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FOIBE: “SGARBO” ISTITUZIONALE NEL SACRO GIORNO DEL RICORDO !

Portogruaro: Presidente Ass. Naz. Combattenti e Reduci scrive al Sindaco

1 Marzo 2018


” I DOVERI ISTITUZIONALI…”

NOTA  La lettera che segue mi è stata recapita a mano a casa mia in forma anonima, e dopo le dovute verifiche, ho accertato che è stata Protocollata nel Comune di Portogruaro, pertanto ritengo giusto pubblicarla.

Il firmatario dello scritto è il presidente della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della  Sezione di Portogruaro, un signore di 95 anni che è una memoria storica vivente, e che pertanto la sua figura assume un valore che va al di là dei ruoli “burocratici”, e che qualcuno sembra avere inspiegabilmente dimenticato…

G.B.


 

Nogherotto Olivo

Presidente. Ass. Naz.

Combattenti e Reduci

Sezione di Portogruaro

Viale Trieste 44 –

30026 Portogruaro (Ve)

 

                                                               Alla c. a.

                                                               del Sindaco e del Vicesindaco

                                                               di Portogruaro

 

Portogruaro 16 Febbraio 2018

 

RICORDO DELLE FOIBE 2018

 

Mi presento davanti al cippo dei Caduti delle Foibe, sono il Presidente dei Combattenti e Reduci, per onorare con la memoria quelli che non sono più tornati. Ma sono lì anche perché una signora con cui avevo una buona amicizia un giorno mi ha detto. “Olivo, tu che hai sofferto le pene dell’inferno in prigionia e che le stai ancora sopportando, sei uno dei pochi che può capire le nostre sofferenze per la perdita di nostro Padre”. La signora si chiamava Maria Leonardelli, perché a metà gennaio è volata in cielo ad abbracciare suo Padre.

Ma un personaggio non ha gradito la mia presenza perchè io, dopo aver elogiato i presenti e gli scolari (tante le loro presenze), di non avere nell’avvenire le nostre sofferenze perché non erano uomini viventi ma sembianze di uomini umani.

Questa signora, dato il posto che occupa, se ne è andata senza salutarmi con mancanza di educazione e rispetto, perché IO avevo dovuto avere più rispetto per la mia età e la mia prigionia. Perché sono un invalido di guerra, sono un medagliato, mi hanno dato la Croce di Guerra perché ho salvato due amici in prigionia con il rischio della mia vita: uno era di Portogruaro Dazzan Ernesto, che non c’è più. Ne avrei da raccontare.

Sono rimasto impietrito, mi hanno portato via tutti gli ufficiali che mi volevano salutare. Non posso scordare questa mancanza di civiltà da un personaggio pubblico. Non occorre che vi faccio il nome, tanto avete capito chi E’.

 

                                                                                  Firmato

                                                                         Olivo Nogherotto

 


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