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DOPO ACCENSIONE TANTI FALO’ INQUINAMENTO SALITO ALLE STELLE !

Portogruaro: Dati ARPAV danno aria pessima (166), Zaia e Barbisan “come niente”

6 Gennaio 2016


INQUINAMENTO AMBIENTALE

 DA POLVERI SOTTILI

 

QUANDO SI DICE “DARE IL BUON ESEMPIO” !

 

Falò, Foghere, Casere, Panevìn,

Brusa la Vecia…

 

Si cerca di regolamentarle,

si emanano Ordinanze,

ma poi Zaia ironizza sui divieti

e Barbisan li definisce una barbarie ! 

 

E’ ancora forte nell’aria l’odore di bruciato dei Falò sparsi in tutto il Veneto, una tradizione popolare fortemente radicata da noi e che in molti vorrebbero si continuasse, un momento di festa e aggregazione, si mangia e beve, pinsa e vin brulè in primis, ma la carne alla brace non manca di certo e molto altro ancora  …

Poi è da considerare che l’usanza, di origini pagane, dice che osservando la direzione del fumo della “Casera” si capirà come sarà l’anno nuovo, così recita un vecchio detto o ritornello dialettale veneto/trevigiano: 

« Pan e vin,la pinsa sotto il camin.
Faive a ponente panoce gnente,
faive a levante panoce tante
»

Credenze popolari che male non fanno, basta non crederci troppo, perchè se fosse vero, vi dovrebbero assistere tutti i politici nostrani per poi regolarsi al meglio, per certi verso un po’ come l’oroscopo, nessuno ci crede ma tutti (o quasi) lo leggono, ma fin qui tutto bene, se non fosse che da alcuni anni ci si è resi conto che inquinano enormemente, in un Ambiente già malato di suo, e che miete inesorabilmente migliaia di vittime…

Sto parlando di Smog e Polveri sottili, PM 10 e PM 2,5 micidiali per i nostri poveri polmoni e il nostro organismo, tanto che si sta cercando di regolamentarne il pericoloso fenomeno con delle Ordinanze comunali emesse purtroppo in ordine sparso dai Sindaci, senza un disegno unico che ne rafforzi il risultato finale…

Certo, porre dei limiti di grandezza e imporre dei materiali idonei da bruciare non basta e non risolve il grave problema dell’inquinamento, che ha nei camini delle case, delle fabbriche, dalle industrie e nel traffico veicolare, il danno maggiore, ma quantomeno lo limita e non lo ingigantisce, dando un bel segnale di sensibilità ambientalista, un modo di educare alla salute…

Ma qui sorgono le polemiche e anche la beffa, perchè se in molti si stanno impiegando a tutela di tutti, alcuni che dovrebbero farlo per ruolo istituzionale se ne “infischiano”, anzi ci fanno pure dell’ironia come il nostro governatore Luca Zaia che da Arcade – TV (clicca qui), accendendo personalmente quel maxi Falò, dice che la presenza di migliaia di persone all’evento, sono la miglior risposta a chi vuol vietare le tradizioni popolari a suon di Ordinanze ! Criticando pure le dimensioni “bonsai” imposte in altezza, che rendono il rito non più secondo tradizione…

Come pure il Consigliere regionale Riccardo Barbisan, che definisce queste Ordinanze e impedimenti alle tradizionali “Casere”  una BARBARIE, volute da una certa sinistra che è la stessa che vuole togliere presepi e crocifissi !

Come vedete, Barbisan fa un bel mix tra sacro e pagano !

Io vi ricordo solo che fino a 25 microgrammo per metro cubo abbiamo un’aria respirabile accettabile, tra i 25 e 50 viene definita scadente, e sopra i 50 PESSIMA, senza però abbinare ai numeri quali danni fisici alla nostra salute possono provocare, e andando ai valori delle ultime 48 ore con anche le accensioni dei Falò, abbiamo avuto un picco di 166 (clicca qui) , che Zaia senza fare della sciocca ironia fuori luogo, ci dovrebbe spiegare quali danni provoca e a quali categorie di persone, compresi i soggetti definiti fragili (bambini, anziani e malati), ricordandosi che come Governatore del Veneto ha degli obblighi verso i cittadini !

Chiudo con una considerazione che deve farvi riflettere, quest’anno con le Ordinanze comunali  ristrettive sull’accensione dei Falò si è fatto un primo passo che indica una presa di coscienza del problema inquinamento ambientale da smog e polveri sottili, e grazie a questo si è quasi dimezzato il picco  negativo dell’anno scorso che era superiore ai 300 microgrammi per metro cubo, e qualcuno dovrebbe andarlo a dire a Zaia, Barbisan e ci metto dentro anche il nostro sindaco  Maria Teresa Senatore, augurandomi  che non segua i “cattivi esempi”…

 

PS 

Per chi pensa che “trasgredire” per un solo giorno non cambia niente, sarebbe come giustificare chi per una sola volta si ubriaca o si “sballa” mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui !

Per coloro che non sono del portoguarese o seguono poco la politica, specifico che nella foto di copertina raffigurante i dati ARPAV relativi a Portogruaro, nel riquadro piccolo è inserito il portogruarese (di Lugugnana) Fabiano Barbisan, parente di Riccardo Barbisan, entrambi siedono in Consiglio della Regione Veneto…

 

G.B.

 


 

Panevìn,

 Zaia accende il maxi Falò

 

A Treviso polemica sull’effetto

 inquinante dei roghi,

il Governatore sfida i divieti

 

TREVISO 

Tradizionalisti contro ambientalisti, dopo settimane di polemiche la notte scorsa è stata illuminata dai panevìn.

 A Treviso pochi – dieci già bruciati e due previsti oggi – e alti appena un metro e mezzo, come sancito dall’ordinanza varata dalla giunta Manildo contro le PM 10 alle stelle, mentre in provincia la geografia delle “vecie” è stata più variegata, tra comuni come Roncade, Casier e Arcade che hanno ridotto a una manciata i roghi autorizzati (divieti non sempre rispettati) e altri che hanno lasciato più spazio alla tradizione.

Ieri, all’apice delle polemiche sull’opportunità o meno di accendere le pire, la prefettura di Treviso con una nota – a seguito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha richiamato l’attenzione dei sindaci «sulla necessità di contenere le iniziative a carattere privato concernenti l’accensione diffusa dei panevìn».

Ma, va detto, ormai le cataste erano in piedi e difficilmente i sindaci avrebbero potuto stopparne l’accensione a poche ore.

Chi non ha rinunciato alla tradizione è stato il governatore del Veneto Luca Zaia che ieri sera, puntuale come ogni anno, ha dato fuoco al “re” dei panevìn della Marca, in piazza ad Arcade.

«Una tradizione degna di questo nome va rispettata», ha chiarito Zaia difendendo i roghi della vigilia dell’Epifania dagli attacchi di chi li vorrebbe spenti, nel nome di un’aria ormai irrespirabile.

 Tra loro Andrea Zanoni, consigliere regionale del partito democratico: «Zaia è come Ponzio Pilato, se ne lava le mani e accende i fuochi».

Chi difende la tradizione “senza se e senza ma” è il consigliere regionale della Lega Riccardo Barbisan: «Sospendere o ridurre i panevìn è una barbarie contro la cultura popolare. Purtroppo già il tempo che passa rischia di eliminare la tradizione. Perché anticipare i tempi? L’accanimento è il frutto di un’unica regia di ambientalisti e una certa sinistra che vuole anche togliere il presepe e il crocifisso».

Durissimo attacco anche da parte del consigliere leghista Giancarlo Da Tos: «Grigoletto e Franchin rovinano una tradizione millenaria, guastano la festa ai bambini, fanno scempio di un rito che si perde nella notte dei tempi, è semplicemente vergognoso».

 

(Fonte:  Nuova Venezia)

 


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QUALITA' ARIA A PORTOGRUARO: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE...
04/01/2016 – Ambiente

QUALITA’ ARIA A PORTOGRUARO: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE…

Dagli ultimi dati non siamo male… Comunicato stampa di Limen Universalis

L' AMBIENTE A PORTOGRUARO: QUALE LA QUALITA' DELL'ARIA ?
28/12/2015 – Ambiente

L’ AMBIENTE A PORTOGRUARO: QUALE LA QUALITA’ DELL’ARIA ?

Problema polveri sottili PM10 e PM2,5 quali misurazioni ARPAV e dove…


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QUALITA’ ARIA A PORTOGRUARO: AGGIORNAMENTO SITUAZIONE…

Dagli ultimi dati non siamo male… Comunicato stampa di Limen Universalis

5 Gennaio 2016


 

PORTOGRUARO: QUALITA’ DELL’ARIA

 

Monitoraggi Arpav Veneto

e Amministrazione Comunale…

 

Per fortuna piove, è proprio il caso di dirlo, così l’acqua lava via tutto l’inquinamento accumulatosi in oltre 40 giorni di siccità e accumulo di Polveri sottili, e vi dico subito che stando alla lettura dei dati ARPAV sul PM 2,5 delle ultime 48 ore (clicca qui) e ultimi 10 giorni (clicca qui), non siamo messi male, anzi rispetto a quello che si legge in giro, noi si respira bene…

Vi avevo già anticipato in precedente articolo (clicca qui) l’argomento qualità aria e la difficoltà di capire e trovare i dati relativi a Portogruaro, e qualcosa in più ora vi dirò…

Primo c’è un Comunicato stampa dell’Associazione Limen Universalis che chiede chiarezza su questo argomento (clicca qui), ma devo correggere un dato, l’ultimo monitoraggio annuale è del 2014 e non 2011, una svista che conferma come non sia facile capire dove andare a cercare…

Detto questo sembra che a Portogruaro l’aria sia perfetta, ma qualche perplessità mi viene, visto che ci troviamo in una zona ad alta concentrazione di Centrali a Biomasse e Biogas, e dentro poi quell’area (Val Padana) considerata tra le più inquinate al mondo, pertanto leggere nelle conclusioni della Relazione ARPAV che siamo nella norma, ma abbiamo peggiorato i dati rispetto agli anni precedenti, al contrario di Venezia/ Mestre che li hanno migliorati, beh, questo nessuno è venuto a dircelo !

