre un complesso e articolato percorso sul tema proposto dimostrando oltre a notevole padronanza degli alimenti, elevate capacità tecniche e interessanti abbinamenti di consistenze. Il piatto proposto coniuga con equilibrio, eleganza e creatività un alimento insolito, ritenuto marginale, nobilitandone uso e tradizione”.

Sul podio con argento e bronzo, rispettivamente, nuovamente la Trattoria Zentil di Concordia Sagittaria e Ristorante la Torre di Spilimbergo (PN).

Durante la serata, colma di colpi di scena, oltre a sentenziare il vincitore del Miglior piatto di Aringa, è stato consegnato un terzo premio (un’opera realizzata dall’artista pordenonese Giorgio Altio) riservato al Vincitore Assoluto tra i piatti in concorso a Pordenone e a Concordia Sagittaria.

Ad aggiudicarselo, ancora lo chef Massimiliano Moro del Ristorante Hostaria Da Fanio di Concordia Sagittaria.

Una vittoria frutto della sapienza, dell’abilità e della creatività dello chef che seppur relativamente giovane ha saputo coniugare, sotto la guida dei titolari, Famiglia Bergamo, tradizione e innovazione.

Sul podio ancora una volta Trattoria Zentil, terzo classificato, che segue Manlio Signora de La Vecia Osteria del Moro di Pordeone.

Una vittoria sicuramente importante,

commenta Luigi Bergamo, titolare con la moglie Lucia e i figli Marco e Francesco del Ristorante Hostaria Da Fanio di Concordia Sagittaria; un orgoglio per i colleghi, per il nostro senso di squadra e per l’intera comunità che identifica questo piatto come parte integrante del territorio e della nostra cultura. Un ringraziamento anche agli amici e colleghi di Pordeone per averci creduto in questa splendida iniziativa che è stata edificante sotto ogni punto di vista per tutti.

L’evento è nato da un’iniziativa della Proloco di Concordia Sagittaria, promosso dalla Fipe regionale FVG coordinata dal presidente Sergio Lucchetta (federazione pubblici esercizi), di concerto con Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle, l’Ascom Confcommercio di Pordenone e il Comune di Concordia Sagittaria.

 

Nel Pdf (clicca qui):

1) Foto piatto vincitore

2) Foto dei vincitori con premio Aringa

3) Foto dei vincitori con premio Vincitore Assoluto

 

(Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle)

 


 

Sempre in tema di Enogastronomia:

 

Ristolemene 2016 – 3^ tappa Trattoria Venezia

PRESENTA “I giardini di Marzo” martedì 15 marzo 2016 h. 20.00

 

Il terzo appuntamento del 2016 con l’enogastronomia tipica del circuito Ristolemene, targato Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle, è in programma per il prossimo martedì 15 marzo presso la Trattoria Venezia di Portogruaro… (Clicca qui)

 


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VIZZON DI FRATELLI D’ITALIA PER SALVARE UFFICIO POSTE DI POZZI

San Michele al Tagliamento: Il Governo risponde alla Interrogazione…

11 Marzo 2016 (Nei Link a fondo pagina degli Artcoli correlati sull’Uffico Postale di Pozzi..) 


 

COMUNICATO STAMPA del 10.03.2016

 

Fratelli d’Italia – ALLEANZA NAZIONALE di San Michele al Tagliamento continua la battaglia contro la chiusura dell’Ufficio Postale di Pozzi.

L’On. Fabio Rampelli (clicca qui) ha presentato alla Camera dei Deputati un’interrogazione con la quale ha evidenziato che la chiusura dell’Ufficio Postale di Pozzi causerebbe grandissime difficoltà ad un’utenza di oltre duemilacinquecento persone, molte delle quali anziane.

Pubblicata la risposta del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonio Giacomelli. (clicca qui)

Il referente di FdI-AN Giorgio Vizzon farà tutto il possibile per impedire la chiusura dell’Ufficio Postale di Pozzi.

 

F.to GIORGIO VIZZON

 

 


 

INTERROGAZIONE

dell’On. Fabio Rampelli – Fratelli d’Italia – AN

.