Sotto nei Pdf trovate tutti i documenti necessari per fare i vostri confronti, anche gli ultimi monitoraggi di Summaga a Giugno / Luglio 2015 (clicca qui), come pure l’Ordinanza del Sindaco di Portogruaro per prevenire l’inquinamento atmosferico (clicca qui), e una brochure di ARPA – FVG su come bruciare la legna in modo corretto (vedi anche video), oltre ai Decreti Legge di riferimento.

A proposito di bruciare legna, oggi e domani ci saranno i Falò e le “Casere”, quante nel nostro territorio non è dato sapere, e le previsioni ARPAV che danno aria buona (clicca qui) non tengono conto di questo dato, e la Senatore al contrario della sensibilità dimostrata sul divieto dei Botti, su questo tema ha preferito chiudere gli occhi, e sappiamo tutti che il governatore Luca Zaia è per le tradizioni…

Concludo dicendo che sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale informasse bene la cittadinanza sulla reale qualità dell’aria che respiriamo, che faccia il punto della situazione e crei una lettura dati fruibile a tutti, ci spieghi le differenze tra PM 10 e PM 2,5 e perchè troviamo solo i dati di quest’ultimo, anche alla luce dell’incremento del traffico che le ultime modifiche alla Viabilità ha comportato, altrimenti rischiamo di avere un percezione diversa dalla realtà, come spesso si dice della Sicurezza, qui si parla di Salute e qualità della vita, non dimentichiamolo…

 

PS.

Sotto le Conclusioni del monitoraggio ARPAV  2014 delle polveri sottili, con 21 microgrammi per metro cubo (clicca qui), loro non lo scrivono, ma nel 2013 il valore era 17 (clicca qui), dunque abbiamo peggiorato…

Curioso  che l’ultima volta nel sito ARPAV avevo trovato i grafici del PM 2,5 vuoti senza nessun dato e riferimento, mentre questa volta erano belli e completi come dovevano essere, che gli siano fischiate le orecchie ? 

Poi non si capisce bene se è ancora attiva la Convenzione comunale con SinproAmbiente per la misurazione “personalizzata” dei dati ambientali… 

 

G.B.

 


 

ARPAV VENETO – CONCLUSIONI RELAZIONE ANNO 2014

SU ANALISI DATI QUALITA DELL’ARIA

NEL COMUNE DI PORTOGRUARO

 

Durante l’anno 2014 la media complessiva delle concentrazioni giornaliere di PM2.5 misurate su tutto il territorio del Comune di Portogruaro è risultata pari a 21 g/m3, inferiore al valore limite annuale (VL) aumentato del margine di tolleranza (MDT) fissato per il 2014 dal D.Lgs. 155/2010 e dalla Decisione 2011/850/UE (Tabella 1).

Nel medesimo periodo la media delle concentrazioni giornaliere di PM2.5 misurate presso le stazioni fisse di riferimento della rete di monitoraggio ARPAV sono state di 23 g/m3 a San Donà di Piave (stazione di background urbano), di 21 g/m3 a Mestre – Parco Bissuola (stazione di background urbano).

Quale considerazione più generale è possibile evidenziare che la media annuale del 2014 nel territorio del Comune di Portogruaro è apparsa in aumento rispetto a quelle registrate nel 2013 e 2012, mentre presso le stazioni di riferimento di San Donà di Piave e di Mestre – Parco Bissuola le medie del 2014 sono entrambe inferiori a quelle misurate nel biennio precedente.

 

(Fonte Arpav Veneto – Relazione completa, clicca qui)

 


ASSOCIAZIONE LIMEN UNIVERSALIS

COMUNICATO STAMPA 30.12.2016

NOTIZIE DALLA TERRA DEI FUMI

L’associazione Limen Universalis  segnala  l’indifferenza al problema dell’inquinamento ambientale di Enti e  Istituzioni, quali  Amministrazioni comunali, Arpav  e ASL 10  che devono tutelare  la salute dei cittadini:

Constata l’assenza nel Veneto orientale di un  sistema di  monitoraggio degli agenti inquinanti dell’ aria ( mancano i dati dal 2011)  e dell’incidenza di patologie provocate dall’inquinamento (registro delle patologie e dei tumori).

L’associazione Limen, attiva da tempo sui temi dell’inquinamento chiede che vengano resi pubblici i metodi di controllo attivati per il monitoraggio dell’acqua, terra e aria, e i relativi dati, tramite  bollettini verificabili, con trasparenza e semplicità;

che la comunicazione di tali dati sia tempestiva, sia a mezzo stampa che attraverso i canali web 

che sia avviata un’indagine conoscitiva sullo stato di salute del nostro territorio attraverso il Registro delle patologie e dei tumori

e  che sia elaborato un piano strategico  di risanamento ambientale.

Visto la grave e pericolosa  situazione per la salute pubblica determinata dall’inquinamento ambientale, già da anni più volte denunciata dall’Associazione Limen Universalis, riteniamo necessario e doveroso un impegno da parte di tutti gli amministratori nell’attivare sistemi di  monitoraggio e prevenzione a salvaguardia della salute dei cittadini, in un programma che preveda interventi strutturali e duraturi, non solamente dettati dall’emergenza , e  prenda in considerazione la chiusura di  fonti  di macro-inquinamento come le centrali a biomassa presenti nel territorio.

 

ASSOCIAZIONE LIMEN UNIVERSALIS

Cod. Fiscale 92033720274 via Falconera, 66 

30023 Concordia Sagittaria (VE)

Aiutaci a tutelare il diritto universale alla salute:

IBAN IT54 F030 6936 0701 0000 0002 810

limenuniversalis@gmail.com

 


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L' AMBIENTE A PORTOGRUARO: QUALE LA QUALITA' DELL'ARIA ?
28/12/2015 – Ambiente

L’ AMBIENTE A PORTOGRUARO: QUALE LA QUALITA’ DELL’ARIA ?

Problema polveri sottili PM10 e PM2,5 quali misurazioni ARPAV e dove…

 


DAL LEGNO AL FUOCO – CONSIGLI E ISTRUZIONI ALL’USO…

https://www.youtube.com/watch?v=4Bq7pGQBpTA
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Come fare per migliorare la combustione domestica e migliorare la qualità dell’aria? Negli ultimi anni l’uso delle stufe per il riscaldamento delle case è aumentato. L’impiego di una fonte rinnovabile di energia come il legno (biomassa) è sicuramente un fattore positivo, ma non è privo di rischi come si pensa. Nel video, un nuovo modo di accendere il fuoco. Maggiori informazioni nella sezione “Aria” del sito www.arpa.fvg.it
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Su quanto sopra, 2 domande interessanti poste in rete da Marco…
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1) perché è sconsigliato l’uso della carta per accendere il fuoco!?
2) perché mettere la legna più fina in alto!?
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Immagino sia per ridurre l’emissione di PM10 ecc.. ad ogni modo: 
 
In merito alla prima domanda, l’uso di carta (anche usata purché asciutta, come tovaglioli e fazzoletti, evitando ovviamente quella dei giornali con inchiostro), penso sia più sostenibile di prodotti industriali. 
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Riguardo alla seconda: il processo di combustione sviluppa come prodotto fumo caldo che aiuta il legno a raggiungere la giusta temperatura. La stessa fiamma non è altro che fumo ad alta temperatura che appunto sale verso l’alto. Se la fiamma è sotto la legna, allora nel salire la scalda e incendia (la combustione procederà però veloce), se invece è sopra scalda la legna sottostante solo per irraggiamento (la combustione sarà lenta, la legna durera più a lungo, ma c’è il rischio che il fuoco si spenga).
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Quanto scritto si riferisce ad una generica combustione, pertanto credo che nel caminetto aperto sia più sensato mettere sotto la carta e legna di piccola pezzatura, poi i ciocchi sopra, in modo da garantire una buona combustione ed evitare che si spenga. Il video credo si riferisca al solo caso delle stufe chiuse (spolert, spargher), in cui la piccola camera garantisce la corretta combustione anche se la fiamma sta sopra, e i ciocchi stando sotto ne prolungano la durata. Credo che oltre a dare delle indicazioni, sarebbe utile spiegarne le ragioni in modo da capire in quali contesti sia più adatto o meno.
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Questo anche sulla brochure (clicca qui) Infine potrebbe essere utile consigliare le essenze arboree più adatte (o meno).
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L’ AMBIENTE A PORTOGRUARO: QUALE LA QUALITA’ DELL’ARIA ?

Problema polveri sottili PM10 e PM2,5 quali misurazioni ARPAV e dove…

28 Dicembre 2015


 

PM 10 e PM2,5

Come siamo messi a Portogruaro

e nel suo mandamento ?

 

Domanda legittima la mia, perchè in questi giorni si fa un gran parlare di inquinamento e smog a livello nazionale, di polveri sottili e di traffico urbano da regolamentare, ma ci siamo chiesti quali sono i nostri dati locali ?