“…nella sola Regione Veneto è prevista la chiusura di 73 uffici postali, con gli ovvi disagi che ne conseguono per i cittadini;

tra gli Uffici che dovrebbero chiudere vi è anche quello

di Pozzi di San Giorgio al Tagliamento, nel comune di San Michele al Tagliamento in provincia di Venezia, che serve un’utenza di oltre duemilacinquecento persone, molte delle quali sono anziane, elemento che dovrebbe rappresentare uno dei criteri per scongiurare le chiusure;

proprio le persone anziane, infatti, sono quelle maggiormente colpite dalla chiusura, posto che doversi recare a chilometri di distanza per raggiungere gli altri uffici creerà loro notevoli disagi;

gli uffici postali rappresentano un presidio dello Stato sul territorio oltre che un servizio a imprese e cittadini –:

quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere affinché il piano di razionalizzazione non comporti eccessivi disagi agli utenti dei comuni interessati dalla chiusura o riduzione dell’apertura al pubblico degli uffici e si garantisca il pieno diritto della cittadinanza all’accessibilità del servizio.”

 


 

 

ATTO CAMERA dei  DEPUTATI

RISPOSTA scritta pubblicata Venerdì 4 Marzo 2016

nell’Allegato B della seduta n. 583 4-08563

presentata dall’On. Rampelli Fabio

 

In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per effetto del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214.

Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l’evoluzione delle esigenze dell’utenza verso una significativa differenziazione dell’offerta dei servizi.

In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.

Il contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste italiane prescrive all’articolo 2, comma 6, che quest’ultima trasmetta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l’elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione.

L’Autorità, nell’esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un’attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.

Su tale aspetto, si evidenzia che l’Agcom con delibera 342/14/CONS, ha introdotto specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.

Il contratto di programma, inoltre, consente a Poste italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.

Il Ministero è in più occasioni intervenuto, pur avendo perso, come detto in premessa, le proprie funzioni di regolamentazione e di vigilanza, affinché ogni intervento di Poste italiane fosse preceduto da una fase di effettivo confronto con le regioni e gli enti locali.

Tale attività del Ministero ha dato luogo ad una effettiva modifica del piano di Poste italiane che si è basata su accordi realizzati nei diversi territori con i rappresentanti degli enti locali e delle regioni così come in più occasioni riconosciuto e apprezzato da questi ultimi.

Il Ministero si è inoltre attivato nella fase di definizione del nuovo contratto di programma, nell’ottica di evitare ove possibile l’attuazione del piano di rimodulazione e razionalizzazione degli sportelli, ed ha concluso una fase di negoziazione con Poste italiane che ha dato luogo ad una rilevante modifica del contratto stesso, nel quale si è scelto, con reciproco scambio di consenso sul testo finale, di ribaltare la prospettiva sinora tenuta assumendo una vera e propria linea di «politica industriale».

La nuova impostazione si basa, infatti, sull’assunto che la capillarità della presenza di Poste non debba essere considerata più un peso o un onere bensì un asset strategico, un valore: dunque ogni chiusura, per quanto giustificata e dentro le regole del servizio universale, impoverirebbe un asset della società.

In particolare, all’articolo 5 comma 5 del contratto di programma, Poste italiane – anche tenuto conto del perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica – si è impegnata a ricercare e valutare prioritariamente ogni possibilità di potenziamento complessivo dei servizi, anche attraverso accordi con le regioni e gli enti locali; dando seguito all’indicazione del Ministero secondo cui che l’ipotesi di intervento in riduzione debba essere confinata come estrema ratio dopo aver considerato possibilità alternative. Poste italiane, nella logica del potenziamento e di una maggiore efficienza dei servizi, dovrà valutare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale ma in un ambito territoriale più ampio fino anche, ad esempio, a coprire una scala regionale.

La società Poste italiane dovrà valutare, prioritariamente alla decisione di rimodulazione e razionalizzazione, iniziative proposte da enti e istituzioni territoriali in grado di aumentare la redditività della rete degli uffici postali in un ambito territoriale.

Tali proposte dovranno pervenire, a regime, entro il 30 settembre di ogni anno. Per l’anno 2015, tale termine è posticipato al 31 marzo 2016. La società è tenuta a trasmettere il suddetto piano all’Autorità entro il 1o luglio 2016.

Parallelamente all’azione del Ministero, persiste l’attività di vigilanza dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ha assicurato che provvedere a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste italiane s.p.a., compresi gli eventuali interventi sulle sedi a cui si riferisce la presente interrogazione.