Io ci ho provato e il risultato è stato deludente, poca facilità di accesso e dati on line del Comune di Portogruaro e non propriamente aggiornati, ho chiesto lumi al Consigliere comunale Claudio Fagotto (M5S), il quale mi ha risposto che loro giusto stamattina hanno messo in programma un aggiornamento della situazione, ben sapendo di alcune criticità che purtroppo non sono state più seguite come si doveva, e mi farà sapere quanto prima… (Monitoraggi PM10 e PM2,5 in corso… clicca qui)

Intanto vi ho riportato qui sotto alcune informazioni e dati utili da sapere, prima cosa è cambiato il Direttore dell’ARPAV del Veneto ed è subentrato un Commissario, poi ci sono le previsioni di oggi e domani per quanto riguarda il PM 10, con proiezione fino al 31 dicembre (clicca qui) , e che danno aria generalmente scadente… ma che bello !

Sono anche riuscito a trovare due schermate sul PM 2,5 relativi alle ultime 48 ore e 10 giorni, ma erano vuoti, senza dati o grafici sulla qualità dell’aria di Portogruaro (clicca qui)… stavolta dico, ma che brutto !

Fa specie che ieri, domenica 27 dicembre, tutti i parametri inquinanti fossero nella norma (clicca qui), forse perchè minore era la circolazione delle auto?

Interessante vedere allora anche quali sono gli indici della qualità dell’aria che si devono tenere in considerazione per fare le nostre valutazione e richieste programmatiche… (clicca qui)

Altri dettagli li fornirò domani, ma vi invito a leggere nel frattempo quello che ho scaricato dal Sito dell’ARPAV sulle Polveri atmosferiche, su cosa sono e per saperne di più… (clicca qui)

 

G.B.

 


QUALITA’ DELL’ARIA IN VENETO 

Previsioni ARPAV per il PM 10

Lunedi 28 dicembre – La deposizione umida, dovuta a nebbie intense, rimuove parte degli inquinanti atmosferici negli stati di atmosfera prossimi al suolo. La qualità dell’aria è tra accettabile e scadente.

Martedi 29 dicembre – Persistono condizioni di stabilità atmosferica che favoriscono il ristagno e l’accumulo delle polveri sottili nell’atmosfera. La qualità dell’aria sarà accettabile in val Belluna e zone rurali, generalmente scadente nelle zone urbane.

Tendenza per i due giorni successivi 30 e 31 dicembre – L’aumento della ventilazione nella giornata di giovedì porterà ad un parziale ricambio della massa d’aria. Sulle zone orientali la qualità dell’aria diverrà accettabile, sulle restanti zone resterà tra accettabile e scadente. (clicca qui)

 

 

(Fonte: ARPAV Veneto)


 

Cambia la Direzione di ARPAV

24/12/2015

Da oggi ARPAV è gestita dal dott.Alessandro Benassi, direttore del Dipartimento Ambiente della Regione del Veneto, in qualità di Commissario Straordinario, ai sensi della legge regionale n.16 del 18 settembre 2015. Il dott.Benassi subentra al direttore generale dott.Carlo Emanuele Pepe il cui mandato è scaduto il 23 dicembre.

 

(Fonte: ARPAV del Veneto)

 


 

Le centraline mobili

In giro per il Veneto a monitorare cosa respiriamo

 

ARPAV effettua il controllo della qualità dell’aria nel territorio regionale attraverso la rete di centraline fisse integrata dalle rilevazioni effettuate da mezzi mobili che vengono spostati periodicamente per realizzare campagne di monitoraggio della qualità dell’aria in aree del territorio non completamente coperte dalle centraline fisse.

Queste campagne hanno l’obiettivo di soddisfare le richieste di controllo della qualità dell’aria proposte dagli Enti Locali, monitorare le aree in cui sono in corso lavori per la costruzione di Grandi Opere, realizzare specifici progetti di ricerca o indagini mirate ad evidenziare locali situazioni di inquinamento.

Le campagne realizzate dalle centraline mobili durano mediamente 8 – 10 settimane. Per garantire una rappresentatività in termini di condizioni meteo-climatiche, le campagne vengono suddivise in due periodi: uno in primavera-estate, l’altro in autunno-inverno.

A conclusione di ogni campagna di monitoraggio i tecnici ARPAV predispongono una relazione che descrive i dati rilevati e le conclusioni sulla situazione della qualità dell’aria nella zona oggetto di monitoraggio. Non appena disponibili, le relazioni vengono pubblicate sul portale ARPAV nella sezione dedicata del Dipartimento Provinciale di competenza.

Le campagne attualmente in corso…

(Tra cui Annone Veneto, clicca qui)

 

(Fonte: ARPAV del Veneto)

 


 

A proposito di polveri atmosferiche

 

Cosa sono le polveri atmosferiche?

Con il termine di polveri atmosferiche si intende una miscela di particelle solide e liquide, sospese in aria, che varia per caratteristiche dimensionali, composizione e provenienza.

Parte delle particelle che costituiscono le polveri atmosferiche sono emesse come tali da diverse sorgenti naturali ed antropiche (cd. particelle primarie);

parte invece derivano da una serie di reazioni chimiche e fisiche che avvengono nell’atmosfera (cd. particelle secondarie).

A seconda del processo di formazione, le particelle che compongono le polveri atmosferiche possono variare sia in termini dimensionali sia di composizione chimica.

I legislatori hanno scelto di distinguere le diverse classi di polveri a seconda della dimensione del diametro delle particelle (misurato in micrometri o µm) e di quantificarne la presenza in aria in termini di concentrazione (espressa in µg/m3, ovvero microgrammi di particelle in sospensione per metro cubo di aria ambiente).

La legislazione italiana in materia di inquinamento atmosferico (D.Lgs. 155/2010) regolamenta la presenza in aria delle polveri PM10, aventi diametro inferiore a 10 µm e delle polveri più sottili denominate PM2,5, aventi diametro inferiore a 2,5 µm.

Le polveri PM10 sono comunque costituite per circa il 60%- 70% dalla frazione più sottile PM2,5.

Tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre quindi effetti dannosi sulla salute umana. Per questo motivo le polveri PM10 e PM2,5 presentano un rilevante interesse sanitario.

Studi epidemiologici, condotti in diverse città americane ed europee nel corso degli ultimi anni, hanno dimostrato che esiste una notevole correlazione fra la presenza di polveri fini ed il numero di patologie dell’apparato respiratorio, di malattie cardiovascolari e di episodi di mortalità riscontrati in una determinata area geografica.

Le polveri PM10 sono denominate anche polveri inalabili, in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe).

Le polveri PM2,5 sono invece denominate polveri respirabili in quanto sono in grado di penetrare anche nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio (dalla trachea sino agli alveoli polmonari).

Le sorgenti di emissione delle polveri

Le polveri PM10 e PM2,5 sono prodotte da un’ampia varietà di sorgenti sia naturali che antropiche. Una volta emesse, le polveri PM10 possono rimanere in sospensione nell’aria per circa 12 ore, mentre le particelle aventi diametro pari a 1 µm rimangono in circolazione anche circa un mese. Mentre le particelle più grossolane derivano principalmente dal suolo e da altri materiali, le particelle più fini sono prodotte, in misura prevalente, dalla combustione di combustibili fossili utilizzati nei trasporti, nell’industria e per la produzione di energia.

Le sorgenti naturali più rilevanti sono:

  • aerosol marino (sali, …)
  • suolo risollevato e trasportato dal vento
  • aerosol biogenico (spore, pollini, frammenti vegetali, …)
  • emissioni vulcaniche
  • polveri derivanti da incendi boschivi

 

Le sorgenti antropiche più rilevanti sono:

 

  • emissioni prodotte dal traffico veicolare
  • emissioni prodotte da altri macchinari e veicoli (attrezzature agricole, navi…)
  • processi di combustione di carbone ed oli (centrali termoelettriche), legno, rifiuti,…
  • processi industriali (cementifici, fonderie, miniere, …)
  • combustione di residui agricoli
  • riscaldamenti civili (impianti alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone o legname)

 

Effetti sulla salute umana e sull’ambiente

Le polveri PM10 e PM2.5 possono costituire un serio pericolo per la salute umana. Le particelle che si depositano nel tratto respiratorio superiore o extratoracico (cavità nasali, faringe e laringe) possono causare effetti irritativi quali secchezza ed infiammazione di naso e gola. Le particelle che si depositano nel tratto tracheobronchiale (trachea, bronchi e bronchioli più grandi) possono invece provocare costrizioni bronchiali, aggravare malattie respiratorie croniche (asma, bronchite, enfisema) ed eventualmente indurre neoplasie.

Le polveri PM10 e PM2.5 sono costituite da una miscela di sostanze che includono:

  • elementi quali il carbonio, il piombo, il nichel, cadmio e l’arsenico;
  • composti come i nitrati, i solfati o composti organici;
  • miscele complesse come particelle di suolo o gli scarichi dei veicoli diesel

 

Un altro impatto prodotto dalle polveri aerodisperse sull’ambiente atmosferico è la riduzione della visibilità.
Accumulandosi nell’atmosfera, infatti, le particelle assorbono e deviano la luce. Tale fenomeno può risultare particolarmente pericoloso in vicinanza di aeroporti o di grandi arterie di traffico quali le autostrade.

Quando preoccuparsi per le polveri?

La normativa italiana (D.Lgs. 155/2010) ha fissato i seguenti valori limite per le polveri PM10 e per le polveri PM2.5:

PM10

Valore limite annuale= 40 µg/m3

Valore limite giornaliero = 50 µg/m3(da non superare più di 35 volte l’anno)

PM2.5 Valore limite (dal 2015) e obiettivo (dal 2010) per la protezione della salute umana = 25 µg/m3

 

 

Come limitare i livelli di concentrazione delle polveri PM10 e PM2.5 ?

Diverse sono le soluzioni che si possono adottare. Alcune, elencate di seguito, presentano caratteristiche di innovazione tecnologica, altre di “educazione” ad un uso alternativo del mezzo di trasporto privato o alla riduzione dei consumi energetici.