 

 

Il Sottosegretario dello Stato per lo Sviluppo Economico:

Antonello Giacomelli

 


 

ARTICOLI IN ARCHIVIO… 

 

L' UFFICIO  POSTALE  DI  POZZI SBARCA IN CONSIGLIO COMUNALE!
24/03/2015 – Comune e Territorio

L’ UFFICIO POSTALE DI POZZI SBARCA IN CONSIGLIO COMUNALE!

Un Ordine del Giorno contro la chiusura programmata da Poste italiane spa

MOVIMENTATO INCONTRO PUBBLICO PER SALVARE LE POSTE A POZZI
21/03/2015 – Comune e Territorio

MOVIMENTATO INCONTRO PUBBLICO PER SALVARE LE POSTE A POZZI

Il sindaco Codognotto si spiega con i cittadini e si scontra con Rodriquez !

 

CHIUDONO LE POSTE A POZZI... COMITATO CITTADINI IN RIVOLTA !
15/03/2015 – Primo piano e Cronaca

CHIUDONO LE POSTE A POZZI… COMITATO CITTADINI IN RIVOLTA !

San Michele al Tagliamento: Unico ufficio eliminato in Provincia di Venezia!

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DANNI ALLAGAMENTI DEL 3 MARZO: ECCO MODULI PER RISARCIMENTO !

Comune di Portogruaro dichiara Stato di crisi a seguito Calamità naturale…

9 Marzo 2016 (Presentata una INTERPELLANZA dal consigliere Fagotto… clicca qui

Da leggere anche il Comunicato stampa correlato, del consigliere Zanin… (clicca qui)

 


 

COMUNE DI PORTOGRUARO

 

STATO DI CRISI

A SEGUITO DI CALAMITA’ NATURALE

DEL 3 MARZO 2016 L.R. 11/2001, ART. 106

 

 Comunicato del 09 Marzo 2015

AVVISO ALLA CITTADINANZA

 

Oggetto: STATO DI CRISI A SEGUITO DI CALAMITA’ NATURALE DEL 3 MARZO 2016  L.R. 11/2001, ART. 106.

 

A seguito del fenomeno atmosferico che ha interessato il territorio del Comune di Portogruaro il giorno del 3 Marzo 2016,

l’Amministrazione Comunale ha inoltrato alla Regione Veneto la richiesta di attivazione della procedura per la dichiarazione dello stato di crisi di cui all’art.106 della l.r. 11/2001, ai fini dello stanziamento di fondi per il risarcimento dei danni subiti.

La Regione Veneto ha deciso di procedere al riconoscimento dello stato di crisi con apposito Decreto del Presidente della Giunta Regionale.

E’ a disposizione il modulo di richiesta di contributo per privati ed attività produttive, da presentare al Comune di Portogruaro – Piazza della Repubblica, 1.

I moduli si trovano presso l’Urp e sul sito del Comune di Portogruaro:

1. modulo per privati (clicca qui);

2. modulo per attività produttive (clicca qui).

Il termine di scadenza per la presentazione del modulo sarà determinato in modo esatto nel momento in cui lo stato di crisi sarà pubblicato dalla Regione Veneto sul B.U.R. Veneto.

Si consiglia, in ogni modo, di presentare i modelli entro 30 giorni dall’evento ovvero entro il 04/04/2016.

A disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed informazione, porgiamo le nostre cordialità.

 

(Collegamento alla Sezione modulistica… clicca qui)

 

(Fonte: Sito del Comune di Portogruaro)

 



 

INTERPELLANZA CONSILIARE

   

al Presidente del Consiglio Comunale

di Portogruaro

 

e.p.c.

 al Sindaco del Comune di Portogruaro

ai Capigruppo Consiliari

 

 

Protocollo generale Tipo E

n. 0008929 del 09.03.2016

 