  • Incentivazione di forme alternative di mobilità urbana, come il trasporto pubblico, il car-pooling (condivisione del mezzo privato da parte di più passeggeri) e l’uso della bicicletta.
  • Riduzione delle emissioni per km di strada percorso, attraverso l’impiego di veicoli e di carburanti più puliti (veicoli a metano, a GPL).
  • Utilizzo di mezzi di trasporto elettrici e di autoveicoli più piccoli e leggeri, in modo da ridurre il consumo di carburante e dunque le emissioni di natura inquinante.
  • Contenimento delle polveri risollevate dalla carreggiata attraverso un frequente lavaggio delle strade, specie durante i periodi nei quali le concentrazioni in aria sono più elevate e le precipitazioni piovose scarse.
  • Controllo periodico delle emissioni dallo scarico dell’automobile per monossido di carbonio, ossidi di azoto ed idrocarburi.
  • Controllo della pulizia delle canne fumarie delle stufe ed esecuzione della manutenzione degli impianti termici.
  • Incentivazione alla rottamazione delle stufe obsolete caratterizzate da un elevato fattore di emissione di PM10.
  • Applicazione del Codice Buone Pratiche Agricole in ambito agricolo.
  • Divieto di combustione all’aperto di biomasse e/o rifiuti.
  • Riduzione dei consumi energetici.
  • Incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici e degli impianti di riscaldamento e condizionamento.
  • Incentivazione all’utilizzo delle energie rinnovabili.

 

La misura delle polveri PM10 in Veneto

Nella Rete Regionale di monitoraggio della qualità dell’aria sono presenti diversi siti in cui si effettua quotidianamente il monitoraggio delle polveri PM10 e PM2.5 mediante il metodo di riferimento gravimetrico, come previsto dal D.Lgs. 155/2010. Oltre al metodo gravimetrico possono essere utilizzati i metodi automatici dotati di certificazione di equivalenza, come specificato nel D.Lgs. 155/2010.

Nella mappe seguenti sono riportati i punti di campionamento del PM10 e del PM2.5 con distinzione di quelli che impiegano il metodo automatico da quelli che utilizzano il metodo gravimetrico. (clicca qui)

 

(Fonte: ARPAV del Veneto)

 


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SOLDI PER INTERVENTI IDRAULICI E RISARCITORI PER ALLUVIONATI !

Lo chiede il Consigliere Zanin, a seguito di una Delibera di marzo 2015

14 ottobre 2015 (Foto in copertina di un affluente del Lemene in centro… clicca qui)


 

PIOVE, PIOVE, PIOVE…

E LE NOSTRE RISORSE (ECONOMICHE?) 

FANNO MOLTA ACQUA !

“GOVERNO” LADRO ?

Interrogazione del Consigliere Comunale Roberto Zanin su utilizzo risorse…

 

Verrebbe da dire che la domanda sorge spontanea, ogni volta che piove un po’ di più, si va sotto acqua, e i danni nessuno te li ripaga, non ci sono risorse dicono, in compenso abbiamo un sistema burocratico che addirittura ti scoraggia d iniziare l’iter di richiesta, che non si sa mai quale sia l’Ente effettivo che deve sborsare i soldi, soldi che noi paghiamo con le nostre tasse anche per interventi come questi…

Già, gli interventi, di recente il sindaco Maria Teresa Senatore ha dichiarato che in certe zona di Portogruaro, dopo che sono intervenuti con opere manutentive, l’acqua alta è sparita, se è vero, vuol dire che l’Amministrazione comunale di prima (Bertoncello) qualche responsabilità se la deve prendere…

Discorso a parte per il Consorzio di Bonifica, che non si capisce bene quanta autonomia abbia e chi “comanda”, visto che i problemi ben si conoscono, ma chissà perchè i soldi per intervenire non si trovano mai, e le opere correttive d’intervento si sommano, ciò che sarebbe potuto costare 10 con gli anni è passato a 100, ingrossandosi come un fiume in piena !

Questo “bel discorsetto” per introdurre l’Interrogazione del Consigliere Roberto Zanin, gruppo “CentroSinistra” – Più Avanti Insieme” (clicca qui) , che chiede di usare i fondi “De-liberati” a Marzo 2015 (clicca qui) per interventi idraulici nel territorio (piove, tempismo perfetto!), e per risarcire parte dei danni dell’alluvione di Novembre 2014, ma non credo che saranno sufficienti e non risolveranno una criticità cronica complessa che vede coinvolto anche il vicino Friuli…

Come dire, una goccia nel mare! Meglio che niente, siamo quelli del Mose…

 

G.B.

 


 

Portogruaro, 13.10.2015
Buongiorno,
Con la presente lo scrivente Roberto Zanin, consigliere comunale di Portogruaro, informa di avere presentato Interrogazione al Presidente del Consiglio Comunale di Portogruaro (clicca qui) riguardante adempimenti conseguenti all’approvazione di un Ordine del Giorno da parte del Consiglio Comunale di Portogruaro avvenuta il 30 marzo 2015.

Come potete rilevare da allegata interrogazione e copia delibera consiliare con testo del documento suddetto (clicca qui), l’argomento riguarda la possibilità di utilizzo risorse di bilancio determinato da ricalcolo dal ‘Saldo Patto’ a seguito detrazione dell’importo del Fondo Crediti Di Dubbia Esigibilità (FCDE).

Tali somme disponibili dovrebbero andare utilizzate per opere di salvaguardia idraulica in accordo con Consorzio di Bonifica, e risarcimento di danni subiti da cittadini a seguito evento alluvionale del 12/11/2014.

Per tali motivi si chiede all’Amministrazione

quali intendimenti voglia dare attuazione.

 

 Roberto Zanin

 


 

                            Al  sig. Presidente del Consiglio Comunale

Sede Mincipale

 

Il sottoscritto Zanin Roberto, consigliere comunale presenta alla S. V., ai sensi dell’art.33 del regolamento del consiglio comunale, la seguente interrogazione consiliare a risposta scritta, da trasmettere al Sig. Sindaco e per conoscenza ai sigg. Capigruppo Consiliari:

Richiamato l’o.d.g.,  giusta delibera n. 10 del 30.3.2015, con il quale – con 17 voti favorevoli ed un solo astenuto- il Consiglio Comunale approvava l’atto di indirizzo per l’impiego delle possibili risorse  disponibili, a seguito della prevista nuova formulazione dell’obiettivo di saldo Patto, per opere idrauliche nelle aree del territorio maggiormente esposte ad esondazioni e per contributi atti a risarcire parte dei danni subiti dai cittadini durante l’evento calamitoso del 12.11.2014;

Visto il Decreto Legge n. 78 del 19.6.2015, entrato in vigore il 20.6.2015 il quale prevede, per ciascuno degli anni 2015-2018, la riduzione del saldo patto di un importo pari all’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità;

Dato atto che il saldo patto iscritto nel bilancio di previsione, giusta delibera n. 21 del 30.3.2015,   di Euro 873.000, detratto il fondo crediti di dubbia esigibilità di Euro 392.000, permette di utilizzare queste ultime risorse per gli investimenti e le opere previste dall’ordine del giorno succitato e secondo il programma già predisposto con il Consorzio di Bonifica;

Considerato che nel frattempo, grazie alle  economie risultanti  nei vari capitoli di spesa corrente e utilizzando parte del fondo di riserva, è possibile, oltre che auspicabile e doveroso,   utilizzare una parte delle somme  che andrebbero in avanzo di amministrazione, per contribuire a risarcire in parte  i danni subiti dai cittadini durante l’evento calamitoso di cui sopra, con importi da quantificare sulla base delle richieste avanzate e secondo modalità da regolamentare;

Dato atto che la Regione Veneto, a seguito della richiesta e del  riconoscimento dello stato di calamità naturale, aveva stanziato una somma, per il 2015 e 2016 pari a Euro 800.000 a favore dei cittadini di Portogruaro e di Concordia Sagittaria  colpiti dagli eventi alluvionali; 

INTERROGA

la S.V. per conoscere

  • quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione Comunale – programmi, progetti, tempi di attuazione-  in merito ai necessari  investimenti ed alle  opere idrauliche  prioritarie per la messa in sicurezza dell’ambiente nelle aree del territorio maggiormente esposte a rischio di esondazione;
  • quali sono le somme che verranno destinate dall’Amministrazione Comunale  a risarcire in parte i  danni subiti dai cittadini durante l’evento calamitoso del 12.11.2014;
  • quali sono le somme che la Regione Veneto, rispetto agli 800.000 Euro precedentemente deliberati per il 2015 e 2016 e destinati a rifondere i danni subiti dai cittadini di Portogruaro e di Concordia Sagittaria, ha effettivamente mantenuto a Bilancio  ed i tempi e le modalità di erogazione delle stesse.

 

Portogruaro, 13 Ottobre 2015                     Consigliere Comunale  Roberto Zanin

                                                         ‘Centrosinistra più avanti insieme’

                                                                       


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Ambiente

SINDACO DI CINTO CAOMAGGIORE FALCOMER SU CENTRALE A BIOGAS

Il Sindaco rassicura i Cittadini e sara’ presente alle prossime Assemblee…

8 Febbraio 2015  (Vedi anche l’Articolo precedente su questo tema… clicca qui)


LA CENTRALE A BIOGAS

IL COMITATO DI TUTELA

DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE…

 COMUNICATO STAMPA

Il Comitato di tutela della Salute e dell’Ambiente rispetto all’Impianto a biogas di Cinto Caomaggiore – Pramaggiore continua la sua attività di sensibilizzazione rispetto sia alla cittadinanza che agli Enti deputati ad assumere decisioni in merito alla richiesta di modificare la tipologia di biomasse da utilizzare nell’Impianto a Biogas sito in via Bandida a Cinto Caomaggiore, nel confine con i Comuni di Pramaggiore e Portogruaro.

Nell’immediato ha richiesto un incontro con i sindaci di Pamaggiore e Cinto Caomaggiore per esprimere il proprio plauso per il parere negativo espresso dalle due Amministrazioni nella Conferenza dei Servizi convocata lo scorso 29 gennaio e per verificare la possibilità di collaborare nell’azione di sensibilizzazione.

Il Comitato chiede che sin da subito venga approvato un Protocollo di controlli sul lavoro dell’impianto che individui l’Ente preposto al controllo, preveda la presenza ad ogni sopralluogo di due membri del Comitato e la pubblicazione sui siti dei Comuni (Cinto Caomaggiore, Pramaggiore e Portogruaro) dei risultati dei controlli a disposizione di ogni cittadino.

Sono entrati a far parte del Comitato anche cittadini di Portogruaro ed Associazioni di tutela del territorio e della salute.

Il Comitato sta organizzando ora un incontro pubblico con Assessori e Consiglieri regionali, soprattutto del territorio, da tenersi nei prossimi giorni, per ribadire le proprie preoccupazioni e posizioni e per chiedere che siano rispettate le volontà dei cittadini e delle Amministrazioni che già si sono espresse in modo chiaro per il NO alla modifica del tipo di materiale per il funzionamento della Centrale.

 

                                                                        IL COMITATO

 


INCONTRO PUBBLICO A PRAMAGGIORE 

LUNEDI 23 FEBBRAIO ORE 20,30

(clicca qui)

 


 

CENTRALE A BIOGAS DI CINTO CAOMAGGIORE: PARLA IL SINDACO FALCOMER

https://www.youtube.com/watch?v=w3rPWzoYpcE

6 Febbraio 2015

Gianluca Falcomer, sindaco di Cinto Caomaggiore, fa il punto della situazione sulla Centrale a Biogas dopo il parere negativo espresso in Conferenza dei Servizi assieme a Leopoldo Demo, sindaco di Pramaggiore, ora la parola alla Regione Veneto…

Falcomer si dichiara ottimista, e la Regione dovrebbe pronunciarsi prima dello scioglimento per le imminenti votazioni, e comunque si dice a disposizione per le annunciate iniziative del Comitato dei Cittadini, nato a seguito delle possibili negative ricadute della Centrale a Biogas qualora venisse accettata la richiesta di un suo potenziamento…

PS.

Per “dieta” il sindaco Falcomer intende la Pollina come alimentazione per la Centrale, per saperne di più andate all’articolo precedente… (clicca qui)

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Ambiente

LA CENTRALE BIOGAS CON POLLINA IL NO DEI CITTADINI CON PETIZIONE

Sindaci di Cinto e Pramaggiore in Regione Veneto a motivare difesa Ambiente!

30 gennaio 2015


 

QUANDO LA CACCA DIVENTA BUSINESS 

 

Purtroppo non sono riuscito ad andare alle Riunioni pubbliche sulla contestata  Centrale a Biogas di Cinto Caomaggiore, dove si chiede un potenziamento della stessa, pertanto mi limito a riportare in sequenza una parte di un vecchio articolo che parla della Pollina, molto interessante…

Vi ho anche inserito come riferimento un Pdf dell’impianto di Cogenerazione da Biogas con Pollina, di una Azienda agricola di Teglio Veneto, che però utilizza al 100%  prodotto proprio… (clicca qui)

Poi trovate a seguire il Comunicato stampa del Comitato sorto contro il potenziamento della Centrale di Cinto, dove esprimono soddisfazione per l’incontro avuto dai loro Sindaci in Regione, e la Petizione che ha raccolto ben 665 firme di cittadini, tra cui pure Consiglieri e Assessori Comunali, e il Vicesindaco di Cinto… (clicca qui)

Il discorso  sul Piano Energetico della Regione Veneto sarebbe lungo e molto critico, per chi volesse saperne di più consiglio di guardarsi le spiegazioni tecniche di Ermes Drigo che  ho ripreso in Villa Comunale a Portogruaro… (clicca qui) 

 

PS.

Significativa la Lettera di Andrea Corrà, imprenditore vitivinicolo che conduce una Azienda di viticultura e produzione vini, con i vigneti iscritti alla Doc Lison Pramaggiore, che si trova confinante con la famigerata Centrale a Biogas, che ha scritto ai Sindaci e Enti istituzionali interessati… (clicca qui)

 

G.B.

AGGIORNAMENTO DEL 30 .01.2015

Comunicato stampa del Comune di Cinto Caomaggiore relativo all’incontro avuto in Regione sulla Centrale a Biogas… (clicca qui)


 

Pollina, l’ultima frontiera

per la produzione di biogas

 

Le deiezioni dei polli stanno diventando una risorsa significativa

 per la creazione di biogas

 

Un tempo si chiamava solo letame e lo guardavamo con sdegno, ma in tempi di caro petrolio e gas, abbiamo ben compreso che i rifiuti organici hanno un valore indiscutibile e un potenziale economico e ambientale da non sottovalutare. Così nella lista degli scarti in via di riqualificazione, insieme al vetro, la plastica, i rifiuti elettrici ed elettronici e tutti gli altri, già da tempo, sono presenti anche i liquami, compost e deiezioni animali, per lo più bovine e suine, ormai ampiamente utilizzate come preziosi fornitori di energia dall’enorme potenziale. Ma l’elenco e le possibilità offerte dagli scarti della nostra produzione sembrano ancora destinati ad aumentare e nuove strade si profilano all’orizzonte. E’ il caso della pollina, il residuo prodotto dagli allevamenti avicoli, costituito dagli escrementi degli animali e dalle lettiere a base vegetale, già noto e ampiamente utilizzato dagli agricoltori da diversi anni per le sue ottime proprietà fertilizzanti, dovute all’elevato valore di azoto in essa contenuta. Un utilizzo importante che tuttavia non sembra costituire l’unica forma per la pollina, visto che la sostanza sembra poter rappresentare un’altra valida alternativa per la produzione di biogas, addirittura migliore di altre deiezioni animali. 

Come spiega Sergio Piccinini, responsabile settore Ambiente del Crpa di Reggio Emilia (Centro ricerche produzioni animali) –“Su 1000 kg di deiezioni suine e bovine, abbiamo 960 kg di acqua e 40 di sostanza organica, mentre con le deiezioni bovine la sostanza organica sale a 100 kg, ma con 1000 kg di pollina ben 700 sono di sostanza organica. La differenza si commenta da sola. Il problema, se di problema vogliamo parlare – prosegue Piccinini– è che a differenza del liquame bovino o suino che possono essere utilizzati anche da soli negli impianti di produzione di biogas, la pollina non può essere impiegata da sola e nemmeno in quota prevalente a causa delle sue peculiarità chimico-fisiche, che si caratterizzano per l’elevato tenore di azoto che a questi livelli risulta tossico per i batteri che producono metano all’interno degli impianti. Pertanto, nessuna controindicazione all’utilizzo della pollina nella produzione di biogas, purché venga abbinata ad altri componenti e non rappresenti la quota maggiore”. Sabina Galandrini

(Fonte: La Stampa Tutto Green)

 


 

COMUNICATO STAMPA

 

Il Comitato Popolare Impianto a biogas di Cinto Caomaggiore – Pramaggiore esprime il proprio plauso per l’ottimo lavoro fatto dai Sindaci dei due Comuni che in Conferenza di servizio oggi hanno adeguatamente motivato il proprio parere contrario alla richiesta di modifica della biomassa trasformata dall’impianto della Società Agricola Sant’Anna. La tutela ambientale, della salute pubblica e il rispetto delle ultime Linee Guida in materia di rispetto delle zone SIC-ZPS sono state le argomentazioni usate.

Ora il lavoro del Comitato non cessa: ogni azione di sensibilizzazione sarà diretta alla Giunta Regionale affinché valuti attentamente la questione prima di esprimersi in merito. Il Comitato in ogni caso chiederà che un adeguato programma di controlli venga effettuato sul lavoro dell’impianto, sin da oggi, così come risulta essere stato autorizzato nel 2012, al fine di evitare che gli inconvenienti (cattivi odori, mosche, polveri sollevate dai camion) subiti dalla cittadinanza fino ad oggi abbiano a continuare.

 

 

Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, lì 29.01.2015

 


 

LA PETIZIONE

(CLICCA QUI)

 

Alla Regione Veneto

Al Sindaco di Cinto Caomaggiore

Al Sindaco di Pramaggiore

All’ ASL n. lO Veneto Orientale

Al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale

 

OGGETTO: PETIZIONE per il diniego della richiesta di implementazione e variazione biomasse impianto di produzione di energia elettrica a biogas sito in via Bandida a Cinto Caomaggiore

 

I sottoscritti Cittadini,

ai sensi dell’art. 50 della Costituzione italiana, presentano la seguente petizione al fine di tutelare l’interesse pubblico della salute e salvaguardia dell’ambiente.

Venuti a conoscenza dell’istanza presentata dalla Società Agricola S. Anna di Breda di Piave alla Regione Veneto per ottenere una variante delle biomasse utilizzate per l’alimentazione dell’impianto di produzione di energia elettrica alimentato a biogas, sito in via Bandida a Cinto Caomaggiore, nel confine con Pramaggiore, di proprietà dell’azienda ed attivo dal 2012;

Considerato che la società S. Anna ha in esercizio dal 2012 una centrale a biomassa con trasformazione di prodotti dell’agricoltura (silomais e triticale per oltre il 50% di provenienza extra aziendali) e liquami suinicoli (tutti extra aziendali) in biogas tramite digestione anaerobica il cui digestato viene reimpiegato in terreni condotti in affitto siti nell’ area circostante la centrale (comuni di Cinto Caomaggiore, Pramaggiore, Concordia Sagittaria). Ora la proprietà ha presentato richiesta di autorizzazione alle preposte autorità di modificare e implementare la matrice di carico del digestore con materia azotata (re flui zootecnici e, in particolare avicoli, “pollina”) tutta di provenienza extra aziendale, da allevamenti siti a circa 60 km di distanza dalla centrale, allo scopo di migliorare la titolazione in metano dei gas e quindi raggiungere il massimo di potenza di energia producibile (1 megawatt).