OGGETTO: Interpellanza con risposta verbale in Consiglio Comunale

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale Claudio Fagotto, ai sensi dell’art. 35 del regolamento del Consiglio Comunale, preso atto della situazione venutasi a creare nel territorio del Comune di Portogruaro in seguito alle forti precipitazioni del giorno 03 marzo 2016, giornata in cui in poche ore sono caduti 90 mm millimetri di pioggia, creando una situazione di forte criticità che ha interessato varie zone di Portovecchio, di San Nicolò, di Portogruaro in via Ronchi, via Colombara e via Casalonga, di Pradipozzo in via Steinbech e via Caserate, che da diversi anni sono interessate a dissesti e disagi causati dal maltempo,

constatato personalmente che in particolare a Portovecchio l’unico accesso/uscita consentita era da via Udine per via Gervino (strada particolarmente pericolosa data la ben nota strettoia) dato che i sottopassi posti nelle vie di accesso principali di Via Bassa di Portovecchio e di via Bertaldo erano entrambi risultati intransitabili e il quarto accesso da via Boldara era messo a rischio dagli allagamenti della vicina Gruaro, ‘rendendo praticamente Portovecchio prigioniera della situazione,

appreso dalla stampa che una intera famiglia rimasta bloccata con l’auto invasa dall’acqua è stata , soccorsa nel pomeriggio dello stesso giorno nel sottopasso di via Vespucci, a San Nicolò di Portogruaro,

verificato l’ordine del giorno approvato nel Consiglio Comunale del 30.03.2″015 intitolato “Utilizzo risorse Revisione Obiettivi Patto” in cui il Consiglio Comunale “dà atto d’indirizzo alla prossima Amministrazione che si insedierà a seguito delle elezioni amministrative dei 2015, di impiegare le risorse che si renderanno disponibili a seguito nuova formulazione dell’obiettivo del saldo Patto, per opere idrauliche nelle aree dei territorio maggiormente esposte ad esondazioni”,

visto lo schema del “PROGRAMMA TRIENNALE DElLE OPERE PUBBliCHE 2016/2:018” di cui alla Delibera W 142 del 14/10/2015, in cui si sono stanziati 100.000 € per ognuno dei prossimi tre anni (rif: 12 – primo anno / rif. 27 – secondo anno / rif. 39 – terzo anno),

vista la presenza nel comune di Portogruaro del “Regolamento sui fossi privati particolari e comuni a più fondi” approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 16.06.2014.

appreso a mezzo stampa che il Governatore Luca 7aia ha firmato lo stato di crisi per il Veneto Orientale, accogliendo la richiesta dei Sindaci,

 

tutto ciò premesso si interpella l’Amministrazione Comunale relativamente a:

 

quali siano gli interventi che si vogliono programmare ed attuare per risolvere definitivamente le problematiche delle summenzionate zone,

quali siano le azioni che si vogliono intraprendere per coinvolgere il Consorzio di Bonifica nell’aggiornamento del Piano delle Acque approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 98 del 17.11.2014, al fine di inserire la valutazione delle varie zone di Portovecchio, di San Nicolò, di Portogruaro in via Ronchi, via Colombara e via Casalonga, di Pradipozzo in via Steinbech e via Caserate,

se questa Amministrazione preveda ‘azioni per verificare il rispetto del suddetto “Regolamento sui fossi privati particolari e comuni a più fondi” e per eventualmente applicare le sanzioni previste all’art. 9 – “Sanzioni” e dall’art. 10 – “Esecuzione forzosa”,

che azioni intenda intraprendere l’Amministrazione per sollecitare l’intervento della Regione, per quanto di propria competenza, a progettare, sviluppare e mettere in atto opere di difesa e prevenzione del dissesto idrogeologico del Portogruarese e del Veneto Orientale, con adeguato stanziamento di risorse.

 

Distinti saluti

 

Movimento 5 Stelle Portogruaro

Claudio Fagotto

 


 

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COMUNE DI PORTOGRUARO: CRITICITA' IDRAULICA - AVVISO !
03/03/2016 – Primo piano e Cronaca (aggiornato)

COMUNE DI PORTOGRUARO: CRITICITA’ IDRAULICA – AVVISO !

Uno scarno Comunicato stampa…niente notizie in tempo reale con Facebook


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ECCO IL MILIONE DEL PARK PIO X FINITO A S. GIOVANNI LUPATOTO

Terenzi: Nelle piste ciclabili veronesi il “nostro” Contributo regionale…

7 Marzo 2016


AGGIORNAMENTO

Da guardare nei PDF la Delibera di Giunta Regionale che assegna il Contributo economico al Comune di San Giovanni in Lupatoto (clicca qui) revocandolo a Portogruaro, e l’estratto del Verbale della Giunta Regionale che risponde all’Interrogazione sul Park Interrato dell’Oratorio Pio X, dove ben motiva il NO al Park di Via Valle e di Via Pio X, che il Comune di Portogruaro aveva cercato di proporre come alternativa… (clicca qui)  G.B.

 


GRUPPO CONSILIARE

 “CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME”

CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUARO VE

 

Comunicato Stampa n. 25

 

Il capogruppo del Gruppo consiliare

“CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME” MARCO TERENZI in relazione alla revoca da parte della Regione Veneto

del Contributo Comunitario di 1 milione di euro PAR FSC al Comune di Portogruaro e all’assegnazione del medesimo contributo al Comune di S.Giovanni in Lupatoto Vr, di cui alla DGR 154 dd. 16/02/2016 rilascia la seguente dichiarazione

Si ricorderà, come la GIUNTA REGIONALE DEL VENETO con la DGR 2032 dd. 23/12/2015 AVEVA REVOCATO il CONTRIBUTO DI 1 MILIONE DI EURO, derivante dai FONDI COMUNITARI PAR_FSC, destinati alla riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio, che era stato assegnato al Comune di Portogruaro Ve, per la realizzazione del PARK INTERRATO PIO X (“Nuove aree di sosta fra via Valle e via Pio X”).

La REVOCA era intervenuta a fronte dell’inerzia dell’Amministrazione Senatore rispetto al progetto destinatario del contributo e della presentazione di progetti alternativi reputati inaccoglibili e tardivi da parte della Regione stessa.

Ora con la DGR n.154 dd. 16/02/2016, già pubblicata nel BUR, la GIUNTA REGIONALE DEL VENETO ha DEFINITIVAMENTE ASSEGNATO IL CONTRIBUTO MEDESIMO, per un importo di circa 800.000,00, al COMUNE DI SAN GIOVANNI IN LUPATOTO VR per un importante progetto di RIQUALIFICAZIONE DI PERCORSI CICLABILI, riservandosi di assegnare ad altri progetti di altri Comuni la restante cifra di 200.000,00 euro.

Ricordo ancora una volta, per dovere di verità, che il progetto PARK INTERRATO PIO X era stato ritenuto strategico per la riqualificazione e lo sviluppo del centro storico dai PROFESSIONISTI che negli anni avevano contribuito alla pianificazione urbanistica e del traffico del nostro Comune; dalle stesse ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA che lo avevano sostenuto nel Tavolo di Concertazione dell’Intesa Programmatica d’Area (IPA) della CONFERENZA DEI SINDACI DEL VENETO ORIENTALE; dalla REGIONE VENETO che dopo una lunga e accurata istruttoria del Nucleo Investimenti e della Direzione Programmazione lo ha ritenuto meritevole di contributo a carico dei fondi comunitari. Infine tale progetto era stato considerato necessario per il prevedibile maggior carico urbanistico e per le indispensabili aree di sosta in vista dell’atteso ed auspicato recupero di alcune aree del centro storico (PUA Spiga-Camucina, RSA-Ospedale Vecchio, Consorzio Agrario, Ex Scardellato).

Con la sua OSTINATA OSTILITÀ a tale progetto, ricondotta sempre a generiche motivazioni finanziarie, la GIUNTA SENATORE ignorando il principio della CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA ha dunque raggiunto contemporaneamente quattro obiettivi tutti purtroppo negativi per la nostra comunità:

– ha azzerato la pianificazione strategica del centro storico che aveva visto l’impegno competente e coerente dei professionisti urbanisti impegnati e delle precedenti amministrazioni;

– non ha prodotto alternative progettuali parimenti strategiche;

– ha ignorato nella forma e nella sostanza un Accordo di Programma impegnativo per le parti che sussiste a riguardo fra il Comune stesso e la Parrocchia di S.Andrea.

– ha definitivamente perso 1 milione di euro di contributi europei assegnati a Portogruaro e dunque al Veneto Orientale.

 

I CITTADINI DI SAN GIOVANNI IN LUPATOTO

RINGRAZIANO LA GIUNTA SENATORE.

I CITTADINI DI PORTOGRUARO E DEL VENETO ORIENTALE NO!

 

 

                                                                   F.to Marco Terenzi

05/03/2016

 


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LE INTERROGAZIONI LEGATE AL PARK PIO X E LE
14/02/2016 – Comune e Territorio

LE INTERROGAZIONI LEGATE AL PARK PIO X E LE “NON RISPOSTE” COMUNALI !