La centrale in questione è stata collocata all’estremo confine della giurisdizione amministrativa del Comune di Cinto Caomaggiore in contiguità diretta con il territorio del Comune di Pramaggiore, a pochi metri da con un’area a massima tutela ambientale (Il sito SIC/ZPS IT 3250022 BOSCO ZACCHI), infatti tale area ricade all’interno di due direttive Europee per la conservazione della natura: la direttiva “Habitat” 92143/CEE che tratta della conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e falma selvatiche presenti in Europa (SIC_ Siti d’importanza Comunitaria) e la Direttiva Uccelli 79/409/CEE che tratta della conservazione degli uccelli selvatici (ZPS_ Zone di Protezione Speciale).

Lo stato di conservazione di tale habitat, ossia il grado di conservazione della struttura e delle funzioni del tipo di habitat naturale in questione e la sua possibilità di ripristino, è giudicato di valore “medio o ridotto”, mentre il valore del sito per la conservazione del tipo di habitat naturale (valutazione globale) è giudicato come “significativo”. Si afferma, inoltre, come il bosco evidenzi uno stato di sofferenza generalizzato, soprattutto a carico della componente arborea più vetusta, che risulta interessata da evidenti patologie.

E’ ovvio che le conseguenze dell’attività della centrale non conoscono limiti territoriali amministrativi: l’impronta termica, acustica, olfattiva, emissiva si possono apprezzare quantitativamente e qualitativamente nei territorio di Cinto Caomaggiore e Pramaggiore.

La variante richiesta dalla proprietà, oltre a variare notevolmente la proporzione delle biomasse vegetali provenienti dal territorio circostante (che risulteranno essere inferiori al 30%) , modifica notevolmente la tipologia di biomasse conferite che per oltre il 40% sarà costituita da effluenti bovini, suini e pollina, tutti provenienti da allevamenti extraziendali. Questo comporterà sia un notevole aumento del traffico (camion e cisterne che attraverseranno un territorio di 60 km) che un notevole rischio per la salute.

Si sottolinea il fatto che l’aumento giornaliero del passaggio di automezzi che dovranno trasportare il materiale al PETIZIONE per il diniego della richiesta di implementazione e variazione biomasse impianto di produzione di energia elettrica a biogas sito in via Bandida a Cinto C ..digestore potrà comportare un aumento del rumore giornaliero, dell’odore durante il passaggio, un aumento

dello smog di scarico degli stessi automezzi (C02, solfuri altri idrocarburi ecc.), inoltre le strade nel lungo periodo subiranno un logoramento più veloce, con possibili problematiche riguardanti la viabilità,visto che la strada per il passaggio (via Bandida) non è una strada provinciale ma è classificata come strada secondaria all’interno del comune di Cinto Caomaggiore,

Quello che si vuole segnalare, con la presente petizione, è che impianti di produzione di energia che stoccano e trasformano prodotti derivanti da refluo zootecnico palesano rischi per l’ambiente, la salute, l’incolumità e il benessere dei soggetti residenti in zona, nonché per l’ambiente circostante, a destinazione prevalentemente, per non dire esclusivamente agricola, in cui assume carattere prevalente la coltura vitivinicola in area DOC, che risulterebbe essere notevolmente interessata dal danno e dal disagio creato dall’opera industriale già autorizzata e che verrebbe ad incrementarsi con la autorizzazione della variazione di biomasse richiesta.

Tutto ciò premesso i sottoscritti cittadini presentano questa Petizione affinché le autorità preposte ad assumere una decisione in merito alla richiesta di implementazione e variazione presentata dalla Società Agricola S. Anna, tengano nella opportuna considerazione l’interesse pubblico della salute e salvaguardia dell’ambiente negando l’autorizzazione stessa e realizzando un puntuale piano di controlli sul funzionamento della centrale cosÌ come è stata autorizzata nel 2012 e rendano pubblici i risultati di tali controlli affinché ognuno possa prenderne visione.

 

 Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, lì 27.01.2015

 SEGUE FIRMA DI 665 CITTADINI

(clicca qui)

 

 


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Ambiente

NEL QUARTIERE DI SAN NICOLO’: RESIDENTI VIA NOBILE CONTRO RFI

Un Cantiere senza orario, con Camion e Ruspe che rende invivibile la zona

2 Novembre 2014


 

DA RFI (Rete Ferroviaria Italiana)

SNOBBATA LA VIA NOBILE !

Residenti sul piede di guerra…

Claudio Fagotto, presidente del Comitato “Salute&Ambiente” di Portogruaro, mi ha portato delle foto per meglio illustrare il cronico disagio che in Via Nobile (San Nicolò) vivono ogni qualvolta RFI edifica un Cantiere per dei lavori alla linea ferroviaria, e mi ha raccontato alcuni suoi “passaggi”, che per motivi di spazio nell’articolo di stampa (clicca qui) non ci sono…

La “solita tortura-arrabbiatura” per i residenti di Via Nobile è iniziata circa una decina di giorni prima del Comunicato di RFI per inizio lavori al Comune di Portogruaro (clicca qui), che dimostra ancora una volta come un “ENTE SI SENTE ONNIPOTENTE”, fanno quello che gli pare, poi se qualcuno protesta, eccoti un pezzo di carta, cosi non rompi più i coglioni!

Espressione dura e volgare? In linea con il trattamento ricevuto dai cittadini!

Dal 20 ottobre in Via Nobile sono iniziati i problemi con Camion parcheggiati in maniera selvaggia e per tutta la notte, obbligando spesso i residenti a manovre pericolose, attese e a volte fare marcia indietro e prendere Via Gaetano per avere accesso alle proprie abitazioni, un andirivieni continuo di mezzi pesanti (clicca qui), rumorosi, polverosi e devastanti per il manto stradale… (clicca qui)

Esasperati da tutto questo, dopo varie segnalazioni ai Vigili e aver chiamato anche i Carabinieri, Claudio Fagotto è andato di persona negli Uffici tecnici competenti in Villa Comunale, a far valere le sue ragioni in rappresentanza degli abitanti di Via Nobile, e dopo alcuni tentativi a vuoto (e i soliti rimpalli), il 28 si è “piazzato”  nell’Ufficio tecnico, dichiarando che non si sarebbe mosso da lì senza una risposta concreta, raggiunto poi da un’altro residente, e dopo due ore di “assedio” si e mosso il Sindaco, altrimenti la situazione rischiava di diventare ingestibile…

Bertoncello ha detto che non sapeva niente del cantiere di RFI (?!), ma si sarebbe attivato e fatto un sopraluogo nel pomeriggio (che non c’è stato), tanto tuonò che il giorno dopo arriva (postumo) l’avviso di RFI di inizio lavori il 03 Novembre e presumibilmente fino al 31 marzo 2015, il che vuol dire che da giorni nel Cantiere della Stazione a San Nicolò lavorano dei FANTASMI!

Ma porca miseria, invece di lavorare davanti alle porte di casa della gente come nel giugno 2013 (clicca qui), perchè non spostare il Cantiere più avanti che spazio non manca, come pure una via d’accesso alternativa da Viale Treviso (clicca qui) , ma forse vorrebbe dire “troppo sforzo” per RFI, che lascia l’iniziativa agli operai sul posto e senza controllo, con poi gli inevitabili scontri e “battibecchi” con i residenti…

Credo sarebbe ora di finirla di comportarsi sempre così, il primo articolo su Via Nobile porta data 2008 (clicca qui), e nei 2 video sottostanti del Novembre 2008 e Febbraio 2009, potete vedere come si parte da lontano, e niente sia cambiato, come testimoniano i Pdf con le Foto che lasciano poco all’immaginazione e molto alla recriminazione ( gestionale e dirigenziale)…

 

 

G.B.


 

CANTIERI RFI

Residenti contro

 

Camion e depositi nella centrale Via Nobile

all’insaputa del Comune

 
Le proteste dei residenti di via Nobile

per lo sporco e i rumori anche di notte

di Teresa Infanti

Disagi e proteste per il cantiere aperto da Rfi nell’area della stazione. Sono stati i cittadini, con in testa il presidente del Comitato Salute&Ambiente, Claudio Fagotto, a portare sul tavolo del sindaco Antonio Bertoncello la situazione di via Nobile, strada nel centro urbano che affianca l’area della stazione e che da 10 giorni è interessata dal via vai di mezzi pesanti di una ditta incaricata dalle Ferrovie ad effettuare dei lavori per il rinnovamento del binario della tratta Portogruaro- Motta di Livenza, nella linea Portogruaro Treviso.

«Da giorni – spiega Fagotto – le famiglie che abitano in questa zona non dormono la notte per i rumori dei mezzi che scaricano quantità enormi di pietrisco e traverse in cemento. I mezzi vengono parcheggiati in strada, peraltro priva di illuminazione, creando un potenziale pericolo per le auto in transito. Il passaggio dei mezzi ha poi aggravato il dissesto della sede stradale, già molto precaria, ed ha imbrattato l’asfalto di fango. Eppure siamo nel centro urbano della città. Con tutto lo spazio a disposizione all’interno dell’area della stazione, perché si è scelto di aprire un deposito di cantiere di fronte alle abitazioni?».