Serviti i consiglieri Fagotto e Manzato, tutto come prima, più di prima…

 

NO PARK...NO MAGGIORANZA...  FORSE UNA CRISI CHE AVANZA !
24/01/2016 – Comune e Territorio

NO PARK…NO MAGGIORANZA… FORSE UNA CRISI CHE AVANZA !

Consigliera Manzato interroga, Padovese scalpita e la politica si agita…


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POLIZIA LOCALE DI SAN MICHELE: PREVENZIONE FURTI NEI CIMITERI

Dopo l’ennesimo furto di rame a Cinto, al via un Piano del Comandante Gallo..

5 Febbraio 2016


 

CORPO DI POLIZIA LOCALE

Comune di San Michele al Tagliamento (VE)

UFFICIO DEL COMANDANTE

 

COMUNICATO STAMPA DEL 05/03/2016

 

Furti nei cimiteri del Veneto Orientale: scattano a San Michele al Tagliamento nuove misure per la prevenzione dei furti sia del rame che di fiori e piccoli ricordi sulle tombe.

Il Comando di Polizia Locale di San Michele – Bibione sta attuando il nuovo piano di sicurezza voluto dal Comandante Andrea Gallo a protezione dei cimiteri.

Il clamoroso furto di rame da 80mila euro, avvenuto qualche giorno fa a Cinto Caomaggiore, dimostra che il cosiddetto “oro rosso”, così chiamato perché difficile da trovare soprattutto nei paesi dell’est Europa e commercializzato nel loro mercato nero, fa fruttare decine di migliaia di euro alla delinquenza. (clicca qui)

“Da qualche anno il servizio appiedato del vigile di quartiere – spiega il comandante Gallo – estende la sua vigilanza all’interno dei 5 cimiteri dislocati sul vasto territorio comunale e la cittadinanza si sente rassicurata nel vedere un agente in uniforme che gira e pattuglia in mezzo alle tombe”.

Non solo il servizio del vigile di quartiere è mantenuto anche per questo servizio ma le pattuglie, sia in uniforme che in borghese, nei turni del mattino, pomeriggio e soprattutto della sera, stazioneranno davanti ai cimiteri: “E’ stato organizzato un piano di controllo – evidenzia il dirigente Gallo – con appostamenti davanti ai cimiteri con la registrazione delle targhe dei veicoli in sosta, in modo tale che in caso di furti soprattutto di rame le indagini possano avere riscontri concreti ed immediati.

Nel caso in cui vi siano poi degli autocarri, indispensabili per il trasporto del rame, parcheggiati vicino ai cimiteri gli stessi saranno controllati ed il conducente identificato”.

Il dottor Gallo sottolinea come la vigilanza all’interno dei cimiteri abbia potuto abbattere notevolmente gli episodi di furti di fiori e oggetti dalle tombe. “Stiamo valutando – conclude il comandante Gallo – anche di posizionare delle telecamere mobili nei pressi dei cimiteri per tutelare il più possibile queste aree”.   

 

 

Comunicato a cura del Comando di Polizia Locale

di San Michele al Tagliamento – Bibione

 

 


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CONFCOMMERCIO: SALDI INVERNALI ANDAMENTO E’ STATO NEGATIVO !

Portogruaro – Bibione – Caorle: Il Resoconto del presidente Manrico Pedrina

1 Marzo 2016


ANDAMENTO SALDI INVERNALI

 

Comunicato stampa del 01.03.2016

 

Attività commerciali:

i consumi evidenziati durante i saldi invernali non soddisfano.

Confcommercio:

così come sono disciplinati i saldi restano uno strumento inefficace, in assenza di politiche forti di rilancio e consumo nei negozi.

 

Questo è quanto emerge dai dati raccolti da Confcommercio Portogruaro Bibione Caorle su un campione rappresentativo di imprenditori del commercio del Portogruarese.

Agli imprenditori coinvolti è stato somministrato un breve sondaggio volto a valutare la loro percezione rispetto all’andamento dei saldi invernali, a raccogliere le loro impressioni relativamente allo strumento delle vendite di fine stagione e a dichiarare quali fossero i canali di comunicazione adottati per raggiungere i clienti.

Rispetto allo stesso periodo del 2015, la porzione di quanti reputano che le vendite di fine stagione siano state positive (9%) o almeno stabili (52%), seppur non entusiasmante, si conferma ancora leggermente superiore alla quota di coloro che ritengono che l’andamento sia stato negativo (che comunque si attesta sul 39% del totale dei rispondenti e presenta quindi un’incidenza molto alta).

Scende del 10% rispetto al 2015, attestandosi su uno scontrino di 75 euro, la spesa media seppur sia stato praticato durante il periodo uno sconto medio sulla merce pari al 35% (come, del resto, per il 2015).

E’ stato inoltre chiesto agli intervistati di specificare la propria posizione rispetto ad un possibile posticipo dei saldi alla 3^ settimana di gennaio (Confcommercio e Federazione Moda Italia stanno raccogliendo il sentiment a livello nazionale): ben il 56% dei rispondenti sarebbe favorevole a posticiparli ma con regole definite e certe circa le vendite promozionali.

Circa i clienti non abituali, si conferma il trend in crescita; il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver registrato clienti non abituali (+10% rispetto al 2015); dato che inequivocabilmente traccia un profilo di un cliente/consumatore alla continua ricerca di emozioni da assecondare.

Le strategie di comunicazione adottate dagli intervistati sono state le più svariate; dominano ancora quelle off-line (manifesti, locandine e/o comunicazione visiva in genere che deriva da un contatto diretto con il cliente), ma interessante è il dato (circa il 20%) degli imprenditori che si sono avvalsi dei social e del sito per attuare una tecnica che on-line viene definita inbound marketing (rendersi più facilmente reperibili).

Commenta il Presidente di Confcommercio Bibione Caorle, Pedrina: “Se è vero, come è vero, che la percentuale di intervistati che nel 2016, rispetto all’anno precedente, hanno giudicato positiva la percezione dell’andamento generale del periodo di saldi, si è ridotta dal 29,4% all’8,7%, questo sentiment degli imprenditori del commercio ribadisce l’inattualità della formula dei saldi.”

Conclude Marco Pedrina “ Dalle risposte fornite, emerge ancora una volta con forza l’esigenza per il comparto che venga rivisitato integralmente il quadro normativo relativo alle vendite straordinarie che, così com’è stato concepito, costituisce ormai uno strumento vetusto e poco flessibile”.

 

Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle

 


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AMBIENTE – SALUTE – TERRITORIO INCONTRO PUBBLICO IN VILLA…

Con on. Civati e Segoni, dott. Pancino e Crociani, Venturin, Andreini, Gobbato

21 Febbraio 2016


Comunicato stampa

 

AMBIENTE – SALUTE – TERRITORIO

 

Cambiare oggi per vivere e lavorare domani 

 

Lunedì 22 febbraio 2016  ore 20,30

In Villa Comunale – Sala Caminetto 

Via Seminario 5  Portogruaro

 

INTERVERRANNO

 

ON. GIUSEPPE CIVATI

 VII Commissione (Cultura, Scienze, Istruzione)

Alternativa Libera – Possibile

 

ON. SAMUELE SEGONI 

VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici)

Alternativa Libera – Possibile

  

DOTT. LORIS PANCINO

Direttore C.N.A. Portogruaro

 

MARIA LUISA VENTURIN 

Lista Civica “Per un’altra Portogruaro”

 

CLAUDE ANDREINI 

Presidente Associazione “Un Parco per Boldara”

 

MAURO GOBBATO 

NO TAV

  

DOTT.SSA MARIA ELENA CROCIANI 

Associazione “Limen Universalis”

  

Moderatori :

 Lorenzo Tummino e Michele Boato  

Alternativa Libera – Possibile

 

 


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PORTOGRUARO: PER AUTOVEICOLI APRE PUNTO RICARICA ELETTRICO !

Ecologicamente pulito: Si inaugura Sabato 20 Febbraio in Viale Venezia…

18 Febbraio 2016


Comunicato stampa

17 febbraio 2016 – Portogruaro (VE – Italia)

Pasquale Pizzichetti ik3ng@gmail.com – mob. 348.2602491

 

A Portogruaro apre il primo punto

 di ricarica accelerato per veicoli elettrici

 

Inaugurazione: sabato 20 febbraio 2016 ore 10:30 presso la Sala giochi, Bar e Ricevitoria “3Bar’S” in viale Venezia 15B – Portogruaro (VE)

Il nuovo punto di ricarica accelerato è stato attivato alla fine di gennaio presso la Sala giochi – Bar e Ricevitoria “3Bar’S” a Portogruaro, lungo la strada statale 14 che porta a San Donà di Piave – Venezia, a quattrocento metri da Porta S.Agnese.