Stanchi della situazione i cittadini si sono rivolti alla Polizia Locale, già intervenuta per effettuare alcuni controlli e comminare delle sanzioni, e all’amministrazione comunale, che tuttavia non era a conoscenza dei lavori di Rfi.

Solo ieri le Ferrovie hanno protocollato una nota in Comune, con la quale si comunica che le lavorazioni sono inderogabili ed urgenti, che andranno avanti «dal 3 novembre al 31 marzo 2015» e che verranno realizzate impiegando «macchine operatrici rumorose in orario diurno e per piccoli interventi anche di notte». Per questo motivo la ditta avrebbe anche chiesto delle deroghe ai limiti di rumore per queste attività.

«Perché scrivono che i lavori inizieranno il 3 novembre?» – tuona Fagotto, ricordando che nel 2009 si era verificata la stessa situazione e che il Comune aveva garantito interventi di messa in sicurezza della via.

«Il cantiere è aperto da almeno 10 giorni. E l’Amministrazione non ne era a conoscenza. Come cittadini – conclude Fagotto – non ci sentiamo tutelati».

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia – 30.10.2014)

 


I PROBLEMI DI VIA NOBILE – INTERVISTA A CLAUDIO FAGOTTO

https://www.youtube.com/watch?v=Z7FEl5L1FvU

Novembre 2008

Intervista al Presidente del Comitato salute & ambiente Portogruaro, Cludio Fagotto, sulle criticità di Via Nobile a seguito del continuo passaggio di automezzi pesanti che rendono impraticabile e pericolosa la circolazione.

VIA NOBILE: ATTO SECONDO

https://www.youtube.com/watch?v=fZ-5nA1S4G8

Febbraio 2009

Della situazione di Via Nobile vi avevo già parlato, e questo video, girato in in momento di pausa dei lavori della sottostazione ferroviaria, vi aiuta a capire meglio la situazione. La voce fuori campo, oltre la mia, è quella di Claudio Fagotto, promotore della petizione presentata al Comune di Portogruaro sulle problematiche di Via Nobile, oltre che Presidente del Comitato “salute&ambiente” di Portogruaro.

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Ambiente

“VICENDE” ELETTRODOTTO E TAV : IL TRADIMENTO DELLA POLITICA ?

Comitati “esasperati” : Claudio Fagotto e Mauro Gobbato si fanno sentire…

25 Maggio 2014


 

UNA LUNGA ODISSEA… 

 TRADITI DALLA POLITICA ?

 

 

Prima si sono lamentati dell’assenza del Comune i No TV e PortogruaroVive, che avevano organizzato un gazebo presso lo Stadio Mecchia proprio il giorno dell’ apertura della porta di San Giovanni  che da il via ufficiale a Terre dei Dogi in Festa, manifestazione molto importante e sentita da tutta l’area portogruarese e non solo in città…

Poi si è lamentato il Comitato “Salute& Ambiente” di Portogruaro, che tramite il suo presidente Claudio Fagotto, ospite al TG di Telepordenone, a fronte del mancato interramento dell’elettrodotto di San Nicolò, che passa sopra una Scuola, vicenda che si trascina da quasi 14 anni,  ha detto di sentirsi tradito dalla politica…

Sotto trovate i due Comunicati che mi hanno fatto pervenire, io voglio mettere anche in evidenza un aspetto che mette in relazione le problematiche denunciate dai Comitati, ossia se si farà la TAV di conseguenza si darà di nuovo e in misura maggiore, alimentazione al famigerato elettrodotto…

Forse anche per questo il Comune di Portogruaro ha riscritto a RFI (clicca qui) , chiedendo un incontro all’assessore Chisso per discutere anche dell’interramento della linea e di possibili contributi regionali per realizzarla, e la neo Assessore comunale Patrizia Daneluzzo ha comunque respinto le accuse di non interessamento da parte dell’Amministrazione , in quanto di incontri ne sono stati fatti molti, ma evidentemente per i Comitati non sono stati sufficienti e comunque di certo i problemi non sono stati risolti, sui perché il dibattito è tutt’ora polemicamente aperto…

G.B.

PS.

Voglio farvi notare / riflettere su due cose:

La prima è che il comune denominatore dell’elettrodotto, della TAV e delle Centrali / inceneritori sono gli enormi interessi economici che ne determinano le scelte, guarda caso, sempre dalla parte dei soldi… che richiamano soldi !

La seconda è sul ruolo della Minoranza (opposizione?) in Consiglio Comunale a Portogruaro, che su questi temi è stata praticamente a guardare, vorrà pur dire qualcosa…

 

 


      

  INTERRIAMO IL PERICOLO

 

Dopo 14 anni la bonifica dall’inquinamento elettromagnetico dell’elettrodotto del quartiere di San Nicolò di Portogruaro viene ancora snobbata !

I valori medi di campo magnetico, nonostante “la promessa temporanea” da parte di RFI, non sempre rispettata, di non alimentare la linea, sono pericolosi in base alle nozioni scientifiche mondiali.

Questa linea elettrica delle RFI è “particolare”, e i valori medi di inquinamento variano notevolmente durante le ore della giornata: molto diversi nelle ore diurne rispetto la notte, il sabato e la domenica; se poi riassumiamo tutto il mese in un unico dato si capisce bene che la verità è molto diversa. Il corpo umano però non fa le media !!!

Per l’ennesima volta si è notato, durante l’ultimo Consiglio Comunale, che ancora molti Consiglieri non hanno capito o non vogliono capire il problema.

Al Comune di Portogruaro interessa più il look della città (perché fa più audience) che investire i soldi di avanzo di Bilancio per la Salute.

Non vogliono interrare questo tratto dell’elettrodotto o non sono in grado… a voi capire quale delle due è la risposta giusta!

Quindi è semplicemente una decisone politica e i diretti interessati se ne assumeranno tutte le responsabilità.

 

 

Claudio Fagotto

Presidente Comitato “Salute & Ambiente di Portogruaro”

e Residenti Quartiere San Nicolò di Portogruaro

 

 


DIFENDIAMO I BENI COMUNI:

SALUTE E TERRITORIO 

17 MAGGIO 2014



Comunicato conclusivo dell’iniziativa:


Oggi, con la nostra iniziativa in zona Stadio, abbiamo offerto ai rappresentati politici del Comune di Portogruaro l’ennesima occasione di confronto sui temi dell’Alta Velocità Venezia-Trieste e degli inceneritori di biomasse.

La loro assenza, nonostante la disponibilità dichiarata il 9 aprile u.s. (prot. N. 0014097), è la palese volontà di non affrontare in modo trasparente e oggettivo tali argomenti.

Noi, continuiamo a credere fermamente nell’art. 12 dello Statuto Comunale che riconosce “la consultazione dei cittadini come istituto di partecipazione alla politica e alla amministrazione dell’Ente”, pertanto sollecitiamo Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali a concretizzare nella pratica quotidiana le disposizioni di tale articolo e ad attivare forme di coinvolgimento, atte a concordare con i gruppi di cittadini interessati, iniziative informative per un vero dibattito di merito, anche avvalendosi dei tecnici ed esperti da noi individuati, affrontando l’inquinamento, le ricadute negative sull’ambiente e salute cittadina, e le reali utilità degli inceneritori di biomasse e del progetto TAV Venezia-Trieste.


DIFENDIAMO I BENI COMUNI: SALUTE E TERRITORIO!
 

Associazione Culturale PortogruaroVive
Gruppo No Tav Portogruaro

 


ELETTRODOTTO: FAGOTTO DENUNCIA TRADIMENTO DELLA POLITICA !

https://www.youtube.com/watch?v=Go46rHriJco
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Ambiente

A FOSSALTA DI PORTOGRUARO SI “PARLA” DI INCENERITORI E TAV…

Pubblico attento e numeroso, presente anche il candidato sindaco Sidran

11 Maggio 2014


INCONTRO PUBBLICO

INCENERITORI E TAV

Dei due Candidati sindaco invitati,  presente (con merito) solo Sidran…

Organizzatori consegnano una lettera con delle richieste per i Candidati… 

(clicca qui)


 

L’AMBIENTE : NATURALE O POLITICO ?

 

L’Ambiente è “naturalmente” politico! Facile l’ambigua battuta, ormai la Natura è sempre meno naturale e sempre più politica, in quanto governata da interessi economici macroscopici, e l’inquinamento impera…

Ecco, potrei anche fermarmi qui, dopo questa sintesi estrema che riflette l’andamento locale, provinciale, regionale e nazionale, tutto il resto sono solo parole che cercano di giustificare scelte e comportamenti scellerati e distruttivi, dove le organizzazioni criminali sono di casa e i cittadini innocui e inermi spettatori, delle statiche e rassegnate vittime…

La serata di Fossalta di Portogruaro, organizzata dal Gruppo No Tav, l’Associazione Libera e l’Associazione culturale PortogruaroVive, non ha fatto che confermare questa tesi, anzi, questa deprimente realtà, come detto in più interventi… (guarda i video sottostanti)

Ancora una volta è emerso dai Relatori invitati, che la TAV è un’opera inutile e costosa, e che le Centrali a Biomassa sono solo degli INCENERITORI che inquinano e arricchiscono chi le costruisce solo grazie agli incentivi statali/europei, portando con se gravi problemi sanitari, che però vengono visti e fatti passare come passo obbligato per combattere la crisi e mantenere l’occupazione lavorativa…

Presente all’Incontro pubblico il Candidato sindaco Natale Sidran, della Lista “Insieme per Fossalta”, a cui va dato merito di essersi confrontato con i cittadini e agguerriti Comitati ambientalisti, al contrario del suo antagonista Piero Turco della Lista “Mettiamoci in Comune”, che non mi sembra abbia applicato questo nome/slogan alla lettera, una scelta che ritengo sbagliata e che pone inevitabili interrogativi, quando invece si dovrebbero dare certezze, se non altro di ascolto !