“Vogliamo offrire a clienti e avventori un utile servizio di ricarica veicoli alimentato da energia proveniente da fonte rinnovabile certificata”. Dice Massimo Petracca. titolare dell’attività.

Questo è il risultato della collaborazione tra lo Studio Pizzichetti Pasquale, esperto ed attivista della mobilità elettrica e Massimo Petracca, imprenditore e agente di commercio.

“L’area di Portogruaro è completamente sguarnita di punti di ricarica per veicoli elettrici, sebbene sia un importante snodo stradale ed un luogo di interesse turistico a ridosso delle spiagge.”

Dice Pasquale Pizzichetti, primo a dotarsi di veicolo elettrico nell’area e aggiunge: “Vogliamo dare l’esempio per incentivare l’uso dei veicoli ad emissioni zero ed attrarre forestieri “elettrici” in zona.

Il servizio in pratica è offerto a tutti gli avventori del locale aperto tutti i giorni che giungeranno alla guida di un veicolo elettrico. Durante la ricarica potranno sicuramente godere di un comodo ristoro e intrattenimento.

Il servizio attivato è abbastanza veloce da caricare completamente in poco più di tre ore un moderno veicolo come la Renault Zoe o la Nissan Leaf ed è compatibile con tutte le moderne auto elettriche in commercio dotate di cavo di ricarica.

Questa nuova installazione nell’area del Veneto Orientale rappresenta un altro segnale inviato ai privati e alle pubbliche amministrazioni. Offrire il servizio di ricarica per veicoli elettrici è anche un’opportunità da cogliere sul territorio visto che incoraggerebbe il “turismo elettrico” verso le città attrezzate e quindi negli esercizi commerciali, il tutto ad emissioni zero!

L’evento è di rilievo per una serie di ragioni.

Nella provincia di Venezia e soprattutto nell’area orientale, queste stazioni di rifornimento elettrico sono pressoché inesistenti, diversamente da quanto succede in altre regioni. In aggiunta, ai nostri confini abbiamo l’Austria e la Slovenia che sono molto più organizzate.

Per tanto è evidente lo stato di arretratezza delle infrastrutture della zona.

I veicoli a batteria più comuni, nati come seconda auto per l’uso urbano, hanno una autonomia limitata a 150 km e le operazioni di rifornimento domestiche sono piuttosto lunghe. Normalmente vengono caricati durante la notte nella rimessa di casa impiegando anche otto o nove ore.

Per poter compiere tragitti fuori porta servono delle stazioni di ricarica lungo il percorso. In genere più queste sono potenti e più rapido sarà il rifornimento per poter proseguire il viaggio.

È anche importante che i punti di sosta offrano servizi di ristoro.

È noto ai conduttori di mezzi elettrici, quanto sia importante disporre di stazioni di servizio attrezzate per poter continuare a viaggiare senza inquinare.

Molti non sanno che un’automobile elettrica a batteria dal punto di vista ambientale non inquina durante la marcia e se caricata con energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o con energia verde certificata, non inquina nemmeno durante la ricarica.

Offre un comfort ed una esperienza di guida eccezionale, difficile da riscontrare su mezzi tradizionali con motore a combustione interna inquinanti. Dal punto di vista economico: a fronte di un prezzo di acquisto superiore, si ottiene il vantaggio di non pagare il bollo auto, di pagare tre volte meno l’assicurazione RCA e di avere una manutenzione ridotta quasi a zero. Infine il costo del “carburante” è pure interessante dove il pieno costa solo tre o quattro euro.

In definitiva si può affermare anche che: utilizzare un veicolo elettrico dà accesso all’indipendenza energetica dalle fonti fossili come il petrolio.

Oggi il numero di veicoli elettrici in Italia è esiguo e conta circa settemila veicoli immatricolati, ma comunque la tendenza delle vendite in Europa è in forte crescita (+ 47,8% annuo).

Si vedano per esempio le statistiche su

http://alvolante.it/news/auto-elettriche-vendite-europee-2015-344904  

oppure su

http://route220.it/immatricolazioni-ev/