Sidran ha “incassato” anche delle contestazioni, la più dura da parte di Salvatore Monni dell’Associazione Limen Universalis, che ha accusato apertamente le scelte degli amministratori precedenti sulla Zignago Power, l’Arpav e i Marzotto, e a parte un piccolo e vivace “botta e risposta”, Sidran ha risposto a Monni con pacatezza, invitandolo a prendere atto della situazione in essere…

Per il Candidato sindaco Sidran bisogna sforzarci di trovare i giusti equilibri tra salute e lavoro, monitorando costantemente i dati in maniera trasparente e autonoma…

Sidran ha puntato il dito contro la Regione per la mancanza di Piani regionali adeguati, come quello per l’Aria, e la Conferenza dei Sindaci per non aver saputo fare squadra, tutte cose che ci hanno portato ad avere nel nostro Territorio una delle più alte concentrazioni di Centrali inquinanti e problemi idrogeologici, mentre la questione MAFIA E CORRUZIONE esiste, ha continuato Sidran, ma è un fatto di livello nazionale a cui il Comune poco può fare, se non quello di vigilare…

Il Candidato sindaco di Fossalta, alla domanda di Mattia Masat di Libera che gli ha chiesto come intende applicare il concetto di appartenenza e di cittadinanza attiva, ha risposto che è un tema importante e da lui molto sentito, e sta cercando modi e soluzioni per applicarlo al meglio, mentre Maria Luisa Venturin di PortogruaroVive ha esortato a gran voce, di tutelare la salute dei cittadini e delle future generazioni, accusando i Marzotto di speculare e trarre profitti sulla pelle della gente, ponendo dubbi pure sulla “Vetreria” di Villanova, di cui poco si sa in materia di dati ambientali passati e recenti, ma che in nome dei “soliti” posti di lavoro si preferisce non sapere e indagare…

Devo dire che in precedenza i Marzotto sono stati chiamati in causa da Monni, anche per fatti di evasione fiscale riportati dalle cronache e per il Processo Marlane (clicca qui), e Sidran da abile politico è riuscito ad arginare e mantenere il dibattito su posizioni costruttive che intendono guardare al futuro, su cosa si può e deve fare adesso, parlando di controllo autonomo dei dati ambientali, di teleriscaldamento, di nuova viabilità per i camion che ora stanno creando forti disagi, di rapporti con il vicino Friuli per mitigare gli allegamenti e il bisogno di pianificare degli interventi risolutivi…

Gli Organizzatori della serata su INCENERITORI E TAV, hanno consegnato, tramite Mauro Gobbato dei No Tav, una lettera con delle richieste al Candidato sindaco Sidran, che verrà recapitata anche a tutti i Candidati delle due Liste civiche di Fossalta di Portogruaro (clicca qui), chiedendo loro di aggiungerle entro tre giorni nei loro Programmi, Sidran su alcuni punti si è detto concorde, ma deve ovviamente parlarne assieme alla sua squadra, rimanendo comunque sempre disponibile al dialogo e a un tavolo di concertazione non solo con i Comitati, ma anche con i cittadini che lo richiedessero, questo anche dopo una sua eventuale elezione a Sindaco…

Cosa farà invece Turco ? Non lo so, lui parlava di sue “priorità”… G.B.

 


INCENERITORI E TAV : INTERVENTI PROF. CORTI – GOBBATO – A. VENTURIN – SIDRAN

https://www.youtube.com/watch?v=nS2L6txe4sg

INCENERITORI E TAV : INTERVENTO SIDRAN – CANDIDATO SINDACO A FOSSALTA

https://www.youtube.com/watch?v=Dai43YuAqTA

INCENERITORI E TAV : MONNI ACCUSA AMMINISTRATORI DI FOSSALTA…

https://www.youtube.com/watch?v=QLzuz9_Gccg

INCENERITORI E TAV : SIDRAN CANDIDATO SINDACO RISPONDE ALLE ACCUSE…

https://www.youtube.com/watch?v=jHhinq5uBaw

INCENERITORI E TAV : CONCLUSIONI DI MASAT – M.L. VENTURIN – SIDRAN

https://www.youtube.com/watch?v=pbELMwqwrO0
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Ambiente

ZAIA: PRIMA DI ME FATTO NULLA ORA SERVE 2,7 MILIARDI DI EURO !

RIDICOLI: Stival, Canall e la Zaccariotto, la filiera leghista fa acqua…

5 Febbraio 2014  (Ultimo aggiornamento il 06.02.2014 alle ore 0,10 – 3 Video 10 Pdf)


CONSORZIO BONIFICA VENETO ORIENTALE

CHIEDE UN INCONTRO URGENTE 

ALLA CONFERNZA DEI SINDACI (clicca qui) 

 


LA FILIERA LEGHISTA

“FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI”

 

Troppi “buchi”  in giro…

 

Premetto, non è che la colpa delle catastrofiche alluvioni sia tutta loro, ma di certo non sono stati in grado di fare niente per contrastarle !

Viene da sorridere a pensare ai nomi degli assessori Stival e Canali, molto appropriati con l’elemento acqua, ma battute a parte, sono entrambi di “casa nostra”, ma non è stato sufficiente per farci stare all’asciutto, evidentemente “troppa acqua” per loro…

Daniele Stival ci dice che servono 553 milioni di euro (clicca qui) solo per mettere in sicurezza gli argini dei fiumi Piave (327), Livenza (145), Lemene (41) e Tagliamento (40), mentre Sergio Grego, Direttore del Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale ne chiede “soltanto” 40 per la difesa idraulica del nostro territorio, come già fatto nel 2011 alla Regione Veneto, e lo ribadisce con la richiesta urgente di una riunione con la Conferenza dei Sindaci (clicca qui), ma dubito che si risolva il problema!

Giuseppe Canali afferma che servono subito 20 milioni (clicca qui) per affrontare l’emergenza, e chiede che la Regione intervenga subito (?!), tuonando “è impensabile lasciare questo territorio in balia di se stesso”,

dimenticandosi che lui fa parte di quella FILIERA LEGHISTA per cui in

Campagna elettorale la sua “capa e capo”

hanno fatto tanto leva… infatti ci hanno “levato” tutto !!

Poi Canali tira fuori l’asso dalla manica e ci “sorprende” tirando in causa il Friuli Venezia Giulia, per lui evidentemente una Regione nuova… ma dai veri esperti sempre nominata, insomma ha scoperto l’acqua calda !! (*)

Francesca Zaccariotto (la capa), presidente della Provincia di Venezia, e da poco ex Sindaco di San Donà di Piave, supera se stessa: “Ogni anno ci troviamo a registrare una situazione sempre più critica, a misurare i centimetri e a intervenire sull’emergenza, anche grazie ai nostri volontari della Protezione civile. Ma non è così che si risolve un problema ormai cronico. Mi chiedo cosa è stato fatto dallo scorso anno, quale piano e quali opere sono stati avviati. Non è cercando le responsabilità o guardando solo ai costi che si rimette in sicurezza un territorio”. (clicca qui)

In pratica la Zaccariotto fa delle domande come se fosse una cittadina, e non una persona con un ruolo istituzionale, e che a quelle domande deve essere lei a rispondere, è la per questo, o crede che siamo dei cretini.

Luca Zaia (il capo), evidentemente tiene la Zaccariotto nell’ignoranza, perchè ci dice che in soli 3 anni ha messo in piedi ben 925 interventi con 392 milioni di investimenti e 365 imprese al lavoro (clicca qui), che prima di lui non è stato fatto niente, che per fare un’opera ci vogliono cinque anni, colpa della burocrazia e che da Roma non riceve risorse…

Mi sembra che questi leghisti “leghino” poco tra loro, qui nel Veneto, spesso rasentano il ridicolo con le loro dichiarazioni contraddittorie, sembra si parlino poco e “urlino molto”, poco male, se riuscissero anche a “lavorare e produrre”, ma così non sembra…

Concludo con il Consorzio di Bonifica, prima dicevo che ero scettico che in Conferenza dei Sindaci si risolvano quei problemi, e l’ho detto perchè mi sono accorto di una cosa che non sapevo, al suo interno ci sono diversi Sindaci locali (con ruoli diversi), Daniela Savian (Annone Veneto), Paolo Anastasia (Fossalta di Portogruaro), Leopoldo Demo (Pramaggiore e Revisore di conti), e  Gianluca Forcolin (Musile di Piave) e se non hanno fatto niente fino adesso…

Si noti che nelle ultime 3 Delibere dell’ Assemblea Consorziale (123), riguardanti l’approvazione dei Bilancio 2013 e 2014, erano assenti gli unici due rappresentati delle Province, Giancarlo Stival (Venezia) insieme a Mario Gabrielli (Treviso), probabilmente avevano di meglio da fare, e poi si ha pure il coraggio di lamentarsi degli altri…

G.B.

PS.

Domani andrò a segnalarvi 2 episodi poco chiari in Centro Storico, intanto il Sindaco Antonio Bertoncello ringrazia tutti (clicca qui), e chiede un tavolo di coordinamento col Friuli (clicca qui).

 


MALTEMPO IN VENETO – VERTICE LUCA ZAIA E PROTEZIONE CIVILE

https://www.youtube.com/watch?v=ppRhhcm6PzM

ALLAGAMENTI VENETO ORIENTALE MOLTI DANNI ALL’ AGRICOLTURA

https://www.youtube.com/watch?v=cxcIG-D_CgQ

SITUAZIONE MALTEMPO ALLAGAMENTI MOTTA E SAN STINO DI LIVENZA

https://www.youtube.com/watch?v=VVw8M55IH1w